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Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Legge sull'Omicidio stradale. - il 24/03/2016 • 23:31 da AIFVS_onlus

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Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Legge sull'Omicidio stradale.

Dopo la firma del Capo dello Stato Sergio Mattarella di ieri 23 marzo 2016, la gazzetta ufficiale ha oggi pubblicato la Legge che diventerà quindi operativa a partire dalle ore 00,01 della mezzanotte del 25 marzo 2016.
La pubblicazione pdf_icon.gif 


Porta a Porta: “Perché mia figlia non c'è più?” - il 24/03/2016 • 00:08 da AIFVS_onlus

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Porta a Porta:  “Perché mia figlia non c'è più?” 
Una domanda che in quel contesto non ha trovato una risposta adeguata
È la domanda che tormenta i genitori delle sette ragazze italiane, così come di tutte le altre vittime uccise nella strage del bus a Tarragona.

Genitori piombati nello sgomento, eppure hanno già capito: significative le parole del padre di Serena Seracino che, intervistato nella puntata di "Porta a porta" del 21 marzo, ha evidenziato che gli studenti dovevano essere trasportati in piena sicurezza. È evidente, infatti, che imporre alla guida turni massacranti o orari innaturali - ancor più quando ti è affidata la responsabilità di tante vite - non è una fatalità: è una gravissima imprudenza.

Eppure, in studio la stessa domanda ha trovato subito una risposta di ben altro tenore: l'autista non aveva bevuto; è stato un semplice colpo di sonno. Una tragica fatalità o, per dirla con le parole del Ministro dell'Istruzione Giannini, presente in studio, "un agguato del destino, da non confondere con la grande esperienza formativa dell’Erasmus”.

La preoccupazione è facilmente intuibile: in un'Europa che non è più un porto sicuro, occorre rassicurare le famiglie, allarmate dai tanti rischi cui i propri figli sono esposti.
Niente di meglio, allora, che affidare il dibattito ad un parterre di ospiti tutti legati al mondo dell'istruzione, senza alcuna voce - neanche istituzionale - a rappresentanza della sicurezza stradale.

Come familiari di vittime della strada, al Ministro Giannini vogliamo mandare un messaggio semplice: nessuno nega la valenza dell’Erasmus, ma per garantire la libertà di movimento, i problemi relativi alla sicurezza dei nostri figli non vanno minimizzati, vanno affrontati!

Nel rinnovare il nostro cordoglio ai familiari delle vittime della strage di Tarragona, informiamo che per ogni esigenza di assistenza all'estero l’AIFVS ha attivato una collaborazione con l’Associazione spagnola PAT-APAT (www.pat-apat.org), nell'ambito della comune appartenenza alla FEVR (www.fevr.org). FEVR è membro del consiglio generale di UNRSC (United Nations Road Safety Collaboration) e di ETSC (European Transport Safety Council); inoltre, ha lo Stato Consultivo (Roster) in UNECE (United Nations Economic Council for Europe).

Della collaborazione è stata informata anche l’unità di crisi della Farnesina.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni – presidente AIFVS

23/3/2016


La tragedia del bus in Spagna: è attivo un supporto in loco per le vittime - il 21/03/2016 • 00:11 da AIFVS_onlus

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La tragedia del bus in Spagna: è attivo un supporto in loco per le vittime

Oggi a Tarragona (Spagna) è avvenuto l’ennesimo gravissimo incidente mortale che coinvolge un bus: 13 le vittime, di cui 7 studentesse italiane, e 34 i feriti, di cui 3 molto gravi.

L’ennesima conferma del fatto che le lacune negli standard di sicurezza sono un problema di drammatica attualità in tutta Europa: lo diciamo da anni, assieme alle altre associazioni che compongano la Federazione Europea delle Vittime della Strada (FEVR).

L’AIFVS è a disposizione, attraverso l’associazione spagnola PAT-APAT, per offrire ai familiari delle vittime tutto il supporto che può essere necessario. A tal fine è possibile contattare direttamente il numero di telefono 340 82 73 214.

Giuseppa Cassaniti

Presidente AIFVS


Cresce l’allarme per i risarcimenti  alle vittime della strada - il 16/03/2016 • 19:31 da AIFVS_onlus

Cresce l’allarme per i risarcimenti  alle vittime della strada

L’indignazione dell’AIFVS

Faccio seguito ai precedenti comunicati agli esponenti politici nei quali avevo espresso la preoccupazione per il risarcimento alle vittime della strada, compromesso dopo il passaggio del DDL concorrenza dalla Camera al Senato.

Avevo anche evidenziato che il relatore Luigi Marino, relatore del ddl concorrenza, era schierato a favore delle imprese assicuratrici, ed era quindi portatore di un orientamento pregiudizievole per le vittime, ed avevo chiesto di affrontare la discussione sul ddl concorrenza migliorando e non deprimendo il risarcimento del danno alla persona, per il quale continuiamo a sostenere l’osservanza dei parametri delle Tabelle di Milano, e di eliminare anche gli emendamenti che per tutti i danneggiati peggiorano il testo uscito dalla Camera, e per le vittime della strada introducono misure vessatorie a livello risarcitorio e processuale.

Nel riscontrare che in Senato, nonostante le nostre richieste, si fa orecchio da mercante e la discussione è orientata a decurtare di almeno il 30% i valori dei risarcimenti alle vittime della strada, che hanno subito lesioni gravi o gravissime, a non riconoscere il danno morale e a riformulare su invito del senatore Scalia l’art. 8, l’AIFVS esprime la propria indignazione e continua a dire ai Senatori che il risarcimento non si tocca. È una questione di civiltà, di dignità e di attenzione ai diritti della persona, pertanto la nostra pressante ed inderogabile richiesta è: “giù le mani dal risarcimento del danno alla persona, sia in termini di perdita della vita che di perdita dell’integrità della salute”.

Assieme ai sottoscrittori della “Carta di Bologna” chiediamo che non vengano stravolte le indicazioni della Camera.

L’AIFVS si attende di essere ascoltata e di avere risposta alle richieste, come si usa tra persone civili.

16/3/2016

f.to dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

Presidente AIFVS


Arresti domiciliari ad Ilir Beti - il 16/03/2016 • 12:56 da AIFVS_Alessandria

Arresti domiciliari ad Ilir Beti

L’AIFVS protesta

16/3/2016

L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ONLUS, apprende con stupore la concessione degli arresti domiciliari ad Ilir Beti, omicida dei 4 ragazzi francesi nell’agosto del 2011 sulla A26, condannato in primo grado a 21 anni, confermati dalla Corte d'Appello, in Cassazione, viene rinviato nuovamente alla Corte d’Appello, che ha nuovamente confermato la condanna per omicidio volontario con una pena a 18 anni e 6 mesi.

L’avvocato difensore ha fatto ricorso un'altra volta alla Suprema Corte di Cassazione e ottenuto gli arresti domiciliari. L’AIFVS non vuole entrare nel merito della decisione del giudice, perché non conosce nello specifico le motivazioni, che saranno sicuramente chieste e analizzate dai nostri Avvocati, però muove perplessità per tale decisione: siamo a 5 anni dall’incidente e siamo ancora alla fase penale e non si è ancora affrontato il procedimento civile. Questo continuo rimbalzo tra le varie fasi processuali, tende sempre più a dilatare i tempi processuali, rischiando in molti casi la prescrizione. Speriamo in una sollecita firma da parte del Presidente della Repubblica, con relativa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, della legge sull’Omicidio Stradale, affinché si possano dirimere queste annose interpretazioni soggettive dei giudici, su che tipo di omicidio è quello stradale.

Ezio Bressan
Vice Presidente AIFVS


Art. stampa di Grazia del 10/03/2016 - il 10/03/2016 • 18:25 da admin

Il settimanale Grazia intervista a Liliana Aguggiaro (AIFVS Cassolnovo - Vigevano (PV)

Tutto quello che sappiamo sul dolore non basta. Le parole che abbiamo non sono capaci di dire quello che non possiamo nemmeno immaginare: la morte di un figlio. Lo sa bene Liliana Aguggiaro, una mamma che non smette di provare a raccontarlo, il suo indicibile dolore.

Liliana ha perso sua figlia, Sara Cavallini, il 6 gennaio dello scorso anno. Sara aveva 25 anni, un fidanzato, molti amici, una laurea, un progetto di lavoro preciso, tante idee per la testa. E morta in un incidente stradale, dalle parti di Pavia.  

Il settimanale Grazia  di oggi 10 marzo ha pubblicato una intervista della responsabile di sede di Cassolnovo - Vigevano Liliana Aguggiaro

Continua vedi allegato


No alla platealità sull’omicidio stradale - il 08/03/2016 • 19:22 da admin

No alla platealità sull’omicidio stradale

L’AIFVS ha dato il suo apporto durante l’iter di costruzione della legge sull’omicidio stradale, ed ha già espresso il proprio apprezzamento. Venuta a conoscenza della proposta della Presidenza del Consiglio rivolta alle associazioni di presenziare alla firma della legge, l’AIFVS, quale associazione rappresentativa delle vittime, ritiene di non partecipare, poiché in questo primo passo non c’è nulla da festeggiare, piuttosto c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare per la prevenzione e la giustizia. Pertanto, la platealità, che può ritornare utile a livello politico e ad alcune associazioni, non riscontra l’interesse dell’AIFVS.

Neanche il lancio delle lanterne, indicato da alcune associazioni, è condiviso dall’AIFVS, considerando che esprimere soddisfazione con ulteriori iniziative sull’omicidio stradale sia un atto improprio rispetto alla gravità del problema, sul quale sarà certamente utile  un futuro confronto sociale.

Piuttosto, chiediamo al Premier Renzi che lanci l’input adeguato perché in tutti i contesti territoriali si mobiliti l’impegno a prevenire l’incidente stradale, affinché non ci siano né vittime e né imputati.

A tal fine, chiediamo che nell’attuale discussione sulle modifiche al codice della strada si tenga conto delle richieste dell’AIFVS già comunicate ai politici interessati, sollecitando anche la responsabilità degli enti, ed inoltre il Governo garantisca l’impegno a tutelare i diritti delle vittime al giusto risarcimento ed all’assistenza, come anche indicato nel comunicato della Fondazione Guccione.

Giuseppa Cassaniti

Presidente AIFVS
 

8/3/2016


L’AIFVS plaude all’approvazione della legge sull’omicidio stradale - il 02/03/2016 • 20:44 da AIFVS_onlus

L’AIFVS plaude all’approvazione della legge sull’omicidio stradale

Una richiesta di giustizia che trova radici nell’AIFVS

L’AIFVS aveva perorato la richiesta di definire prima possibile la legge sull’omicidio stradale, ed ha ritenuto opportuno che il Governo chiedesse il voto di fiducia per accelerare le conclusioni e per dare ai politici il segnale che le cose si debbono fare bene nei tempi previsti.

Gli ulteriori eventuali miglioramenti del testo saranno frutto di un futuro confronto sociale.

Noi dell’AIFVS siamo, pertanto, soddisfatti del risultato raggiunto, che rappresenta una risposta, anche se non perfetta, alle nostre richieste maturate nel tempo, attraverso esperienze processuali, convegni e proposte di legge. Ed infatti nella nostra proposta di legge 3274, presentata il 3 marzo 2010 alla Camera, avevamo precisato per la prima volta il tema dell’omicidio stradale, non più incidente ma crimine, e previste pene da espiare per le condotte colpose aggravate da guida azzardata e pericolosa o in stato psicofisico alterato per alcol o droga.

Comportamenti che, attraverso consultazioni e convegni, sono stati specificati in un nostro successivo contributo, e tramite audizioni, incontri con i politici e consegna di documentazione, compresi in parte nell'attuale testo di legge.

Pertanto, siamo soddisfatti che, finalmente, ci sia un testo sull'omicidio stradale, e riteniamo che

rappresenti la risposta perfettibile alla continuità dell’impegno dell’AIFVS e delle altre vittime della strada!

Ringraziamo i politici che si sono impegnati con tenacia perché, nella valutazione del caso concreto, i giudici possano assicurare a tutti giustizia, a partire dalle vittime.

                                                                                                Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

                                                                                                          Presidente AIFVS


Cresce l’allarme per i risarcimenti alle vittime della strada - il 23/02/2016 • 12:24 da AIFVS_onlus

Ai Politici
Alla Stampa
Cresce l’allarme per i risarcimenti  alle vittime della stradaIl
Senatore Marino  relatore del DDL concorrenza

L’AIFVS, con un precedente comunicato agli esponenti politici aveva già espresso la propria preoccupazione per il risarcimento alle vittime della strada, compromesso dopo il passaggio del DDL concorrenza dalla Camera al Senato.

Preoccupazione che è diventata un vero allarme, da far pensare che bisogna correre ai ripari, dopo avere ascoltato in un’intervista video, circolante su youtube, il relatore del DDL concorrenza, senatore Luigi Marino, chiaramente schierato a favore delle imprese e, pertanto, portatore di un orientamento pregiudizievole per le vittime.

Continuare ad ammantare di interesse sociale l’abbassamento dei risarcimenti è un modo per dimostrare che, nonostante il possesso di titoli di studio, in chi ci rappresenta manchino spesso ancora le chiarezze culturali ed etiche necessarie per pervenire a decisioni rispettose delle esigenze umane in una società civile, e per smettere di pensare che i cittadini più deboli possano essere presi in giro. Piuttosto a Voi politici deve essere chiaro che i cittadini vi giudicano attraverso il vostro operato, per migliorare il quale vi suggeriamo di smetterla di dire che le tariffe assicurative in Italia sono le più alte d’Europa e che per abbassarle è necessario abbassare i risarcimenti. Vi deve esser chiaro che la valutazione delle tariffe va posta in relazione al profitto assicurativo: se il profitto è alto, come già è, la tariffa si può già abbassare. Il risarcimento è invece correlato al danno: se abbassando il risarcimento potessimo abbassare il danno, avremmo la corretta giustificazione per farlo. Ma siccome il danno è irreversibile, anche il risarcimento non si tocca: giù le mani dal risarcimento del danno alla persona, sia in termini di perdita della vita che di perdita dell’integrità della salute.

Pertanto, chiediamo al senatore Marino ed agli altri che la pensano come lui, di affrontare il problema con l’animo sgombro da pregiudizi e con la consapevolezza che nel rapporto tra il valore della persona e del denaro, il secondo è a servizio del primo. Con ciò non diciamo che debba essere trascurato il profitto delle imprese, ma l’accumulo del profitto non può essere fine a se stesso, piuttosto deve essere funzionale alla soluzione dei problemi.

A tutti diciamo di affrontare la discussione sul ddl concorrenza migliorando e non deprimendo il risarcimento del danno alla persona, per il quale continuiamo a sostenere l’osservanza dei parametri delle Tabelle di Milano, come pure affidiamo a tutti voi il compito di mettere da parte gli emendamenti che per tutti i danneggiati peggiorano il testo del ddl concorrenza uscito dalla Camera, e per le vittime della strada introducono misure vessatorie a livello risarcitorio e processuale. A tal proposito alleghiamo gli emendamenti suggeriti dai sottoscrittori della “Carta di Bologna” tra cui l’AIFVS.

Dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS

 23/2/2016


Appello dell’AIFVS per la calendarizzazione del ddl sull’omicidio stradale - il 17/02/2016 • 23:50 da AIFVS_onlus

Comunicato stampa AIFVS

Ai Politici 

Alla Stampa

Appello dell’AIFVS per la calendarizzazione del ddl sull’omicidio stradale

L’AIFVS, da lungo tempo impegnata per dare giustizia alle vittime, aveva creduto nelle parole del Premier Renzi, e cioè che il 2015 sarebbe stato l’anno della svolta contro l’ingiustizia sulla strada: “per l’omicidio stradale non ci sono più alibi, il tempo dell’impunità è finito!”

Ed invece dobbiamo ancora riscontrare che i politici declinano il loro impegno non sui problemi gravi della vita reale ma su interessi e scaramucce di partito, dimostrando una distorta visione dei diritti e dei valori.

In caso contrario l’omicidio stradale sarebbe dovuto già essere legge, perché tratta un problema di priorità assoluta, riferito alla vita ed alla salute, e perché la richiesta di giustizia alle vittime, che trova radici in tempi lontani, ha sempre registrato risposte politiche e di giustizia molto lente ed insoddisfacenti, come ha potuto rilevare negli anni l’AIFVS.

Purtroppo, ancora oggi riscontriamo che la sua trattazione non è stata calendarizzata neanche a febbraio! Ed allora la richiesta dell’AIFVS è quella già indicata in un nostro precedente comunicato: il Governo chieda la fiducia al Senato perché sia assicurata subito l’approvazione della legge sull’omicidio stradale, la cui proposta era già contenuta nel ddl 3274 dell’AIFVS presentato nel 2010 alla Camera dei deputati, e riferito all’incremento delle pene, perché fossero congrue e da espiare, non solo per la guida in stato psicofisico alterato ma anche per la guida azzardata e pericolosa.

Tali comportamenti di guida, attraverso consultazioni e convegni, sono stati specificati in un nostro successivo contributo, ed in parte compresi nell’attuale testo di legge tramite audizioni, incontri con i politici e consegna di documentazione.

Pertanto, chiediamo l’immediata approvazione all’unanimità del testo sull’omicidio stradale, che rappresenta la risposta alla continuità dell’impegno dei familiari delle vittime!

Piuttosto, non riusciamo a capire perché altri provvedimenti vengano trattati con precedenza rispetto ad un testo di legge di priorità assoluta e giunto ormai ad un passo per la sua approvazione.

Comunque sia, smettiamola di ritardare e poniamo fine ad un andirivieni che squalifica il modo di operare degli stessi politici.

Gli ulteriori eventuali miglioramenti del testo saranno frutto di un confronto sociale dal quale emergeranno le proposte.   

!7/02/2015

Dott.ssa Giuseppa Cassaniti – presidente AIFVS

     

p.s. L’AIFVS, già nel 2010 aveva promosso un convegno nazionale per discutere la proposta di legge C. 3274 che prevedeva incrementi di pena per le condotte colpose aggravate da guida in stato psicofisico alterato da alcol o droga o da guida azzardata e temeraria; nel 2012, nella Conferenza Nazionale sulla “Riforma dell’omicidio stradale”, aveva precisato tali condotte, diffondendo successivamente il contributo agli organi politici interessati. Il testo puntava su modifiche migliorative dell’art. 589 c.p., prevedendo un livello di colpa semplice, con pene da 4 a 7 anni, ed un livello di colpa aggravata con pena raddoppiata, onde evitare l’impunità. Tenuto conto chenell’omicidio colposo la trasgressione delle norme è deliberatamente decisa dal reo, ne consegue che non può esserci più impunità per chi, con tali condotte, distrugge i diritti inviolabili alla vita ed alla salute. Era questo il forte segnale di cambiamento che aspettavamo da un nuovo testo di legge.