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Strage stradale continua dati Istat 2022 - il 06/08/2023 • 00:53 da Amministratore

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AIFVS “Nessuno in uno Stato di diritto può sottrarsi alla responsabilità e al dovere di fermare la strage stradale”

Lettera aperta

Al Presidente della Repubblica Mattarella
Alla Presidente del Consiglio Meloni
Ai Sigg. Ministri: Infrastrutture, Interno, Istruzione, Salute, Giustizia, Disabilità

Comunichiamo il nostro sconforto di familiari di vittime della strada nel constatare, con la verifica dei dati Istat 2022, la stagnazione della strage stradale ed anzi la sua recrudescenza nel corrente anno 2023, senza sottovalutare che nella graduatoria europea della sicurezza stradale l’Italia è passata dal 13° al 19° posto.
Riconosciamo che questo Governo, a differenza del silenzio della precedente gestione politica, ha dato voce al grave problema della strage stradale. Infatti, la Presidente del Consiglio, in occasione della Giornata del Ricordo delle Vittime della strada, ha così sintetizzato la volontà del governo: “fermare la strage stradale è un obbligo morale nei confronti dei cittadini”.
  
Avevamo sperato che fosse questo l’obiettivo strategico con il quale misurare le scelte politiche per promuovere “una revisione integrale del c.d.s.” affermata dal Ministro Salvini nell’interrogazione parlamentare del 19/04/2023. 
Tuttavia le nostre perplessità permangono fino a quando non riscontriamo modifiche per una governance di sistema che enfatizzi la responsabilità di chi dirige i servizi e garantisca il coordinamento tra centro e periferia, fissando standard uniformi e monitorando il risultato sui territori, stabilendo anche sistemi di premialità o sanzioni pure per gli enti nel caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, come avviene per chi guidando trasgredisca le norme.
  
Per noi, che conosciamo il peso umano della strage e l’inadeguata attenzione al grave problema da parte delle istituzioni, promuovere “la revisione integrale del c.d.s” significa: dare reale priorità alla prevenzione, avendo chiaro l’obiettivo da raggiungere – fermare la strage stradale attraverso graduale riduzione –  e realizzare interventi efficaci in tutti i settori, che sono interconnessi, sui quali poggia la prevenzione, avendo chiaro che per raggiungere l’obiettivo non basta intervenire su un solo settore.

Abbiamo consegnato le nostre proposte in occasione del Tavolo della sicurezza stradale del 22 marzo scorso presso il Ministero delle Infrastrutture. Riteniamo ancora utile ricordare, tra le proposte, l’istituzione di una rubrica fissa televisiva che, nei tempi di maggiore ascolto anche via radio e sui social, dia conoscenza delle indicazioni del PNSS 2030 e tratti in modo sistematico i dati della strage e le cause, e inoltre, comunichi le iniziative messe in campo dal  Governo per contrastarle, puntando periodicamente l’attenzione sui risultati raggiunti di  riduzione o di stagnazione della strage, al fine di apportare modifiche negli interventi ed orientare i cittadini a modificare i loro comportamenti, perché la sicurezza stradale è una responsabilità condivisa.
  
Il PNSS 2030, punto di riferimento per la sicurezza stradale nel nostro Paese, oltre ad indicarci i costi sociali ed economici della strage stradale, ci ricorda che l’Italia ha accolto gli obiettivi della Commissione europea del dimezzamento delle vittime e dei feriti gravi entro il decennio 2030 e “Vittime Zero” entro il 2050. E nell’indicare le linee strategiche di intervento, e gli obiettivi generali e specifici, aggiunge anche gli obiettivi intermedi per valutare nel 2024 e nel 2027 l’andamento dei risultati rispetto agli obiettivi. Aspettiamo di conoscere le valutazioni intermedie di codesto Governo e gli interventi correttivi da  attuare,identificando le cause, nel caso di difformità rispetto ai risultati attesi.

5/08/2023
   
Giuseppa Cassaniti 
Presidente AIFVS APS – www.vittimestrada.org