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Archivi forum - Assistenza psicologica - Oggetto n°101

Oggetto n°101
dopo tre anni...
   da silviaarienti il 07/03/2006 • 20:04
Sono passati quasi tre anni... ed ogni giorno è sempre peggiore del precedente. Non sono più capace di vivere questa vita senza di lui. Non voglio oltraggiare il dolore di un genitore che perde un figlio ma anche il sentimento di una futura sposa è AMORE, seppur diverso, sempre grande amore.
Sono stata in psicoterapia per quasi un anno ma ora rifiuto il sostegno di chi vuole solo convincermi ad accettare che nulla si può cambiare...  IO NON MI RASSEGNO!!! Aspetto la sera che torni a casa, anche se in un angolino della mia mente c'è la consapevolezza che ciò non accadrà mai più... Ho progettato più volte il suicidio, mai portato a termine perchè saprei di fare solo un favore all'assassino e alla sua compagnia di assicurazione. Questo dolore mi sta distruggendo... come una scema piango in macchina mentre torno a casa dal lavoro; è arrivato il momento in cui le lacrime vanno versate in solitudine, ormai anche gli amici non capiscono più, per tutti la vita prosegue, tranne che per me... e per il mio Luca... Grazie per lo spazio dedicato a questo sfogo...
Risposta n °1
da manrico il 26/03/2006 • 18:19
Cara Silvia mi occupo di Giustizia in questa Associazione ma preferisco di gran lunga di più leggere email come questa che fanno sprofondare nel  nulla assoluto tutti quei discorsi sui risarcimenti, gli importi, le tabelle ecc...E' davvero toccante leggere questo tuo messaggio che solo ora ho visto sul forum. Vorrei tanto dare una mano alle persone così toccate, così sensibili, che così profondamente sentono lo strazio della separazione perenne dal loro caro. Ma le parole sono così scontate  che in nulla possono darti quella mano che vorrei dare a te e a tutti coloro nelle tua situazione. Sappi almeno che qui siamo in molti a capirti e starti vicino per quanto non sembri.Ciao
Risposta n °2
da DANIELA il 18/04/2006 • 19:07

Ciao Silvia. Ho letto la tua lettera e mi sembra di sentire quello che provi. Il senso di impotenza e disperazione che ti prende, quel dolore che si rinnova ogni volta che leggi nei giornali di giovani morti per le strade. Anche io ho fatto qualche seduta psicologica, ma una al mese non serve poi a molto. Mi dicono che ci vorrebbero almeno 2-3 sedute a settimana. E chi ce li ha i soldi per un bravo psicologo privato? Ma a parte le sedute, il dolore ti prende all'improvviso, quando meno te lo aspetti. Mio fratello è morto a febbraio 2005, a causa di un idiota che alle 7,30 di mattina era fatto di stupefacenti. Alessandro aveva 27 anni e tutto il diritto di vivere. Quando sento bambini che chiamano "zia", mi prende un nodo in gola perchè io non sarò mai "zia". All'improvviso sono diventata figlia unica. Vedo ogni giorno i miei genitori piegati dal dolore che tentano di farsi forza. Abbiamo sviluppato una specie di "affetto morboso" l'uno per l'altro: se uno sta bene, stanno bene gli altri. Se uno sta male, gli altri sono persi. E questo senso di precarietà mi accompagna ogni momento della giornata. Quando mi sembra di stare un pò meglio, mi assale la voglia di prendere una pistola e fare del male a chi ha distrutto la mia famiglia. Non ho mai pensato al suicidio. Voglio vivere per me, per i miei genitori e per mio fratello che avrebbe voluto vivere, viaggiare, innamorarsi... E' dura e lo sarà per tanto tempo, e non c'è psicologo che ti possa aiutare se tu prima di tutti non DECIDI di guardare avanti. Dobbiamo imparare a convivere con il dolore e fare in modo che non abbia la meglio su di noi. Ti sono vicina...

 

Risposta n °3
da anna il 29/04/2006 • 13:51
Speriamo che, mentre torni a casa in macchina piangendo, non investi un altro Luca.
Zone30 e monorotaie per tutti.


zone30 e monorotaie x tutti

Risposta n °4
da claudia il 29/04/2006 • 23:58
un sabato pomeriggio il mio Gabry è uscito per fare un salto al lavoro e tornare il prima possibile! Ci siamo salutati con un bacio sulla porta di casa come abbiamo sempre fatto! Dopo venti minuti era morto! Io e il mio bambino siamo morti con lui; è difficile raccogliere le idee e andare avanti. Eppure Gabry non vuole che io resti in pigiama insieme al bambino (che è ancora sbalordito)! Ma la cosa più dolorosa è sapere di dover andare avanti per forza perchè ho un bambino che deve crescere forte e sano e con la voglia di vivere (quella voglia che io proprio non ho).
Risposta n °5
da ANTONIO il 02/05/2006 • 19:19

cara claudia mi chiamo antonio e non sono un piscoloco,sono un papa' che a perso suo figlio anche lui tornava dal suo lavoro,ti dico solo di andare avanti solo per il tuo bambino,togliti il pigiama e contuini la tua vita in sieme al tuo bambino se no non crescera' bene.ho 5 figli con angelo + 3 nipotini ho 55 anni credimi la mia vita e finita ma putroppo devo andare per forza avanti prima per i mie figli e poi per il mio caro angelo,che vuole molto bene alla sua famiglia,se crolliamo io e mia moglie crollera' tutta la nostra famiglia,ti dico queste parole per non nascondermi dal mio dolore solo dio sala sofferenza che teniamo nel cuore, per la l'oro memoria e' un dovere non abbaterci ciao il tuo GABRY E SEMPRE CON VOI CIAO A PRESTO ANTONIO


ANTONIO NASTI

Risposta n °6
da patrizia il 15/06/2006 • 00:37

Ciao Silvia,

anch'io come te sto soffrendo ma per la morte di mio fratello. A dire il vero non lo era direttamente, era mio cugino, ma è vissuto con la mia famiglia, ed è cresciuto con me. Aveva 18 anni ed il 4 dicembre del 2005 si è schiantato contro un albero alle 3 di mattino...l'han ritrovato alle 8 in fondo ad un fossato perchè c'era nebbia...qndi NESSUNO l'ha soccorso per ben 5 ore...

Il giorno prima mi ero raccomandata di non uscire perchè era stanco..e lui non mi ha ascoltato!!!Se solo avessi usato un po più di veemenza...se solo l'avessi costretto a stare a casa...

Ora non vivo più, è come se mi mancasse metà del mio cuore..perchè lui ed io ci completavamo..ed era parte di me...

mi sento sola..non so con chi parlare, quindi scusa se ti ho disturbato.

Risposta n °7
da cristina il 10/08/2006 • 23:24

anch'io piango in macchina, e per molto meno non ti devi e non puoi rassegnarti, ma ti voglio dare questo consiglio: affaticati, dai tutta te stessa per una giusta causa, senza andare tanto lontano, guardati atttorno, c'e' tanto da fare, i primi tempi ti sembrerà straziante, inutile,ma poi capirai che è l'unica strada per sopravvivere, perche' ora di questo si tratta. se sei fortunata sentirai un po' di sollievo,nello sguardo di chi aiuti, e il tuo amore sarebbe contento per te. provaci, almeno, ciao  

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