Vincenzo Scelta   24 anni  Pistoia  11.12.1973 – 8.10.1998 




        

         Nostro figlio e mio fratello Vincenzo avrebbe compiuto 30 anni questo dicembre, se la sua vita non fosse stata stroncata da un ubriaco al volante. 
     Per noi ogni giorno senza lui, da quel maledetto 8 ottobre del ’98, non и vivere, и tentare di sopravvivere; и dire che era buono, semplice ma maturo, disponibile con tutti, и riduttivo perchй и impossibile racchiudere in aggettivi la voglia di vita di un ragazzo di 24 anni. 
     L’incidente, per chiamarlo cosм, si svolge nella notte tra il 7 e l’8 ottobre sulla provinciale Vecchia Pratese, in piщ tempi: prima c’e l’auto di un ragazzo che effettua una inversione tanto improvvisa da rendere inevitabile l’impatto da parte dell’auto di Vincenzo che, anche se nessuno и ferito, non puт ripartire; per questo, e perchй ritiene che l’altro sia ubriaco da come si agita, Vincenzo chiama noi genitori, lo raggiungiamo, lo troviamo vicino alle auto incidentate. 
     In attesa dei Carabinieri torniamo dopo un po’ tutti alla nostra auto; Vincenzo, alto com’и, ci mette le braccia sulle spalle dicendoci di stare attenti ad attraversare; e attraversiamo, Vincenzo e il padre avanti, io, la madre, dietro, che lo osservo per controllare che davvero stia bene. 
     D’improvviso sentiamo un gran botto, mio marito si gira verso Vincenzo ma Vincenzo non c’e piщ, preso in pieno da un’altra auto e scaraventato a molti metri di distanza; ci precipitiamo verso di lui, lo abbracciamo, lo chiamiamo, non risponde; e le nostre mani sono piene di sangue. 
      Dall’auto investitrice scende un uomo sui 45 che non si tiene sulle gambe da quanto ha bevuto (sapremo poi che avrebbe dovuto portare gli occhiali e che l’auto non era revisionata da 2 anni ed era priva di assicurazione da 4), viene verso di noi e dice ”mi dispiace, non l’avevo visto”; urliamo ”non l’hai visto? Uno alto 1
metro e 90, con un maglione giallo e due persone che gli camminavano vicine, non l’hai visto?”; ma tutto e inutile ormai. 
     E’ inutile anche cercare di contattare il Magistrato, che manca al primo appuntamento e ci da il secondo quando il procedimento и chiuso: non possiamo parlare, ne vedere alla sbarra chi ha ucciso Vincenzo davanti ai nostri occhi: l’ubriaco patteggerа, per l’imputazione di omicidio ”colposo” e per lo ”stato di ebbrezza dovuto all’ingestione di bevande alcooliche”, 6 mesi e 20 giorni di reclusione, 7 giorni di arresto e una multa, ma coi benefici della condizionale e della non menzione: in pratica nessuna sanzione. 
      E’ la storia di tutti i familiari, che a tutti fa male: perchй perdere un figlio e un fratello e tremendo, ma sapere che non avrа, che non ha avuto giustizia, significa vederlo morire un’altra volta. 

                     Demetrio Scelta, Sabina De Mieri, Rosa Scelta

associazione italiana familiari e vittime della strada