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Rossano - Il presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Giuseppa Cassaniti Mastrojeni commenta l’esito del processo con rito abbreviato che ha visto il 50enne rossanese Natale Aloe condannato per i reati di omicidio colposo plurimo aggravato e lesioni personali aggravate dalla guida in stato di ebbrezza con la pena di quattordici anni di reclusione, quindicimila euro di multa, ritiro della patente, pubblicazione della sentenza sui quotidiani nazionali e risarcimento alle parti civili da quantificare in apposito processo civile.
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada accoglie con soddisfazione la sentenza: Francesco Pietrafitta e Dario De Luca (nella foto) avevano 20 anni, Luigi Versino 17, Vincenzo Ciliberti 44. La nostra associazione si è costituita parte civile nel processo. Il nostro avvocato Sergio Lucisano, nel difendere l’interesse collettivo volto a garantire vita e salute sulla strada, ha rappresentato la gravità della tragedia e gli effetti devastanti che essa riversa sulle famiglie ed anche la necessità di pene effettive che nel punire il reato fungano anche da deterrente contro i comportamenti criminosi. Apprezziamo il Giudice Margherita Letizia Benigno che con tale sentenza contribuisce a far crescere il numero dei giudici orientati a non sottovalutare più la gravità del reato e del danno, dando così un segnale di giustizia alle vittime, ai superstiti ed ai loro familiari, e a tutti il messaggio di porre attenzione ai propri comportamenti, perché l’impunità ai criminali della strada non è più assicurata.