associazione italiana familiari e vittime della strada - onlus

NOTIZIARI


Notiziario n° 1

10 gennaio 2003

 

Editoriale

 Tante croci dentro la cittа, 
tanti sorrisi appesi alle croci

 

Con la nostra manifestazione delle croci del 13 novembre a Roma, in Piazza San Lorenzo in Lucina, abbiamo voluto stravolgere la logica della separazione che circoscrive le diverse realtа in spazi chiusi e nettamente distinti: il cimitero, luogo del silenzio, del pianto, della morte; la piazza, luogo di vita, di incontri, di progetti, di mutevoli sorrisi.

L'abbiamo voluto stravolgere per portare avanti quell'unico progetto di vita che, attraverso la croce, ritrova il giusto senso del cammino.

Ed abbiamo realizzato il cimitero nella piazza, perchй quelle croci e quei sorrisi appesi alle croci incontrassero gli sguardi dei passanti, dei visitatori, riempiendoli di turbamento, di tristezza, e ponessero dolorose domande, capaci di sconvolgere la tranquilla superficialitа che ci dispone a dimenticare.

Ma quegli occhi e quei sorrisi appesi alle croci avvolgono ancora il nostro cuore, ci incoraggiano, ci spingono a trasformare in azione una preghiera, la loro preghiera: "il mio sacrificio и nelle tue mani, non lasciarlo inutilizzato, ma prendi il suo dolore e dai luce alla vita, perchй essa sia un cammino di conoscenza ed amore anche quaggiщ".

E noi riproporremo le croci anche nelle altre cittа, perchй nessuno dimentichi, perchй ciascuno rifletta e si disponga davvero a sostenere la vita.

 

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

(presidente)

 

 Rinnova subito l’adesione per il 2003!

  Utilizza il bollettino unito a questo Notiziario e giа intestato al conto corrente postale n. 13211438 dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus – o versa sul c/c bancario  27685/5 pure intestato a Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus presso Cassa di Risparmio di Cesena, abi 6120, cab 23901 –

oppure in contanti al responsabile locale – in ogni caso indicando come causale “quota adesione 2003”

 

La quota minima и di 10 euro ma puoi versare di piщ per essere socio sostenitore (da 25 euro in su) o benemerito (da 100 euro)

 

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 Unirsi per fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti”
  
Viene spedito con questo numero del Notiziario l’opuscolo programmatico dell’Associazione aggiornato a ottobre 2002.
   Leggilo e dacci impressioni e consigli.
   Si tratta infatti dei motivi e degli obiettivi che tutti insieme vogliamo e dobbiamo chiarire e realizzare per la difesa della vita sulle strade e nei Tribunali.

Opuscoli “vittime della strada”

    Si ricorda che per  partecipare  al 5° opuscolo и necessario inviare una foto e qualche cenno sulla persona perduta, sull'incidente ed eventualmente sulla situazione processuale, all'incaricato Francesco Saladini, via Trivio 1, 63100 Ascoli Piceno.

     Oltre a costituire un modo di ricordare chi ci ha lasciato e di conoscerci tra noi, l'opuscolo puт essere utile in concreto nei processi penali e civili, negli interventi di educazione stradale nelle scuole; le sue foto, poi, possono essere utili per le manifestazioni delle croci.

 

 

Il diritto alla difesa и anzitutto diritto delle vittime

 “Che fanno cento avvocati legati in fondo al mare?”
“Un buon inizio”

     La battuta и vecchia ma c’и da chiedersi perchй и nata e perchй proprio sugli avvocati.
   
Questa professione ha una caratteristica inquietante: l’avvocato difende chi glielo chiede prima, che sia l’assassino o la vittima, il violentatore o la violentata.
   
E lo fa perchй ritiene suo dovere attuare il “diritto alla difesa” anche dei peggiori soggetti.
   
E’ su questa base che spesso ci troviamo di fronte, a difendere chi ci ha ucciso una persona amata, professionisti appassionatamente impegnati a dimostrare che la vittima era ubriaca, o drogata, o si и suicidata, e che come familiari ci interessa solo guadagnare sulla sua morte. 
   
Ed и sempre su questa base che gli avvocati tutelano i mafiosi, gli evasori totali, i pluriomicidi, i pedofili, i terroristi – e che per farli assolvere hanno ottenuto dallo Stato un sistema tanto garantista che nessuno piщ va in galera e se ci va non ci resta e se ci resta и solo perchй non puт pagare laute parcelle.
    A questo stato di cose noi dell’Associazione abbiamo detto no quando eravamo pochi e soli e continuiamo a dire no crescendo di giorno in giorno quanto a numero e capacitа di lotta.
    Non perchй i colpevoli non debbano essere difesi ma perchй vogliamo esserlo anche noi e possibilmente meglio di loro. 
    Per questo и necessario costruire tra gli avvocati la coscienza che il “diritto alla difesa” и anche e  prima di tutto diritto delle vittime ad essere tutelate dalla violenza, quella dell’ “incidente” e soprattutto quella che all’incidente segue.
    E’ necessario che una parte della “classe forense” si schieri decisamente ed esclusivamente al nostro fianco, anche se non и una posizione facile sul piano processuale e quindi professionale ed economico.
    E’ in questa prospettiva che stiamo mettendo in piedi una rete di legali i quali, convenzionandosi con l’Associazione, hanno sposato con coraggio la nostra linea.
    E su questa linea  incontriamo altri professionisti che giа da prima la sostenevano o che comunque ci danno attenzione e solidarietа.
    Se ci crediamo insieme puт essere davvero “un buon inizio”.

Francesco  Saladini (avvocato)

 

 

Per i rappresentanti locali dell’Associazione

     I responsabili che non hanno giа provveduto dovrebbero inviare ai Consigli comunali la richiesta di delibera di appoggio al nostro disegno di legge C-1885 sulla giustizia, come da "circolare" inviata mesi fa.
   Si tratta di un'iniziativa di successo - hanno aderito infatti diversi Comuni della Provincia di Modena ma anche altri dalle province di Forlм, Messina a Caltanissetta e quelli di capoluoghi importanti come Genova e Cesena (vedi nel sito internet dell'Associazione alla voce "le nostre proposte di legge") - e ancora fortemente attuale.
    Per informazioni e aiuto rivolgersi alla vice-presidente Gabriella Caporicci di Terni.      
   
Chi ha giа provveduto и invitato a segnalarlo alla stessa incaricata dando notizia anche di eventuali riscontri.
    Ancora alla signora  Caporicci ci si puт rivolgere per presentare alla Prefettura richiesta di conoscere se ha preparato la mappa delle strade pericolose urbane ed extraurbane sulle quali effettuare,  come disposto dall'articolo 4 della legge n. 168 del 1.8.2002, il rilevamento a distanza delle infrazioni ai limiti di velocitа.
     Anche questa и una iniziativa importante (perchй c'и il concreto pericolo che la legge non venga attuata) , per la quale il direttivo si riserva di fornire precise indicazioni..

 

Una straordinaria iniziativa di solidarietа

L’Azienda Editoriale “Menabт” di Forlм (www.menabo.com), riconoscendo la gravitа e l’attualitа della strage stradale, ha deciso quest’anno di realizzare una campagna sulla sicurezza stradale a nome della nostra Associazione.
      A tal fine, il 12 novembre 2002 a Forlм presso il Circolo della Scranna, ha organizzato un elegante dopocena per la raccolta di fondi e per la presentazione degli spot sulla sicurezza, e nella conferenza stampa a Roma, il 12 dicembre, ha consegnato ufficialmente la campagna alla nostra Associazione.
     L’iniziativa di “Menabт” rappresenta uno straordinario fatto di solidarietа, sia per l’ampiezza del coinvolgimento operato da un soggetto privato (la campagna avrа grande visibilitа su stampa e radio nazionali ed avrа l’appoggio delle squadre di pallavolo e basket, della Nazionale Italiana di Calcio), sia per la spontanea decisione di dare efficacemente una mano. Si tratta di un’iniziativa perfettamente in linea con la nostra Associazione, finalizzata a infrangere il silenzio con la diffusione su larga scala degli spot, e a ridimensionare gli atteggiamenti di superficialitа attraverso messaggi coinvolgenti e razionali, che spingono alla riflessione e smitizzano quei comportamenti considerati vincenti dalla modernitа: la velocitа, la spavalderia, la sregolatezza. 
     
Distruggere la propria vita o quella degli altri per l’ebbrezza di un attimo и possibile e stupido, dimostra che non si ha consapevolezza dei propri limiti e degli impegni a ciascuno richiesti per vivere nel mondo. Abbiamo proprio bisogno di uscire dalla superficialitа nelle idee e nei comportamenti concreti, e capire che per rispettare la strada dobbiamo  guidare meglio la nostra vita. E’ l’indicazione espressa negli spot creati da Menabт, che ci riportano alla necessitа di porre ordine nella scala dei valori.
     Noi diciamo grazie a Menabт per la concreta collaborazione al nostro impegno di fermare la strage, ed esprimiamo un vivo apprezzamento per la qualitа del lavoro e per aver posto in essere un’iniziativa di solidarietа non in risposta ad una nostra specifica richiesta di aiuto, bensм come offerta spontanea.



Manifestazione delle croci – 13 novembre 2002 S. Lorenzo in Lucina Roma

Con la nostra protesta, silenziosa ma di forte impatto, contro la strage stradale volevamo scuotere l’attenzione dell’opinione pubblica e dei politici e sollecitare la motivazione, specie in questi ultimi, ad un impegno di civiltа: porre fine ai sacrifici umani sulle strade, difendere il diritto di vivere.

Abbiamo simulato un emblematico cimitero per far sentire il doloroso peso della strage; abbiamo diffuso immagini ed espressioni per invitare alla solidarietа e all’impegno personale; abbiamo preparato manifesti e striscioni per suscitare consapevolezza e riflessione e per porre istanze, come quella rivolta al Pontefice perchй, in occasione della Sua prossima visita a Montecitorio, orientasse l’attenzione dei politici sulla necessitа di compiere scelte adeguate a fermare la strage sulle strade. Abbiamo avuto l’accortezza di far precedere tale richiesta con lettera al Segretario di Stato Vaticano, card. Sodano, al Presidente della Camera on. Casini. Ma nessuna attenzione al problema. Il Papa, nel Suo discorso, ha fatto riferimento ad una “grave minaccia” che “pesa sul futuro di questo Paese”, con ciт riferendosi solo alla “crisi delle nascite” ed al calo demografico, senza assolutamente accennare che su di esso pesa la distruzione di tante vite ad opera degli incidenti stradali. Duole riscontrare che, in tale circostanza, il Papa non abbia speso alcuna parola per evidenziare che nessun interesse economico puт giustificare la carneficina che si compie sulle strade.

Un silenzio incomprensibile, che fa diventare retorica la stessa attenzione ai valori; un silenzio presente anche nei discorsi augurali per il nuovo anno 2003, pronunciati dalle massime autoritа istituzionali. In questa nuova circostanza, infatti, sia il Papa che il Presidente della Repubblica hanno ancora totalmente ignorato il problema, giustificando, con il loro silenzio, la sottovalutazione che di esso ne fa la societа. Il Presidente della Repubblica ha affermato che il nostro principale problema и l’occupazione, dimenticando che “primum vivere”. Il Papa, nell’affermare che “la pace и possibile e doverosa”, l’ha riferita solo ai conflitti mondiali, dimenticando che la guerra contro l’umanitа si combatte anche sulle nostre strade, pure esse “sporche di sangue e di petrolio” e gestite con colpevole superficialitа: strade che sopportano un numero spaventoso di vittime, al cui confronto risultano poca cosa le 2807 vittime prodotte dalla seconda intifada, dal settembre 2000 ad oggi. La distruzione della vita и sempre un fatto gravissimo, qualunque sia l’arma usata per uccidere, un fatto carico di ingiustizie e soprusi che tolgono dal cuore la pace.

La nostra manifestazione, nel dare voce a coloro che non hanno piщ voce, ha voluto sollecitare tutti a scommettere a favore della vita; ma ha riscontrato che c’и tanto cammino da fare, a partire principalmente dai politici: anche se alcuni di loro hanno visitato il cimitero delle croci, permane il silenzio sul problema, che sembrerebbe annullare ogni risultato all’impegno di dare visibilitа alla strage, per fermarla.

Di contro, c’и stato il coinvolgimento dell’opinione pubblica: siamo riusciti a far convergere sulla nostra iniziativa l’attenzione dei mezzi di comunicazione (stampa, radio, televisione). Abbiamo raccolto la documentazione di alcune testate giornalistiche: Il Tempo, Il Messaggero, Il Corriere della Sera, L’Avvenire, Il Giornale, City Roma, City Bologna, Metro. Sono stati realizzati diversi servizi televisivi, di alcuni dei quali abbiamo avuto diretto riscontro: TG 3 nazionale, TG 4, Rai Uno “La vita in diretta”, Rai 3 “Report”. Abbiamo ricevuto attestazioni positive e solidarietа dal mondo dello spettacolo, del giornalismo, da associazioni, amministratori, politici.

La manifestazione, in definitiva, ha fatto crescere la credibilitа e la visibilitа della nostra associazione, rendendola piщ forte: un passo necessario per riuscire a demolire il silenzio dei politici.

 Vogliamo considerarla itinerante e riproporla nelle altre cittа, come giа avvenuto nella vigilia del Santo Natale, a Firenze.

  Giuseppa Cassaniti Mastrojeni  

Presidente                 


          
Natale con i tuoi

 

Al di lа di ogni retorica, abbiamo pensato di passare un Natale per noi diverso dal tradizionale. Non che la mancanza delle persone si avverta in questo giorno piщ che negli altri giorni dell’anno, ma vista la particolaritа dell’occasione abbiamo voluto utilizzarla in modo costruttivo.

Il giorno 24 lo abbiamo passato nella centralissima piazza della Repubblica a Firenze, dove abbiamo messo le nostre croci, il nostro striscione e un gazebo con il nostro materiale.

Abbiamo attirato l’attenzione con uno stand decisamente diverso dal contesto di luci scintillanti e addobbi festosi dell’elegante centro cittadino, distribuendo il nostro materiale informativo e facendo conoscere l’Associazione e il suo lavoro.

Un sincero ringraziamento (al di lа, oltre che della retorica, delle formalitа) va al vice sindaco Graziano Cioni per il suo aiuto e la sua notevole disponibilitа.

И stato, in fondo, il nostro modo di passare il “Natale con i tuoi”.

Bertei e Cianti

(responsabili per Prato e Firenze)

 
Sede di Latina:
l’impegno del Sindaco per la sicurezza

 

Desidero rendere noto l’impegno del Sindaco di Latina, on.le Vincenzo Zaccheo, per la sicurezza nella cittа e per l’attenzione rivolta alla nostra Associazione.

Ha promosso concrete iniziative per prevenire gli incidenti stradali, con campagne per l’uso del casco e l’utilizzo delle cinture in auto. Ha potenziato i controlli ed ha prolungato ad orari notturni il pattugliamento stradale da parte dei vigili urbani, per reprimere comportamenti inosservanti del codice della strada e del buon senso. Il maggiore controllo del territorio ha dato i suoi frutti: un sensibile decremento del numero degli incidenti. Ci ha invitati per la consegna delle nuove moto ai vigili urbani, ha istituito il vigile di quartiere. Ha accolto la richiesta di aiuto della nostra presidente, per assicurare alla manifestazione delle croci del 13 novembre la presenza di stampa e tv.

Ringrazio il Signor Sindaco, riconoscendo anche io, come ha giа fatto nella sua lettera di ringraziamento la nostra presidente, che i frutti del nostro impegno umano dipendono pure dall’amplificazione dei messaggi ad opera dei mezzi di comunicazione.

 

Giovanni Delle Cave

(responsabile per Latina)

 

 


Decisioni del Direttivo

   Il consiglio direttivo dell’Associazione si и riunito da ultimo a Roma il 7 dicembre 2002 nella sede dell’ARAP messa gentilmente a disposizione dai signori Cianfanelli.
  
E’ stato riaffermato il principio del rispetto delle competenze dei singoli consiglieri  ed и stata precisata (in relazione anche al patrocinio ACI)  l’esigenza del consenso del direttivo per unire il nostro nome  a quello di altre strutture in iniziative di rilievo nazionale, riscontrandosi peraltro nei due convegni del 29.11 e del 13.12.2002 la prova dell’apertura della nostra struttura al confronto con altre posizioni.
   Il consiglio ha integralmente confermato la linea dell’Associazione sui temi della giustizia come espressa nel documento “unirsi” e nel disegno di legge 1885 presentato per noi  il 30.10.01 alla Camera dei Deputati dall’on. Misuraca; e ciт anche per  la richiesta che i danni biologico e morale siano valutati negli stessi – e alti – valori in tutto il Paese e per tutti i danneggiati quale che ne sia la posizione culturale e sociale.
    Interessato dalla richiesta della Fondazione Luigi Guccione di costituire un coordinamento tra le associazioni di Familiari di vittime della strada, la nostra compresa, il direttivo ha dato mandato a Bertei, con la collaborazione di Mariani, di acquisire migliori dati, riservando per ora ogni decisione.
     Si и ancora deciso di aggiornare e ristampare (incaricato Saladini) l’opuscolo “che fare dopo un incidente stradale” da distribuire poi capillarmente ai danneggiati tramite i Pronto Soccorso e altrimenti.
     Sulla mozioni approvate dall’assemblea dei Soci del il 21/22 settembre,  il direttivo ha deciso di organizzare (proposte Maiocchi) un incontro a Milano con intellettuali, editori e giornalisti particolarmente sensibili ai nostri temi, dando incarico allo stesso dr. Maiocchi di predisporne il piano da esaminare in altra riunione e di preparare  un audiovisivo e altro materiale informativo e didattico per le iniziative dei responsabili locali dandone incarico a Caporicci; di acquisire (proposta Piccirillo) dallo stesso proponente maggiori informazioni, quanto a programma operativo e spese, sul  tour itinerante del pullman attrezzato per l’educazione stradale; infine (proposta Muciaccio) di organizzare con il Centro Antartide un convegno a Bologna su “la comunicazione e / per la sicurezza stradale” con incarico ai responsabili bolognesi.
    L’esame delle restanti mozioni e degli altri punti ai quali si riferiva la convocazione и stato rinviato, dopo oltre 5 ore di discussione, a successiva riunione.
    Al di fuori dell’ordine del giorno, il direttivo ha perт preso atto della costituzione di parte civile dell’Associazione nel processo per la morte di Francesca Piacentini dinanzi al Tribunale penale di Modena. 
    Per quanto ci risulta и la prima volta in Italia che una struttura di familiari e vittime ottiene questo importantissimo risultato. Si da atto all’avvocato Gianmarco Cesari di Roma del successo conseguito.

 


Vittime della strada mai piщ sole

    Ammessa per la prima volta in Italia, da un Giudice di Modena, la costituzione di parte civile dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, nell’interesse collettivo della tutela del diritto alla vita ed alla salute per le vittime degli incidenti stradali.
    La costituzione и stata ammessa in un processo per omicidio colposo di una bambina di 11 anni, a favore del genitore superstite, Franco Piacentini di Modena, legittimando in tal modo il diritto dell’Associazione a far valere anche in sede penale l’obiettivo statutario di dare giustizia ai superstiti.
    Il successo di questa iniziativa и stato confermato il 18 dicembre: anche il Tribunale di Pisa ha accolto la costituzione di parte civile dell’Associazione nel processo a carico dell’investitore di Michela Simeone, deceduta, e Giorgio Giunta.
    In entrambi casi l’Associazione si и costituita in giudizio con l’avv. Gianmarco Cesari del foro di Roma, esperto in danno alla persona.
    Alle vittime verrа garantita, per questa via, non solo assistenza, sostegno e consulenza, ma anche la partecipazione diretta dell’Associazione nei processi penali e civili che le riguardano.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

(presidente)

 

Testimonianza per omicidio: tenerla nel cassetto non и reato

Lo ha stabilito il 17 dicembre il giudice Sicuro del Tribunale di Messina, nel corso di un processo collegato all’omicidio colposo in danno di Valeria Mastrojeni, giovane vittima della strada: ad essere assolto “perchй il fatto non costituisce reato” и stato il vigile urbano che aveva raccolto le dichiarazioni dell’unica testimone oculare dell’incidente e, nondimeno, le aveva trasmesse alla Procura della Repubblica ben tre mesi e sette giorni dopo.

Avevamo denunciato l’ingiustificato ritardo, ostativo al corso delle indagini: la testimonianza era, infatti, decisiva per stabilire chi fosse alla guida. Ma il giudice, nonostante ciт, ha ritenuto non sussistere alcun reato.

И necessaria, a seguito di questo precedente, una riforma legislativa sul punto, affinchй le testimonianze utili ai procedimenti per omicidio vengano rimesse all’autoritа competente senza dilazioni in danno delle vittime e i processi che riguardano le vittime dei reati colposi si svolgano in tempi ragionevoli, assicurando alla giustizia i responsabili.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni

(presidente)

 

 Proposte alle scuole

Ad inizio d’anno scolastico le sedi hanno provveduto ad inviare alle scuole superiori un questionario sulla giustizia, e a proporre una collaborazione sull’esperienza della strage, anche con dibattiti intorno al questionario. I responsabili di sede dovranno sollecitare le scuole che non hanno dato risposta e comunicheranno alla sede di Messina i risultati dei questionari, indicando anche le collaborazioni effettuate.

I Nostri Obiettivi

Fermare la strage sulle strade.

 

И uno degli obiettivi forti della nostra Associazione, ancora ben lontano dall’essere raggiunto, nonostante la gravitа del problema della strage stradale cominci ad avere piщ visibilitа nella societа.

La nostra Associazione ha dato, in questa direzione, un buon contributo, ma и pur sempre molto poco rispetto alla gravitа della strage. Non abbiamo lesinato riflessioni e sollecitazioni alle istituzioni per risvegliare il loro impegno. Per contro, riscontriamo che i nostri governanti – quelli di ieri e quelli di oggi – non danno prioritа alcuna all’obiettivo della sicurezza sulla strada, tanto и vero che continuano a girare attorno ai problemi e ci propinano leggi che, mentre hanno la pretesa di “ridurre drasticamente gli incidenti stradali”, appaiono invece affette da quella logica burocratica, carica di parole, di procedure, di confusioni: ingredienti utili per stancare e disorientare, facendo sм che tutto resti come prima. Ci riferiamo anche alla legge 168 dell’1 agosto 2002, che aveva acceso la speranza dei controlli a distanza, ma non appare elaborata secondo la logica stringente dell’intervento risolutivo.

La strage non si ferma, и sotto gli occhi di tutti; sulle strade c’и una guerra combattuta con le armi improprie della superficialitа e del mezzo di trasporto, uno stillicidio continuo di vite, numeri che si ripetono, morti annunciate, prevedibili e, quindi, evitabili. Una guerra che, per essere arrestata, richiede scelte strategiche: non serve per l’immediatezza l’educazione stradale, che и fondamentale ma darа risultati nel lungo periodo, occorrono piuttosto controlli serrati, per evitare che l’incidente accada. E allora aggiungiamo all’insufficiente organico dei corpi di controllo i mezzi di rilevazione delle infrazioni a distanza, nell’ottica di assicurare il controllo totale sulle strade; togliamo dalla legge gli orpelli e i condizionamenti in essa contenuti e diamole la forza e l’apertura richieste dalla necessitа di salvare la vita; scommettiamo sulla riduzione della strage tramite i controlli e premiamo quei corpi di controllo nel cui territorio si registra la diminuzione degli incidenti. Il controllo aiuterа sicuramente a ridimensionare l’individualismo e la sregolatezza sfrenata ed a costruire la cultura dell’osservanza della norma che, partendo dalla strada, produrrа effetti anche negli altri contesti sociali.

Ai politici chiediamo di porre attenzione alle richieste dei cittadini, di operare con intelligenza e coerenza, per servire e garantire i diritti umani e per dare dignitа all’esercizio del potere.

 

Dare giustizia ai superstiti

    Anche questo obiettivo и ben lontano dall’essere raggiunto. Il nostro ordinamento giuridico и discriminatorio nei confronti delle vittime, anche se l’articolo 3 della Costituzione afferma che siamo uguali dinanzi alla legge e l’articolo 111 garantisce, per il giusto processo, condizioni di paritа tra le parti.
    La giustizia sottovaluta la vita distrutta e continua a ritenere che per l’omicidio da incidente stradale non и neanche necessario fare espiare una pena. C’и un atteggiamento di favore e premiale nei confronti dell’imputato, arbitrariamente sostenuto dai magistrati.      La legge, in effetti, permette l’applicazione differenziata della pena in rapporto alla gravitа della colpa, ma in concreto si registrano a tappeto patteggiamenti con sospensione condizionale della pena, che esprimono offesa per le vittime e tracotanza nel sabotare la legge da parte della giustizia. Le vittime o i familiari non vengono neanche ascoltati. I loro ricorsi agli organi superiori di giustizia per i diritti negati vengono sistematicamente archiviati.
     E noi siamo costretti a cedere o a tentare, faticosamente e con dolore, di risalire la china della giustizia, per difendere quei diritti sui quali poggia la dignitа umana.
     И una lotta ad armi мmpari, poichй le istituzioni hanno un potere che sovrasta il singolo; ma, associati, dobbiamo trovare il modo per conquistare quello spazio che le istituzioni ci negano. I convegni, le proposte di legge, il coinvolgimento dei consigli comunali per il sostegno ad esse, i legali convenzionati ed ora la costituzione di parte civile dell’Associazione a fianco delle vittime sono tutti modi per portare le istituzioni a tener conto dei diritti delle vittime.
     Ma dobbiamo avere ancora piщ voce, piщ visibilitа, piщ forza, tanto da far crescere nei magistrati la consapevolezza – necessaria per cambiare – di essere “troppo leggeri nell’applicazione della pena”, come ha affermato il magistrato Enrico Ferri nella trasmissione “Report” Rai 3 dell’8/10/02, dopo avere anche riconosciuto che nella magistratura c’и “indulgenza verso il conducente”.
     Ma per fare in modo che la giustizia sia amministrata a partire dalle vittime и fondamentale il coinvolgimento dell’opinione pubblica, tramite persone e canali di comunicazione capaci di far rientrare lo spessore del problema in un impegno di civiltа.
     C’и molto lavoro da fare, molto su cui pensare e ideare per costruire un itinerario percorribile.

 

 


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