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Le vergogne italiane
Il crollo del cavalcavia n. 17 mette sotto accusa le istituzioni
Il crollo del cavalcavia n.17 della SP49 è di una gravità inconcepibile, suscita lo sdegno non solo dei familiari delle vittime della strada ma anche di tutti i cittadini italiani: non si tratta di un terremoto frutto di catastrofiche forze della natura, ma di un manufatto costruito da esperti per la pubblica e sicura mobilità, soggetto quindi a manutenzione e controlli affidati alle istituzioni. E intanto il cavalcavia comincia a dare qualche segnale, si sbriciola, poi si spezza ed uccide.
E quando succede il disastro inizia il balletto burocratico del rimbalzo delle responsabilità, si mettono all’opera la giustizia ed istituzioni che dovevano intervenire prima: anas, infrastrutture, provincia. Il fatto si trasforma in una questione burocratica che disonora l’Italia proprio perché non è la prima volta che succede, spesso al sud ma poi anche al nord, ed il ripetersi del disastro indica che il modo di rapportarsi ai problemi in Italia non è la volontà di risolverli, ma di sottovalutarli, pensando che alla fine poi nessuno paga, tranne le vittime e l’immagine stessa dell’Italia che perde dignità: vittima del malaffare.
E se già 10 anni fa era stata caldeggiata la demolizione e la ricostruzione del ponte, ci si chiede se le istituzioni siano state a dormire o se abbiano preso delle misure per evitare l’attuale disastro.
Nella possibilità di un disastro le istituzioni concorrenti non possono dire “non è compito mio”, piuttosto debbono operare in sinergia per risolvere un problema. Ci tocca leggere una enunciazione di sinergia dopo il disastro, ad opera del Governatore della Regione Lombardia, il quale afferma che pur non avendo strade è interessato ad una verifica complessiva delle infrastrutture per vedere se ce ne sono a rischio, stanziando risorse adeguate.
Cosa dire: l’Italia è una realtà senza speranza se non è capace di trattare con senso di responsabilità e di appartenenza i problemi sociali. Dobbiamo svegliarci.
Intanto noi saremo parte attiva, promuovendo ogni iniziativa atta a stabilire le responsabilità.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS
29/10/2016