Ospiti

Nota n °132
da guestbook il 02/11/2005 • 23:40
141 16.08.2005 um 05:52
Autore: Pilar
....ti senti in colpa perché tu l'hai ancora, una vita... ogni sorriso, ogni attimo vissuto, ti sembra ingiusto, contro quelli che le persone che amiamo e non ci sono più, non possono più vivere...
A distanza di 12 anni, con i miei 28 anni, mi ritrovo ancora a chiedermi che ci faccio qui... qual è la mia via... se c'é un perché alla mia esistenza perché ancora non l'ho capito...
Mi chiedo cosa sarà di me...se sarò mai FELICE, ma felice di quella felicità interiore, che ti fa anche sorridere il mondo intorno, pure quando è triste..
Non so quant'é che non provo più quel tipo di felicità...
Ho avuto solo due storie importanti in vita mia. Una durata 7 anni e mezzo con uno dei migliori amici miei e di mio fratello, iniziata 6 mesi dopo l'incidente che l'ha ridotto a invalido a vita, e che ci ha strappato Michele... Pensavo sarebbe stato tutto perfetto con lui, conosciuto da quand'ero in fasce... Invece mi ha spezzata, si è preso gioco di me e dei miei sentimenti, e io l'ho lasciato fare perché innamorata...
Poi finalmente ho preso la decisione più saggia della mia vita, a gennaio 2001, e l'ho mollato...
Ho trovato il vero Amore, non più quello adolescenziale, tanto sognato... Ma quello Vero... Ma anche con lui, dopo diversi mesi di vero amore, ci sono stati dei problemi, quelli che un po' a tutti capitano, e così mi ritrovo a distanza di più di 4 anni, che ci stiamo lasciando...ma è un prendi e molla...
Io ho paura di ritrovarmi sola di nuovo... Perché solo è chi subisce, anche indirettamente, con la morte di un famigliare o amico, un incidente... E' vero, Barbara...Veniamo abbandonati...forse in primo luogo dalle autorità, poi da coloro pensiamo amici, talvolta anche dalla famiglia, chiusi come siamo ognuno nel proprio dolore...
Io ho fatto forza a tutti... ero la colonna che sorreggeva la mia famiglia...non ho voluto dar preoccupazioni a loro (i miei genitori sono divorziati, già all'epoca, nel 1992, e mio padre è pressoché inesistente...) e così mi sono tenuta il mio dolore... che piano piano però ha voluto uscire...
Ho sofferto di grosse depressioni, volevo farla finita, anche se non sono mai arrivata a tanto...
Forse la morte di un mio caro amico per suicidio mi ha aperto ulteriormente gli occhi...lui sì che era amato!!
Dico sempre che se dovessi morire io basterebbe tranquillamente una chiesetta sperduta in campagna, per le poche persone che verrebbero...
Forse sono troppo sensibile per i "comuni mortali"...forse è solo un dolore che portiamo solo noi, che capiamo solo noi...e a volte anche chi ci è accanto ma davvero accanto, e condivide con noi la perdita, nonostante questo la vive da sé, non con noi davvero!
Non riesco a guardare mio fratello senza che mi venga da piangere...
Per questa vita che sì, gli è stata ridata, ma a che prezzo? Dovrà per sempre stare alla merché di qualcuno che si occupa di lui... non avrà mai la sua autonomia, nemmeno in una eventuale storia d'amore, sempre che qualcuna lo voglia davvero conoscere per quella creatura piena d'amore che era, e che è...
Abbiamo passato il Ferragosto in famiglia... e quando stavo andando via... mi ha detto "Ti voglio bene Pilly..." Proprio ieri stavo pensando al fatto che non glielo dico mai...forse per paura di riprovare il dolore di perderlo... anche se gliene voglio...
E allora oggi che me lo ha detto lui...gliel'ho detto e ridetto anch'io...
A volte vorrei ammazzare tutta la gente che mi capita a tiro per la loro superficialità...
Al mare, ieri, ho visto un padre in bicicletta, parlare al cellulare, ovviamente con la mano all'orecchio, non con l'auricolare, e il figlioletto in piedi sul sellino posteriore della bicicletta... Ovviamente entrambi senza casco e il padre tutto fuorché attento alla strada...
Su quegli stessi incroci anni fa che andavo ancora in bici anch'io (dopo di allora smisi per la paura) venni investita da una simpaticissima signora che correva come una pazza e non rispettò il dare precedenza, e quando mi vide a terra (per fortuna senza grosse conseguenze...) si fermò, scese dalla macchina, venne da me accusandomi, e io le urlai che c'era un dare precedenza che lei non aveva minimamente visto, e per fortuna che l'avevo sentita e avevo rallentato, perciò mi prese solo la ruota anteriore buttandomi a terra, altrimenti mi avrebbe presa in pieno, come se non bastasse mio fratello, alla mia famiglia!!!
Dei signori gentili mi accolsero in casa per farmi calmare...E la tipa? Beh, scappò... non prendemmo neanche la targa perché pensavamo si fermasse di più per controllare che stessi bene... Effettivamente solo dopo diversi minuti potevo dire di non avere niente di rotto... perché il braccio con cui ho fermato la caduta mi faceva molto male...ma piano piano passò... E la bici era in parte rotta, niente di irreparabile, però i danni avrebbe dovuto/potuto ripagarmeli lei...
Ma la fifona delinquente scappò....
Quella stessa donna avrebbe potuto prendere quel padre col figlio...che distratto dal cellulare non si sarebbe accorto mai di niente...
A Fregene, vicino Roma, la gente in quegli incroci corre come pazzi...Almeno da pochi anni in qua hanno messo i sensi unici alternati sulle strade, percui non ci sono più quelle vie lunghe che dall'entroterra arrivano fino al mare tutte in un verso...Così forse la gente rallenta...Ma ho visto gente correre davvero come ossessi...
E i ragazzini con quelle macchinette infernali...
Come si fa a permettere tutto questo?!
Troppa gente muore per la deficienza altrui...
E i vigili, la polizia, stanno a guardare...anzi! Sono i primi che non rispettano le regole!!
Qualche giorno fa a Roma, in centro, ho visto diversi conducenti di auto di diverse Armi, dalla GdF alla Polizia, alla Municipale, ai Carabinieri, guidare parlando al cellulare...Ma come si fa?!?!?!
E non fermano mai nessuno...
A Roma risanerebbero le casse dell'intero Stato, se davvero applicassero la legge...
Quando io vedo qualcuno che guida col cellulare all'orecchio, mi accosto e grido ATTACCA!!!
Una volta sono stata anche inseguita da un conducente di una jeep perché mi accostai a una macchina della Polizia e lo segnalai...E loro gliene dissero 4 senza però fermarlo...
Non è giusto che viviamo in questo paese dove ci possono calpestare tutti! Le vittime vengono calpestate troppe volte... Da chi li investe, poi dallo stato, poi da chi dovrebbe almeno rispettare il ricordo, gli amici, e invece si dimenticano...
Mio fratello non ha un amico... E io purtroppo sono come lui...Sono fortunata, forse, perché ne ho 3... Ma in quest'estate anche 2 di quelle 3 si sono dimenticate di me... E quell'unica non è proprio così stretta...
Eppure mi continuo a ripetere che forse va bene così...saranno 2 ma buone...anche se si dimenticano di me...c'é sempre qualche motivo per rimandare...non chiamiamo mai le persone a cui vogliamo bene per dirglielo...
Ma non è mai abbastanza quante volte possiamo dire TI VOGLIO BENE a chi c'é vicino...
Quel momento che ora abbiamo...potremmo non averlo più domani...
Avrei voluto dire a Michele TI AMO... Sarò stata anche una ragazzina di 15 anni...ma lo amavo e avrei voluto dirglielo...
Sono certa che lui lo sappia... che lui lo sapesse... Ma non mi basta...
E ora non so che fare con questo ragazzo... L'ho amato tantissimo, è una persona davvero speciale, e forse il motivo per cui facciamo tira e molla è che entrambi non vogliamo che l'uno esca dalla vita dell'altro...
Non so, non credo di amarlo più, non come una volta...forse lo amo come un amico... ma so che se ci lasciamo definitivamente, uscirà per sempre dalla mia vita... e a me sembra di perdere un'altra parte di me...
Mi affeziono molto a chi mi da amore, affetto vero... lo so perché...lo sapete anche voi...
ne sono certa...
E perderlo...oh, sarebbe come riperdere Michele, o Andrea (l'amico che si è tolto la vita)...
Ho paura...
Fa male...
Tutto fa male...
L'estate è il periodo quasi che preferisco dell'anno, dopo la primavera in cui tutta la natura risorge dal gelo... ma allo stesso tempo, odio l'estate quasi più dell'inverno di fine dicembre, data dell'incidente, perché mi sento sola come non mai...
Vedo tutti che si muovono, scompaiono ognuno con le proprie vite... e io qui, ferma, che non riesco a mettere quella marcia e andare avanti...Sono in stand-by da quella notte tra il 27 e il 28 dicembre...come in attesa di un segnale che mi dica "Via libera, Pilar...adesso puoi andare per la tua strada e ti prometto che non soffrirai più..."
Ma quel segnale non arriverà mai...
E' impossibile, per NOI, non soffrire più...