Tragedia di Marigliano le responsabilità sono al vaglio del pm
Nola. Per il momento, il pm Valentina Speranza non ha ancora preso alcuna decisione. Attende altri riscontri dai carabinieri di Castelcisterna sull’incidente stradale di sabato sera in via Somma a Marigliano. Ha quindi solo convalidato il sequestro delle tre auto coinvolte negli impatti successivi. Soprattutto la Passat guidata da Angelo Cucciniello e la Opel di Aniello Santorelli verranno riesaminate per ottenere nuovi elementi sulla dinamica dell’incidente al centro delle relazioni trasmesse alla Procura di Nola dai carabinieri. Nella convinzione, sottolineano gli inquirenti, che le responsabilità «non sono così evidenti come può apparire». Dai primi accertamenti, emergerebbe l’ipotesi di un concorso di colpa tra Santorelli e Cucciniello. Ma il pm Valentina Speranza sta ponderando i dati in suo possesso. E nessuno risulta ancora indagato per la morte del piccolo Francesco Pio di dieci mesi e le lesioni gravi a Rosita Bonavolontà e al figlio Salvatore di quattro anni. Tutta la famiglia di Cucciniello, che è sempre ricoverato all’ospedale di Nola. Per un uomo così provato dal lutto e dalle preoccupazioni per la salute della moglie, l’eventuale ipotesi di concorso di colpa nell’incidente sarebbe un duro colpo. Così, il magistrato, con equilibrio, preferisce attendere prima di prendere le sue decisioni. Si va verso l’affidamento di una consulenza tecnica. Mentre dalla Procura, dopo le notizie delle prime ore che addossavano ogni responsabilità a Santorelli, arriva un invito a «non crocifiggere nessuno» e a «non allarmare l’opinione pubblica». Nella convinzione che, nell’incidente di Marigliano, al di là dei lutti, potrebbero evidenziarsi «molteplici gradazioni di imprudenza». Il riferimento è sì al tasso alcolico di Santorelli superiore a quello consentito (1.17 rispetto al limite di 0.50), con un limite di velocità superato di 30 chilometri. Ma anche alla precedenza che, nel tratto dell’impatto, spettava proprio a Santorelli. Insomma, Cucciniello ha svoltato, senza fermarsi per far passare la Opel come gli prescriveva il codice stradale.
Ciao Dario fratellone adorato vorrei tanto averti vicino e parlare con te ,mi mancano le risate alle tue battute che ogni giorno sapevi regalare la tua intelligente capacita' di capire le persone e le situazioni la tua forza di carattere che accompagnava ogni tua scelta mi sento sola come sorella anche se per tanti e' incomprensibile questo perche' avendo una mia famiglia a detta di tanti dovrei sentirmi bene e invece non e' cosi' io se mi guardo alle spalle non incontro piu' il tuo sguardo tu che consideravo il mio migliore amico unico fratello esmpio di correttezza e di lealta' per tanti ...alcuni dicono che la morte fisca non possa decretare la fine di una persona cio' che e' stata e io voglio credere a questo e pensarti vicino a me ogni momento della mia vita! Ciao fratellone.
DALL’INVIATO MAURIZIO CERINO Torre Annunziata.La decisione è stata presa nel primo pomeriggio: lo svincolo Torre Annunziata Sud della Napoli-Salerno, direzione sud è stato sequestrato nel tardo pomeriggio di ieri. Il provvedimento è stato adottato dal pm Barbara Trotta, titolare del fascicolo, su delega del procuratore capo Diego Marmo, relativo alle indagini per individuare responsabilità nella morte del 65enne Vincenzo Porzio, annegato nella sua auto sabato scorso, per le conseguenze dell’improvvisa e violenta ondata di maltempo. Oggi, alle 11, i funerali dell’uomo nella parrocchia di sant’Anna alla Pigna, in via Pigna 205, a Napoli. Il sequestro, materialmente eseguito dagli agenti della sottosezione «Angri» della polizia stradale, coordinati dal sostituto commissario Michelangelo Mariano, è giunto dopo il deposito in Procura, da parte degli stessi operatori della polstrada, dell’informativa relativa alla sequenza degli eventi che hanno determinato la tragedia di sabato. Nelle pagine del lavoro dei poliziotti si legge, tra l’altro, che proprio in quel tratto di autostrada, lo svincolo maledetto, anche l’anno scorso si verificarono degli allagamenti. In una circostanza poco mancò che si un automobilista ci rimettesse la vita. Quindi, in pratica, una tragedia annunciata. Siccome, come spiega lo stesso procuratore Marmo, la legge impone di evitare che l’evento delittuoso giunga a ulteriori ed estreme conseguenze, il pm Trotta ha ordinato il «sequestro preventivo» dell’area. Nell’atto del pm è specificato che la decisione trae origine da una stato di «pericolo perdurante», determinato dal fatto che, nel corso di un anno, si sono verificati episodi di allagamento di varia entità; inoltre, constatata la possibilità che una delle concause dell’evento possa essere stata la tracimazione della fogna di via Sepolcri di Boscotrecase, «si rende necessario anche un sopralluogo tecnico da un consulente di ufficio nominato a breve». Un «pericolo perdurante», ipotizzano gli inquirenti, di fronte al quale, dopo un anno dalle prime avvisaglie, nulla è stato fatto per evitare «la reiterazione dell’emergenza». Dalla società Autostrade Meridionali ribattono che «l’anno scorso, proprio di fronte a un episodio di allagamento del piano autostradale, sempre determinato dal cattivo fuzionamento di quella condotta fognaria che proviene dal comune di Boscotrecase, furono effettuati lavori di manutenzione e risoluzione tali da evitare il ripetersi dell’evento». Sul fronte investigativo, dopo il sequestro, dovranno essere raccolti elementi utili per stringere il cerchio sulle responsabilità di chi potrebbe aver peccato di superficialità, nel corso dei due anni trascorsi dall’entrata in esercizio del sottopasso. Una delle priorità è quella del collaudo: le domande alle quali i tecnici dovranno dare risposta riguardano l’esatta collocazione dei meccanismi di drenaggio. Nella serata di ieri il medico legale Angelo Mascolo ha eseguito l’esame autoptico e tossicologico sul corpo di Vincenzo Porzio, con l’assistenza del perito di parte Antonio Lombardi, indicato dall’avvocato della famiglia Porzio, Costantino D’Aulisio Gagliarota. Come si ricorderà Vincenzo Porzio, un tipografo napoletano, nella serata di sabato, in compagnia della moglie Filomena Tramontano, rimase intrappolato nella sua auto al centro del sottopasso dello svincolo Torre Annunziata Sud, travolto da un muro di acqua: la moglie miracolosamente salva; lui annegato nella sua vettura.
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