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Patteggiamento su uccisione FALCO-PACCIONE - BARI - il 08/07/2010 • 16:34 da AIFVS_onlus
Il 9 giugno 2010 senza che le famiglie e gli avvocati delle vittime siano state avvisate, il giudice Di Paola del Tribunale di Bari ha accettato il patteggiamento nel procedimento penale contro chi il 23 settembre 2009 ha investito e ucciso 2 persone, Sabino Falco e Antonio Paccione, grazie al PM Roberto Rossi.


Alle famiglie Falco e Paccione
 
Vi sono vicina in questa sofferenza inflitta non solo sulla strada,  ma anche nei Tribunali.
Avevo letto un articolo dell'1 maggio 2010 sull'omicidio Falco-Paccione, che riportava l'accoglimento del patteggiamento da parte del Pm Roberto Rossi ed il rigetto dello stesso da parte del Gip dott. Polemio.
Leggo ora, con grande smarrimento, che il 9 giugno, senza essere stati avvisati i familiari delle vittime, il giudice Di Paola del Tribunale di Bari accoglie la richiesta di patteggiamento, accettata dal pm Roberto Rossi!!
Sono comportamenti scandalosi, che oltre a provocare sofferenza creano rabbia e delegittimano la giustizia: come può un giudice, permanendo gli stessi elementi di reato, considerare congrua e rieducativa una pena non riconosciuta tale dal precedente giudice? Purtroppo, con simili decisioni alcuni giudici ed alcuni pubblici ministeri tradiscono e falliscono il proprio specifico compito, che è quello di  garantire la giustizia e far rispettare la legge, a tutela dei valori fondamentali (quale il diritto di vivere) della persona.
Accogliere le richieste di patteggiamento, senza le dovute complete valutazioni del caso concreto, significa non considerare la gravità delle morti sulle strade –  cioè la gravità del danno che per legge deve essere valutata oltre alla colpa – e dei comportamenti irresponsabili che le hanno determinate, e comporta, inoltre, il venir meno della stessa funzione rieducativa della pena, con la conseguenza terribile ed inaccettabile di perpetuare la strage stradale.
La discrezionalità può permettere ai giudici di sottovalutare i parametri stabiliti dalla legge? Segnaleremo il caso al Ministro della Giustizia ed esprimeremo lo sdegno dell'AIFVS nei confronti di decisioni intollerabili assunte nei tribunali a favore degli imputati e a danno delle vittime e dei loro familiari.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS