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Lo spauracchio dell’omicidio stradale votato al Senato - il
11/06/2015 • 20:45 da AIFVS_onlus
Lo spauracchio dell’omicidio stradale votato al Senato
Un testo che merita una sola riflessione espressa a gran voce:
ANDATEVENE TUTTI A CASA!!!
Perché continuate a gestire i problemi dei cittadini secondo lo stile della vecchia politica, non per trovare soluzioni che diano un segno reale di cambiamento, ma per portare avanti le vostre insopportabili scaramucce di governo. Si notava già dal comportamento in aula, totalmente disattento al problema, con un cicaleccio continuo, formazione di capannelli ed uso di cellulari.
La dizione di Omicidio stradale l’avete usata per prendere in giro ancora una volta i cittadini, secondo la vecchia logica di tenere conto del clamore mediatico e di riscuotere consenso, non di ragionare con cognizione di causa sul problema! Avreste capito che bastavano modifiche migliorative all’articolo 589 del c.p. Avete perduto un’occasione di cambiamento, supponendo che ne avevate chiari i termini.
Nonostante il parere contrario del Governo, dei senatori Cucca, Borioli e Zanda, l’aula del senato ha stralciato con il proprio voto il contenuto riferito a comportamenti di guida azzardata e pericolosa, facendo passare nella società il messaggio che la persona sobria sulla strada può continuare a trasgredire le norme ed uccidere impunemente! È una vergogna ed un segno di inciviltà.
Non avete approfondito neanche il significato di colpa, frutto di autodeterminazione nella trasgressione delle norme e causa di grave allarme sociale, dimenticando anche che la Cassazione ha affermato che la colpa non è un fatto residuale nel diritto e per essa sono da prevedere pene da espiare. Smettiamola di dire che il tizio voleva correre ma non voleva uccidere, e di continuare a sottovalutare la trasgressione. A noi del tizio interessa quello che ha fatto: ha corso ed ha ucciso, e non poteva né correre e né uccidere, perché vietato dalle norme del codice della strada, che sono norme cautelari per la difesa della vita e della salute.
Non avete approfondito neanche il significato di colpa, frutto di autodeterminazione nella trasgressione delle norme e causa di grave allarme sociale, dimenticando anche che la Cassazione ha affermato che la colpa non è un fatto residuale nel diritto e per essa sono da prevedere pene da espiare. Smettiamola di dire che il tizio voleva correre ma non voleva uccidere, e di continuare a sottovalutare la trasgressione. A noi del tizio interessa quello che ha fatto: ha corso ed ha ucciso, e non poteva né correre e né uccidere, perché vietato dalle norme del codice della strada, che sono norme cautelari per la difesa della vita e della salute.
E che figura fa lo stesso Renzi, quando nel suo discorso di insediamento ha affermato che il cambiamento nella giustizia deve tenere conto della vita reale? Solo parole al vento.
Nel passare la trattazione del testo alla Camera, ci attendiamo che la Presidente della Commissione Giustizia mantenga quanto ha voluto comunicarci con l’email del 21/5/2014 sotto riportata. Staremo comunque in allerta per una grande manifestazione di protesta.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS
Da: Donatella On. Ferranti [mailto:ferranti_d@camera.it]
Inviato: mercoledì 21 maggio 2014 10.43
A: presidente@vittimestrada.org
Oggetto: Comunicazione
Priorità: Alta
Gentile Presidente,
ho letto con attenzione le proposte dell'Associazione da Lei rappresentata e le ho trovate meritevoli e degne di attenzione.
Quando i provvedimenti sulle tematiche da voi trattate saranno calendarizzati nella Commissione da me presieduta, sarà certamente preso in considerazione il Vostro importantissimo contributo.
Con i più cordiali saluti,
On. Donatella Ferranti
Presidente Commissione Giustizia
Camera dei Deputati