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Comunicato stampa AIFVS - il 29/02/2020 • 18:28 da Amministratore

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28/02/2020                                                                                                                       

Manifestazione del 23 febbraio 2020 al Colosseo, Roma – Partecipazione dell’AIFVS

Fermare la strage stradale – Insieme si può

L’allarme dell’AIFVS “La prevenzione non è priorità dello Stato”

L’ampia mobilitazione sociale del 23.2.20 al Colosseo ha dato voce al bisogno di fermare la strage stradale, rendere razionale il traffico e vivibili le città.

Lo slogan contenuto nei nostri manifesti – La prevenzione non è priorità dello Stato – ha evidenziato carenze riconducibili al modo incoerente e superficiale di affrontare i problemi da parte delle istituzioni:

  1. proposte di legge in contrasto con le norme del cds, come le proposte pro alcol, pro cannabis e l’incremento dei limiti di velocità;
  2. norme del c.d.s., che non veicolano reale cambiamento: preavviso postazione autovelox, sottrazione massiva di punti patente poi restituiti;
  3. sprechi nel legiferare, con precedenti leggi nel settore mai applicate e con il mancato controllo dello Stato sui risultati della loro applicazione: Decreto interministeriale del 5/8/1994 con programmi MAI ATTUATI di educazione stradale per le scuole di ogni ordine e grado;
  4. controlli inadeguati o insufficienti, infrastrutture fatiscenti da sempre;
  5. inesistenza dell’informazione formativa, ancora oggi legata alla cronaca, nonostante le nostre richieste di una rubrica fissa televisiva, e nei tempi di maggiore ascolto, sulle tematiche della strage – cause, interventi e risultati, Piano nazionale della sicurezza stradale;
  6. disattenzione alla formazione responsabile del conducente, nonostante si affermi che il 95% degli incidenti è causato dal suo comportamento, ed esistono le problematiche delle “patenti facili” e un decreto legge del 2007 che ha favorito la quantità e non la qualità delle scuole guida!
  7. traffico disomogeneo, irrazionale nelle città, deficitari trasporto pubblico e mobilità sostenibile;
  8. indagini superficiali, lungaggini burocratiche, sentenze lontane dalla verità dei fatti: non esercitano un effetto preventivo-deterrente, non garantiscono diritti alle vittime, né dignità alla stessa giustizia.

Le carenze da colmare richiedono consapevolezze etiche e scelte organizzative, che motivino le istituzioni a porre attenzione ai problemi, al fine di sostenere i valori umani e di incrementare la civiltà nella società. Ci attendiamo che i decisori accolgano la voce corale della manifestazione: umanizzare la mobilità, risolvere il gravissimo problema della strage stradale. Ad essa va posta la stessa attenzione dedicata al corona virus, senza sottovalutare le differenze:

nel 2018 la strage stradale in Italia ha ucciso 3334 persone (9 al giorno), ne ha ferite 242.621 (664 al giorno) di cui 18.614 feriti gravi (50 al giorno).

Un disastro sostenuto dalla corresponsabilità delle istituzioni, che debbono affrettarsi a dare priorità alla prevenzione, e così riacquistare anche un po' di dignità.

Giuseppa Cassaniti

Presidente AIFVS