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Nei Tribunali la solita prassi: differire le udienze - il 22/05/2006 • 09:49 da AIFVS_onlus
Tocca ad Antonio Nasti, padre di Angelo ucciso quattro anni fa sulla strada, di subire il differimento dell'udienza da parte del giudice, (Leggi il documento pdf 933 kb) perchè i processi sono molti e non si possono trattare tutti. Ce ne sono alcuni meno importanti degli altri che possono essere rimandati: gli omicidi stradali. Come se chi viene ucciso sulla strada è carne da macello e il dolore dei familiari è un fatto senza senso. Abbiamo sentito nei tribunali frasi non degne del luogo, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio. Infatti ci sono dei giudici che capiscono che il processo è un calvario per le vittime se sopravvissute e per i familiari delle vittime, uno stress emotivo logorante e capace di determinare ulteriori patologie, e che pertanto la sua trattazione merita particolare attenzione anche in ordine ai tempi. Anche se in ambito diverso, infatti abbiamo riscontrato che la Corte di Cassazione ha riconosciuto il nesso di causalità tra la durata del processo penale e gli eventi patologici nelle persone coinvolte, che vanno pertanto risarcite. La pronuncia della Cassazione ha riguardato il processo dell'attrice Laura Antonelli ed ha condannato il Ministero della Giustizia a pagare un risarcimento di 108mila euro all'attrice, per i danni alla salute e all'immagine patiti a causa dell'"irragionevole durata del procedimento". E' una sentenza che costituisce un importante precedente alla luce della cronica lentezza giudiziaria dei processi.