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Nota n °1365
da renato il 02/12/2009 • 18:24
AIFVS -SEDE PV DI SALERNO
 L’ associazione Nazionale Familiari e Vittime della Strada si è
costituita parte civile attraverso i legali e Gianmarco Cesari e
Gianluca Iaione , nel procedimento penale a carico di Buonocore
Salvatore per aver causato in un incidente stradale  la morte della
giovanissima Debora Radano di 16 anni..
I legali rappresentavano il padre Radano Renato e la madre Astone
Teresa parti civili per la perdita della amatissima figlia.Il Buonocore
è stato condannato alla pena di anni 1 di reclusione, nonché alla pena
accessoria della sospensione della patente di guida per la durata di 1
anno.Il Buonocore ha richiesto il giudizio abbreviato da cui lo sconto
di pena considerate le prove incontrovertibili della sua esclusiva
responsabilità nella causazione dell’ evento mortale.
Il giudice per le indagini preliminari di Salerno non ha adottato, 
la pena che i familiari si aspettavano. L’associazione AIFVS evidenzia
ancora come per un omicidio, anche se colposo,  una pena base di due
anni a cui applicare tutte le altre diminuenti, come nel caso di specie
è vergognosa e testimonia come il legislatore italiano tratti allo
stesso modo un omicidio e una contravvenzione edilizia !  Tuttavia il
Tribunale di Salerno ha inflitto una pena risarcitoria pesantissima
all’ omicida condannandolo alla restituzione in favore delle parti
civili di tutti i danni materiali e morali causati dalla sua condotta
.
L’ evento mortale fu commesso in data 17.6.2008 quando il Buonocore
alla guida del suo motociclo 125 in località Capaccio senza averne l’
abilitazione alla guida, superando di molto il limite di velocità con
un motociclo riconosciuto dal consulente in pessimo stato di
manutenzione sbandava  e disarcionava la giovane Debora che a causa
dell’ impatto con un palo della segnaletica stradale decedeva dopo 13
giorni all’ ospedale di Vallo della Lucania .
I genitori della giovanissima Debora, peraltro responsabili della
sede di Ogliastro Cilento dell’ AIFVS, non si danno pace.
“Nulla ci può restituire Debora e il pensiero che chi ha ucciso
nostra figlia continua a girare libero sulle strade ci riempie di
rabbia, la sospensione della patente per anni uno  inflitta al
Buonocore è troppo bassa.  Adotteremo nuove azioni legali anche nei
confronti del proprietario del motociclo che pur sapendo il pessimo
stato di manutenzione ed il fatto che il Buonocore lo utilizzasse senza
essere abilitato lo ha comunque affidato a lui avendo anch’ egli gravi
responsabilità nella perdita della nostra adorata figlia. Il
risarcimento servirà – continuano i genitori – anche a sostenere le
iniziative dell’ AIFVS e il “Progetto per Deby” che mirano entrambi ad
evitare ad altri genitori il nostro profondissimo ed inestirpabile
dolore”.