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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus |
Maria Laverda 15 anni Breganze VI 12 novembre 1987 - 14 giugno 2003 |
TU SARESTI VISSUTA PER SEMPRE PERCHE’UNITA A NOI SPIRITUALMENTE.
Ecco, il vuoto si stava lentamente riempiendo di senso.
Sì, vita breve la tua, ma pienissima di sentimento.Eri una piccola donna piena d’amore.
Il tuo amore mi sarebbe stato sostegno. Sapevo che ogni volta la disperazione fosse scesa nel mio cuore avrei ripensato a quanto affetto ,in vita, avevi donato.
E mi sarei sentita
.bene!
Io non so se tu stia vivendo in quella dimensione spirituale di cui sento dire. Mi piacerebbe sapere che il tuo spirito vive e che forse ammiccando ci guardi da lassù.
Mi è difficile credere. Come può essere dolorosa la fede!
Di una cosa però sono sicura: la tua non è stata una vana morte.
Attraversando questa cruda esperienza la mia vita sta acquisendo un altro significato.
I ritmi son più lenti, le sensazioni più forti, la consapevolezza che la parte spirituale ha un peso diverso su quella materiale e che tra le due preferisco la prima, tutto questo mi porta a rivisitare la mia vita. E in un certo senso ad attendere la morte come un naturale atto del vivere.
Ora quando penso alla morte non ho paura, non la allontano da me, anzi penso alla morte come ad una riappacificazione con me stessa Con quella parte di me che vorrebbe credere, ma che è trattenuta dal farlo perché attanagliata dal dubbio.
La morte quindi che può diventare la soluzione del dubbio e finalmente l’unione del legame spezzato.
Morte non come fine, ma inizio di vita.
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Risposta n°8
Risposta n°7
Ciao Maria...gli anni passano e tu sei sempre presente e amata.... il racconto di "quella notte" scritto dalla Tua mamma, descrive molto bene i sentimenti che si provano in quei momenti che ogni genitore non vorrebbe mai vivere per la perdita di un figlio. Le dediche delle Tue amiche sono piene d'affetto.....un breve percorso il Tuo,che ha lasciato il segno nel cuore di molti. Un caro saluto ai tuoi cari .
Risposta n°6
Questa notte non riesco a dormire, come parecchie volte mi capita mi collego ad internet, guardo i miei siti preferiti, trovo un articolo che parla ancora una volta dell'attacco alle torri gemelle .Leggo e poi passo a you tube per rivedere il famoso filmato in cui si vede il primo aereo che entra nella torre tagliandola come fosse fatta di burro. Un momento di riflessione e poi il pensiero non so perchè vola alla sera del 4 giugno 2003.Mi chiedo ma perchè non ho pensato di guardare in internet se esisteva un associazione in ricordo della ragazza che è stata investita quella sera ? ed eccomi qua. Per la prima volta vedo il suo viso, per la prima volta leggo tutta la trafila legale, leggo gli scritti della mamma. Quella sera esco tardi di casa , vado in piazza a Marostica chiacchero un pò con gli amici, ne sento altri per telefono, sono alla Corte degli Aranci, decido di raggiungerli. Parto da solo in macchina, quando arrivo in prossimità dell' incrocio vedo un ambulanza nella corsia opposta alla mia, ferma in mezzo alla strada, vedo un po di gente. Decido di fermarmi, parcheggio l' auto, scendo. Vedo dietro l' ambulanza il lenzuolo bianco per terra e capisco chiedendo alle persone sul posto cosa è successo. Poi arriva un auto, parcheggia in mezzo alla strada, scende un uomo e una donna, capisco che sono i genitori.Non riesco a descrivere i momenti successivi, rimarranno per sempre impressi nella mia mente e nel mio cuore.Un abbraccio forte alla mamma e al papà di Maria. Guerra Wladimiro. Marostica.
Risposta n°5
Risposta n°4
Risposta n°2
Quanta fede nelle parole di chi ha scritto la biografia di Maria... anche dopo una tragedia del genere, riuscire a conservare una così salda fede, trovo sia superbo! Anche i miei genitori hanno rafforzato la loro fede dopo la morte del loro primo figlio in un incidente stradale. Io purtroppo non ci riesco
"Se ci separiamo, è solo per ritrovarci..."
Un abbraccio, Vittorio
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