Ospiti

Nota n °281
da admin il 22/03/2006 • 01:16

Sono quasi due anni che mi occupo di questo sito, leggo tutte le "storie" di familiari di vittime della strada, tante mamme che parlano di figli, di fratelli, genitori e congiunti  di cui conosco a memoria ogni volto e storia.

Ancora ci sono persone che si lamentano per una multa per eccesso di velocità, e a noi ci vedono come quelli che "rompono" perchè diciamo sempre di moderare la velocità.

Sappiamo bene quali sono le conseguenze.

Sarebbe bastato così poco per evitarlo, un pò di fretta in meno, un pò più di attenzione e di rispetto per gli altri, e quella giornata, e la vita,  sarebbero continuate.
Invece  …

Invece..... mia moglie perde la vita e io dopo essere volato  per dieci metri sopravvivo miracolosamente, e... sentirmi dire poi che sono stato fortunato, fortunato di non poter più svolgere la mia attività, fortunato di avere perso la madre dei miei figli e la compagna della mia vita.

Ti aspetti che ti dica questo una persona insensibile che non ha idea che vuol dire perdere una persona cara, invece no! te lo dicono le persona che fino a qualche tempo prima chiamavi parenti. le sorelle  e la madre.

Persone che non mi hanno perdonato, cosa non lo sò di essere rimasto vivo, egoisti pure nel dolore racchiuso nella loro sfera familiare escludendo perfino i miei figli dicendo loro che il dolore della madre per una figlia/o è il più grande di tutti.

E' vero che è grande il dolore ma è pure vero che non esiste un metro per misurarlo.

Al processo ho visto le sorelle che abbraccivano commossi l'investitore che le ha ucciso la sorella, l'hanno perdonato! Forse è giusto perdonare, nessuno esce di casa con l'intento di ammazzare qualcuno (a meno che non sia un criminale).

E' a me che non hanno perdonato, colpevole di non essere morto.