Siamo in piena atmosfera natalizia, ed io con questa lettera non vorrei angosciare nessuno, ma solamente sensibilizzare le Istituzioni ed a chi di dovere. La cruda realtà di chi ha perso tutto per causa altrui. Scusatemi ma in questo periodo di feste, in me si acutizza ancora di più la mia ormai eterna sofferenza e rabbia, dove mi è rimasta una casa vuota, un vita vuota e senza senso, ma piena di dolore, di solitudine e di indifferenza che ti logora dentro. Fino al 19/11/2000 ero la mamma più felice e ricca (non di denaro) con due figli meravigliosi, Margherita e Giuseppe, li avevo cresciuti da sola, in quanto mio marito nel 1977 morì a 38 anni per una grave malattia. Le tragedie continuarono, nel 2000 la mia stupenda Margherita si trovò coinvolta, come trasportata in un terribile incidente
mi lasciò nella disperazione. Fu stabilito OMICIDIO COLPOSO!!Con il primogenito Giuseppe, ci aiutavamo a vicenda a sopravvivere, con lui aveva ancora un senso vivere!Ma ancora non era finita. Assurdo ed inconcepibile il 24/05/2004 Giuseppe mentre si recava al lavoro con lo scooter, da un parcheggio un extracomunitario gli tagliò la strada
.e fu la fine di tutto!Anche lì fu stabilito OMICIDIO COLPOSO, ma anche lì PATTEGGIAMENTO = NULLA. Un mese di sospensione della patente, in confronto ad una vita, nel mio caso due, è veramente vergognoso ed offensivo, è ucciderli una seconda volta!E' un'offesa alla vita, al dolore di una madre e soprattutto al diritto di vivere ai miei figli. Per i colpevoli finisce tutto lì, paragonato ad un semplice tamponamento, niente multa, niente punti tolti alla patente, non è successo niente. Alcuni mesi fa ho fatto due dimostrazioni sui luoghi dov'è successo, per protestare questo tipo di giustizia che non accetto. Ho scritto anche al ministro Mastella, dicendo anche che la legge Lunardi è più severa che per OMICIDIO COLPOSO, non mi ha risposto, neanche la segreteria, forse era troppo occupato per emanare l'indulto!Il processo civile di Margherita si è da poco concluso, la cosa più disgustosa è che io ho dovuto subire, come fossi l'imputata, udienze, interrogatori, visite psichiatriche e migliaia di test, perfino al centro di medicina legale di Roma, ai quali ho detto perché non mi fate anche l'autopsia per vedere il mio cuore a pezzi ? . Tutto questo supplizio per quantificare il dolore di una madre in cifre. Io da sola con una branco di sciacalli senza neanche l'adeguato sopporto legale, e se qualcuno vorrà saperlo ne parlerò in separata sede. Ora voglio fare un appello in particolare al Presidente della Repubblica : vorrei trascorrere il periodo festivo in carcere visto che ora c'è tanto posto libero!!Chiedo questo, perché soffrirei di meno, non vedrei l'euforia, il luccichio di strade e negozi, tutti che si organizzano, quando c'è una famiglia giustamente è bellissimo. Auguri e Pace. Caterina |