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Testimonianza n. 22 |
Giovane Donna timida e riservata, molto più matura dei suoi anni, speciale e rara in ogni cosa!
Ore 11.30 Tanta gente intorno A ME, un motorino per terra, un’ambulanza ……. un’ultima disperata corsa in ospedale, la ragazza è gravissima, TRAUMA CRANICO, i medici parlano di COMA IRREVERSIBILE dicono che non mi risveglierò più!!!! IMPARA E RICORDA SEMPRE!!!! Ore 14.00: di corsa in sala operatoria, i medici tentano il miracolo, ma è tutto invano, danni gravissimi e irreversibili al cervello, l’impatto è stato troppo violento, ultima destinazione sala rianimazione! IL TRE LUGLIO AVREI FESTEGGIATO I MEI 24 ANNI SE SOLO QUELL’UOMO ME NE AVESSE DATO IL TEMPO. IMPARA E RICORDA SEMPRE!!!!
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Risposta n°10
Ciao Michela,anche il mio Simone adesso ti tiene compagnia,insieme a Giovanni.
Voglio dire anche io qualcosa,Chiara ho visto la foto di Giovanni sul giornale. Noi viviamo a Quarto.
Dopo pochi giorni che Giovanni è volato in cielo,Simone,nostro figlio,lo ha raggiunto,il giorno 29 settembre.
Incidente a Marcon,davanti al Valecenter,la sera del 20 settembre,ne avrai sentito parlare.
La dinamica più o meno come quella di Giovanni, ha fatto tutto da solo.
Dice cosi un testimone che ha visto tutto.
Ma questo forse non lo sapremo mai.
So benissmo cosa si prova a perdere una persona cara.
Un figlio, poi, credo che superi tutti i dolori del mondo.
Questi ragazzi,pieni di vita,di entusiasmo,il mio sposato da appena quattro mesi,con la voglia di fare un figlio,felice,sempre sorridente,disponibile con tutti.Pieno di progetti per il futuro,pieno di voglia di vivere.
Si dice che Dio per il suo giardino,coglie sempre i fiori più belli.
Non so se sia giusto o meno.
Però è sicuramente un dolore che non svanisce con il tempo che passa.
Il 30 novembre avrebbe festeggiato i suoi 27 anni.
Anche lui non ha avuto il tempo.
ciao Michela...ti scrivo perchè sento il bisogno di raccontarti anch'io qualcosa...
ho girato a lungo su questo sito fino a quando mi sono soffermata sulla tua lettera...ho tenuto duro fino ad adesso ma alla fine sono crollata in un pianto irrefrenabile....
Sono Chiara e ho 24 anni...oggi è il 24 novembre, sono passati 2 lunghi e interminabili mesi da quando, il 24 settembre Giovanni, il mio "cognatino" ha avuto un incidente in scooter, con il mio scooter e ha perso la vita.
Sono insieme con suo fratello Mirco da 6 anni, ma lo conosco da più di 10 anni, Giovanni l'ho visto crescere, l'ho amato come un fratello, io sono figlia unica e Giovanni per me era un fratellino...il mio cognatino...così ci chiamavamo.
Il 24 settembre alle 18 mi stavo preparando per andare a cenare a casa di Mirco, era il suo compleanno...Mirco mi chiama, "Chiara sei pronta?" io gli rispondo di no...stavo finendo di prepararmi...dopo 5 minuti un'altra telefonata, "Giovanni ha fatto un incidente...Giovanni è grave....Giovanni è grave..."; l'ansia, la preoccupazione, l'incredulità...non capisci cos'è successo, qual'è la vera gravità...non capisci niente....
Penso...vado in ospedale...li raggiungo tanto prima o poi passeranno per l'ospedale...la strada che non finisce mai...il traffico...il rumore dei clacson...l'ansia che cresce....
Arrivo....corro verso l'ospedale e vedo Mirco...mi guarda distrutto e mi dice "o morto o celebroleso....." in cosa si può sperare? in un miracolo?peccato che quando tocca a te i miracoli non esistono mai....
Non passano neanche 24 ore che io assieme ai genitori di Mirco e all'altro fratello Francesco veniamo convocati dai medici per sentirci dire quelle parole che le senti solo nei film...."Giovanni non ce l'ha fatta...il colpo alla testa è stato troppo forte, non c'è stato nulla da fare...".
Giovanni era generoso, sorridente, un ragazzo buono, un piccolo uomo nascosto dietro i suoi 16 anni...Mirco era un mito per Giovanni...le nostre passioni erano diventate le sue passioni...la Vespetta, lo Snowboard.... sai Michela...si è comprato una tavola da Snow con i soldi presi quest'estate dal suo lavoro estivo e proprio quella tavola che mostrava a tutti con orgoglio adesso è sotto il letto di Francesco...dove l'ha messa lui...e la ci rimarrà per sempre perchè nessuno ha il coraggio di spostarla da dove l'ha lasciata...
Nella testa ho fisse le sue ultime parole..."Chiara quest'anno mi devi aiutare con economia agraria perchè non ci capisco niente...altro che diritto..."
Dentro ho rabbia perchè non so con chi prendermela, il suo, dicono, è stato un incidente avvenuto per caso...è scivolato ed è andato a sbattere contro a un camion...dicono sia sua la colpa ma chi lo sa...forse è più facile incolpare chi non ha voce per difendersi o forse è andata così...nessuno ha visto...solo loro due...
Quel motorino era il mio, glielo avevo dato l'estate scorsa e ci ha fatto più km lui in un'anno che io in 5 anni (dovevo morire IO su quel motorino...non lui!)...lo vedevi sfrecciare in sella del suo Energy per San Cipriano sempre con il sorriso stampato sulle labbra....quel sorriso che tutti oggi rimpiangiamo.
Giovanni mi manca tanto e, oltre al dolore di averlo perso ho sulle spalle la responsabilità di risollevare Mirco, Francesco, sua Mamma e suo Papà...una responsabilità grande per una famiglia grande che nel momento più tragico e doloroso ha voluto rendermi partecipe in ogni attimo.
Ora fisso l'orologio e torno indietro con la mente...due mesi fa a quest'ora la sala d'aspetto dell'ospedale...oggi seduta sulla mia sedia, davanti al mio computer a ricordare Giovanni....
Finirà forse un giorno questo dolore?riusciremo a ricominciare a vivere?chi lo sa...chi ce lo potrà mai dire....
Grazie di avermi ascoltato Michela.
Un abbraccio al cielo che adesso ospita voi, Giovanni, te Michela, le mie due nonne...
Piango per Michaela e per mio padre, un uomo buono, retto, per bene,
ammazzato il 26 giugno scorso in circostanze e con decorso ospedaliero non molto dissimili. Io sono stata con lui, impotente, nelle ultime ore, prima che le emorragie celebrali arrestassero il cuore, e non potrò mai smettere di soffrirne.
L'unica consolazione è averlo avuto per più tempo con noi, ma non basta certo a rassegnarci al fatto che un estraneo, una persona stupida e superficiale, abbia deciso che la sua vita doveva finire e che la nostra doveva cambiare x sempre.
Anna
Quello che è accaduto a te cara Michela, accade spesso, troppo spesso e non solo a Milano. Non sappiamo dove inzia il rispetto delle regole.Attraversare la strada è per tutti una roulette russa. Così a essere in auto, in moto e in bicicletta in città (e non solo)vediamo: strisce pedonali e stop ignorati, semafori bruciati, sorpassi da sinistra, da destra, ginkane,tutti per arrivare prima...e qualcuno tutti giorni paga con la vita- i più deboli per primi.
Dal portale dell'ASAPS: "nel 2008 il 76,8 % degli incidenti è avvenuto sulle strade urbane, con il 73,5% dei feriti e il 43,9% dei morti, 2.076 in tutto.
Rimane infatti ancora molto alto il numero delle vittime fra i pedoni. Un tipico incidente da area urbana. Sono stati 648 i morti nel 2008, addirittura in aumento di 21 (+3,3%) rispetto ai 627 del 2007."
Il tragico, che tutto questo è ritenuto normale-c'è indifferenza, viene accettato come fosse colpa-merito " dell'era moderna" ci lamentiamo del traffico, del caos, ma non viene fatto nulla di concreto perchè si diventi cittadini- persone civili che rispettano la propria vita e quella degli altri.Continuano a parlarci di Garlasco, di fatti di cronaca tragici privati e non dicono che perdere la vita sulle strade è la prima causa di morte per i giovani e non è solo per colpa del'alcol e droga. Mio figlio è insieme a te Michela, tra voi cari, che avete avuto la colpa di trovarvi lì in quel momento.Vi abbraccio,ilia
Risposta n°6
da mamma...come voi..... so cosa stai provando e il tuo racconto fa' venire i brividi..... viverla come l'ha vissuta lei......
e poi noi sappiamo come stiamo vivendo ......(facendo finta di essere ancora qui).......... cercate di essere forti..... vivere per LEI
Risposta n°4
Risposta n°3
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