Forum - Omicidio stradale - L’AIFVS plaude all’approvazione della legge sull’omicidio stradale


il 03/03/2016 • 17:47
da admin
 

Comunicato stampa AIFVS
L’AIFVS plaude all’approvazione della legge sull’omicidio stradale
Una richiesta di giustizia che trova radici nell’AIFVS
L’AIFVS aveva perorato la richiesta di definire prima possibile la legge sull’omicidio stradale, ed ha ritenuto opportuno che il Governo chiedesse il voto di fiducia per accelerare le conclusioni e per dare ai politici il segnale che le cose si debbono fare bene nei tempi previsti.
Gli ulteriori eventuali miglioramenti del testo saranno frutto di un futuro confronto sociale.
Noi dell’AIFVS siamo, pertanto, soddisfatti del risultato raggiunto, che rappresenta una risposta, anche se non perfetta, alle nostre richieste maturate nel tempo, attraverso esperienze processuali, convegni e proposte di legge. Ed infatti nella nostra proposta di legge 3274, presentata il 3 marzo 2010 alla Camera, avevamo precisato per la prima volta il tema dell’omicidio stradale, non più incidente ma crimine, e previste pene da espiare per le condotte colpose aggravate da guida azzardata e pericolosa o in stato psicofisico alterato per alcol o droga.
Comportamenti che, attraverso consultazioni e convegni, sono stati specificati in un nostro successivo contributo, e tramite audizioni, incontri con i politici e consegna di documentazione, compresi in parte nell'attuale testo di legge.
Pertanto, siamo soddisfatti che, finalmente, ci sia un testo sull'omicidio stradale, e riteniamo che
rappresenti la risposta perfettibile alla continuità dell’impegno dell’AIFVS e delle altre vittime della strada!
Ringraziamo i politici che si sono impegnati con tenacia perché, nella valutazione del caso concreto, i giudici possano assicurare a tutti giustizia, a partire dalle vittime.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni Presidente AIFVS
  
Risposta n ° 1
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il 30/03/2016 • 18:05
da abcd
 
visitatore

"non vedevate l'ora che ci fosse il primo omicidio stradale", avete detto, complimenti per aver sperato in altre morti!!!

per voi che non lo sapete, la funzione della legge penale è innanzitutto PREVENTIVA e quindi questa "legge" ha fallito in partenza.

"adesso il giudice dovrà applicare la legge che va da un minimo ad un massimo", avete anche detto, come se prima non esistessero leggi per questi reati e come se non esistesse il potere discrezionale del giudice entro i limiti edittali.

prender sotto un ciclista non è così improbabile, a causa dell'imprudenza di certi ciclisti, cioè è una cosa che purtroppo "capita"...

la vostra vendetta causerà altre vittime innocenti, quelle che dovranno subire pene mostruose per un fatto NON VOLUTO.

  
Risposta n ° 2
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il 31/03/2016 • 17:00
da mirke
 
visitatore

la prudenza è il primo obbligo di ogni utente della strada, parlo da automobilista, motociclista e non ultimo ciclista.il Ciclista non è per definizione imprudente, chi segue deve attuare le precauzioni necessarie atte ad evitare incidenti e chi sta in bici è in una posizione di debolezza senza per questo dover a priori dove rinunciare a percorrere strade per lasciarla ad uso esclusivo di auto e moto.
non si deve correre, non si deve usare il cellulare se non con il viva voce, non  si devono avere atteggiamenti di guida pericolosi ne per se ne per gli atri.
Chi mette sotto qualcuno perché mentre va veloce è distratto dalla chat del cellulare  non è una vittima innocente ma un coglione ed un assassino.
Lo stress è la prima causa di infarto, chi va di fretta è stressato, chi è stressato rischia e fa rischiare la vita agli altri. enjoy
  
Risposta n ° 4
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il 23/05/2016 • 16:53
da ALBERTO59
 
visitatore

Proprio ieri sera ho rischiato la vita sul tratto autostradale della A14 diramazione Ravenna in un tratto in cui non esistono tutor, autovelox, controlli. Una pista da formula uno fuori da ogni controllo. Già ci fu una carneficina l'anno scorso proprio su quel tratto. Si vedono pazzi circolare a folle velocità, soprattutto la domenica sera, incuranti di ogni regola e norma di sicurezza. Se quel pazzo fosse stato ubriaco o drogato o semplicemente un irresponsabile non lo si saprà mai e per fortuna mia non sono stato tamponato e ammazzato. Guidare in quel modo, o ubriachi o drogati, non può essere considerato un incidente ma un vero e proprio comportamento criminale e come tale va trattato. Non si tratta di vendetta ma di di far sapere e di dare l'esempio a chi va per strada che guidare e ammazzare in quel modo porta in carcere. Ognuno alla guida deve essere responsabile della vita degli altri. E purtroppo sapendo come funziona la giustizia in Italia giurerei che giudici e avvocati per un qualsiasi motivo troveranno scusanti per ogni caso lasciando i morti a terra e i criminali con l'auto tra le mani.
  
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