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Archivi forum - Pirateria stradale - Oggetto n°181

Oggetto n°181
richiesta danni
   da elena il 11/08/2006 • 01:00

ho sentito parlare di una richiesta di danni nel caso di processi troppo lunghi. quello di mio padre,morto sotto un camion,va avanti da + di 6 anni, e il nostro avvocato sembra ciondoli e basta.

cosa posso fare?

Risposta n °1
da avvocatocesari il 11/08/2006 • 18:35

In base alla legge "Pinto" n. 89 del 2001 modificata nel 2002 si può richiedere con ricorso da notificare al Ministero della Giustizia un'equa riparazione per la eccessiva durata del processo; molti non sanno che nel 2002 è stato introdotto un tentativo obbligatorio di transazione, costituente una condizione di procedibilità per il ricorso alla Corte d'Appello competente per territorio confinante. . La domanda di equa riparazione può essere proposta solo dopo che siano decorsi 90 giorni dalla comunicazione all'Avvocatura dello Stato dell'intenzione di chiedere l'equa riparazione. La comunicazione va indirizzata all'Avvocatura del distretto di Corte d'Appello nella cui circoscrizione si svolge (o si era svolto) il giudizio che si lamenta eccessivamente lungo. Tale comunicazione sospende il termine di decadenza per proporre la domanda di equa riparazione: ai sensi dell'art. 4, tale termine è di sei mesi dal momento in cui la decisione che conclude il procedimento è diventata definitiva..
Entro 90 giorni dalla comunicazione, l'Avvocatura dello Stato propone una transazione all'interessato, applicando parametri oggettivi connessi alla durata e alla tipologia del procedimento, tenendo conto della condotta processuale dell'interessato e dell'esito.
Per i procedimenti attualmente pendenti come il suo  l'intervenuta la transazione equivale a rinuncia agli atti del giudizio, ai sensi dell'art. 306 c.p.c.

Non tutti gli avvocati hanno specifica conoscenza degli strumenti specifici di tutela dai ritardi della giustizia per cui raramente  i  difesi vengono consigliati a ricorrere per la lesione del diritto alla giustizia subito...Anche in questo specifico settore occorre esperienza.

Riguardo al "ciondolamento" a parte la tutela del diritto alla giustizia,  forse per il suo caso è possibile provvedere a dei solleciti quale parte civile a chi ha facoltà di decisione in ordine ai tempi del processo, il Giudice, il Presidente del Tribunale..... i tempi dei processi variano da Tribunale a Tribunale in base al numero dei magistrati e del ruolo di ogni  singolo Giudice. A volte per avere la fissazione di una  udienza si attendono normalmente mesi, difficilmente anni.

Avvocato Gianmarco Cesari

Risposta n °2
da Pino il 11/08/2006 • 18:52

Le richieste di danni allo Stato per i ritardi della giustizia sono da richiedersi, con una procedura particolare, quando la colpa del ritardo è attribuibile all'Amministrazione giudiziaria. Quando ivece il ritardo è dovuto al "ciondolio" dell'avvocato, o comunque si ritiene che così stiano le cose, l'eventuale risarcimento può essere richiesto solo all'avvocato ritenuto colpevole. Ovviamente, l'operazione preliminare per il secondo caso è la revoca del mandato all'avvocato, se è venuto meno il rpporto di fiducia.

Per esprimere un parere dovrei conoscere la situazione meno genericamente. Cosa vuol dire che il processo va avanti da oltre sei anni? Quale processo, penso il processo civile, perché il penale dovrebbe essere concluso da molto tempo, nonostante lo stato disastroso della giustizia in Italia. Se il processso civile non è ancora concluso, dovreste avere già ricevuto comunque un forte anticipo dall'assicurazione, obbligatorio per legge, e in caso d'inadempienza dell'assicurazione, l'anticipo poteva essere richiesto già dalla prima udienza, in caso di bisogno. Ora la situazione è migliorata, perché, grazie alla legge 102/2006, il giudice è tenuto a concedere l'anticipo anche alla parte lesa che non si trova nello stato di bisogno.

Avv. Giuseppe Centrone


fausto

Risposta n °3
da ANTONIO il 12/08/2006 • 16:03
caro pino le rinovo le mie scuse,le volevo parlare sulla equa riparazione, ci sono ancuni avvocati che la sconsigliano come mai? hanno paura? quali sono le loro consequenze? forse si mettono in cattiva luce nei confronti dei giudici? ciao antonio


ANTONIO NASTI

Risposta n °4
da Pino il 12/08/2006 • 21:44

Non c'è bisogno di scuse, forse mi piacerebbe essere alle prime armi, considerato che espereienza e sapienza si pagano con la vecchiaia incombente. Scherzi a parte, per rispondere alla Sua domanda dovrei conoscere il suo caso e i motivi del riatrdo.

In linea di massima, l'equa riparazione è solo un palliativo rispetto ai danna da ritardo, ragion per cui trovo più utile individuare i colpevoli del ritardo e prendersela con loro.


fausto

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