Ospiti

Nota n °261
da vetroverde il 19/02/2006 • 23:57

31 dicembre 2005, ore 6.15.

La mia auto inizia a slittare su una grande lastra di ghiaccio su un rettilineo in discesa. Nel senso contrario al mio sta giungendo un TIR. La prima cosa che penso è che ho trent'anni, non posso morire….. Nonostante la bassa valocità perdo completamente il controllo dell'auto a seguito di una frenata e gli vado addosso con la mia fiancata. L'autista scende per chiedermi come sto. Ancora sotto choc riesco a rispondergli che sto bene, non mi sono fatta niente. Ho ancora le cinture allacciate. E' un attimo, mi volto e vedo un'altra auto che, dal mio stesso senso di marcia, sbanda in discesa. Ricomincio a urlare, vengo travolta, sbatto contro il guardrail, intravedo una seconda auto che viene verso di me slittando sul ghiaccio, anche questa mi colpisce e poi...Un ultimo colpo, fortissimo, laterale, contro la prima auto, e il mio braccio sinistro sbatte contro la portiera. Senso di gonfiore e di caldo improvviso alla mano, poi dolore al braccio. Mi aiutano a uscire dalla macchina, il braccio mi fa male. Adesso ho freddo alla mano, sembra congelata. Guardo la mia auto, mi accorgo che si sono aperti i due air bag frontali. Arrivano l'ambulanza e i carabinieri. Vengo trasportata all'ospedale. Frattura scomposta del radio sinistro, devo essere operata. Chiedo subito all'ortopedico se la mia mano si muoverà come prima, sono mancina e per lavoro devo disegnare...Risposta: se tutto va bene...sì. Ma non si sbilancia. Vengo portata nella stanza dove ci sono le altre ricoverate. Dopo 6 ore dall'incidente, per la prima volta, piango in silenzio, nel letto. E cerco di immaginarmi quali altri lavori potrei fare, se dopo l'operazione non potessi usare la mano come prima. Faccio l'esperienza, per la prima volta, di un ricovero in ospedale e di un'operazione. Mi viene inserita una placca con 6 viti. Dopo due giorni vengo dimessa. Torno a casa. Non ho più un lavoro, una macchina. Piango a lungo in camera mia, da sola. Ma piano piano mi faccio forza e riesco ad abituarmi alla nuova situazione. Sono mancina e imparo a mangiare, lavarmi, scrivere, con la mano destra. Dopo venti giorni mi vengono tolti la doccia e i punti. Inizio a fare la terapia per la riabilitazione. Il mio braccio si muove abbastanza bene, ma ho delle difficoltà nella torsione. Nel frattempo cerco un lavoro e una macchina nuovi. 

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E siamo ad oggi, domenica 19 febbraio. Non ho ancora recuperato del tutto la mobilità dell'arto. Sto continuando a cercare una macchina e un lavoro.

………..Ma sono viva.

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Questo lungo post è dedicato a tutte le persone che sono state meno fortunate di me. E ai loro familiari. Dal 31 dicembre ho un unico pensiero: sono viva, e sto bene. So che è stato solo un caso il fatto che la mia auto abbia slittato lateralmente. So cosa sarebbe potuto accaduto se avessi fatto un urto frontale contro il TIR.

E per questo ringrazio di essere ancora qui.