associazione italiana familiari e vittime della strada - onlus

NOTIZIARI


Notiziario n° 1

20 gennaio 2002



A tutti i Soci vecchi e nuovi        

 

         Nell’assemblea del 15.12.01 a Roma abbiamo ripreso il nome di Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus.

       И rimasta l’impostazione dell’assemblea di Cosenza: puт dunque essere socio a pieno titolo  chiunque abbia a cuore la vita e la giustizia sulle strade, anche se non familiare o vittima.
      
И stata perт reintrodotta - perchй la nostra struttura non perda  negli anni la sua forza di appassionata testimonianza  - la categoria dei soci familiari e vittime in proprio.

      A questi soci, che hanno gli stessi diritti degli altri,  sono riservati i due terzi del consiglio direttivo e dei collegi dei revisori dei conti e dei probiviri, la presidenza e una delle due vice-presidenze.

      Per rendere stabile questo schema si и deciso che  gli articoli ad esso relativi possano essere modificati solo con una maggioranza qualificata degli stessi soci familiari e vittime in proprio.

     Novitа minori scaturite dall’assemblea sono precisate nelle pagine interne.

     Una copia del testo definitivo dello statuto viene inviata con questo numero.

     Nelle pagine interne si trova anche la proposta della redazione di un dossier sulle disfunzioni della giustizia riscontrate nello svolgimento del processo. 

      L’Associazione cresce di anno in anno nell’opinione pubblica e di fronte alle istituzioni.

      Ne danno conto la scheda informativa, anche essa unita a questo Notiziario, e le altre informazioni contenute al suo interno.
     
Non и un merito, perchй questa crescita significa che la strage continua, e non и abbastanza, perchй lo sviluppo и molto piщ lento di quanto abbiamo sperato  e di quanto sarebbe necessario per evitare ogni giorno altro sangue.

      Ma questa crescita va certamente nella direzione di vita e di giustizia che ognuno di noi ha intravisto come unico sbocco positivo di un dolore atroce o di una pressante esigenza sociale.
      Dobbiamo dunque consolidarla e portarla avanti tutti insieme sino a poter  fronteggiare con la necessaria efficacia chi la strage provoca o permette, sull’asfalto e nelle aule dei Tribunali.
       Per questo occorre che l’Associazione non perda nessuno di quelli che le si sono avvicinati fin qui e poi che i suoi rappresentanti a tutti i livelli lavorino con sempre maggiore impegno.
       La posta in gioco и enorme, il rispetto per la vita, di chi abbiamo perduto e di chi puт morire domani. 

     Questo primo numero del Notiziario 2002 viene inviato  a tutti i soci iscritti per l’anno appena trascorso ma anche ai  familiari che, in precedenza soci, non hanno pagato la quota 2000 e/o 2001.

     Invito tutti vivamente ad associarsi o riassociarsi subito per il 2002: non per i soldi, che pure servono, ma per contare di piщ e  per essere vicini, per dare agli altri  e per darci l’uno con l’altro solidarietа e speranza.

 

     Fraterni saluti e auguri a tutti.

 

                    Pina Cassaniti Mastrojeni, presidente
                           

 


 

Rinnovate la vostra adesione

Quote e modalitа di versamento per l’adesione 2002

        Le quote sono invariate: quella minima  va da 20.000 lire o da 10 euro in su, quella del sostenitore da 50.000 lire oppure da 25 euro in su, quella del benemerito da 200.000 lire oppure 100 euro in su.
     Sono allegati a questo numero  due bollettini per il versamento - giа compilati per quanto riguarda il conto corrente postale 13211438 intestato a Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus, cassa nazionale, c/o Liliana Gaviani, via san Mauro 280, Cesena -  uno in lire e l’altro in euro, da riempire solo con l’importo e con il nome ben leggibile.
       Si rammenta che la quota puт essere versata anche nelle mani del responsabile locale o sul conto corrente bancario 27685/5 intestato a Associazione italiana familiari e vittime della strada / onlus, presso Cassa Risparmio Cesena, ABI  6120, CAB 23901.

 

Il convegno sulla giustizia

 Convegno “giustizia per la vita

E’ stato organizzato dal  vicepresidente prof. Lerario e dal consigliere incaricato Saladini sui temi della proposta di legge predisposta dall’Associazione e presentata alla Camera il 30.10.2001 col n. 1885 dall’on. Misuraca ed altri.
       
Si и tenuto (anche di questo si era scritto nel Notiziario 4/2001) nella  sede parlamentare di palazzo Valdina a Roma venerdм 14 dicembre, il giorno prima dell’assemblea nazionale,  dinanzi a un pubblico composto in massima parte di nostri soci ma con relazioni e interventi di alto livello e di grande interesse.
      
        Il convegno si и chiuso con una mozione al Presidente della Camera per la sollecita discussione del disegno 1885 e con l’impegno di organizzare altri due incontri  a breve: infatti le proposte per l’omicidio e le lesioni colpose totalmente inabilitanti (aumento delle pene, raddoppio in caso di prevedibilitа, corsia preferenziale nei processi penali e civili, consenso delle vittime per patteggiamento e giudizio abbreviato) e quelle per danno e risarcimento (punto unico nazionale del danno biologico ai valori piщ alti delle tabelle attuali, liquidazione del danno biologico anche in caso di morte immediata, liquidazione del danno morale da morte nel doppio del danno biologico) riguardano purtroppo da vicino quasi tutti noi.  

 

L'assemblea nazionale

Seconda assemblea nazionale  2001

      Convocata col numero 4 del Notiziario 2001 inviato a tutti i soci in regola con la quota e organizzata dal gruppo romano, l’assemblea si и tenuta sabato 15 dicembre nel residence Monte Mario a Roma, presenti numerosi soci e responsabili, e si и incentrata sulle modifiche allo statuto.
      Oltre quelle accennate nella pagina precedente, l’assemblea ha deciso modifiche formali per lo stretto adeguamento alle disposizioni di legge in vista della richiesta di riconoscimento della personalitа giuridica (necessario perchй l’Associazione possa costituirsi parte civile) e la riduzione delle assemblee annuali da due a una, ferma la possibilitа di altri incontri anche interregionali o regionali, impegnando infine il direttivo su un’ampia mozione presentata dal dr. Raduano responsabile a Rimini e presidente dell’Associazione PU.RI.
  
      Tutte le modifiche sono state votate a larghissima maggioranza e molti interventi hanno sottolineato il ritrovato spirito unitario e l’esigenza di azzerare ogni passato contrasto.

 

Il nuovo opuscolo 

Quarto opuscolo vittime

       Responsabili e Soci sono ancora invitati a partecipare al quarto opuscolo inviando una breve “storia” e una foto all’incaricato Francesco Saladini, via Trivio 1, 63100 Ascoli Piceno, eventualmente dopo avere preso contatto con lui per posta, o telefono (0736 253557 ore lavoro) o posta elettronica (fsaladini@libero.it).

       Oltre che costituire, come si и giа scritto, un forte momento di ricordo dei nostri cari e  il modo migliore di far “vedere” la gravitа della strage attraverso il loro sorriso, gli opuscoli si rivelano utilissimi quando nei singoli processi ci si rivolge ai Giudici, tramite i propri legali o tramite l’Associazione.

 

La giornata del ricordo

18 novembre – Giornata del ricordo

        Nella ricorrenza della Giornata Europea delle Vittime della strada, hanno avuto luogo, in tutte le cittа in cui и presente l’associazione, commemorazioni religiose, alle quali hanno partecipato anche autoritа cittadine.
        In alcune sedi sono state realizzate importanti manifestazioni, che hanno evidenziato la capacitа dell’Associazione di proporsi al territorio in modo credibile, coinvolgendo anche le Istituzioni.
         E’ stato inoltre chiesto al Presidente della Repubblica di commemorare le vittime, invitando tutti gli italiani all’osservanza di un minuto di silenzio, cosм come avvenuto per i morti delle torri gemelle. Ma non c’и stato alcun riscontro alla richiesta.
          Anche quest’anno il Santo Padre ha pregato, durante l’Angelus, per le vittime della strada.
          “Questa domenica и quella della Giornata Mondiale per le vittime della strada. Invoco la misericordia del Signore per tutti coloro i quali hanno tragicamente perso la vita a causa di un incidente stradale. Domando a Dio di sostenere i feriti, spesso sofferenti per tutta la vita, come anche le famiglie, affinchй le aiuti nelle loro prove. Mi appello ancora alla prudenza e alla responsabilitа degli automobilisti, perchй tutti i conducenti abbiano sempre rispetto per gli altri.”
          Anche il Rabbino capo d’Israele ha espresso la sua preghiera perchй la vita sia protetta.
         “И con dolore che assistiamo all’espansione di questo flagello tra di noi, che trasforma le strade in luoghi pericolosi. И una realtа problematica che la maggior parte di questi incidenti siano dovuti sovente alla velocitа eccessiva, alla negligenza e all’impazienza dei conducenti come dei pedoni.
         Abbiamo il potere di fermare tutto questo, ed и nostro dovere farlo.     
         Dobbiamo costantemente ricordarci il comandamento Divino: «Ama il prossimo tuo come te stesso», «Proteggi la tua vita». Prego dal profondo del mio cuore affinchй il Signore protegga i nostri spostamenti e ci aiuti ad arrivare sani, salvi e in pace alla nostra meta.”
         Anche noi consideriamo il rispetto della Vita umana una prioritа assoluta.  
         Come sottolinea il prof. Haegi, presidente della FEVR, esso “и richiesto oltre che ai conducenti, a tutti i soggetti interessati. Per esempio:

  • I costruttori di auto e moto che immettono sul mercato veicoli capaci di superare ampiamente i limiti legali nella maggior parte dei Paesi;

  • I politici, in particolar modo in Germania, che permettono velocitа illimitate nei propri Paesi, giustificando cosм la produzione di tali veicoli in tutto il mondo.

  • Le associazioni di automobilisti che esaltano queste velocitа.

  • Gli esercenti che vendono bevande alcoliche lungo le arterie stradali.

  • I magistrati che chiudono troppo facilmente gli occhi sui delitti stradali.

       Preghiamo che questi appelli siano largamente seguiti, che i conducenti, cosм come l’industria automobilistica, frenino i loro istinti, e che i giusti guadagni di questi ultimi siano di denaro pulito, e non sporco del sangue dei loro clienti o di quello delle vittime innocenti.”  

Dossier giustizia

Dossier sulla giustizia

Al fine di preparare un dossier che raccolga le disfunzioni riscontrate nella gestione dei processi, da inviare al Ministero della Giustizia ed al CSM, invitiamo i soci, che hanno rilevato disfunzioni o ingiustizie nel proprio processo, a darne comunicazione alla sede di Messina entro il 28 febbraio.
         Dovranno essere specificati:

·    
numero di iscrizione del processo nel registro generale;
·      descrizione dell’incidente, con puntualizzazione delle disfunzioni (o ingiustizie) verificatesi, in ordine alle indagini, al processo ed al risarcimento.
        Per indicare con precisione tutti gli elementi, ciascuno potrа consultare il proprio legale.

Pina Cassaniti Mastrojeni

 

Ancora sul codice della strada

Legge delega n. 85 del 22.3.01 di modifica del Codice della strada

      E’ la legge per la quale l’Associazione si и battuta nell’inverno 1999-2000, che impegna il Governo a rilevanti modifiche del Codice (tra le altre patentino per i ciclomotori, patente a punti, strumentazione di sicurezza di serie).
      Le modifiche, che il Governo doveva presentare alle Camere entro il 15 luglio scorso, sono state decise dal Consiglio dei Ministri soltanto l’11 gennaio corrente, soltanto in parte e aggiungendosi alle previsioni della legge delega l’inaccettabile aumento della velocitа in autostrada a 150 km/ora; le  modifiche entrerebbero in vigore in due tempi, in parte entro giugno e in  parte a fine dicembre 2002.
      Nel momento in cui scriviamo la situazione и ancora incerta, richiede intanto la massima attenzione da parte degli organi dirigenti e richiederа forse, per le lacune e i ritardi giа verificati o futuri, una nuova mobilitazione dell’intera Associazione.

 

Una rete per non morire

Un'altra morte annunciata dai viadotti autostradali

        Si chiamava Ilaria Chini, e aveva 21 anni. И morta precipitando da un viadotto, cercando scampo dopo un incidente (dal quale era uscita senza un graffio) tra le due corsie, dove invece ha trovato il vuoto. Lascia un marito e un figlio di 15 mesi.
       Da tre anni, dopo che mio figlio ha perso la vita nello stesso modo (e sullo stesso tratto autostradale) sto cercando di convincere la Societа Autostrade a mettere una rete di protezione sui viadotti, ma la battaglia и lunga e difficile. Tra pochi giorni verrа pubblicato un sito internet che invito tutti a visitare (www.unaretepernonmorire.org); spero che si possa presto mettere fine a queste vicende e che non si debba piщ morire per la mancanza di una semplice rete di protezione.
                                                                                                 Sergio Cianti

 

Pensieri....

La nostra vita cambia…
(testo ripreso nella trasmissione “Racconti di vita” – Rai 3)

      La nostra non si puт piщ chiamare vita.  
      L’immagine di nostra figlia schiacciata morente ci lascia la sera nell’addormentarci e ci viene incontro al risveglio. I nostri occhi s’inumidiscono privi delle tante lacrime versate, ma c’и un fiume interno inesauribile di pianto. Il tempo ci scorre senza futuro e senza programmi. 
      Continuamente cerchiamo di ricordarci che siamo genitori con dei compiti, ma non riusciamo a trovare la protesi di quest’amputazione. 
      Siamo condannati all’ergastolo del dolore; ma quale dolore. 
      Pretenziosi, siamo rimasti con pochissimi esigui amici, che sicuramente angustiamo. 
      Il nostro mondo ora и fatto di si e di no senza alcuna diplomazia. 
      Non accettiamo piщ alcun compromesso.
      Il mondo che prima ci attraeva e coinvolgeva, non ci dа piщ niente. 
      Siamo riusciti a nascondere il dolore a chi ha bisogno di noi ed a chi non avrebbe mai compreso cosa sia la perdita di una figlia. 
      Nostra figlia ci manca, come manca il pane all’affamato, l’acqua all’assetato. 
      Ci manca la sua e nostra discendenza nel mondo umano. 
      Abbiamo conosciuto, forse vinto, l’odio. 
      Gli appelli all’amore ci tempestano la mente.

 

                                                                               Gianfranco e Lilia Dellamore

 

L'appello di un genitore

Lettera-appello di un genitore contro le stragi 
sulle nostre strade

     La causa della morte di mio figlio Paolo и stata l’elevata velocitа tenuta dal conducente della vettura che l’ha investito. 
      Questo risulta ed и messo in evidenza dal perito, che ha analizzato la dinamica dell’incidente.
      Mio figlio (aveva 14 anni) non solo non sarebbe morto, ma se in quel tratto di strada il conducente della vettura avesse rispettato il limite di velocitа, non sarebbe nemmeno avvenuto l’incidente. 
      Con questo scritto voglio dire alle autoritа preposte alla sicurezza stradale che non basta mettere segnaletiche, ma si deve poi anche controllare e punire chi non le rispetta (la punizione non и mai come perdere la vita). 
      Voglio dire agli avvocati di chiedere risarcimenti ben piщ alti per le vittime della strada. 
      In questo modo anche le assicurazione daranno consigli e si attiveranno per fermare questa guerra (per quanto alto non si risarcisce mai una vita). 
      Voglio dire ai giudici di non accettare patteggiamenti e riti abbreviati, ma di cominciare a comminare pene piщ pesanti perchй anche questo aiuti ad
essere piщ prudenti e rispettosi della vita altrui (non sarebbe mai come perdere la vita).
      Premesso che la principale vittima и mio figlio Paolo, per me tutto и finito e desidero che sia con l’educazione, sia con la deterrenza, si eviti ad altri questa mia esperienza del dolore continuo, minuto dopo minuto, per il restante mio “vivere”. 
      Credetemi, и stravolgente all’infinito, vi prego, datemi ascolto.

                                                                                         Costanzo Forti

 

Ancora il patteggiamento

L’ingiustizia del patteggiamento

      Mercoledм 09 gennaio 2002 c'и stato a Cesena il rito del patteggiamento per la morte di Paolo Forti quattordicenne investito in strada.
      Il giorno prima и stata pubblica-ta la lettera del padre Costanzo.
      Il giorno del patteggiamento siamo stati vicini ai genitori ed alla sorella di Paolo, noi amici, l'Associazione Familiari e Vittime della Strada con le sedi di Cesena con Lilia Gaviani Dellamore, di Modena con Piacentini Gianfranco, di Ravenna, e l'associazione stradamica rappresentata da Anna.
      Abbiamo manifestato silenziosamente con cartelli della nostra associazione, tutti i giornali locali hanno scritto di ciт.
      Al termine del rito del patteggiamento Lilia Gaviani ha avuto un colloquio col giudice ed ha esposto la sua disapprovazione per tali sentenze e riti.
      Il rito abbreviato и una scena silenziosa di toghe agghindate con ori ed argenti che con gentilezza  in poco tempo concludono una vicenda in silenzioso rispetto del sito e con una gentile conclusione dopo un appello dove sono presenti solo i genitori e parenti ed assenti i testimoni ed imputato.
     Giustizia и fatta.

                                                                    Gianfranco e Lilia Dellamore

 

Il nuovo anno giudiziario

Inaugurazione anno giudiziario

     In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, la nostra Associazione ha presentato a molte Corti d’Appello richiesta di intervento, per puntualizzare alla giustizia l’esigenza di tener conto delle vittime nella gestione dei reati concernenti gli incidenti stradali. 
     La maggior parte delle Corti d’Appello non ha risposto o ha rigettato la richiesta, con la motivazione che il CSM non aveva previsto tali interventi.
      Risposta quantomeno insolita, considerato che le disposizioni del CSM sono uguali per tutte le Corti d’Appello, ed alcune di esse – Roma, Ancona e Catanzaro – hanno accolto la nostra richiesta ed apprezzato il nostro contributo.      Una menzione particolare va fatta per Caltanissetta, dove lo stesso Procuratore Generale ha sottolineato, nella sua relazione, la gravitа della strage stradale, che si consuma “sotto lo sguardo indifferente di tutti noi. 
     Eppure – continua lo stesso Pg – alla base di queste stragi non sta solo il comportamento dei conducenti, ma anche l’esistenza di interessi contrari alla messa in atto di misure volte a contrastare detto fenomeno, che sono peraltro puntualmente indicate dall’encomiabile attivitа dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, che ha presentato un disegno di legge in merito, che dovrebbe essere sostenuto nei punti piщ qualificanti”.
     Sottolineiamo l’importanza dell’incontro tra paese reale e paese legale, che permette una maggiore conoscenza dei problemi e – di conseguenza – ne assicura una trattazione piщ giusta. 
     Per tale motivo и da apprezzare la disponibilitа ad ascoltare le istanze che provengono dai cittadini manifestata dalle quattro Corti d’Appello, e ci auguriamo che essa serva da testimonianza efficace per superare la riscontrata tendenza al formalismo che, ostacolando la reale comprensione dei problemi, mortifica anche l’interesse per la veritа e la giustizia.
     Auguriamo che quel confronto ampio ed intelligente che caratterizza e fa crescere la democrazia non resti un fatto sporadico, ma diventi una scelta qualificante di tutta la magistratura.

Assistenza legale

     Ecco l’elenco aggiornato dei legali convenzionati, impegnati a fornire assistenza ai soci senza chiedere anticipazioni e seguendo le linee dell’Associazione:

Cittа

Avvocato Indirizzo Telefono competenza
Arezzo Paolo Raso     via v. Emanuele 1 - 52016 Rassina (AR)  0575 592424 (penale e civile).
Bologna Fausto Sergio Pacifico    via Castiglione 41 - 40124 Bologna 051 224551 (penale e civile)
Brindisi Paolo 
Di Schiena
  
via Bastioni Carlo V, 35 - 72100 Brindisi  0831 523853 (solo civile)
Catanzaro Sergio Lucisano   viale Isonzo 26 - 88100 Catanzaro -  0961 769627 (penale e civile)
Genova Marco Capecchi .   largo san Giuseppe 3 / 26 - 16121 Genova 010 5959008  (solo civile)
Latina Gianluca La Starza via Alata 8 - 04010 Borgo Sabotino (LT) 0773 645622 (penale e civile)
Lecce Maurizio Bonanno via Italia nuova 14 - 73010 Veglie (LE) 0832 966535 (penale e civile) 
Livorno Enrico Marinai  piazza Barontini 37 - 57023 Cecina (LI)  0586 632151 (penale e civile)
Matera Gianluca Palazzo .  via Siris 81 - 75025 Policoro (MT) 0835 973999 (penale e civile)
Milano Carmelo Scarcella   viale Umbria 9/A - 20135 Milano 02 55191514 (solo civile)
Modena Susanna Ogliani   vicolo Personali 6 - 41037 Mirandola (MO) 0535 610985 (penale e civile)
Prato Vittorio Simoncelli  via Lepanto 13 - 59100 Prato  0574 603599 (penale e civile).
Roma Antonio Capasso via Paolo Emilio 32 - 00192 Roma 06 3230952 - 
(penale e civile)
  Andrea Perillo   piazza Conca d'Oro 15 - 00141 Roma  06 88644690 (penale e civile)
Sassari Pierluigi Olivieri  
via Oriani 12 - 07100 Sassari  079 2856116 (penale e civile)
Taranto Assuntina Bruno   corso Lenne 45 - 74019 Palagiano (TA) 099 8883253 (penale e civile)
Terni  Roberta Allegretti  via San Nicandro 39 - 05100 Terni 0744 405180  o  408108  (solo civile)


Per altre informazioni e notizie, e cosм per l’intervento dell’Associazione verso i Giudici dei singoli casi, si puт contattare il consigliere incaricato Saladini (tel. 0736 253557, fax 252700, fsaladini@libero.it)


Dalla segreteria

Rivisto l’archivio dati anagrafici dei Soci

        Di recente si и provveduto ad una revisione dell’elenco associati e si и ovviato all’incompletezza dell’indirizzario cha ha causato disguidi nella spedizione dei notiziari nell’anno 2001. 
       Ci scusiamo con  gli associati e speriamo di essere riusciti ad eliminare l’inconveniente. 
       Si invitano gli associati a segnalare eventuali
ulteriori errori o disguidi in special modo coloro i quali pur avendo versato la quota annuale non riceve il notiziario.

                                                                                         Ignazio Cianfanelli

Dalle nostre sedi

Note stonate

        Recentemente le nostre associazioni hanno mosso delle pesanti critiche verso alcuni modelli di educazione stradale troppo festaioli ai quali ricorrono diverse istituzioni. 
        Queste "note stonate" potrebbero aver provocato qualche risentimento.     
        L'osservatorio regionale per la sicurezza stradale da diverso tempo ci ha messi in "ignore", province,  comuni,  scuole, forze dell'ordine non rispondono quasi mai alle nostre proposte di collaborazione (fortunatamente c'и qualche eccezione).
        La Regione Emilia Romagna continua a detenere il poco invidiabile primato del numero di morti sulle strade (24,8 ogni 100.000 veicoli), ma forse qualche cosa sta cambiando. 
       Quando alcuni anni fa proponevamo alle scuole della nostra Regione di fare educazione stradale attraverso i "nostri" giovani disabili ed alcuni  genitori di vittime della strada, si sono verificati episodi incredibili. 
        In una scuola media inferiore ci fu detto che la vista dei ragazzi disabili avrebbe potuto traumatizzare gli studenti; in un'altra scuola un'insegnante lamentт la scarsa scelta e ci chiese se era possibile "utilizzare" ragazzi disabili un po' piщ giovani e magari di sesso femminile. 
       Ora queste cose non succedono piщ. Nel frattempo anche il nostro modo di fare educazione stradale и cambiato.

       Riteniamo che l'esperienza fatta lo scorso anno presso le scuole medie inferiori di S. Giorgio di Cesena potrebbe utilmente estendersi su tutto il territorio nazionale, anche se questo genere di iniziative viene accolto come un "tormentone" dalle varie istituzioni responsabili per la sicurezza stradale: a S. Giorgio di Cesena gli studenti hanno realizzato la mappa dei punti piщ pericolosi della viabilitа, con modalitа di esecuzione e finalitа del tutto particolari. Il documento и stato realizzato congiuntamente da studenti, insegnanti e genitori, dopo l'incontro con i nostri "docenti". 
       Attraverso un lavoro meticoloso sono stati individuati e segnalati i punti di maggior pericolo, indicando per ciascuno di essi i possibili interventi per la messa in sicurezza. 
       Gli esiti del lavoro svolto sono poi stati protocollati presso il Comune di Cesena, preannunciando che la copia del documento sarebbe stata consegnata a coloro che avessero in futuro subito un incidente (prevedibile) nei punti segnalati. 
       E' auspicabile che simili iniziative possano proliferare, poichй rappresentano un incisivo strumento di educazione stradale, di collaborazione generazionale, di responsabilizzazione delle istituzioni, di attivitа didattica partecipata e di tutela delle vittime. 

      Da qualche tempo istituzioni e scuole sembrano dedicare maggiore attenzione all'obbligo di insegnamento dell'educazione stradale nelle scuole, ma tale accresciuta sensibilitа potrebbe essere motivata da ragioni di opportunitа. 
      Infatti negli incontri con gli studenti sulla sicurezza stradale i docenti esterni (appartenenti al mondo associativo) rivolgono spesso forti critiche alle istituzioni responsabili. 
      Forse qualcuno ha cominciato a preoccuparsi della propria immagine esterna ed ha deciso di predisporre canali didattici meno improvvisati e piщ "controllabili".
      E' probabile che le crescenti difficoltа che il mondo del volontariato sta incontrando nell'attivitа didattica svolta all'interno delle scuole debba mettersi in relazione a queste ragioni di immagine. 
      Sarа perciт nostra cura vigilare ed intervenire, affinchи non si strumentalizzi la sicurezza stradale per raggiungere altre finalitа.
      Mi auguro che qualche sede provinciale dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada possa trarre da questo documento qualche utile suggerimento, magari integrando e migliorando le esperienze fatte.
      A tutti un cordiale saluto. 

                                                                                     dott. Giuseppe Raduano

 


Dalle nostre sedi

     Nuova sede locale dell'Associazione ad Arezzo

 

      Contenta di rappresentarLa, sento che il mio impegno, dovrа essere ancora piщ grande dopo l'importante convegno sulla giustizia del 14.12.2001 avvenuto a Roma.

     Spero che sia solo il primo di tanti altri.

     Grazie ancora agli organizzatori, oratori ed a quanti nell'ombra hanno dato il loro contributo.
     Mi и di conforto ricordare, assieme a mio marito Fulvio, una frase di Pina Cassaniti Mastrojeni tratta dall'Editoriale del notiziario 8.11.2001 n° 4: "...i nostri figli, i nostri cari, hanno bisogno di noi per riproporre al mondo il valore della vita, poichй non hanno piщ voce."

                                                                        Renata Ludovici Scerbo

 


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