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a due settimane della Giornata del Ricordo nella zona si parla ancora dell'iniziativa portata avanti da noi, tanta e la gente che si informa sull'associazione anche se sono ancora poche le nuove adesioni, ho avuto richieste di collaborazioni con altre associazioni per iniziative di sensibilizazione, cosa che stò valutando.
piu il tempo passa è piu mi rendo conto della grandezza del problema è vorrei tanto fare di piu.
Camionista killer e ubriaco uccide 10 persone. |
Un fatto gravissimo |
Nel 95 distratto e ubriaco provocò una strage che uccise nove persone fra cui due bambini. per qiella strage fu condannato a un anno e otto mesi. |
L' avv. dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Gianmarco Cesari denuncia la pericolosità del sistema di rinnovo delle patenti ai crimininali della strada. |
A Johann Eschgfaeller gli hanno ritirato per ben otto volte la patente a fra pochissimo sarà ancora al volante come denuncia in una intervista rilasciata al quotidiano Il Giorno l'Avv. Gianmarco Cesari. |
Sabato 2 dicembre Odeon TV alle ore 13,30
Andrà in onda : Rondò, problematiche sicurezza stradale, (prima parte)
sarà presente la presidente Pina Cassaniti, tra le testimonianze Patrizia Quaresima.
Sabato 9 dicembre Odeon TV alle ore 13,30
Andrà in onda : Rondò, problematiche sicurezza stradale (seconda parte)
interverrà l'on. Giovanardi.
AIFVS Sede
Sul tema dei disegni di legge pendenti in Parlamento sulla azione collettiva risarcitoria detta "class action" ( C.1495 Governo, C. 1289 Maran , C. 1330 Fabris, C. 1443 Poretti, C. 1662 Buemi, C. 1834 Pedica, C. 1883 Crapolicchio) la Presidente Giuseppa Cassaniti e l'Avvocato Gianmarco Cesari della Aifvs hanno oggi 30.11.2006 partecipato alla audizione in Commissione Giustizia presieduta dall'On. Giuseppe Pisicchio - seguirà comunicato stampa
Ma nel 2005 diminuiti vittime e feriti rispetto al 2004 |
(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Una media di 617 incidenti stradali al giorno, che causano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 860. E' questo il bilancio dell'Istat sugli scontri avvenuti su strade e autostrade italiane nel 2005. Ma c'e' anche un dato positivo: rispetto all'anno precedente, gli incidenti sono diminuiti dell'1,8%,le vittime degli scontri del 4,7% e i feriti del 2,7%. A partire dal 2003 inizia un trend discendente attribuibile anche all'introduzione della patente a punti. |
Al Ministro dei Trasporti on. Alessandro Bianchi
Al Vice Ministro ai Trasporti con delega alla sicurezza stradale on. Cesare De Piccoli
Al Presidente della Commissione Trasporti on. Meta
Oggetto: Protocollo d’intesa del 20 ottobre 2006
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, visto il protocollo d’intesa del 20 ottobre 2006 tra Ministero dei Trasporti ed Associazioni degli Autotrasportatori, rileva che quanto concordato al comma 10 del suddetto protocollo smentisce l’intendimento ripetutamente confermato dai principali responsabili governativi della riduzione degli incidenti stradali.
Infatti tra le cause che concorrono al verificarsi di incidenti, un ruolo non marginale è attribuibile alla percezione degli ostacoli mobili e fissi che l’utente può incontrare sulla strada .
Class Action:Audizione Commissione Giustizia Camera del Coordinamento associazioni escluse |
Giorno 30 novembre saremo ascoltati dalla Commissione Giustizia per la class action |
Incidenti stradali, dolore in piazza
Roberto Merli: «Il destino non c’entra nulla. La colpa è di chi sta al volante»
di Francesco Apostoli
«Non parliamo del destino». Roberto Merli, presidente della sezione bresciana dell’associazione «Familiari e vittime della strada», è categorico. Non bastano i cantieri, la messa in sicurezza delle strade provinciali, gli incontri nelle scuole, gli spot di sensibilizzazione. «Gli uomini sono i principali responsabili degli incidenti stradali - aggiunge Merli - serve maggiore senso di responsabilità da parte di tutti».
Il messaggio non ammette repliche. Giunge da una persona che sulla strada ha perso un figlio e che, da allora, si impegna nel sostegno psicologico e legale delle famiglie: «Cerchiamo di avvicinare genitori e parenti delle vittime fornendo prima di tutto sostegno psicologico e conforto e poi un’assistenza legale adeguata».
Anche quest’anno, in occasione della Giornata europea delle vittime della strada, l’associazione presediuta da Roberto Merli porta in piazza Loggia le croci di legno, simbolo delle vite bruciate sulle strade bresciane. Sono 148. «Un triste primato per Brescia, che si colloca ancora ai vertici in Italia per il numero di incidenti mortali» sottolinea il legale dell’Associazione Domenico Musicco. I dati parlano di un trend in leggero calo: «Dal 2000 gli incidenti sono diminuiti - spiega Merli -, giungendo ai 148 dello scorso anno. Questo anche grazie alle numerose attività portate avanti in sinergia con le istituzioni locali».
I rappresentanti di Provincia e Comune Alberto Cavalli e Paolo Corsini sono presenti in piazza, si aggirano tra le croci insieme agli assessori ai Lavori Pubblici e al Traffico, rispettivamente Mauro Parolini e Ettore Brunelli.
«Un calvario angosciante che si ripete tragicamente ogni anno - dice Corsini -. Un triste primato del nostro territorio che va a sommarsi alle morti sul lavoro. È paradossale che si piangano le vittime e poi si critichino gli interventi di miglioria portati avanti dalle amministrazioni locali: le rotonde, per esempio, sono veri e propri deterrenti per la pericolosità delle intersezioni stradali».
L’associazione prosegue nella sua opera di sensibilizzazione nelle scuole: «Tre o quattro volte a settimana organizziamo incontri fo rmativi negli istituti superiori della provincia - racconta Merli -. Puntiamo molto sul senso di responsabilità. I ragazzi si dimostrano molto attenti perchè si parla di eventi che toccano tutti».
Simili eventi colpiscono al cuore tutta la cittadinanza, che condivide il dolore che queste persone cercano coraggiosamente di comunicare.
«Si tratta di far comprendere a tutti il vero valore della vita - sottolinea il presidente Cavalli -. Possiamo avere strade più sicure, auto tecnologicamente avanzate, ma dobbiamo riuscire a parlare alle persone, che sono la causa maggiore di incidenti. Per questo motivo associazioni come quella di Roberto Merli svolgono un ruolo fondamentale per la nostra società».
Dalle croci pendono le fotografie delle giovani vittime. Volti sorridenti, immagini rubate a momenti di vita quotidiana, ragazzi, bambini in posa di fronte ad un obiettivo. «Sono i sorrisi più tristi che abbia mai visto», chiosa una signora impellicciata transitando per la piazza e soffermandosi ad ascoltare i racconti di alcuni membri dell’associazione.
Storie che parlano di fragilità e impotenza di fronte ai tragici effetti degli errori umani, dalle quali emerge talvolta la rabbia di chi si scontra contro la mancanza di condanne certe per i pirati della strada, e si trova a fare i conti con pene troppo lievi e sospensioni di patenti troppo brevi. «Come avvocati dell’associazione, cerchiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica - precisa Musicco - e gli organi di governo affinchè venga fatta giustizia nelle aule attraverso un inasprimento delle pene, sospensioni più lunghe per le patenti e risarcimenti più equi, intorno al milione di euro». Alcuni non concordano, scuotono la testa: «Non ci importa del denaro. I soldi non possono restituire le vite che ci sono state rubate».
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