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Opuscoli 11° volume 2011: Simone Zedda

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Simone Zedda,   26 anni    -  Venezia   30 novembre 1983 -  29 settembre 2010

Simone Zedda.jpgSimone era una persona speciale.
Si era sposato da appena quattro mesi,il 23 maggio.
Desiderava un figlio,aveva già pensato anche al nome.
Simone  era una persona meravigliosa, ricordato da tutti per la sua simpatia, il suo sorriso, la sua disponibilità verso gli altri,la sua voglia di vivere.
 
Era il perno della compagnia che aveva fortemente voluto formare,a tutti i costi.
Erano sempre insieme,felici,spensierati,pieni di voglia di vivere,come tutti i ragazzi della loro età.
 
Quella sera del 20 settembre 2010,Simone aveva finito il suo turno di lavoro,alle 21,30 ,al centro commerciale dove lavorava come barista,insieme a suo fratello.
Esce indossando il suo casco jet,sicuramente se avesse avuto il casco integrale ,non avrebbe riportato danni cosi gravi.
Mette in moto la sua vespa 125,una moto d’epoca,che si era comprato per risparmiare per andare al lavoro,saluta gli amici e i colleghi e parte.
 
Non era un amante delle due ruote, quando andava a scuola gli avevamo comprato uno scooter,un cinquantino.
 
Sempre prudente,non ha mai fatto sciocchezze per strada,un pò fifone  se vogliamo dire così, mai spericolato, abitava a poco più di un km dal luogo del lavoro.
 
Percorre poche centinaia di metri ,alle 21,40 circa,inspiegabilmente si sposta verso il centro della carreggiata, ed urta di striscio con la ruota della vespa,( forse per evitare qualcosa  o forse spaventato da qualcosa ,)il cordolo di un’isola salvagente,posta al centro della carreggiata,una strada a quattro corsie,unico senso di marcia, e perde il controllo della vespa,e cade a terra sbattendo violentemente il viso sull’asfalto,procurandosi la frattura della base cranica.
I soccorsi sono immediati,dopo pochi minuti arriva l’ambulanza,la polstrada.
Arriva una telefonata a mia moglie da un ragazzo che era li,arrivato poco dopo,e trovato il cellulare di Simone, sulla rubrica trova “mamma” e compone il numero.
“Signora suo figlio ha avuto un incidente”
La corsa in ospedale,le prime notizie: vostro figlio è grave ma è un ragazzo forte,decidono di operarlo.
 
Dopo nove giorni di coma Simone non ce l’ha fatta.
Troppo gravi le lesioni riportate al cervello.
Decidiamo per la donazione degli organi.
 
Sono passati sei mesi e anche noi conosciamo la deposizione di una testimone e il verbale redatto dalla stradale,in cui si dichiara che Simone ha fatto tutto da solo e non ci sono veicoli nelle vicinanze della vespa.
 
Ci chiediamo come sia potuto succedere,una strada che percorreva tutti i giorni,da anni,visibilità buona,strada in buono stato,segnalazione dell’isola salvagente a norma, anche se non retroilluminata.
Forse se non ci fosse stata quell’isola salvagente,se avessero messo un semaforo,come dall’altra parte della strada,forse Simone  sarebbe ancora qui con noi.
 
Tua madre non si da pace e nemmeno io .
 
Ti vogliamo bene  mamma,Daniele e papà.


 

ãCopyright 2001/2011 tutti i diritti riservati by Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus (A.I.F.V.S. onlus)


Data di creazione: 27/03/2011 • 18:14
Ultima modifica: 27/03/2011 • 18:42
Pagina letta 19519 volte

Commenti a questo articolo

Commento n °97 

da con_genitori il 18/11/2019 • 19:36

Con genitori

Chiedo scusa dell' errore, nella mia precedente. Ho dato da subito all' AIFVS e al responsabile di zona dove ho autorizzato a darle le mie email o il mio cellulare.. A presto papà di Marco.


Commento n °96 

da Umberto1960 il 17/11/2019 • 22:33

Sarebbe bello.

Possiamo scambiarci qualche contatto in privato

Mi faccia sapere.


Commento n °95 

da genitori_di_marco il 22/09/2019 • 20:25

Alla Mamma Daniela e Papà Umberto Genitori di Simone.

La poesia postata sul sito a vostro figlio, dimostra l'eterno dolore che come un macigno vi resta dentro, che nulla e il tempo potrà togliervi, con tutti i dubbi senza risposte, che inevitabilmente vi portate dentro.Se avete deciso di dedicarlo anche a nostro figlio Marco, dimostra in voi tutta quella sensibilità  che non può che essere condivisa da chi ha perso un figlio, sempre tragico ed innaspettato.. Vorremmo tutti noi, spezzare le ali del destino, ritornare indietro nel tempo e cambiarlo.. Haimè... Possiamo solo farci coraggio a vicenda, nella consapevolezza che solo tra noi ci possiamo capire... Se volete possiamo anche incontrarci.. Grazie.


Commento n °94 

da Umberto1960 il 20/09/2019 • 18:36

Ogni volta che vengo da te, immagino cosa starai facendo in questo momento.

Poggio i miei fiori su un marmo gelido e sempre uguale.

Non sei lì, lo so.

Vengo in questo luogo perché riposa il tuo ultimo passaggio sulla terra.

Ma non sei lì.

Sei con me.

Lì ci sono solo delle date, ma la tua essenza è altrove.

C.G.

(Tratto da  " Le memorie di un arcobaleno )


Commento n °93 

da Umberto1960 il 08/05/2019 • 18:37

Ciao Simone.

Ogni tanto apro questa pagina, era da tanto che non lo facevo.

Non lo so il perchè.

Sono passati più di otto anni, e la tua mancanza  è sempre presente.

Ogni giorno vengo  a trovarti in cimitero,  è una abitudine.

Mi sembra di mancarti di rispetto se non lo facessi.

In tanti dicono che non serve, che tu non sei li, racchiuso in quella fredda tomba.

Ma fa stare bene venire in quel luogo, sedermi sulla tua tomba, baciare la tua foto e fare quattro chiacchiere con te,

Vorrei poter tornare indietro  a quella sera del 20 settembre, chissà  forse una telefonata , un sms, avrebbe cambiato le cose .

Mi illudo e penso che avrei potuto cambiare il decorso del destino.

Continui a vivere nei nostri cuori  e in quelli che ti hanno amato .

Ci manchi Simone. Ti voglio bene.

Papà.heart


Commento n °92 

da Genitori_di_Marco_R il 18/01/2019 • 21:44

Sig Umberto 1960

Un grazie di cuore per le parole, che purtroppo solo noi genitori vittime sappiamo dire e capire

.A differenza di altri che il problema non lo sentono poiché non suo.

 Un abbraccio solidale ricordando i nostri cari..


Commento n °91 

da Genitori il 21/07/2017 • 21:02

Siamo i Genitori di Marco Rizzetto.

La Sua solidarietà per il nostro caso, è di persona, che ha  soffrerto e tutt'ora soffre per la Morte di un proprio Figlio, al di là di ragione o torto, nessuno ci riporterà indietro il nostro Caro. Ma in noi vi è sempre il desiderio di Giustizia, che non può essere scambiata, mai per "vendetta".La perdita di un Figlio come dice Lei è immaginabile, nessuno ci può capire, se non si è dentro il" Cerchio dell' ergastolo del dolore a vita di noi Genitori". Ma a quanto sembra a nessuna istituzione importa.Alle istituzioni importa: " il morto è morto salviamo i vivi " e a chi piange come noi non importa nulla a nessuno. Un forte abbraccio,( ho letto il vostro caso) siamo tutti, impotenti alle nostre leggi (Buoniste). Diamoci coraggio e solidariertà.


Commento n °90 

da umberto1960 il 22/03/2016 • 19:43

Ciao piccolo!!

Ci manchi tantissimo.


Commento n °89 

da umberto il 15/09/2015 • 21:00

non volevo, per Te, fiori recisi
 ma sterminati prati
 e foreste sempreverdi.
 .. per Te non volevo
 arredare i pensieri
 e renderli accoglienti
 per consolarti richiuso..
 ma infiniti spazi
 dove vederti correre
 e contento giocare.
 ..come vedi,
 sto diventando acrobata
 dell’immaginario
 mi muovo ad occhi chiusi
 e comincio sempre da Te!


--ermanno capriotti--


Commento n °88 

da Patrizia_Q il 28/11/2014 • 23:56
Ciao Simone...passano i mesi, gli anni......non può passare la mancanza di te ai tuoi cari. Un pensiero a te, un abbraccio ai tuoi.