Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus
Palma Caputo 78 anni - 17 agosto 1929 12 aprile 2008
Il 12 Aprile 2008, eravamo a casa con amici per festeggiare la laurea di mia sorella, quando alle 21:00 circa sentimmo squillare il telefono e ricevemmo la notizia che mia nonna era stata investita davanti casa sua a San Vincenzo di Scafati (Salerno) Arrivati in ospedale abbiamo saputo che nell’incidente era coinvolto anche mio zio e che per mia nonna non c’era stato nulla da fare. Sono stati momenti di strazio. Quella che doveva essere una serata di festa si è trasformata in una tragedia Com’è successo? Chi è stato? Dov’è? Sapere che il colpevole di tutto questo era scappato senza neanche fermarsi e prestare soccorso, è stato un altro duro colpo
Il pirata, un giovane ventiduenne, catturato in casa propria dopo ore di ricerche, grazie all’aiuto di un testimone, che è riuscito a prendere il numero di targa, doveva rispondere di OMICIDIO COLPOSO, LESIONI GRAVISSIME e OMISSIONE DI SOCCORSO. Conclusione? È stato giudicato con rito direttissimo il 14 aprile; la pena: Ritiro di patente per tre anni e 10 mesi di carcere con sospensione della pena ( in breve è libero). Questo sembra il giusto prezzo da pagare? Dov’è la giustizia? Le persone non potranno mai avere paura di fare del male se non vengono fermate con punizioni adeguate.
Quando si perde una persona cara fa sempre male, ma vedere distruggere una vita così, in un modo così crudele, solo per lo sfizio di correre non è ammissibile e neppure giustificabile! E a ciò si aggiunge un mancato soccorso Come si può investire due persone e non fermarsi?