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Revocata patente  -  da AIFVS_onlus

COMUNICATO STAMPA
 15/10/2008        

Tribunale di Ferrara: revoca della patente e rito ordinario per  Calura, al volante ubriaco uccise l’irlandese Cormac. 

L’Associazione dei Familiari e delle Vittime della Strada plaude alla decisione del giudice dottoressa Silvia Migliori che ha accolto le richieste del PM Ombretta Volta e dell’avvocato dell’Aifvs Domenico Musicco di rifiutare il patteggiamento. E’ stata disposta la revoca della patente all’imprenditore ferrarese Marco Calura che il 4 marzo 2007 ha ucciso, tamponandolo a folle velocita’, l’irlandese Page Cormac. Marco Calura era risultato positivo al test alcolemico con un tasso di 380 mg/dl, cioe’ oltre sei volte il limite fissato dalla legge.

L’Aifvs, costituitasi parte civile con l’avvocato Domenico Musicco, con soddisfazione registra come i tribunali stiano finalmente cominciando a considerare la gravita’ del comportamento di chi uccide mettendosi alla guida in stato di ubriachezza, o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Il rito ordinario consentirà di accertare fino in fondo le responsabilità ed eviterà che l’omicida possa usufruire delle riduzioni di pena previste dal rito abbreviato o dal patteggiamento. La revoca  della patente consentira’ di evitare che possano essere commessi altri inconcepibili omicidi.

La prossima udienza e’ stata fissata per il 16 dicembre prossimo.

Dite la vostra nel blog dell'AIFVS      blog.gif

Postato su 16/10/2008 • 01:00   | |    |


Commenti

Commento n °1 

 da Anna_Barbieri il 16/10/2008 • 01:02

LETTERA APERTA

Ferrara 15 ottobre 2008

Desidero esprimere i più vivi ringraziamenti a nome personale e dell’Associazione Italiana  Familiari e Vittime della Strada al giudice Dott.ssa S.Migliori , ai P.M. Dott.ssa P. Castaldini e Dott.ssa O.Volta che stamattina, nell’ambito dell’udienza che vede come vittima mio marito Cormac Page, deceduto in un incidente stradale il 14/04/2007 e come colpevole Marco Calura incriminato di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza alcolica, hanno segnato una svolta storica nella giustizia del nostro Paese.
Per la prima volta in Italia sono stati respinti i riti alternativi , patteggiamento e rito abbreviato e accolte le istanze della difesa allo svolgimento processuale.
I miei più sentiti ringraziamenti, in particolare, alla Dott.ssa S.Migliori non solo per la Sua professionalità, ma anche per la Sua sensibilità e umanità verso i familiari della vittima.
Ringrazio inoltre gli Avvocati che mi stanno assistendo, convenzionati con l’AIFVS, Dott. Forlani e Dott.Musicco, ma il mio ringraziamento più profondo all’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada che ho l’onore di rappresentare sul territorio di Ferrara e alla Sua Presidente Dott.ssa Cassaniti Mastrojeni. Senza l’impegno incessante di questa Associazione su tutto il territorio nazionale sul fronte della prevenzione e della giustizia alle vittime della strada, questa vittoria non sarebbe stata possibile.
Dedico questa vittoria a mio marito e a tutte le vittime della strada.

Dott.ssa Anna Barbieri

Commento n °2 

 da carla il 16/10/2008 • 07:53
  Grazie Anna,  di aver dedicato questa vittoria non solo a tuo marito, ma anche a tutte le vittime della strada; che si inizi a riconoscere  questo  reato per quello che è, si renda giustizia morale ai nostri cari e a noi che assistiamo sempre impotenti e offesi nella dignità della vita.Finalmente come prima cosa, come primo provvedimento: LA REVOCA DELLA PATENTE A VITA da estendere a chi  palesemente  alla guida non rispetta le regole e provoca incidenti e uccide, che si inizi a riconoscere che la patente non è un diritto alienabile!!E poi un processo vero, dove possono essere accertate le responsabilità e dove sia  rispettato il diritto sancito nella nostra costituzione: -il diritto alla difesa della vittima- con una pena adeguata dove la giurisprudenza consideri  la colpa per quella che è: e non un incidente. Senza invocare coercizioni poi, ci possono essere alternative come i servizi sociali. Grazie all’AIFVS che attraverso il suo costante impegno per la prevenzione e la giustizia questo lo rende possibile.

Commento n °3 

 da Paolo il 16/10/2008 • 08:14

Finalmente una presa di coscienza da parte dei giudici, evidenziando con tali sentenze che gli omicidi stradali non sono, solo frutto di imperizia, negligenza ecc.., ma sono spesso frutto di comportamenti criminali, come chi si mette alla guida ubriaco fradicio. Spero che ciò abbia ad estendersi in tutti i tribunali italiani, poichè oltre ad affermare la giustizia, sarà un ottimo deterrente per tutti coloro che si mettono in condizioni di distruggere vite umane e le loro famiglie. Grazie all'AIFVS e ai suoi avvocati convenzionati e un abbraccio ad Anna Barbieri per il suo impegno e la sua grande forza.

Commento n °4 

 da Biby il 16/10/2008 • 13:57

Sono sentitamente commossa nell'aver letto questa STORICA e GIUSTISSIMA sentenza!!!Abbraccio forte te Anna,e un ringraziamento a tutti coloro che hanno fatto sì che il tuo percorso giuridico avesse queste belle soddisfazioni..sono felice...un pensiero a tutti i nostri angeli che ci aiutano dall'alto!!!Con affetto Biby

Commento n °5 

 da CIANA il 16/10/2008 • 23:37
sono cosi felice ,che si cominciano a sentire notizie cosi belle,grazie anna della dedica a tutte le vittime della strada ,io ne ho due di vittime ,due ragazzi ,uccisi per strada,spero di avere anchio giustizia ,almeno per denny anche morto ,per un alcolista, oltretuttto anche beffardo ,e arrogante ,chi può mi aiuti quell'uomo non dovrebbe piu guidare, oltre il suo alcolismo non ha un occhio,sono terrorizata al pensiero che possa patteggiare ,speriamo che anchio trovi dei giudici giusti, un grazie di cuore ,a tutti grazie ANNA.

Commento n °6 

 da maria1956 il 17/10/2008 • 13:56
Questa sentenza rende un po' di giustizia a tutti noi familiari di vittime ci fa dimenticare per un attimo quello che è stato forse per alcuni di noi il processo a cui abbiamo dovuto assistere in difesa dei nostri cari un processo "fantasma" senza l'imputato, rappresentato dal suo legale, senza la possibilità di parlare, con una sentenza piena di articoli ed attenuanti ma senza un filo di umanità per una vita spezzata. Grazie dalla mamma di Claudia Perri