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Nonostante l’inclemenza del tempo e l’immediatezza dell’evento, alcuni nostri associati assieme alla segretaria Patrizia Quaresima hanno rappresentato l’AIFVS dinanzi a Palazzo Chigi. Il nostro comunicato, che è stato anche diffuso a cittadini ed a politici incontrati nei pressi, ha riscosso l’attenzione dell’on. Daniela Santanchè e del consigliere regionale Fabrizio Santori, del quale riportiamo il comunicato.
Comunicato
Sosteniamo le giuste rimostranze dell’ Aifvs, l’Associazione italiana familiari vittime della strada, contro il tentativo del governo Monti di tagliare i risarcimenti per le vittime di incidenti. E’ intollerabile sopportare ancora le decisioni di un premier cacciato dagli elettori ma che imperterrito continua a bastonare i cittadini. Adesso tocca alle vittime della strada, alle quali si vogliono ridurre i risarcimenti fino a sfiorare il 60 per cento per i danni più gravi. Un decreto ad hoc per favorire le compagnie assicurative, ulteriore affronto alle vittime della strada ed ennesima stangata che rischia di trasformare in tragedia situazioni già difficilissime. E’ una vergogna, Monti faccia quello che la legge gli consente, cioè si limiti all’amministrazione ordinaria e non cerchi di sistemare gli affari di questi o di quelli oltrepassando quelle che sono le funzioni e i poteri attuali del suo governo. Lo dichiara in una nota il presidente della Commissione Sicurezza di Roma Capitale e consigliere regionale Fabrizio Santori, intervenuto a sostegno dell’Associazione italiana familiari vittime della strada, che ha manifestato oggi davanti a palazzo Chigi.
Basta spremute di cittadini per gli indecenti cocktails di banche, assicurazioni e governanti compiacenti. La tutela dei più deboli e la garanzia dei diritti delle vittime della strada è un imperativo che non deve essere mai dimenticato e che l’amministrazione ha il dovere di rispettare. Basta tagli inutili, si sfrondi invece là dove il risparmio sarebbe congruo e l’operazione avrebbe un senso: per esempio sul numero dei manager delle compagnie assicurative e sui loro benefit e stipendi a favore delle polizze e dei risarcimenti, conclude Santori.
Roma, 2 aprile 2013