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La piccola era giunta nel nosocomio saccense con febbre alta. L'autopsia sul corpicino della bimba, disposta dal pm Alberto Gaiatto, si terrà domani. Insieme al medico legale nominato dalla procura saranno presenti anche consulenti di parte sia della famiglia della bambina sia delle persone indagate.
Il 20 marzo ChatGPT, il più noto tra i software di Intelligenza Artificiale relazionale in grado di simulare ed elaborare le conversazioni umane, aveva subito una perdita di dati (data breach) riguardanti le conversazioni degli utenti e le informazioni relative al pagamento degli abbonati al servizio a pagamento. Qui invece abbiamo parlato del "fenomeno" delle foto realizzate con l'Intelligenza Artificiale e di come funzionano DALL·E e Midjourney.
I motivi del blocco di ChatGPT Nel provvedimento, il Garante per la Privacy ha rilevato la mancanza di un'informativa rivolta agli utenti e a tutti gli interessati, i cui dati vengono raccolti da OpenAI, ma soprattutto l'assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di "addestrare" gli algoritmi sottesi al funzionamento della piattaforma. Come testimoniato dalle verifiche effettuate, le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale, determinando quindi un trattamento di dati personali inesatto.
Il problema dell'età Da ultimo, nonostante il servizio sia rivolto ai maggiori di 13 anni, l'Autorità ha evidenziato come l'assenza di qualsivoglia filtro per la verifica dell'età degli utenti esponga i minori a risposte "assolutamente non idonee rispetto al loro grado di sviluppo e autoconsapevolezza".
Cosa succede ora OpenAI, che non ha una sede nell'Ue ma che ha designato un rappresentante nello Spazio economico europeo, deve comunicare entro 20 giorni le misure intraprese in attuazione di quanto richiesto dal Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato globale annuo.
Il post - "La campana della vita non ha suonato per la nostra carissima Roberta. Per quanto sforzo e impegno possiamo metterci, non sempre riusciamo a sconfiggere il mostro e non sempre il mostro può essere sconfitto: siamo umani. Roberta ha combattuto come una guerriera, ci ha resi fieri, orgogliosi della sua determinazione", si legge nel post.
"Siamo stati contagiati dalla sua voglia di vivere. Si è laureata in reparto, in Mediazione Linguistica e Culturale, mentre affrontava la chemioterapia, senza mai mollare, senza mai abbandonare la speranza. La sua condizione era però troppo grave. E nonostante le cure, Roberta non ce l'ha fatta. Ci ha lasciati con un grande vuoto dentro, pochi giorni fa", ha scritto l'uomo.
"Ci ha insegnato una grande lezione: lottare fino alla fine, perché ne vale sempre la pena, per sé stessi e per chi si ama. Tutta la dedizione che l'intero ospedale le ha dedicato, la sua storia, la sua delicatezza, ci motivano ad accudire, con ancora più attenzione, i nostri pazienti. Ai suoi cari, alla sua famiglia va tutto il nostro cordoglio e affetto. Che la terra ti sia lieve, Roberta", ha concluso Addeo.
Picco precoce La stagione, spiegano all'Iss, è stata peculiare sotto diversi punti di vista. "A differenza degli altri anni, in cui il numero massimo di casi si raggiunge di solito a fine gennaio, il picco quest'anno è stato precoce, prima di Natale, tra la 49esima e la 50esima settimana dell'anno - spiega Bella -. Inoltre ha raggiunto tassi molto elevati. Questa caratteristica per certi aspetti rende simile la stagione attuale a quella del 2009-2010, l'anno della pandemia da 'suina', quando si registrò un picco molto intenso intorno a novembre".
Numero altissimo di casi Altra caratteristica di questa stagione influenzale è stato il numero altissimo di casi complessivi, oltre 12 milioni fino a questo momento. A contribuire a questo fenomeno è stata anche una discesa molto lenta della curva. "Lo stiamo osservando tutt'ora - chiarisce Bella -. Rispetto ad altre stagioni in cui, dopo il picco, si verifica in genere un repentino calo dei casi, quest'anno la curva sta scendendo molto lentamente, con veri e propri periodi di stasi".
Effetto pandemia L'esperto spiega poi il fenomeno con l'effetto pandemia. "Per due anni non c'è stata circolazione dei virus influenzali e quindi una larga fetta della popolazione era suscettibile all'infezione. C'era inoltre una parte della popolazione - i bambini molto piccoli - che non aveva mai conosciuto questi virus: sicuramente anche loro hanno contribuito in maniera determinante alla diffusione dei contagi".
Gli accertamenti Gli accertamenti sono stati avviati nel 2020 durante un controllo dell'Arma a una ditta nel Veneziano per gestione di rifiuti pericolosi. L'uomo, contattato come perito, risultava aver conseguito nel 2006 la laurea in Scienze Ambientali a Miami, e la qualifica di pubblico ufficiale in qualità di ispettore ambientale. La "Miami International University" non sarebbe però accreditata negli Stati Uniti, e ciò comporterebbe la non riconoscibilità in Italia dei titoli rilasciati, quindi l'impossibilità di ottenere incarichi o partecipare a bandi di concorso. Aveva inoltre vinto tra il 2014 e il 2019 alcuni bandi di concorso per lezioni di varie materie, ottenendo compensi che secondo l'accusa non sarebbero regolari, e ulteriori qualifiche nel curriculum, in forza delle quali ha lavorato come consulente i comuni di Asiago, Roana e Gallio (Vicenza) e per la sezione fallimentare del Tribunale di Venezia.
Il docente respinge le accuse Il docente ha respinto le accuse, dichiarando che la laurea a Miami è "assolutamente riconosciuta" e che il problema risiede nel fatto che il sistema di accreditamento americano "è completamente diverso dal nostro".
"Normale decorso, per Pontefice pizza in ospedale" "La giornata di giovedì "è trascorsa bene, con un normale decorso clinico - ha aggiunto Bruni -. Nella serata Papa Francesco ha cenato, mangiando la pizza, insieme a quanti lo assistono in questi giorni di degenza ospedaliera: con il Santo Padre erano presenti i medici, gli infermieri, gli assistenti e il personale della Gendarmeria. Questa mattina, dopo aver fatto colazione, il Papa ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro".
Continuano a emergere documenti inediti su Gisella Cardia, la sedicente veggente che dice di parlare con la Madonna di Trevignano Romano. E ora spuntano anche delle guarigioni miracolose: le ha raccontate la stessa Maria Giuseppa Scarpulla (questo il vero nome della donna, ndr) nel corso di un'intervista video di qualche anno fa allo studioso di fenomeno mariani, Alberto Caccialanza.
Le "guarigioni miracolose" di Gisella - Nel corso del suo racconto, mostrato a "Mattino Cinque News", la donna avrebbe confermato di aver compiuto diversi miracoli: "Qualche giorno fa mi hanno raccontato di un ragazzo, al quale avevano sparato ed era stato ferito gravemente da tre o quattro colpi di pistola - aveva detto Gisella - dopo essere stato avvolto dalla sciarpa con cui la madre mi aveva abbracciato, è stato subito meglio. L'intervento è andato bene e lui si è salvato".
Scarpulla, che sempre a Caccialanza aveva parlato anche di un'incredibile moltiplicazione di una pizza, ha parlato anche di un'altra guarigione miracolosa. Stavolta grazie all'imposizione delle stigmate che avrebbe sulle mani soprattutto nel periodo della Quaresima sulla cisti di una ragazza: "Le chiesi di avvicinarsi durante il Rosario per toccarla - aveva detto -, il giorno dopo la cisti che aveva sul braccio sparì e non dovette sottoporsi a nessun tipo di intervento". La veggente però aveva voluto precisare di non essere lei a compiere i miracoli: "Io non faccio nulla e questo lo voglio ribadire - aveva detto -, è la Madonna".
"Non ci costringe nessuno, rubiamo per vivere". A Milano, continua senza sosta l'attività delle borseggiatrici della metropolitana. Alle telecamere di "Dritto e Rovescio" alcune delle donne che ammettono apertamente di vivere di furti sui mezzi di trasporto hanno spiegato di non essere costrette da nessuno: "Quello che rubo pago, anche con il carcere - dice una di loro - dicono che io metto le ragazze per rubare, ma non è vero. Non obbligo nessuno e nessuno ci obbliga o ci picchia per costringerci a farlo, mio marito fa quello che vuole lui e io faccio quello che voglio io".
Le borseggiatrici ribadiscono che l'attività che svolgono è l'unica forma di sostentamento per loro: "Noi non possiamo lavorare - spiegano - se andiamo in un bar per lavorare come cameriere e diciamo di essere bosniache, una volta spiegato di non avere i documenti in regola, ci mandano via. Non abbiamo nessun diritto di fare un lavoro onesto". Infine, parlano dei loro guadagni provenienti da questa attività illegale: "Non siamo miliardarie nel fare questo lavoro - raccontano - con quello che rubiamo, otteniamo dieci, venti o trenta euro al giorno. Giriamo senza armi e coltelli e alcune di noi sono davvero incinte".
Secondo quanto riporta il quotidiano, infatti, la bimba è nata quando la mamma era al quinto mese di gravidanza e in ospedale è stata colonizzata da tre batteri. Per salvarle la vita, è stata necessaria l'incisione chirurgica della trachea.
Da inizio anno, la bambina riceve l'assistenza infermieristica predisposta dal Comune di residenza, ma non è abbastanza. "È di otto ore settimanali, dopo che solo dallo scorso settembre era stata attivata e inizialmente per appena tre ore e mezza la settimana", dice Anna.
"Trascorro le mie giornate al fianco di una fotocopiatrice nei corridoi della materna. Ascoltando musica, guardando il cellulare, ma sempre allerta. Pronta da un momento all'altro a prestare assistenza infermieristica a mia figlia", spiega la donna al Carlino. Non ci sarebbero "fondi a sufficienza per garantire alla mia bambina l'assistenza di cui necessita per stare a scuola e perciò supplisco io a questa mancanza sebbene l'impegno, col tempo che passa, diventa sempre più insostenibile", aggiunge Anna, che ha altri due figli ed è separata.
"Senza la possibilità di potermi allontanare da mia figlia neanche un minuto, ho dovuto rinunciare al lavoro e mantengo la mia famiglia solo attraverso l'assegno unico familiare e la pensione di invalidità", sottolinea la donna, che dichiara di ricevere tanta solidarietà dalla comunità di cui fa parte. "Ma non possiamo continuare così", conclude Anna, chiedendo una soluzione al Comune di residenza e all'Ausl Romagna soprattutto in vista del passaggio alla scuola elementare.
"Striscia la notizia" torna a Napoli per denunciare l'attività di quella che è stata ormai ribattezzata la "regina dei mutui impossibili". La donna agisce con uno schema ben collaudato approfittando della disperazione di chi le prova tutte pur di ottenere un mutuo: alle vittime suggerisce di fare da intermediaria con un'azienda fittizia che garantirebbe ai malcapitati una busta paga fittizia da presentare in banca. "Ti assumono per due o tre ore al giorno - dice la "regina dei mutui impossibili" alle telecamere nascoste di "Striscia" - tu non vai, però legalmente sei veramente inquadrata. Questo per tre mesi, poi dopo ti scaricano".
La donna poi spiega il costo per la sua intermediazione tra chi cerca di ottenere un mutuo e la presunta azienda: "Noi prendiamo l'8% - precisa - prendo un acconto, mi vuoi dare duemila euro? In tre mesi facciamo tutto". Questo tipo di operazione illecita però sembra essere solo una "furbata": molti cittadini, infatti, hanno raccontato che dopo aver versato questo acconto la donna sparirebbe con il denaro per non farsi più rintracciare: ci sarebbe anche chi è arrivato a consegnarle 7 mila euro. L'inviato di "Striscia la notizia", Luca Abete, ha provato ha intercettarla: "Non prendo acconti", ha provato a giustificarsi la donna prima fuggire in moto.
L'infermiere di fiducia del Papa A monitorare costantemente la salute di Papa Francesco è Strappetti, al quale Bergoglio ha dedicato un sentito ringraziamento quando ha detto che era stata la sua prontezza a salvargli la vita. Ancora, fondamentale nella cura del Santo Padre il chirurgo Sergio Alfieri, che lavora nello stesso ospedale e che aveva seguito Francesco durante l'intervento al colon.
Controlli costanti sul Santo Padre In questi giorni di ricovero, non si sono mai fermati i controlli ematici e quelli della saturazione dell'ossigeno, mentre continua anche la terapia via endovena di antibiotici e antinfiammatori, che proseguirà ancora per qualche giorno per sconfiggere l'infezione batterica alle vie respiratorie individuata dai medici.
Cuore e polmoni osservati sempre sotto osservazione Vista l'età avanzata di Francesco, è tenuto sotto stretta osservazione l'equilibrio cardio-respiratorio del Papa e procedono in parallelo i controlli sul respiro e sul cuore. Il professor Luca Richeldi, direttore della unità operativa di Pneumologia, tratta personalmente l'infezione respiratoria, mentre la situazione cardiologica viene monitorata da Filippo Crea, ordinario di Cardiologia dell'università Cattolica del Sacro Cuore e direttore di Cardiologia.
I fatti risalgono al 18 marzo quando nella casa del 23enne sono state invitate circa 40 persone. Durante i festeggiamenti, alcuni invitati hanno iniziato a lanciare sul festeggiato, per gioco e come tradizione, uova, acqua, farina. Ad un certo punto, però, nella festa è stato usato anche un liquido urticante non meglio identificato. Nella circostanza, il giovane festeggiato e un altro invitato 25enne sono stati colpiti al capo dalla sostanza liquida, che, dopo circa 20 minuti, ha provocato loro un forte prurito.
In particolare, il festeggiato si è poi fatto visitare dal medico di base, che ha riscontrato lesioni giudicate guaribili in 30 giorni, mentre l'altro ragazzo si è recato autonomamente al pronto soccorso dell'ospedale di Argenta, dove gli sono state riscontrate lesioni a volto e collo, giudicate guaribili in almeno 7 giorni.
Nel ricostruire la dinamica dei fatti i Carabinieri di Portomaggiore hanno accertato che la sostanza urticante era stata lanciata da un invitato 24enne denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Ferrara per l'ipotesi di lesioni personali aggravate.
Il Papa ha "trascorso il pomeriggio al Gemelli dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro", ha comunicato il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni.
Il cardinal Re: "Celebrerò la messa a Pasqua" "Io come decano celebrerò la messa della mattina del giorno di Pasqua", ha detto il cardinal Re. E ha sottolineato che, vista l'attuale situazione, con il Papa ricoverato, "abbiamo certamente stabilito le Palme, il giovedì santo mattina e pomeriggio e la domenica, quando ci sarò io".
Il ricovero al Gemelli Papa Bergoglio era stato ricoverato mercoledì al policlinico Gemelli di Roma per un'infezione respiratoria. Fonti ospedaliere precisano che "lo staff medico è ottimista e ritiene che per le celebrazioni della prossima domenica delle Palme ci sarà. Salvo naturalmente imprevisti". La notte "è passata liscia come l'olio", aggiungono. Vicino al Pontefice c'è Massimiliano Strappetti, infermiere di fiducia del Papa, colui che lo aveva convinto a sottoporsi all'operazione al colon tre anni fa.
Biden: "Il mondo ha bisogno di Papa Francesco" "Jill ed io continuiamo a pregare per Papa Francesco e gli inviamo i nostri migliori auguri per una rapida e completa guarigione". Lo ha scritto su Twitter Joe Biden. "Il mondo ha bisogno di Papa Francesco", ha aggiunto il presidente americano.
I ringraziamenti del Pontefice "Sono toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore ed esprimo a tutti la mia gratitudine per la vicinanza e la preghiera". E' quanto si legge sulla pagina Twitter ufficiale di Sua Santità Papa Francesco.
Ultimo aggiornamento: 31/03/2023 &b000000FridayFriday; 14:24