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Ospiti


Nota n °752
da angeloantonio il 19/07/2007 • 17:45
Si cerca il camionista che a visto tutto


Nocera Inferiore. Inizieranno questa mattina le operazioni peritali sulle due auto coinvolte nel terribile incidente di venerdì scorso, quando hanno trovato la morte i fratellini Gerardo e Sabatino Molinari di Spiano di Mercato San Severino e il cuginetto Michele Landi di Sesto San Giovanni. L'ingegnere Alessio Bertini della motorizzazione civile di Salerno ha avuto incarico dal pm Giovanni Paternoster della procura di Nocera Inferiore di ricostruire la dinamica del tragico incidente sulla A30, Caserta-Salerno. I familiari delle vittime, tramite l'avvocato Salvatore Iannone che assiste alcuni di loro, potrebbero nominare anche un loro consulente tecnico per seguire le indagini. Importanti nel prosieguo dell'inchiesta della procura di Nocera Inferiore potrebbero essere le dichiarazioni che potrebbe rendere al pm un camionista, pare di Nocera Inferiore, che viaggiava in quel momento sulla A30, nel tratto tra i caselli di Castel San Giorgio e quello di Nocera-Pagani. Prima della galleria, il camionista avrebbe visto un'Audi sfrecciare, sorpassandolo a forte velocità, poco prima della Santa Maria a Castello. Quella Audi sarebbe stata la vettura condotta da Stefano Conte. Poco dopo, il conducente del mezzo pesante si sarebbe trovato di fronte alla scena aggiacciante dell'Audi finita di traverso sulla carreggiata con la parte posteriore sul guard rail sinistro, mentre l'Alfa 166 dove viaggiavano i Molinari, ridotta quasi a una vettura a due posti, finita sul lato destro e girata su se stessa, per terminare la corsa in senso contrario a quello di marcia. Il camionista sarebbe sceso dal mezzo per prestare i primi soccorsi. Nell'auto viaggiavano sui sedili anteriori papa Aniello Molinari e mamma Anna Vassallo, mentre su quelli posteriori sedevano la zia Maria Antonietta e i quattro bambini. Uno o due piccoli, dai sedili posteriori, sarebbero finiti addirittura sul cruscotto anteriore: nessuno sarebbe stato sbalzato fuori, anche perché l'auto era rimasta schiacciata e la parte di dietro della vettura si era ristretta in pochi centimetri addossati sui sedili anteriori. Il punto d'impatto tra le due vetture dovrebbe essere la parte anteriore destra della Audi A3 e quella posteriore sinistra della Alfa 166. Stabilire esattamente cosa è successo in quella galleria, tutti le cause dell'incidente stradale, quale fosse la velocità effettiva dei due mezzi e la posizione di questi un attimo prima dell'impatto, la disposizione delle persone che viaggiavano all'interno della Alfa 166 saranno gli elementi investigativi che il pm Paternoster - con l'aiuto della polzia stradale di Caserta nord, comandata da Rocco Fasci e dell'ingegnere Bertini - utilizzerà per stabilire le responsabilità nello scontro tra i due mezzi. Al momento, rimane quale unico indagato per omicidio plurimo colposo, Stefano Conte, che era alla guida della A3, deferito alla magistratura anche per guida in stato di ebbrezza, perchè dai primi accertamenti risulta che il tasso alcolico del ventiquattrenne di Casalnuovo di Napoli aveva raggiunto la soglia dei 0,7, quando il massimo consentito dalla legge è 0,5.