Opuscoli 1° volume 1999: Giuseppe Sciarpelletti
Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus |
Giuseppe Sciarpelletti, 27 anni - Lanuvio (RM) |
La sera del 10 settembre 92 alle 21 mio figlio Giuseppe, di 27 anni, perì sulla Statale Appia: tomava a casa in motocicletta, superata una curva percorreva un rettifilo a 70 km. orari quando un autobus, proveniente da un passo interpoderale chiuso e non segnalato sulla sua destra, uscì improvvisamente senza arrestarsi allo stop e si immise contromano sulla statale in direzione opposta alla moto, provocando l’impatto e la caduta di Giuseppe. L’autista dell’autobus, invece di soccorrerlo, innestò la marcia indietro cercando evidentemente di riportarsi nella rimessa che aveva appena lasciato - è verosimile che proprio durante questa manovra lo spigolo del paraurti abbia urtato mio figlio al fianco destro procurandogli le lesioni mortali - e fu solo l’intervento degli abitanti delle case vicine, usciti in strada all’urto, ad impedirgli di raggiungere quello scopo. Giuseppe era forte, alto e generoso; lavorava nell’informatica, in proprio e a contratto stagionale con l’ente Poste; studiava giurisprudenza presso l’Universita "La Sapienza" di Roma; era stato chiamato dall’Assivolo per il controllo del traffico aereo civile. Mio figlio era un ragazzo equilibrato, pronto ad affrontare la vita con volontà, coraggio ed orgoglio; la grande capacità di attenzione e di reazione, della quale era dotato per l’attività militare e sportiva svolta, non gli è bastata, in quella sera fatale, di fronte all’altrui comportamento omicida. Alberto Sciarpelletti |