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Archivi forum - Assistenza e consulenza Legale - Oggetto n°21

Oggetto n°21
Frattura colonna vertebrale
   da Anna il 22/12/2005 • 09:26

Salve a tutti!!  visto il nuovo forum vorrei ripropormi grazie.

Avevo 42 anni nel 2000 quando un auto non rispettando lo stop mi venne addosso,io in motorino caddi finendo a sbattere contro il marciapiede un po alto ed ebbi una frattura ed una lesione di c6 e c7.Ho subito un intervento con tanto di viti e placche, ora dopo 5 anni sto sempre peggio, non potendo piu fare nessun tipo di sport o ginnastica mi sto anche notevolmente ingrassando è cambiato anche il mio carattere. Vorrei sapere come mai i tempi per risolvere il tutto sono cosi lunghi? Come mai mi è stato detto che non posso avere un anticipo? Mi hanno stabilito una invalidita del 70% a quanto si aggirerà il risarcimento? grazie.... Forbidden!

auguro a tutti buon natalerolleyes e felice anno nuovo

 

complimenti x il sito....

Risposta n °1
da avvpettene il 22/12/2005 • 11:49
Si tratta di domande che dovrebbe rivolgere, serenamente, all'avvocato che La sta assistendo. Come insegna l'amico avv. Cesari, il rapporto con il cliente, specialmente quando si tratta di situazioni così gravi, si deve sviluppare con il dialogo. E' solo in tal modo, del resto, che si può fornire una risposta ai suoi quesiti, tenendo conto che vi sono moltissime variabili che non conosco e che, viceversa, dovrebbero essere presenti al suo difensore. Se le domande le aveva a lui già poste, allora vuol dire che ha dei dubbi, per cui dovrebbe approfondire con altre domande. Sull'entità del risarcimento: come avvocati dell'associazione ci battiamo da sempre perché lo stesso sia il più giusto possibile e adeguato alla specificità di ogni persona; non si possono perciò "sparare" delle cifre, senza conoscere le perizie medico-legali, la sua vita di prima del sinistro, la sua vita attuale, anche lavorativa ecc. ecc. Sulla provvisionale: Le è stato motivato il parere negativo? Auguri di cuore. Avv.Osvaldo Pettene


avvpettene

Risposta n °3
da avvpettene il 03/01/2006 • 12:19

La risposta dell'amico Alberto dimostra che è difficile dare dei "numeri", se non si conoscono bene i dettagli della persona e  della vicenda. Un danno biologico valutato nel 70% ben difficilmente potrà essere ridotto della metà in sede di trattativa o dal Giuidice; si tratta di un  danno molto consistente, che anche sotto il mero profilo del danno biologico potrebbe essere risarcito, secondo, ad esempio, le tabelle in uso presso il Tribunale di Milano ( per un calcolo online: www.studiobulgarelli.it , allo voce "utilità forensi" )  con circa € 350.000,00=; senza contare il danno morale soggettivo, da 1/3 alla metà del biologico, e il danno esistenziale, oltre al danno alla capacità lavorativa e altre possibili voci di danno, anche patrimoniale. In un caso di tale gravità, il bluff delle assicurazioni si svela facilmente, perché esistono degli strumenti processuali (la richiesta di provvisionale) che consentono alla parte danneggiata di incassare subito un congruo acconto sul totale. Quindi, in generale, a fronte di casi gravi, niente fretta e niente sconti al ribasso.

Osvaldo Pettene, avvocato in Verona


avvpettene

Risposta n °4
da alberto il 03/01/2006 • 19:18

Ci proveranno fino alla morte ad abbassare i tuoi danni anche perchè 70 punti di invalidità per una colonna verterbrale rotta senza mi pare di capire la paralisi è una situazione che tenteranno di contestare come meglio possono per non pagare.

Sarai davvero un drago se riuscirai a prendere la cifra che ti ha indicato Pettene, però sono d'accordo con lui nell'indicarti di non accettare sconti e andare fino in fondo, ma preparati ad una lunga battaglia, e non farti illusioni.

 


Alberto Pallotti - Sede di Verona

Risposta n °4
da avvpettene il 05/01/2006 • 13:55
Gentile Sig.ra Anna, nella mia risposta n.3 ho fatto riferimento ad un danno biologico del 70%, mentre nel Suo quesito Lei si riferisce di una "invalidità del 70%". Si tratta di evidenze diverse. Al di là delle etichette, la Sua situazione attuale, sotto tutti i profili, è stata oggetto di una attenta valutazione da parte di un medico legale e, poi, del Suo avvocato? Infatti, nel caso di danni rilevanti (le "macropermanenti") la medicina legale insegna che la tabelle e la varie espressioni percentuali del danno sono secondarie, orientative e a volte fuorvianti, se prese acriticamente, perché quel che conta è la descrizione sistematica degli esiti invalidanti e la loro ricaduta sullo stato complessivo di salute (efficienza psico-fisica), sugli atti del vivere comune e su quelli che tipicamente Le appartenevano prima del sinistro (sport precedenti etc), sulla capacità lavorativa specifica. Spero di avere chiarito meglio il senso della mie precedenti risposte. Cordiali saluti. Osvaldo Pettene - Verona


avvpettene

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