Ospiti

Nota n °240
da barbara il 03/01/2006 • 14:39

Salve a tutti e buon anno,per chi non mi avesse riconosciuto sono sempre io la mamma della piccola marcella. In questi giorni che sono ritornata al lavoro ho potuto finalmente leggere tutti i messaggi che sono stati scritti in questi mesi e devo dire che li ho trovati tutti molto belli e molto incoraggianti verso la vita, questa volta voglio essere io a raccontarvi una storia, la mia storia.

Eravamo in 5 un famiglia come tante, mamma e papa' che lavorano io che inizio a muovere i primi passi nel mondo del lavoro e i miei due fratelli Nicola e Francesco che vanno all'universita' ( entrambi ingegneria ) arriva Giugno 1997 e mio fratello nicola e' il primo a laurearsi e io finalmente trovo un lavoro stabile ( lo studio presso il quale lavoro ancora ) ci sembrava di toccare il cielo con un dito eravamo felici poi una mattina il 5 Luglio 1997 un carabiniere bussa alla nostra porta le uniche parole che riesce a dirci sono " ci dispiace per Nicola" , la macchina sulla quale viaggiava al ritorno dalla discoteca alle quattro del mattino era finita contro un palo della luce e poi contro un palazzo e per mio fratello e il suo amico condicente non c'era stato niente da fare. Siamo arrivati a toccare il fondo le lacrime e il dolore erano sempre nei nostri cuori quanto nel 1999 scopro di essere incinta mo sposo nel 2000 e nello stesso anno il 18 luglio nasce Valentina la mia prima bimba poi con tanta gioia l'8 Aprile 2003 nasce la mia seconda figlia Marcella, e quel giorno pensai che dopo tanto dolore era arrivato per noi il momento di sorridere e correre incontro alla vita, ma mi sbagliavo la morte e il dolore ci attendevano ancora. Il nove aprile 2004 la sera del venerdi' santo era di ritorno a casa con tutta la mia famiglia quando quei maledetti fari ci vengono addosso, di tutto cio ricordo solo di essermi risvegliata in ospedale, mi dissero che mio marito aveva entrambe le gambe macellate, valentina era in coma e la mia piccola marcella era volata tra tutti gli angeli del Signore.Ora voi tutti parlate di coraggio di nuova felicita' di serenita' e vero il signore mi ha donato un altro figlio ( Federico ) ma che prezzo alto ho dovuto pagare.Non so' chi mi ha dato la forza di superare tutto questo, la vita e' un lungo percorso e nessuno di noi sa' cosa ci puo' riservare il futuro. Un giorno ho trovato un bigliettino sul quale c'era scritto" amare qualcuno vuol dire anche farlo conoscere a chi non l'ha mai conosciuto " . penso che sia la cosa piu' bella che possiamo fare per i nostri cari.

Un grosso saluto a tutti.