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Nota n °946
da angeloantonio il 13/12/2007 • 16:50

Il guidatore di un furgone che con una spericolata inversione sulla Tangenziale il 3 novembre scorso provocò la morte della 26enne Valentina Arena, sbalzata da una moto, è stato arrestato dalla polizia stradale. Si tratta di Sergio Santoro, di 29 anni. Nei suoi confronti, su richiesta del pm Ludovica Giugni, è stata emessa una ordinanza di custodia agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso. A lui gli investigatori sono risaliti esaminando le immagini delle telecamere nei pressi della galleria di Capodimonte, dove avvenne l’incidente. Gli inquirenti hanno individuato, tra un migliaio di veicoli esaminati, il Ford Transit che presentava ancora il parabrezza rotto ed era stato «riparato nella parte spigolare anteriore destra». Santoro, secondo quanto emerso dalle indagini, si era appropriato arbitrariamente dell’automezzo della ditta, riportandolo nel parcheggio la sera del giorno successivo. Valentina era fidanzata con Luigi. Aveva 26 anni, e stava per laurearsi in letteratura europea al Suor Orsola Benincasa. La sua vita è stata stroncata da quel maledetto furgone assassino che girava indisturbatamente per le strade di Napoli, con la targa coperta. Ha investito lei e il suo ragazzo, che erano insieme sulla moto. Lui si è salvato. Lei non ce l’ha fatta. Quella tragica giornata viene così ricordata da un amico della vittima: «Era uscita di casa con il fidanzato Luigi, per andare a cena dalla suocera, quando a un certo punto si sono fermati con la moto all’area di servizio Api all’uscita di Capodimonte della Tangenziale. Dopo aver fatto benzina, erano circa le 23.30, stavano ripartendo ma un furgoncino Ford Transit di colore chiaro li ha colpiti in pieno». la scena è stata ripresa appunto da una telecamera della stradale che ha fotografato la targa del furgone che era coperta. Nell’urto, Valentina ha fatto un volo di una quarantina di metri. Il suo casco forse non era allacciato bene. Fatto sta che si è slacciato. L’impatto della testa sul cemento è stato durissimo. L’assassino del Ford Transit, invece, si è dato alla fuga. Immagini viste e riviste decine di volte. Valentina fu portata in ospedale in gravissime condizioni e operata, e per alcuni giorni è stata in coma farmacologico. Poi la morte.