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Blog - Riforma codice della strada

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Medici certificatori per il rinnovo/conseguimento della patente  -  da ignazio
Credo che l'unico modo per avere una qualche certezza che gli automobilisti circolanti siano effettivamente idonei alla guida sia quello di togliere l'attività certificativa ai medici di cui all'articolo 119 del Codice della Strada come libero professionale. Tali medici dovrebbero svolgere tale attività dentro le Amministrazioni di appartenenza con un pagamento, tipo tiket, che dovrebbe andare in un fondo unico da redistribuire a tutti i certificatori. Solo in questo modo il medico non avrebbe alcun interesse economico a rinnovare la patente ad un soggetto che non potrebbe guidare per svariati motivi di carattere sanitario.e
Postato su 27/07/2010 • 11:45   | |    |


Commenti

Commento n °1 

 da lucio il 25/08/2010 • 10:50
il problema fondamentale che coinvolge la sicurezza di tutti sta nel fatto che i medici certificatori di cui all'art 119 non conoscono niente della patologia del soggetto.adesso sembra che si voglia riintrodurre il certificato anamnestico da parte del medico curante ma quasi a farlo apposta non dev'essere necessariamente il medico di famiglia per cui siamo al punto di prima. Ritengo che il sanitario piu' idoneo al rilascio dei certificati d'idoneita' per il conseguimento della patente debba essere necessariamente il medico di base il quale ha gia' compiti fiscali quali il giudizio della prognosi per malattia ed il rilascio dei certificati per il patentino dei ciclomotori e l'idoneita' sportiva non agonistica.Solo il medico curante abituale puo' decidere in scienza e coscienza sull'idoneita' alla guida del soggetto.in questo modo forse si turbera' il rapporto di fiducia medico paziente ma in compenso si potra' essere ragionevolmente sicuri che un soggetto non ometta di dichiarare una patologia invalidante al medico certificatore

Commento n °4 

 da anna il 28/08/2010 • 12:53
L'idoneità alla guida non andrebbe data quasi a nessuno. Allora sì che si lavorerebbe per un trasporto migliore. Allo stato attuale dei fatti, chessepuòfà? Io spesso mi chiedo quanti familiari di vittime abbiano fatto un esame di coscienza in seguito all'incidente e abbiano ritenuto doveroso adottare uno stile di guida molto calmo, rigoroso, cosciente dei propri limiti fisici. E magari anche abbandonando l'auto il più possibile per usare altri sistemi di trasporto. Che sono le due azioni che cerco di seguire io, riuscendoci malamente. Mah, la strada è una sola, smettere di guidare tutti più che si può. Il medico ti certificherà il giorno che ci vai, il giorno dopo ti viene mal di schiena, il caghetto, la fidanzata ti molla...: sei ancora idoneo? Non è meglio che ti prendi un bus? I boia che guidano continueranno a girare ancora per un bel pezzo.  Per essere sicuro che uno sia idoneo alla guida lo devi mettere in condizione di non dovere guidare mai.  y

Commento n °3 

 da Elidi72 il 08/09/2010 • 14:31
Lavoro in ospedale con pazienti con patologie gravi, che spesso non sono compatibili con la guida, tipo morbo di parkinson, o paraplegie. Eppure ho scoperto che molti di loro guidano, per loro ammissione. Come fanno? A volte perchè il rinnovo della patente  è ancora lontano dall'insorgere di una sintomatologia grave, oppure ci si compra una bella macchinina, quelle a cui la patente non serve, e molto spesso non si controlla se a chi guida è già stata ritirata...oppure si guida e basta sfidando la sorte ogni giorno!