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Portogallo: ancora 6 in ospedale |
Tre sono gravi, in incidente pullman coinvolti 52 turisti (ANSA) - ROMA, 24 DIC - Le 5 vittime dell'incidente stradale di ieri a Madeira erano originarie delle province di Udine, Lucca, Gorizia e della citta' di Perugia. Lo si e' appreso da fonti diplomatiche, secondo cui sei connazionali sono ancora ricoverati nell'ospedale di Funchal. Tre di loro sono gravi. I croceristi coinvolti nell'incidente del pullman rovesciato sono in tutto 52. Tra le vittime, due donne friulane, impegnate nel sociale |
Caruso Antonino - Presidente Commissione Giustizia
Zancan Giampaolo - Relatore d.d.l. 3337
A tutti gli Onorevoli Senatori componenti la Commissione Giustizia
Ai massmedia
ancora oggi l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, legittimata in Italia a rappresentare l'interesse collettivo delle vittime e la difesa della vita sulla strada, riscontra che la Commissione Giustizia del Senato non ha provveduto a licenziare il disegno di legge 3337 su "Disposizioni urgenti in materia di conseguenze derivanti da incidenti stradali".
Con il nostro Convegno del 17/18 febbraio 2005 a Treviso su "Strada: sicurezza, giustizia e dignità", in collaborazione con l'Associazione Manuela Sicurezza Stradale e l'Osservatorio Vittime LIDU fidh, avevamo accelerato la sua discussione alla Camera, passato con un "sì" pieno, che ha riscosso anche il plauso della stampa e nostro. Attualmente il disegno di legge si è arenato al Senato con grave danno sociale per le vittime ed i familiari.
Chiediamo che esso passi così com'è, non vogliamo che eventuali "emendamenti" pregiudichino il licenziamento del testo entro i tempi di questa legislatura, poichè esso risponde per alcuni aspetti alle esigenze di giustizia delle vittime. Affidiamo l'eventuale perfezionamento alla successiva legislatura, e chiediamo all'attuale in maniera decisa di concludere il lavoro.
In mancanza di positivo riscontro entro la fine di quest'anno, effettueremo azioni di protesta.
Affidiamo ai significati del Natale la nostra richiesta, perchè possiate dare, nelle vostre decisioni di primaria rilevanza sociale, precedenza al valore della vita.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente nazionale Ass. It. Familiari e Vittime della Strada
IL REGOLAMENTO AL RISARCIMENTO DIRETTO EX ART. 150 C.D.A.
Ovvero, come eliminare un’intera categoria professionale e calpestare i diritti dei danneggiati.
Il Governo, ovvero il Ministro delle Attività Produttiva, ho oramai scelto una strada ben precisare: avere come unico interlocutore ufficiale le Associazioni dei Consumatori (che sono cosa ben diversa dai consumatori), nonché quale suggeritore le compagnie assicuratrice. I danneggiati, le vittime della strada e i professionisti che tutelano costoro non solo sono stati ignorati ma ora, questi ultimi, vogliono proprio essere eliminati.
La prova provata di quanto sopra (sempre ammesso che ce ne fosse bisogno) l’abbiamo ora avuta con la presentazione del regolamento previsto dell’art. 150 del Codice delle Assicurazioni. Innanzitutto, il Ministro Scajola ha scelto, ancora una volta, di comunicare d’aver inviato il regolamento al Consiglio di Stato per l’approvazione (che dovrebbe avvenire il 12 dicembre 2005) in occasione del Cinquantesimo anniversario dell’Unione Nazionale Consumatori. Quando i rappresentanti dell’avvocatura, mai interpellati, hanno richiesto copia di detto regolamento, gli è stato rifiutata. Solo grazie a qualche collega avvocato che collabora attivamente con le compagnie assicuratrici (e che pertanto già lo avevano) siamo riusciti ad ottenerne una copia.
Comunque, polemiche a parte, la lettura del regolamento evidenzia alcuni elementi ben precisi:
il regolamento non ha nulla di tecnico e sembra redatto da soggetti che non conoscono i meccanismi risarcitori in ambito di R.C.A.;
il regolamento non risolve i contrasti del Codice delle Assicurazioni con il codice civile e di procedura civile, nonché con quello che possiamo definire il diritto vivente ed oltre quarant’anni di giurisprudenza (senza parlare della Costituzione);
l’unica spesa accessoria regolamentata è quella relativa alle spese sostenute dal danneggiato per consulenza o assistenza professionale; ovvero si arriva a sostenere che tale attività non deve essere considerata una spesa accessoria (e quindi esclusa dal risarcimento);
non si dice quali siano i benefici concreti, previsti dall’art. 150, lettera e), derivanti agli assicurati dal sistema di risarcimento diretto se non indicando una generica ottimizzazione della gestione, controllo dei costi e innovazione dei contratti, senza dare parametri di riferimento precisi di come ciò debba avvenire.
Credo sia invece evidente come, al contrario, al danneggiato, ma anche all’assicurato, il risarcimento diretto porterà solo svantaggi rispetto al sistema attuale. Vediamo quali.
La richiesta di risarcimento
L’art. 5 del Regolamento prevede che il danneggiato, che si ritiene non responsabile del sinistro, rivolga la richiesta di risarcimento alla propria impresa assicuratrice mediante raccomandata r.r., fax o telegramma. In primo luogo è palese come tale procedura, in confronto all’attuale C.I.D., penalizzi il danneggiato -il quale oggi si limita a consegnare copia della C.A.I. alla propria compagnia assicuratrice- poichè, con il nuovo Codice, dovrà anche inviare una richiesta di risarcimento. Datosi che è noto che nel sistema attuale, quando non si applica la procedura C.I.D., la raccomandata viene inviata non dal danneggiato direttamente ma dal proprio agente o dal proprio patrocinatore, ci si deve chiedere se col nuovo sistema gli agenti assicurativi (che saranno l’unico interlocutore col danneggiato) provvederanno ad auto-inviarsi la raccomandata di richiesta. Naturalmente, poi, la richiesta di risarcimento dovrà sottostare ad una formalità ben precisare, ovvero contenere tutta una serie di elementi così come elencati all’art. 6 del Regolamento.
L’allungamento a dismisura dei tempi concessi per il risarcimento alle compagnie assicuratrici.
Nel sistema attuale, i tempi concessi per la liquidazione alla compagnia assicuratrice sono di giorni 30 in caso di constatazione amichevole sottoscritta, o giorni 60 dalla ricezione della richiesta di risarcimento nella procedura ordinaria.
Il Regolamento al risarcimento diretto prevede ora, invece, che la compagnia assicuratrice, ricevuta la richiesta di risarcimento (sempre ammesso che l’abbia ricevuta), se questa è incompleta (come avviene nel 90% dei casi) abbia trenta giorni di tempo per chiedere al danneggiato l’integrazione degli elementi mancanti. Si deve notare che, ad esempio, nel caso di danni fisici, il danneggiato, se ha subito una invalditià permanente, deve allegare anche una copia della relazione medico legale alla richiesta di risarcimento. Quindi, ottenute tali integrazioni, prima di fare l’offerta, la compagnia ha altri 60 giorni di tempo nel caso di danno alle cose (30 se la C.A.I. è firmata) ed addirittura 90 giorni in caso di lesioni.
Concretamente, quindi, nel caso di danno alle cose i tempi concessi alla compagnia per fare l’offerta (non per liquidare, poiché per questo si devono aggiungere altri 15 giorni previsti dall’art.149) diventano i seguenti.:
-30 giorni di tempo dalla ricezione della raccomandata per chiedere le integrazioni e i chiarimenti necessari; ricevuti questi chiarimenti (e si deve considerare anche il tempo necessario al danneggiato per fornirli detti chiarimenti) altri 60 giorni di tempo. Possiamo supporre, quindi, almeno 100 giorni per il danno a cose. Senza contare il fatto che la compagnia potrebbe ripetere nel tempo diverse volte la richiesta di chiarimenti;
-per i danni fisici, una volta ricevuta la relazione medico legale dal danneggiato (e cioè, per le lesioni più lievi almeno 90 giorni dal sinistro, per quelli più serie anche 180 ma fino a 360 giorni e oltre, dovendo attendere la stabilizzazione dei postumi) , altri 90 giorni per fare l’offerta. E’ lecito, pertanto, supporre che in caso di lesioni alla compagnia è concesso un termine minimo per fare l’offerta di giorni 180. Ma questo nei casi più semplici.
Ma non è tutto. Qualora tale offerta non sia ritenuta congrua, attesi altri 15 giorni per ricevere materialmente la liquidazione, il danneggiato potrà (così dice l’art.149 del Codice) intraprendere l’azione direttamente nei confronti della propria compagnia. Ovvero, mentre col sistema attuale, per il danno a cose, al sessantunesimo giorno si può intraprendere la, giusta, azione giudiziale, nel caso del risarcimento diretto questo termine è posticipato a dismisura. Se poi il danneggiato, terminato tutto questo lungo iter d’attesa, decidesse d’intraprendere l’azione, non nei confronti della propria compagnia, ma nei confronti del civile responsabile ex art. 145 del Codice, dovrebbe ex novo far decorrere tutti i termini, così come previsto anche dall’art. 148. In sostanza si rischia che per un semplice danno a cose debba passare almeno un anno prima di poter procedere con l’azione giudiziale nei confronti del responsabile civile e, nel caso di lesioni, molto di più.
L’assistenza legale al danneggiato
Con l’art.9 del Regolamento si è appalesato quanto si voleva ottenere: l’eliminazione totale di diritti di assistenza legale a favore dei danneggiati.
Infatti, è previsto che le spese sostenute dal danneggiato per consulenza e assistenza professionale diverse da quelle medico-legale non debbano considerarsi spese accessorie; ovvero, il danneggiato se vuole rivolgersi all’avvocato lo deve fare a proprie spese.
Credo che non serva essere esperti di diritto per capire che ciò violi due norme fondamentali previste dalla carta costituzionale: il diritto alla parità di trattamento ed il diritto alla difesa.
Non voglio in questa sede dilungarmi oltre circa l’incostituzionalità del risarcimento diretto, avendo già avuto modo di trattare l’argomento con altri articoli. Ma quello che voglio sottolineare in questa sede è il fondo che ha toccato chi ha redatto il regolamento. Infatti, il primo comma dell’art. 9 prevede che l’assistenza tecnica (prima data dagli avvocati), al fine d’ottenere la piena realizzazione del diritto al risarcimento del danno, debba essere fornita proprio dalla compagnia assicuratrice che deve effettuare il risarcimento!!! Cioè la stessa compagnia assicuratrice che deve pagare dovrebbe suggerire al danneggiato come fare per ottenere un giusto (o maggiore) risarcimento? Chissà perché ma mi sembrava di ricordare che le compagnie assicuratrice fossero società a fini di lucro e non enti di beneficenza. O al Governo non se ne sono accorti?
Protesta perché non sono state ancora predisposte soluzioni alternative a garanzia della sicurezza degli utenti, come ad esempio cancelli di emergenza in corrispondenza di ogni cavalcavia autostradale per permettere un più rapido intervento dei soccorsi ed un agevole sfollamento degli utenti, evitando loro situazioni di notevole disagio.
Esprime la propria indignazione per la pessima informazione offerta ai cittadini italiani, così come denunciato da USIGRAI e Associazione Stampa Romana.
Sollecita i gestori delle autostrade ad utilizzare parte dei lauti incassi del pedaggio a favore della sicurezza e del rispetto degli utenti.
Chiede un riscontro al presente comunicato per conoscere gli interventi concreti che intendono attuare.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente nazionale AIFVS
00144 Roma Eur
Roma
Stesura del "Terzo Rapporto sulla Sicurezza in Italia"
Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, in collaborazione con il Censis, proseguendo l’attività di promozione della cultura della sicurezza mirata alla riduzione della incidentalità presente nei vari aspetti della vita quotidiana, ha quest’anno posto l’attenzione sul tema della Incidentalità Stradale.
Martedì 22 novembre u.s. una articolata e qualificata rappresentanza di Ministeri, Enti Pubblici, Assicurazioni e Autostrade si è incontrata presso la sede romana del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali per un primo incontro sul tema della incidentalità, a cui ha fatto da prologo la esposizione commentata di dati, grafici e tendenze nazionali ed europee ricavati dai rilevamenti dell’ISTAT.
Il conseguimento di tale nobile obiettivo, ha evidenziato il Presidente Berardino Cantalini, passa attraverso l’approfondimento della conoscenza dei meccanismi che determinano l’incidentalità, individuando possibili direttrici di intervento ed i gestori che singolarmente o in sinergia possano attuarle.
Ha rappresentato la nostra Associazione l’ing. Luciano Fantini il quale ha inizialmente evidenziato l’importanza che nella fase di progettazione delle strade e delle relative opere d’arte si tenga conto non soltanto dell’aspetto della mobilità, ma anche dell’aspetto della sicurezza, successivamente difficilmente recuperabile per gli elevati costi che comporta il ritorno su opere già eseguite, come dimostrato nel caso delle cadute dai viadotti autostradali per non aver previsto la costruzione di un percorso pedonale affiancato alle carreggiate .
Tener conto della sicurezza già in fase di progettazione può non comportare oneri aggiuntivi (ad esempio progettare l’imbocco di una galleria con un congruo tratto rettilineo invece che curvo come talvolta viene fatto senza prevederne le conseguenze).
Nella gran parte dei casi gli eventuali oneri aggiuntivi per il miglioramento della sicurezza intrinseca hanno un impatto limitato nella economia di un progetto, ad esempio prevedendo una specifica area di smorzamento tra l’asse stradale principale ed i sui stacchi che eviti pericolosi spigoli vivi ed ostacoli in zone in cui possono verificarsi sbandate o uscite di strada.
Addirittura può essere ridotto il costo dell’opera (ad esempio ricorrendo a rotatorie di rallentamento in sostituzione di costosi cavalcavia ).
Il nostro rappresentante ha concluso l’intervento affermando che la professionalità da sola non è però sufficiente a conseguire risultati efficaci, se non è vivificata da un’etica tesa al rispetto della persona, pertanto a non volere che l’incidente si produca.
Tale spinta è particolarmente importante in momenti come questi che sta attraversando il nostro Paese, in cui le minori disponibilità economiche a disposizione possono indurre le varie Amministrazioni ad accampare questa giustificazione per gettare la spugna, non rispondendo agli obiettivi della riduzione della incidentalità che la Comunità europea ha chiesto a tutti gli stati membri.
Cianfanelli Ignazio e Maurizio Galli Angeli della sede di Roma saranno ospiti del programma "FORMATO FAMIGLIA" in onda sul canale SAT 2000 in diretta dalle ore 12:00 alle ore 13:00 in una puntata dedicata ai giovani ed al mito della velocità. Durante la trasmissione sarà proiettato uno SPOT sulla SICUREZZA STRADALE che vorremmo diffondere sulle reti nazonali (è importante il vostro parere!!!!).
Saranno proiettati anche dei cortometraggi premiati nell'ambito del Concorso "I CORTI DI MAURI" dal tema "AIUTATECI A FERMARE LA STRAGE STRADALE".
DOVE E' POSSIBILE VEDERE SAT 2000:
Oltre che sul DIGITALE TERRESTRE , Sat2000 è visibile in Europa e in parte dell’Africa, dell’Asia e del Medio Oriente gratuitamente sulla piattaforma SKY al CANALE 818 e sul SATELLITE Hot Bird 2, pacchetto modulante sul trasponder 54, frequenza 11804 Mhz. Inoltre numerose emittenti locali in Italia ritrasmettono programmi di Sat2000 nel corso della giornata, realizzando così una diffusione realmente capillare della programmazione sul territorio.
QUESTE SONO LE EMITTENTI LOCALI CHE RITRASMETTONO IL PROGRAMMA:
per l'orario della replica controllare il palinsesto dell'Emittente della vostra città
Antenna Sud, Bari (BA);
Bergamo TV, Bergamo(BG);
Blu Tv, Trebisacce (CS);
Brescia Telenord, Brescia (BS);
Canale 11, Correzzana (MI);
èTV, Bologna (BO);
Gualdo TV 23, Gualdo Tadino (PG);
èTV Marche, Ancona (AN);
Media TV, S.Salvatore (BN);
Promovideo, Gerace (RC);
Reteversilia News, Viareggio (LU);
T.V.A., Adrano (CT);
Tele Pace, Cerna (VR);
Tele Cattolica, Lucera (FG);
Tele Città Val D’Ippari, Vittoria (RG);
Tele Dehon, Andria (BA);
TDS Tele Diocesi, Salerno (SA);
Tele Liguria Sud, LaSpezia (SP);
Telenova, Milano (MI);
Tele Ritmo, Novara (NO);
Tele Radio Maristella, Carloforte(CA);
Telebellunodolomiti, Belluno (BL);
TeleChiara, Padova (PD);
TeleClubItalia, Giugliano in Campania (NA);
Telelazio - ReteBlu, Roma (RM);
Telemistretta, Mistretta (ME);
Teleponte, Ponte Dell’Olio (PC);
Teleradio PaceTV, Chiavari (GE);
Telesandomenico, Arezzo(AR);
TeleSpazio 1, Montoro Inferiore (AV);
Telesubalpina, Torino (TO);
Tele Vita, Caltagirone (CT);
TRAI Teleradio Agricoltura Informazione, Brindisi (BR);
TSE Telescouteuropa, Misilmeri (PA);
TVL, Pistoia (PT);
Tv Prato 39, Prato (PO);
Video SR,Siracusa (SR);
Video Star, Biancavilla (CT)
Da oggi siamo on-line col nuovo portale dell'A.I.F.V.S. onlus.
Ci scusiamo per eventuali errori di pagine dovute all'aggiornamento del sito.
Fra le novità segnaliamo:
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Possibilità di mandare messaggi privati anche a chi a scelto di non visualizzare la email
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Per info e suggerimenti:
Giorgio Giunta
COSENZA - Un giovane, le cui generalita' non sono state ancora rese note, che e' rimasto illeso in un incidente stradale, avvenuto nel tratto dell'autostrada A3 tra Rogliano e Altilia, nel cosentino, e' morto precipitando da un viadotto. La vittima viaggiava in compagnia di altre due persone, tutti militari del 232/o reggimento di Avellino, a bordo di una automobile privata sulla carreggiata sud dell'A3. Per cause ancora in corso di accertamento, il mezzo e' sbandato ed e' stato tamponato da un'altra automobile. Nell'incidente stradale i tre militari hanno riportato solamente lievi ferite. Uno dei tre ragazzi ha quindi scavalcato un guard rail per mettersi al riparo dal traffico ma e' precipitato nel vuoto dal viadotto sul quale si trovava. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polizia stradale, i vigili del fuoco ed i carabinieri di Cosenza.
www.ansa.it
Ancora vittime sulle AUTOSTRADE per mancanza di reti protettive sui viadotti. Riteniamo vergognoso il comportamento della società Autostrade S.P.A. Sono 18 le persone morte nello stesso modo, e non sono stati presi provvedimenti. Le reti vengono messe solo nel caso in cui i viadotti passano sopra ad abitazioni, per proteggerle da eventuali oggetti che dai viadotti potrebbero cadere, non si pensa invece di proteggere le persone che potrebbero cadere. La Società Autostrade non ne vuol sapere di mettere le reti di protezione, e intanto altre persone muoiono precipitando di viadotti A.I.F.V.S. onlus
Acccogliamo con soddisfazione il decreto del Ministro alla Salute Storace che permette la partecipazione dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada alla Commissione di studio per la predisposizione di una specifica tabella unica su tutto il territorio dello Stato, delle menomazioni all'integrità psicofisica, comprese tra 10 e 100 punti di invalidità. Apprezziamo il significato politico di apertura alla tutela dei diritti delle vittime e di riconoscimento alla nostra Associazione del ruolo di rappresentante esclusivo dei loro interessi, nel solco delle direttive europee per le quali le vittime debbono avere voce in capitolo in tutte le decisioni che le riguardano. Il Ministro ha nominato con decreto l'avv. dell'Associazione Gianmarco Cesari e il medico legale Nicola Fracasso quali membri effettivi della Commissione, entrambi designati dall'Associazione. La loro partecipazione potrà consentire la tutela dei diritti delle vittime e il bilanciamento degli interessi per la valutazione del danno biologico. dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni presidente AIFVS