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Il Consiglio d'Europa richiama l'Italia - il 27/03/2009 • 21:08 da Redazione_AIFVS

Il Consiglio d'Europa richiama l'Italia
 

"Servono misure urgenti"


Processi lenti, il Consiglio d'Europa richiama l'Italia
L'Italia ha fatto dei progressi ma non ha ancora risolto in modo definitivo il problema della lunghezza dei processi: quasi 9 milioni i casi pendenti nei tribunali. Il monito del Consiglio d'Europa: "Servono misure ad hoc"

Il Consiglio d'Europa richiama ancora una volta l'Italia a risolvere il problema strutturale dell'eccessiva lungaggine delle procedure giudiziarie. In una nota pubblicata oggi, il Comitato dei ministri, organo esecutivo dell'organizzazione, invita le autorità italiane ad adottare celermente le necessarie misure per accelerare i processi civili, penali e amministrativi.

Il Comitato ritiene inoltre necessaria ed urgente l'adozione di misure ad hoc per ridurre l'elevato numero di cause pendenti davanti ai tribunali civili e penali (approssimativamente 5 milioni e mezzo le prime, e 3 milioni e 200 mila le seconde) e allo stesso tempo incoraggia fermamente le autorità italiane a rivedere la legge Pinto. Questa legge, emanata nel 2001 per risarcire le vittime delle lungaggini processuali, si sta dimostrando inadatta, secondo il Comitato ministri, a risolvere il problema, come dimostra l'elevato numero di italiani che si sono rivolti alla Corte di Strasburgo per indennizzi troppo ridotti o avvenuti in ritardo. Il Comitato invita quindi l'Italia a creare un fondo speciale per i risarcimenti e a semplificare le procedure per ottenere gli stessi.