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Suggerimenti x strade più sicure  -  da Giuliano_Brogi

Ho guidato x 40 anni mezzi pesanti e devo dire che, almeno negli ultimi 20 anni, cioè dall'arrivo dlle ultime tecnologie gli enti gestori delle strade si preccupano solo di fare cassa con le multe ( io ne ho presa una) ma di rendere le strade più  sicure non se ne preoccupano. Mi piacerebbe prlare di questo con uno di quegli"esperti" che vanno in tv a fare bei discorsi. Alcuni suggerimenti: guard-rail montato dove non serve è pericoloso specialmente con i montanti taglienti. Strade a 4 corsie senza corsia d'emergenza e così via ne avrei tanti di suggerimenti Mi potete aiutare  a incontrare qualche   "ESPERTO"?

Postato su20/10/2019 • 19:19  - nessuno commento -
La storia di Carlo  -  da Pietro_Varito

Carlo aveva 11 anni quando la sua vita è stata spezzata. È successo nel ’72, un camion lo ha travolto mentre giocava con la sua bicicletta, il regalo della promozione a scuola. Può un genitore dimenticare nonostante il trascorrere degli anni? No, non può. E non si tratta certo di una storia a sé quella di Carlo. Carlo che voleva vivere, che stava assaporando il gusto del mondo, che lo divorava con gli occhi vivaci di un bambino che sta diventando adolescente.

Cosa resta oggi di Carlo? Una foto al cimitero e un’ingiustizia rimasta impunita perché, allora, negli anni ’70, la colpa era quasi sempre dei bambini che indisciplinati scorrazzavano nelle strade, non certo di un camionista, un padre di famiglia, che rientrava a casa dopo una lunga giornata di lavoro e che, forse, si era distratto un attimo e aveva pigiato troppo l’acceleratore in una strada urbana.

Oggi per queste tristi vicende si va in tribunale, anche se ancora siamo ben lontani dall’ottenere quella giustizia che da anni si auspica per le vittime della strada. Ma allora no, allora i genitori di Carlo non poterono fare altro che raccogliere il corpicino straziato del bimbo e portarlo al più vicino ospedale, quando ormai non c’era più nulla da fare.

Sono trascorsi più di 40 anni, ma ancora oggi, le pratiche che si trovano nel gestionale studio legale di qualsiasi avvocato sono troppe. Numeri che fanno paura, che lasciano senza un perché, e che, forse, un perché davvero non c’è per tutto questo.

Carlo oggi sarebbe un uomo, forse un padre, un marito ma, soprattutto, sarebbe vivo.

Postato su13/07/2017 • 08:28  - nessuno commento -
Ritengo non esista appellativo piu' adeguato che 'assassinio stradale'.
Chiunque per distrazione, che in questo caso è un vero e proprio atto criminogeno, uccide una persona, deve essere considerato dalla società come un omicida, un assassino/a a tutti gli effetti.
Altrochè 'poveretto/a non lo ha fatto apposta'...'in fondo in fondo è stato distratto/a poverino/a, non poteva rendersene conto..' e tutte questi 'buonismi' da quattro
soldi !
Chi provoca la morte di una persona a causa della propria distrazione incosciente e irresponsabile, deve essere chiamato dalla societa' assassino/a.
Personalmente l'ho sempre pensata cosi, a maggior ragione ora ancora di piu'. Ora che una persona a me molto cara ha perso suo fratello a causa di una neopatentata
che nel guidare lo ha travolto senza nemmeno vederlo.
Non ci sono parole per definire quello che si prova.
Questa societa' deve solo vergognarsi se ancora non ha trovato la giusta e attenta considerazione per chi perde un proprio caro in questa maniera intollerabile.
Chi commette un reato di questa proporzione non dovrebbe mai più lavorare in vita sua, dovrebbe essere radiato dai pubblici uffici, gli/le dovebbe essere tolta la patente per sempre, oltre a farsi anche un bel po' di anni in galera.
Invece spesso questi assassini se la cavano con poco, e ritornano alla vita normale come se nulla fosse....!
MA NON DIMENTICHIAMOLO MAI...QUESTI SONO ASSASSINI/E, a maggior ragione, ripeto, se la causa di cio'che hanno commesso è stata la superficialita' e la distrazione omicida.
Mi auguro che questo mio post venga letto e commentato da chi è stato coinvolto in situazioni dolorose come queste. E' ora davvero di finirla con la superficialità con cui si etichettano questi omicidi. La giustizia, cosi facendo, si rende complice di questi reati.
La strada deve smettere di essere un territorio di guerra a causa di irresponsabili al volante.
Elena
Postato su26/11/2016 • 17:20  - 1 commento -
Nuovo codice della strada  -  da CostaAlessandro
La legge n. 41/2016 istituisce i reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, con pene fino a 18 anni di carcere, prelievi per stabilire se il conducente si trova in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, arresto in flagranza obbligatorio e revoca della patente.Sono numerose le novità della legge, che continua a far discutere per il sistema sanzionatorio molto severo, visto da molti come non conforme al principio di proporzionalità tra illeciti e sanzioni, in quanto non va a colpire solamente i pirati della strada ma anche coloro che commettono infrazioni diffuse.Oltre a questo negli ultimi giorni una circolare emessa dal Ministero dell’Interno, ha stabilito la disciplina inerente quei casi in cui le responsabilità non siano del guidatore ma di chi non ha effettuato una corretta manutenzione della strada e delle case automobilistiche.In questa mail ricevuta nel mio gestionale studio legale è riportato: “Il reato ricorre in tutti i casi di omicidio che si sono consumati sulle strade, anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli”. Il riferimento è all’articolo 14 del Codice della Strada, quello che definisce “poteri e compiti degli enti proprietari delle strade” e che li obbliga a “garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione” con la manutenzione e il controllo tecnico delle strade, delle loro pertinenze e di tutte le attrezzature.
Postato su04/05/2016 • 10:00  - nessuno commento -
Non solo un Libro  -  da Angeli_Sconosciuti
Buongiorno a voi tutti, dopo l'aggiornamento del sito che ci ospita, ho preferito riproporre l'invito già pubblicato in precedenza.Mi chiamo Francesco Caré per 25 anni ho prestato servizio come autista soccorritore del 118. A febbraio del 2015 per motivazioni personali ho dovuto abbandonare anche se momentaneamente il servizio attivo.Conosco i drammi che si descrivono in questo luogo di incontro e confronto, li conosco poichè ero partecipe in prima persona a molti di questi eventi, anche se quasi sempre rimanendo dal lato di chi cercava di limitare questi lutti.Ho deciso di scrivere un libro testimonianza su questi drammi e molti di voi hanno già collaborato cone me inviandomi le loro storie. Tra tutte ringrazio la Sig.ra Rosa B. di Bologna che per prima ha aderito al mio progetto. Se volete potete scrivermi direttamente sulla mail francesco.care@vodafone.it Ringrazio voi tutti dell'attenzione.
Postato su04/04/2016 • 13:41  - nessuno commento -
Ringraziamento agli avvocati  -  da angelomanelli
Mi sono rivolto agli avvocati dello studio Spelta-Viadana per sottoporre loro il caso di mio zio deceduto, vittima della strada.Li ringrazio per la cortesia, la competenza, e la professionalità che hanno messo a mia disposizione e che hanno rappresentato per me un valido sostegno in questa difficile vicenda.
Manelli Angelo
Postato su05/03/2014 • 21:12  - nessuno commento -
Giornata mondiale del ricordo 2013  -  da AIFVS_onlus
Il video ufficiale della FEVR (Federazione Europea delle Vittime della Strada) per la giornata mondiale delle vittime della strada del 17 novembre 2013
 

 

Postato su12/11/2013 • 12:15  - nessuno commento -
La piccola Beatrice rivive in Lords & Knights  -  da alexander
GORGONZOLA (Milano) – La piccola Beatrice Papetti, la 16enne investita mortalmente la scorsa settimana nel milanese da un pirata della strada, torna a vivere grazie a un gioco strategico medievale nato per il mondo mobile, Lords & Knights (Signori e Cavalieri). Il padre Nerio, infatti, è uno dei giocatori del server 3 Italia, ed i compagni di mille battaglie, alleati e rivali, hanno deciso di mostrargli tutta la propria vicinanza dando il nome di Beatrice ai loro castelli e fortificazioni. Un modo cavalleresco e nobile per stringersi intorno ad un amico, seppur virtuale, colpito da una così immane tragedia. BEATRICE – “Tanto gentile e tanto onesta pare […] e par che sia una cosa venuta / da cielo in terra a miracol mostrare”. Con queste parole, Dante Alighieri descrive l’immagine della sua amata Beatrice in un sonetto della Vita Nova. Ma Beatrice è anche una ragazza di appena 16 anni che è stata strappata ai suoi sogni, al suo futuro e all’amore e all’affetto dei suoi genitori, Roberta e Nerio, e della sorellina Francesca da un pirata della strada. È la sera di martedì 9 luglio. Nerio era di turno come autista volontario su un’ambulanza quando, intorno a mezzanotte, ha ricevuto una telefonata da Giovanni, suo nipote 18enne, sotto shock. Un incidente terribile era occorso a Beatrice. L’INCIDENTE – La ragazza era stata falciata da un’auto ed era stata sbalzata a 70 metri di distanza, mentre la sua bicicletta era planata a 100 metri dal luogo dell’impatto. L’autista, però, non si era fermato a soccorrere la piccola Beatrice ed era scappato, come se niente fosse successo. L’uomo, Gabarbi El Habib, un magrebino 39enne, ormai braccato dalle forze dell’ordine, si è poi costituito nella tarda serata di ieri. Mentre scappava, però, si stava consumando la tragedia della famiglia Papetti. L’ambulanza di un’associazione diversa da quella in cui presta servizio Nerio aveva portato la ragazza, ormai in arresto cardiaco, all’ospedale di Melzo, ma, nonostante gli sforzi dei sanitari, il cuore di Beatrice aveva smesso di battere. IN PARADISO – Come detto, a pochi giorni di distanza dal fatale incidente, Beatrice è tornata a vivere grazie ai cavalieri e ai signori di Lords & Knights. Un’intera comunità virtuale, adesso, combatterà nel nome della dama Beatrice, che come nel Paradiso dantesco “così dentro una nuvola di fiori / che da le mani angeliche saliva / e ricadeva in giù dentro e di fori, / sovra candido vel cinta d’uliva / donna m’apparve, sotto verde manto / vestita di color di fiamma viva”.
Postato su20/07/2013 • 12:45  - nessuno commento -
la difficoltà di punire e la difficoltà di sentirsi tutelati  -  da marcogospa
E' difficile sentirsi tutelati specialmente quando succede che si subisce un torto, si subisce un danno e poi si vede che per vedersi risarcito tale danno che già è irrisarcibile, bisogna passare un iter burocratico assurdamente lungo.
E' smodatamente frustrante e poi le istituzioni che dovrebbero proteggerti permettono che i tempi si allunghino e che ci siano situazioni in cui una persona che è stata daneggiata debba accontentarsi magari di quel poco che gli viene dato. Se poi si crede in certi valori e si vuole giustizia allora bisogna prepararsi a passare tante altre umiliazioni e tempi lunghissimi di attesa...è come lottare contro i mulini a vento. C'è poco da essere positivi...e magari nel frattempo qualche politico ci mette del suo e per far felice qualche amico assicuratore capace che ci mette dentro qualche legge che favorisce tali lobby che se sono così potenti e ricche ci sarà pure un motivo.
Mentre chi ha subito un danno permanente e irrisarcibile deve tirare a campare e accontentarsi delle briciole che lasciano cadere a terra...e di dovrebbe considerare tale paese civile?!? d
Postato su11/07/2013 • 23:52  - nessuno commento -
Buon giorno a tutti!Non sono sicura di scrivere nel posto giusto, spero di non commettere errori. Ieri ho letto di questa associazione su una rivista e mi sono sentita una di quelle che non fa niente per cambiare le "cose", così, per quanto possa valere, ho deciso di inserire il vostro logo (intitolando "VOGLIA DI VITA") sul mio blog. Non metto qui l'indirizzo, non voglio che sembri banale pubblicità se così si può dire ma se qualcuno volesse verificare può chiedermelo in qualsiasi momento. Sono vicina a tutti voi.
Postato su10/04/2013 • 13:48  - 3 commentos -
CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE  GENS  VIBIA - XI    Edizione  2013   SEZIONI  A)  POESIA IN LINGUA - B) POESIA IN DIALETTO                                                                C) Sezione GIOVANI     I°  Premio -  Sezione  A, B -  Pubblicazione di una raccolta di poesie dell'autore premiato - Verrà  assegnato  un  premio speciale  alle poesie  sul tema dell’importanza della vita e della sicurezza stradale intitolato a   MATILDE    MARGARITELLI   - Verrà  assegnato  un  premio speciale alla carriera al                          &n bsp;                        &n bsp;                        &n bsp;                                  POETA UMBRO DELL’ANNO                                                                                  REGOLAMENTO   Art. 1  . Le poesie sono a tema libero. Possono essere presentate al massimo tre opere a sezione, ognuna delle quali non deve superare i  30  versi. Art. 2 . Possono partecipare alla Sezione Giovani coloro che non superano i 20 anni. Art.3   Le opere vanno spedite entro il  20 febbraio 2013 a: Biblioteca Comunale P.za dello Statuto, n.1, 06055 Marsciano Pg. Art. 4 . Le opere dovranno essere dattiloscritte e in sei copie; una di queste, in busta chiusa, dovrà contenere  i dati dell’autore, il riferimento alla sezione e il titolo dell’opera presentata. Art. 5 La tassa di lettura e le spese di segreteria sono euro 15,00 per la sezione A e B, è gratuita per la sez. C. Il versamento può essere effettuato nelle forme ritenute più opportune; contanti, bonifico sul PostePay n. 4023 6004 7274 2388.   E’ prevista un’antologia delle opere selezionate. Per facilitarne la stampa è gradito l’invio delle poesie al seguente email: deanna103@hotmail.com.   La premiazione avverrà  il  1 giugno 2013 - Sala A.Capitini  del Comune di Marsciano. Per info: As.C.Pegaso, Tel  075 8742225-330 228540, 075 874320- www.Pegasomarsciano.com                
Postato su21/02/2013 • 22:14  - nessuno commento -
NEL   NOME  DI TUTTI  I  AMICI  E  FAMILIARI  CHE  CONOSCONO  IL  CASO  ROBERTO   CASALBONI  ,   RINGRAZIAMO  IL  PRESIDENTE  DELLA  FEVR  CHE   HA  AVUTO   IL  CORAGGIO    DI   RICONOSCERE  IL  GRAVE  ERRORE  CHE  HA  FATTO  LA   GIUSTIZIA .  HA  TUTTA LA  NOSTRA  STIMA   ED  AMMIRAZIONE  FIRMA :  LIVIA,  EUGENIO ,ALICE ,  DIANA  ,PAOLO  .......etc
Postato su07/09/2012 • 13:46  - nessuno commento -
Video altamente diseducativo  -  da paola
Gentili signori, sono una fortunata che ha sopravvissuto ad un incidentone stradale frontale procurato da una persona ubriaca e che si sente una MIRACOLATA rispetto ai vostri figli, parenti ormai ANGELI preziosi.Vorrei il vostro parere su una cosa che mi ha lasciato sbalordita e che al posto di avere un'eco di polemiche, ha raggiunto classifiche, discoteche e mostrato questo video ALLUCINANTE in tutte le televisioni.La canzone e il correlato video è MAMA LOVER delle Serebro che si sono filmate in auto cantando e ballando a tutto spiano.La cosa allucinante è che anche la conducente canta e balla staccando addirittura le mani dal volante (e si vede benissimo che la micchina non è ferma)!Sono rimasta basita......................i ragazzi emulano di tutto basta guardare You Tube e chi ha fatto partire questa meraviglia non ha pensato che anche così si provocano incidenti e danni irreparabili!Sono arrabbiatissima perchè al posto di parlare di banalità e gossip, avrebbero dovuto censurare un video veramente dannoso.Vorrei sapere la vostra opinione. Sono esagerata?Ho 43 anni e non 90 per cui mi ritengo una persona di larghe vedute ma questo per me è troppo.Un abbraccio con affettoPaola 
Postato su05/09/2012 • 14:21  - 1 commento -
EVERY DAY - In memoria di un amico  -  da Alberto_
2 giugno - Via degli atleti, Vimercate (MB)

In memoria di un amico :: Andrea Longo ::

Ingresso 2€ che verranno devoluti in beneficienza ad "Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada"
Non occorre tessera Arci.

... :: ore 15.00 ::
- Apertura cancelli

:: ore 15.00-18.00 ::
- Campo da Basket, Ping Pong, Calcetto Balilla aperti a tutti
- Minirampa da skateboard 8 x 4 m
- Slackline a disposizione di chiunque voglia provare
- Vasta area verde per tutti i Giocolieri che vorranno giocolare
- Nurant si esibirà in una performance di live painting e sarà presente un'esposizione di alcuni lavori realizzati.

:: ore 18.00-20.00 ::
Dj set: Ganja Cookies
- Aperitivo

:: ore 19.00 ::
- Apertura pizzeria

:: ore 20.00-22.00 ::
- Spettacolo di Giocoleria con "La Follia di Circolya"

:: ore 22.00-01.00 ::
Inizio live:
- Nice
- Los Lopez
- Mexican Chili Funeral Party

:: ore 02.00 ::
- Fine serata

Capita che in un giorno uguale a tutti gli altri, durante un altro noioso giorno di lavoro, dopo una pausa pranzo troppo corta, succeda qualcosa di tragicamente inaspettato.
Ricevi una chiamata alla quale non vuoi, non riesci a credere.
Smetti di ascoltare, non riesci a parlare, per un lunghissimo momento rimani completamente assente. Intorno a te tutto è fermo, dentro di te continui solo a ripetere che non è possibile.
Non ci credi ancora.
Continuerai a non crederci ancora per molto tempo.
Probabilmente non riuscirai realmente mai a credere che non vedrai mai più il suo sorriso.
Finalmente il tuo cervello ricomincia a funzionare e cominci a pensare.
Cerchi tutti i ricordi dei momenti passati insieme. Chi non si ricorda al Dada di Privato? Io non ho mai sentito nessun tacchino nel mondo fare il verso così come lo sapeva imitare lui. Non riesco a non abbozzare un sorriso pensando a quante cazzate abbiamo passato insieme. E così ti aggrappi all’unica cosa che ti rimane, che ti avvicina ancora una volta.
Inizi a renderti conto di tutto ciò che quella persona ti ha dato, ti dava e ti avrebbe potuto ancora dare.
Ti trovi a pensare a tutto ciò che quella persona ha avuto, aveva e a tutto quello che avrebbe potuto ancora avere.
Tutte le ambizioni, i progetti e i sogni di un ragazzo come me, spazzate via in pochi fottuti secondi. “Colpevole” di trovarsi in sella ad una delle sue passioni, sulla strada di casa, dopo aver lavorato, come ogni santo giorno.
In un attimo ti crolla tutto quanto addosso. Ti rendi conto di quanto siano minuscole certe minchiate per le quali, ogni giorno, sbatti la testa contro il muro pensando che la tua vita sia una merda.

Lui se ne è andato.

Se nel frattempo non è cambiato, son sicuro che se potesse farlo, si incazzerebbe vedendomi così, direbbe qualcosa su mia madre, riderebbe come un pazzo, mi tirerebbe un calcio nel culo e mi direbbe di smettere di piangere, di rimboccarmi le maniche e di provare a fare tutto quello che a lui non è stato concesso di fare.

Questa giornata è per ricordare Andrea e assieme a lui tutti i vostri amici strappati all’improvviso dalle vostre vite, dai loro sogni. Vogliamo cercare di farlo facendo festa. Credo che a chiunque piacerebbe vedere i propri amici divertirsi in proprio onore piuttosto che versare lacrime senza poter nemmeno essere abbracciati. Per un giorno saranno anche loro lì con noi a divertirsi.
Abbiamo cercato di radunare più robe fighe possibili per rendere la giornata interessante e spensierata.
Avrete la possibilità di rimanere sospesi a mezz’aria con le slackline, potrete viaggiare in altri mondi con le illustrazioni dei ragazzi di “Nurant”, resterete a bocca aperta con le evoluzioni e i fuochi dei giocolieri, al tramonto potrete ricaricare le energie perse gustandovi lo sfizioso aperitivo oppure un’ottima pizza cucinata con il forno a legna, e ne avrete bisogno per cantare e ballare con la musica dei Ganja Cookies, dei NiCE, dei Los Lopez e dei Mexican Chilly Funeral Party.
Insomma vogliamo che vi divertiate ma vi invitiamo a sole due occasioni obbligate per riflettere:
la prima sarà all’entrata quando vi chiederemo 2 € di ingresso da devolvere, insieme a tutti i proventi della giornata, all’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada” che saranno presenti alla manifestazione;
la seconda invece sarà quando uscirete, prima di sedervi al posto di guida delle vostre auto o moto. Se ne avrete bisogno troverete un banchetto per fare l’alcool test grazie ai ragazzi di “Subway”.
Non fate gli stronzi, fate di tutto per poter continuare a sognare.

- Links:
http://www.slacklin
Postato su31/05/2012 • 16:11  - nessuno commento -
A chi segnalare????  -  da Eros

Copio la mail spedita al Ministero della Salute:

"Con la seguente per segnalarvi la vendita di un prodotto "farmaceutico"  credo illegale.La vendita del sopracitato prodotto avviene sui canali del digitale terrestre tramite una televendita che segnale un sito internet in allestimento e il seguente numero "verde" 800.913.100 (mai provato).
Quello che sconcerta è che il prodotto pseudo medico abbasserebbe e in altri casi azzererebbe il valore etilico nelle rilevazioni tramite alccol-test.
I casi sono due o si torna nelle condizioni ideali per tornare alla guida o nasconde il reale valore etilico, senza spiegare tra l'altro conseguenze per la salute in caso di assunzione saltuaria o abbitudinale. La cosa ha posto in me diversi quesiti e non sapendo dove segnalere il problema il ministero della salute fà parte degli enti al quale ho scelto di segnalare il fatto."

Segnalo anche a voi questa cosa confidando in un maggior zelo, poco fiducioso nelle istituzioni.

Postato su25/05/2012 • 14:48  - 1 commento -

Ho visto l'audizione dell'associazione presso la commissione trasporti alla camera del 10 maggio. E' stata giustamente messa in particolare evidenza l'importanza della prevenzione quale principale strumento per combattere gli incidenti stradali. Vorrei fare una proposta che a parer mio potrebbe essere utile per combattere gli incidenti stradali e che potrebbe essere presentata alle prossime udienze presso la camera. A tutti coloro che sono schedati dalle forze dell'ordine come tossico dipendenti deve essere tolta la patente.Verrebbero evitati migliaia di incidenti e di morti. E' una richiesta che va fatta,che deve essere realizzata anche se i signori che costruiscono le auto ne venderranno di meno ma vi saranno molte più vite umane che continueranno a sooridere.Non ha nessun senso fare il test dopo che la tragedia è avvenuta, preveniamo evitando che chi si si metta al volante abbia fatto uso di stupefacenti e giochi con la vita degli altri.Possono andare benissimo con i mezzi pubblici. E' giusto istituire l'omicidio stradale ma preveniamo che l'omicidio avvenga. Non permettiamo che un tossico dipendente al volante di un auto possa sconvolgere le nostre vite.

Cordiali saluti

Postato su14/05/2012 • 15:51  - nessuno commento -
Metodo innovativo per patenti  -  da Umberto1960
. La didattica è stata rinnovata su tre fronti: metodologia di insegnamento, strumenti e contenuti.( ultimo aggiornamento: 20 marzo, ore 19:18)
Milano, 20 mar. (Adnkronos) - La Nuova Guida - primo network di autoscuole in Italia, nato tre anni fa da un'idea del gruppo Sermetra - ha messo a punto un nuovo Metodo di formazione teorico e pratico nelle autoscuole, che ha aggiornato e adeguato la didattica alle moderne abitudini di vita, ai nuovi rischi sulle strade e ai nuovi tipi di vetture in commercio.L'obiettivo è quello di dare a chi si accinge a prendere la patente, una preparazione completa per una guida responsabile, e non solo finalizzata al superamento dell'esame. Il nuovo Metodo è stato messo a punto da un team di professionisti storici del settore, che hanno iniziato più di un anno fa un lavoro di ricerca e sviluppo, dedicandosi a studi, confronti e test sul campo, riferendosi anche alle migliori esperienze internazionali.E' stata coinvolta la softwarehouse interna al Gruppo, che ha sviluppato un programma per la formazione in aula e i quiz a casa.La didattica è stata rinnovata su tre fronti: metodologia di insegnamento, strumenti e contenuti. Pilastri del nostro nuovo Metodo sono l'interattività in aula, l'apprendimento progressivo, l'uso delle tecnologie informatiche, le verifiche costanti sulla preparazione degli allievi grazie a delle schede personali, e programmi didattici mirati a dare una formazione completa agli alunni lavorando sulle lacune specifiche di ognuno.Luca Andreoli, amministratore delegato de La Nuova Guida, spiega: "Educare e abilitare sono due attività differenti, a volte coincidono. Educare i principianti significa non solo insegnare loro a saper controllare il veicolo o imparare articoli del Codice della Strada, ma metterli in grado di valutare i rischi della circolazione stradale e renderli consapevoli delle proprie abilità e dei propri limiti. L'incidentalità stradale è in larghissima parte legata al comportamento dell'automobilista. Per questi motivi siamo convinti che le autoscuole siano un pilastro fondamentale dell'educazione stradale".
Postato su20/03/2012 • 20:30  - nessuno commento -
Travolta da un furgone sulle strisce  -  da Umberto1960
http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=185642&sez=NORDEST
Travolta sulle strisce: bambina di 8 anni
muore sotto gli occhi del fratelloEra sull'attraversamento pedonale quando è stata investita da
un furgone. Una testimone: «Non so se fosse verde o rosso»
Postato su14/03/2012 • 20:23  - nessuno commento -
cortometraggio INDELEBILE  -  da marco

ciao a tutti vi posto questo corto dal titolo Indelebile realizzato dai ragazzi dell' I.I.S. C. Colombo di Sanremo spero faccia riflettere tutti.grazie http://www.youtube.com/watch?v=LhkG9YjRjyE
marco di gerlando

Postato su02/03/2012 • 09:42  - 4 commentos -
la legge italiana  -  da efisio
Ciao a tutti .Scrivo un riassunto per raccontare la mia  storia di giustizia italiana. Sono il fratello di Casula Cristian ,ragazzo di soli 22 anni deceduto il 26 luglio del 2005 con la moto in un incidente frontale con una autovettura. Dopo la ricostruzione dei fatti dal nostro perito, la quale non ha capito la dinamica e dei nostri avvocati che a tempo non hanno considerato i testimoni, la causa è stata archiviata con la colpa del 100% di mio fratello. Rivolgendoci ad un altro avvocato la quale in cassasione è riuscito ad aprire il caso per incompetenze dei primi, non è riuscito malgrado a tutelare me e la mia famiglia e anche questa volta non è stata fatta giustizia. Come si fà per averla? ciao Efisiod
Postato su24/02/2012 • 19:03  - 1 commento -
UCCISA DUE VOLTE  -  da MICHELA

A quasi otto anni da quel maledetto 07.07.2004 nel quale mi madre veniva travolta da un tir ad un incrocio è arrivata la tremenda sentenza. Il giudice, senza neanche tenere conto di un testimone che affermava che mia mamma era ferma al semaforo rosso insieme al tir ed avvalorando solo la testimonianza di un altro camionista (!) che in prima sede dichiarava che mia mamma era arrivata a tir già in fase di curva cambiandola poi in "non mi ricordo, forse era già lì" in altre udienze, ha sentenziato:

LA DOMANDA E' INFONDATA E NON MERITA ACCOGLIMENTO. DAGLI ATTI E' PACIFICAMENTE EMERSA LA COLPA SPECIFICA DELLA CONDUCENTE DEL VELOCIPEDE.

Siamo sconcertati.

Postato su23/02/2012 • 09:04  - 2 commentos -
travolge e uccide anziano  -  da umberto1960
Postato su16/02/2012 • 23:35  - nessuno commento -
omissione di soccorso  -  da Umberto1960
Postato su13/02/2012 • 20:50  - nessuno commento -
Morta per disattenzione sulle strisce pedonali?  -  da marysangel
Grazie per i vostri commenti, condivisione e diffusione del mio blog:

www.mariellapersempre.blogspot.com
Postato su05/02/2012 • 18:38  - 1 commento -
Scatola nera per auto  -  da Umberto1960
Postato su19/01/2012 • 18:42  - 2 commentos -
9 anni ed è ancora l'alto mare  -  da MIRACOLATA2002

ho avuto un incidente nel 2002. Salva per miracolo e con l'uso delle gambe per miracolo. Ad oggi nessun risarcimento. La procura di Siracusa non aveva la rel. tecnica dei carabinieri circa la dinamica dell'incidente ma nessuno se ne accorge.Il tribunale civile di Catania dove intento causa per risarcimento danni richiede documentazione a quello penale di SR  che glielo invia, ma nessuno si accorge che la perizia tecnica dei carabinieri manca. Dopo 8 anni tale documento  si ritrova ed il giudice chiede finalmente la CTU x la valutazione del mio danno ( per l'inail ho il 50% di invaliditaà permanente). I CTU (gatto e volpe) ignorano ad arte documentazione medica che mi prescrive ulteriore intervento chirurgico alla colonna vertebrale e scrivono che ho un 40% di invalidità permanente e non dovro quasi certamente subire ulteriori interventi chirurgici. sottovalutano la mia situazione psicologica (diagnosi: disturbo post traumatico da stress di grado maggiore) e la mia capacità lavorativa residua. Sono diventata ulteriormente vittima.... stavolta dei lestofanti che per fare piaceri alle assicurazioni vengono meno alla propria deontologia professionale e danneggiano ulteriormente le vittime della strada.

Cosa fare? come reagire a questa ulteriore lesione alla mia persona??

Nessuno mi potrà tornare indietro la mia vita di prima e soprattutto la mia salute di prima, ma la mia vita sconvolta non ha alcun valore?   la mia salute che non c'è più non ha valore? la serenita dei miei familiari che non c'è più non ha valore? tutto il dolore che ho vissuto non mi sara' risarcito? Vorrei un consglio su come agire per far valere i miei diritti.........y

Postato su18/01/2012 • 20:23  - nessuno commento -
In Moto contro Trattore - era mio fratello -  -  da ANNA
Lacchiarella (mi) 25 giugno 2011. All'altezza della centrale elettrica l'impatto. L'agricoltore si è immesso con molta probabilita' da una stradina laterale di campagna troppo velocemente.Campagna Luca 28 anni perde la vita in uno scontro violentissimo contro un trattore, mentre tornava a casa per recarsi a un matrimonio di un'amica. Gli inquirenti sono ancora oggi al lavoro per stabilire la dinamica dell'incidente. Si sospetta inquinamento di prove da parte del trattorista. Era mio Fratello. E ancora oggi aspettiamo la verita'........
Postato su18/01/2012 • 19:50  - nessuno commento -
Complimenti  -  da Pilar
Complimenti al nuovo layout natalizio del sito :) Molto bello!
Ne approfitto per fare gli auguri a tutti!!! Che sia un anno di vittoria per la giustizia stradale... finalmente?!
Postato su20/12/2011 • 12:43  - nessuno commento -
Da Il Messaggero.it di oggi 20/12/2011  -  da Pilar
Domiciliari negati a Lucidi
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=173874

(aggiungerei... per ora!)
Postato su20/12/2011 • 12:42  - nessuno commento -
A Roma stasera un evento per la sicurezza stradale  -  da Pilar
http://it.paperblog.com/stra-sicuri-evento-sulla-sicurezza-stradale-al-teatro-ghione-di-roma-739462/
Postato su12/12/2011 • 12:46  - nessuno commento -
Bocciate anche da Palazzo Spada le nefande tabelle del danno biologico  -  da avvocatocesari
Il Consiglio di stato dopo la Camera dei Deputati boccia ulteriormente le tabelle elaborate dalla commissione nominata dal Ministero delle Attività produttive per risarcire il  danno biologico derivante dalla circolazione stradale. Un lavoro quello della commissione formata senza alcuna partecipazione della AIFVS in rappresentanza delle vittime della strada censurato aspramente dal Consiglio di Stato che non le condividee dichiara: " così coem è lo schema di regolamento in attuaoiozne del codice di assicurazioni rischierebbe di essere disapplicato perchè non in linea con i paletti indicati dal legislatore,  
Postato su18/11/2011 • 18:04  - nessuno commento -
Morto il criminale stradale che uccise la suocera con l'auto  -  da avvocatocesari
Teramo. Il processo avanti la Corte d' Assise presieduta dal Dott. Giovanni Cirillo per l'omicidio volontario commesso a mezzo di un'automobile di Iolanda Di Matteo in cui l'Aifvs è stata ammessa parte civile a fianco delle figlie ed in cui è stata citata la Groupama quale responsabile civile (con la nota ordinanza pubblicata in ttp://www.crimeblog.it/post/6784/teramo-corte-dassise-in-caso-di-omicidio-volontario-lrcauto-deve-risarcire) è stato oggi dichiarato estinto per la morte del reo. Alle tre figlie dell'uccisa dal genero rimane ora solo la strada dell'azione avanti al Tribunale Civile.
Postato su18/11/2011 • 16:28  - nessuno commento -
Gli angeli volati in cielo  -  da Mazzmarco1970

Il giorno 20 Novembre 2011 tutti i cari amici ricordano le vittime della strada: è mio dovere, ma soprattutto dovere di tutti quanti, unirsi al ricordo di queste persone, giovani e meno giovani che sono morti sulla strada INGIUSTAMENTE perchè è dovere di tutti fare in modo che non succeda più!

Come genitore di tre bambini mi sento in obbligo di partecipare a questa giornata e portare il mio contributo alla causa di GIUSTIZIA e PENA CERTA per chi commette reato.

Ma nello stesso tempo mi sento in dovere di fare qualcosa per prevenire gli incidenti stradali e con la mia associazione portiamo avanti progetti di questo tipo affinchè non succeda più.

Grazie a Voi!

Marco Mazzucconi - Presidente Campania's Got Talent

Postato su17/11/2011 • 11:01  - 1 commento -
per mio padre  -  da silbiah
il 17 gennaio 2011 mio padre viene investito da una moto su lungotevere raffaello sanzio a roma. dopo sue giorni di coma morirà per le gravi lesioni riportate. a tutt'oggi nn sappiamo cosa è accaduto. sto cercando testimoni ma dopo 9 mesi è improbabile che qualcuno si faccia vivo. ma io e tutta la mia famiglia non perdiamo le speranze. mi appello a voi se qualcuno ha visto qualcosa per favore contattatemi alla mia email. vi ringrazio sin d'ora
Postato su27/10/2011 • 14:11  - 1 commento -
mio padre  -  da pinacaiazza
fino al venti settembre avevo un padre..si chiamava Agrippino Caiazza ed aveva settantanni. Quella mattina il mio papà è uscito di casa con il suo sorriso di sempre e dopo alcune sue incombenze si apprestava a rientrare a casa. Una moto condotta da un ragazzo ha deciso che non dovessi piu avere un padre...lo ha investito scappando in maniera vile..Solo con l'aiuto dei Carabinieri gli assassini hanno un volto ma io non ho piu un padre...sabato 22 ottobre ad Arzano (NA) con l'aiuto di Biagio Ciaramella della sede di Aversa, ricorderò mio padre con una fiaccolata.
Postato su13/10/2011 • 21:26  - nessuno commento -
Dopo 2 anni ancora nulla ....  -  da doldep
Dopo 2 anni dalla scomparsa di mio fratello di solo 28 anni ancora nessun notizia sulla situazione della superstrada sa-av all'altezza di Fisciano .... e altre persone rischiano la vita
Postato su30/08/2011 • 12:39  - nessuno commento -
cerco testimoni  -  da barbara

un anno fa  precisamente il 30 luglio 2010  sulla tangenziale  di ROMA  via  PRENESTINA (DIREZIONE  VIALE  CASTRENSE) INTORNO ALLE 12:30 -13.00   MIO MARITO SU UNO SCOOTER NERO  TMAX   ha avuto un incidente di cui non so niente data l assenza di testimoni , ed è morto sul colpo  lo stesso giorno .MI ERA STATO DETTO DAI VIGILI e messo a verbale da loro  che probabilmente mio marito aveva  perso da solo il controllo della moto ed è poi  andato a sbattere contro il guardarail, che non gli ha lasciato scampo. ho pensato subito che fosse altamente improbabile date le capacità di guida di mio marito e la sua abitudine a non correre,  ma ho dovuto prendere atto del verbale e rimanere col dubbio dato che non c erano testimoni che potevano contrastare la  tesi fatta dai vigili urbani accorsi sul posto . dopo 6 mesi dell accaduto ho potuto finalmente vedere la moto che dopo 6 mesi è stata dissequestrata dalla procura  e mi sono resa conto che  qualcuno è in effetti  andato addosso a mio marito facendolo sbalzare dalla moto .  se  qualcuno ha visto qualcosa  o si ricorda un qualche particolare  vi prego di chiamarmi al n. 347 83 70 552  BARBARA

Postato su02/08/2011 • 01:57  - nessuno commento -
Incidente stradale con un pregiudicato difeso dalla figlia avvocato  -  da maestrojosemaria
Al preg.mo Sig Procuratore della
    Repubblica presso il Tribunale di Velletri
   

 Al preg.mo Ministro di Grazia e Giustizia
    On.le Angelino Alfano

    All’Illustrissimo Signor
    Presidente della Repubblica
    Giorgio Napolitano

                        &nbs p;                        &nbs p;              


Oggetto: Esposto denuncia per lesioni colpose, falsa testimonianza, istigazione alla falsa testimonianza.

Pregiatissimo Procuratore della Repubblica



Le scrivo perchè mi trovo in grande pericolo ed ho bisogno di aiuto e di giustizia poiché per un caso assurdo mi trovo nella tremenda situazione di colui che dalla parte della ragione è passato al torto, con il rischio di essere condannato ingiustamente .

Questi i fatti:
Il giorno 07/07/2004 tra le ore 07:30 e 07:45 mi stavo recando in Caserma  presso il IX Centro di Mobilitazione del Corpo Militare della Croce Rossa sito in Via Ramazzini, poiché  richiamato in servizio, senza assegni, in qualità di Ufficiale Tenente Commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Ausiliario, per esigenze del IX Centro e per aggiornare l’archivio informatico.
Pur senza alcuna retribuzione effettiva il richiamo in servizio implicava la presentazione in caserma obbligatoria, comportando infatti una mia assenza l’accusa di diserzione.

In tale data avevo da poco imboccato la rampa che immette nell’autostrada (Monte Porzio Catone)in direzione Roma Sud uscita G.R.A, quando ad un certo punto dalla curva vedo arretrare la vettura Lancia Y targata .....intestata a ...... e condotta dal sig. ..., nato a ......, e residente a Zagarolo località Valle Martella, in Via ........, che mi veniva addosso con la retromarcia inserita.
Questo incosciente individuo, che si presume dovesse rientrare a casa, avrebbe dovuto percorrere l’autostrada nella direzione San Cesareo, ma accortosi dell’errore, compiva intempestivamente e pericolosamente retromarcia sulla curva della rampa d’accesso dell’autostrada direzione Roma Sud. 

Al manifestarsi di tale pericolo inaspettato e nel tentativo di evitare lo scontro con la vettura, ho frenato bruscamente: la moto si è impuntata sulla ruota anteriore e poiché non procedevo a velocità elevata essa mi è caduta addosso sul lato sinistro, bloccandomi il ginocchio, la spalla ed il braccio sinistro.

L’atteggiamento del sig. ..... ha da subito manifestato qualcosa di inconsueto, che non mi convinceva: egli infatti si muoveva nervosamente in modo curioso e non mostrava alcun interesse per l’accadimento grave ed il danno da esso provocato.
Inoltre il contrassegno esposto della vettura, dell’ assicurazione Toro, era scaduto da tre giorni.(successivamente e inspiegabilmente,la vettura risultò assicurata con la Cattolica).
Poiché il suddetto non era in possesso del cellulare, ho dovuto compiere un notevole sforzo, per prendere il mio telefonino, poiché avevo il gomito sinistro, ginocchio sx, spalla sx, molto doloranti .
Allora io stesso ho telefonato alla Sala Operativa della Polizia Stradale, numero telefonico del quale sono in possesso perché per cinque anni ho collaborato con la Polizia di Stato, come istruttore d’Arti Marziali.
Così mi sono qualificato, descrivendo il sinistro e chiedendo un loro pronto intervento, oltre ad un’ambulanza.
Dopo pochi minuti è sopraggiunta la macchina della Polizia Stradale ed anche un’ambulanza che prontamente mi trasportava al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Frascati.
Mi veniva diagnosticata  una frattura scomposta del capitello radiale che è appunto quell’osso che permette la prono supinazione e flesso estensione del braccio insomma la completa articolazione del braccio oltre  ad un grosso ematoma al ginocchio sinistro . Il gomito era rotto in quattro parti e necessitava di un intervento chirurgico urgente per ricostruire il capitello.
Purtroppo l’intervento chirurgico non poteva essere effettuato al Pronto Soccorso di Frascati poiché in  quel periodo risultava sprovvisto di reparto ortopedico e cosi mi sono fatto accompagnare  all’istituto I.N.I. di Grotta Ferrata per essere sottoposto ad intervento chirurgico.

Premetto che la responsabilità del sopradetto..... è stata accertata in fase di perizia richiesta dal Giudice, solo il 29/01/2008, sia da parte del perito nominato dal giudice, del perito di parte e del perito della controparte. Tutti e tre gli esperti hanno confermato la resp
Postato su09/04/2011 • 01:15  - nessuno commento -
L'IMPORTANZA DELLA RAPPRESENTAZIONE REALE DELLE NOTIZIE DA PARTE DELLA STAMPA ED IL VALORE DELL'O  -  da ANGELA
AL DIRETTORE DI RAI SAN MARINO,CARMEN LASORELLA E' STATO ASSEGNATO IL PREMIO CIVITAS ED IN UN INTERVISTA CON IL REDATTORE DEL MATTINO DI CASERTA CHE LE CHIEDE COME SI PUO' TROVARE LA NOTIZIA POSITIVA SCRIVENDO UN ARTICOLO SU UN INCIDENTE STRADALE CON PERSONE DECEDUTE. LA GIORNALISTA RISPONDE" CERTO NEL CASO DI INCIDENTE STRADALE IL FATTO DI CRONACA SI IMPONE DA SOLO. MA POI IL GIORNALISTA DEVE ANCHE DIRE SE IN QUEL TRATTO DI STRADA LA SEGNALETICA E' CARENTE, SE L'INCIDENTE E' DOVUTO ALLE CONDIZIONI DELL'ASFALTO,SE LE CURE AI FERITI SONO STATE PRESTATE CON TEMPESTIVITA' ED EFFICACIA.DEVE OSSIA DENUNCIARE O METTERE IN EVIDENZA ELEMENTI CHE POSSANO EVITARE IL RIPETERSI DI EVENTI DEL GENERE IN FUTURO. ECCO COME DA UNA CATTIVA NOTIZIA SI POSSONO TRARRE E COMUNICARE DELLE POSITIVITA'". IL COMMENTO CHE SI PUO' FARE DA PARTE DELL'AIFVS E' CHE CE NE VORREBBERO TANTI DI GIORNALISTI CHE TRATTINO LE NOTIZIE APPROFONDENDO ED AMPLIANDO A 360° L'INFORMAZIONE  CON DOVERE DI CRONACA RIPORTANDO TUTTE LE NOTIZIE CHE RAPPRESENTANO LA REALTA' DEI FATTI RACCONTATI PONENDO ALL'ATTENZIONE DELL' OPINIONE PUBBLICA NON SOLO L'EVENTO ACCADUTO MA BENSI',DENUNCIANDO O METTENDO IN EVIDENZA  ELEMENTI UTILI AD EVITARE IL RIPETERSI DI  ALTRI EVENTI SIMILI NEL FUTURO.
Postato su19/01/2011 • 18:22  - nessuno commento -
mille morti all'anno perchè ?  -  da Lorenzo_Picunio
E' forse utile far memoria, a chi non sa o non vuole sapere che pedoni e ciclisti, al non piccolo prezzo di più di mille morti l'anno, sono le sentinelle cologiche delle strade, sia nei confronti degli altri utenti, sia verso gli enti proprietari delle strade stesse, e responsabili delle manchevolezze di esse sul piano della sicurezza.  

Art.191. Comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni.
1. Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti
devono fermarsi quando i pedoni transitano sugli attraversamenti pedonali.
Devono altresì dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi, ai
pedoni che si accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali.
Postato su17/01/2011 • 15:13  - nessuno commento -
Articolo su Venerdì di Repubblica del 24 Dicembre 2010  -  da Euegnio_Risso
Buon giorno
Nell'edizione del settimanale sopra citato è apparso un articolo con il seguente titolo "Sobrio dopo sei bicchieri" che racconta di un pranzo organizzato con lo scopo di verificare il tasso alcolemico (certificato da  test eseguiti dai Vigili Urbani di un comune del Trentino) dopo una buona mangiata e bevuta.
Cito alcuni risultati di questi test
Viticoltore 7 bicchieri di vino da 125 ml Tasso Alcolemico 0.15
Giornalista 6 Bicchieri di vino da 125 ml Tasso Alolemico 0.13
Cuoca 6 Bicchieri di vino da 125 ml Tasso Alcolemico 0.23
A me sembrano dati contestabili, sarebbe interessante fare leggere l'articolo a degli esperti, non vorrei che nascondesse una pericolosa pubblicità occulta.
Se la cosa interessa posso inviare l'intero articolo in PDF via Email
Distinti saluti
E. Risso
Postato su28/12/2010 • 10:28  - nessuno commento -

Buon giorno,

volevo chiedere alla vostra organizzazione se potete intervenire presso gli organismi competenti per far cessare un abuso incredibile. Vi sno delle Assicurazioni ( DAS gruppo Generali, ARAG, UCA ) che vendono delle polizze che prevedono una diaria molte volte anche alta ( 200 euro) nel caso in cui ad una persona venga totlta la patente di guida perchè trovato alla guida ubriaco o drogato. Le polizze vengono vendute anche ai padroncini e quindi chi beve ti può amazzare un familiare e viene difeso e anche riceve decine di miliaia di euro di indennizzo.

Non posso firmarmi perchè lavoro in una agenzia e verrei licenziato subito, ma fate fare dei controlli e poi vediamo quante polizze sono corrette e non invece vendute alle persone che commettono il reato e comunque ritenete giusto che una persona che si mette alla guida possa riceve una diaria per se o altri?

Approfondite il tema! Grazie.

Postato su30/11/2010 • 12:14  - nessuno commento -

Pressanti richieste fermare gli spot di Valentino Rossi, Non è facile ci abbiamo provato quando faceva pubblicità alla birra peroni,(immaginate MOTO + VELOCITA + ALCOL) un bel COCKTAIL di morte.

Un tentativo era stato fatto quando pubblicizzava Peroni che a suo dire lo aveva cullato sin dagli inizi di carriera, quando della faccenda si è interessato l'amico Giuseppe Raduano site.gif "tutto archiviato". A questo punto si ci chiede quando impopolare sarebbe mettersi contro il dottore (..) noi non temiamo impopolarità!.

Non è certo lui il modello da seguire, nell'estate del 2007 si è scoperto che il dottore aveva evaso il fisco per 112 milioni di €uro. Non so come è finita. Però so come è finita a me vittima della strada dopo aver perso la moglie e rimasto senza poter lavorare per 4 anni dovute alle lesioni subite (lavoro autonomo) Attività ferma niente soldi per pagare le tasse.

Poi il fisco mi ha presentato il conto dei 25/30 mila uro di non pagati nel frattenpo sono diventati €.120.000. Sappiamo quanto è vorace il fisco in questi casi a me non mi hanno fatto dottore. A lui immaginiamo il trattamento gli hanno riservato.

Questa è l'Italia

G. G.

 

Postato su19/11/2010 • 09:32  - 3 commentos -
bimbi non allacciati  -  da carla
  In macchina senza cintura bimbi come proiettili   Molti genitori non rispettano il codice. I piccoli in caso di incidente sono espulsi dall’abitacolo          «Nell’urto, anche a bassa velocità, il corpo di un bambino non legato diventa un proiettile». Lo dice chiaro e forte la vicecomandante della polizia municipale di Firenze, Antonella Manzione notando che purtroppo le norme sull’utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini sono poco rispettate. «Molti genitori sono convinti che un abbraccio sia sufficiente a proteggere i propri figli quanto un sistema di sicurezza: non è così e le conseguenze possono essere letali», spiega la Manzione. Il problema è stato riproposto dalla tragedia avvenuta pochi giorni fa a Prato dove un bambino di sette anni è morto sulla vettura guidata dal padre probabilmente senza avere la cintura allacciata.
Postato su15/11/2010 • 06:03  - 4 commentos -
Giornata del ricordo 2010  -  da AIFVS__onlus
21 novembre 2010 giornata mondiale del ricordo
Le leghe di Pallavolo e di Pallacanestro si uniscono a noi per ricordare le Vittime della Strada, a differenza della Lega Calcio che ha risposto negativamente alla nostra richiesta di collaborazione. Elenco degli incontri sportivi Messaggio fonico dello speaker con richiesta di un minuto di silenzio Pubblicazione del materiale preparato per i campi sportivi, striscioni, magliette, volantino
Postato su07/11/2010 • 18:07  - nessuno commento -
Giornata del ricordo 2010  -  da AIFVS__onlus
Immagine 2.jpg

21 novembre 2010 giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada
Giornata del ricordo e della luce 
Commemorare per cambiare  

Una Giornata dedicata al coinvolgimento sociale, sia per ricordare le Vittime, onorandole con la partecipazione religiosa, sia per diffondere una cultura diversa a sostegno del cambiamento, per fermare la strage di vita e di salute sulle strade . A questo obiettivo sono finalizzate:
1) la partecipazione alla S. Messa in ricordo delle vittime, con invito rivolto alle autorità civili ed alle Forze dell’Ordine, per sentirci tutti uniti nell’impegno di fermare la strage stradale; 

2) la diffusione pubblica nei comuni con sedi dell’AIFVS del manifesto “Ha spezzato una vita, ha commesso un crimine”, un messaggio che chiede di chiamare le cose con il loro giusto nome: il sinistro stradale
non è un incidente, che sa di fortuito, ma è un crimine orrendo, che arreca danni irreversibili alle persone, frutto di trasgressione delle norme, di comportamenti di inciviltà di cui vergognarsi;

3) il coinvolgimento dei campi sportivi di Pallavolo e di Pallacanestro per onorare le Vittime con un minuto di silenzio, per diffondere il messaggio “Fermiamo insieme la strage stradale” e per puntare l’attenzione sulla distrazione come causa grave di sinistro stradale, espressa con il messaggio: “La distrazione nel gioco può farti perdere la partita, sulla strada può trasformarti in un criminale. Pensaci!”

4) le  molte manifestazioni realizzate dalle sedi diffuse sul territorio a ricordo delle Vittime;
5) la richiesta al Governo perché faccia propria la Giornata e preveda per essa iniziative specifiche;
6) la richiesta alle alte autorità religiose e civili di sostenere il significato della Giornata con un messaggio da diffondere;

7) la richiesta all’ANCI di illuminazione di un Monumento in ogni Comune e di intitolazione di una Piazza con successiva posizione di un Monumento dedicato alle Vittime della Strada, da considerare come i caduti di una guerra silenziosa, colpevolmente accettata e sottovalutata dalla nostra società che usa chiamarsi civile.

 Perché la strage non sia sottovalutata diamole luce, accendiamo su di essa i riflettori, impegniamoci a cambiare, a trarre dal sacrificio la luce della responsabilità nella coscienza, nelle istituzioni, nelle aziende, per scrollarci di dosso i comportamenti prepotenti, omissivi, di trasgressione delle norme. Vai alla pagina

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

Postato su07/11/2010 • 18:02  - 1 commento -
vittime di chi?  -  da Carlo_Cattorini
in quel caso le vittime sono "vittime di sé stesse", non "vittime della strada", e non andrebbero difese (almeno qui)...
Postato su26/10/2010 • 17:22  - nessuno commento -
Aiutiamo Filippo  -  da alessio_lunari

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/06/news/buche_storie-3851092/index.html?ref=search

Questo è l'articolo che racconta la nostra esperienza; stiamo cercando volontari anche nel mondo dei motociclisti che possano aiutarci nella terapia di riabilitazione che Filipo sta facendo gia da marzo 2010. Stiamo applicando il metodo Doman degli Istituti del Potenziale Umano di Philadelphia e il prossimo dicembre partiremo per la seconda volta per rimodulare il programma di nostro figlio.

Recapiti: 06/6273313 - 06/39724241 - 333/3588009 - 339/7160961

Postato su18/10/2010 • 20:12  - nessuno commento -
Il sonno è la prima casua che causa morte nelle strade  -  da Angelo_Protettore
Quante persone potremmo salvare evitando loro i Colpi di Sonno ? Dicono che il 36% degli incidenti ( studio Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Quaderno VI) sono causati da Colpi di sonno !! www.angeloprotettore.it   ed il suo slogan Il corpo umano è una bellissima macchina, il creatore ( chiunque esso sia ) non gli ha dato la possibilità di accorgersi quando si addormenta. Angelo Protettore  si accorge quando vai in sonnolenza e ti avvisa, ….. un ottimo compagno di viaggio !!! Leggero da 18 gr ed è a guardia della nostra vita Se ognuno di noi indossasse ANGELO CUSTODE, le nostre strade sarebbero più sicure Il colpo di sonno può uccidere in meno di un secondo. Quanti incidenti si potrebbero ridurre se l’Angelo Protettore fosse utilizzato da tutti ?? Dicono che gli incidenti a causa dei colpi di Sonno sono il 36% del totale ,  e tu vuoi contribuire a diminuirli ?? Quando sei alla guida , non pensare solo a te ……. Guardati intorno e non tornare dalla tua famiglia con il più grande rimorso, che potevi fare e non lo hai fatto Molti dicono che a loro non serve qualcuno che vegli sul suo corpo nella guida …. Alcuni di loro che dicevano così hanno poi detto …PERCHE’  PROPRIO A ME ??  PERCHE’  è dovuto  capitare PROPRIO A ME ?? La tua vita vale quanto una Pizza ed una Birra ? Se la risposta è si allora cancella questo messaggio !! Se la risposta è no…allora collegati a www.angeloprotettore.it e prosegui. Fai anche tu la scelta di usarlo e di farlo usare ai tuoi amici, famigliari Dipendenti, colleghi e CLIENTI …. E tu …. Quanto vali ??   ….. MENO DI UNA PIZZA ED UNA BIRRA  ??.......  Uno Piccolo strumento, tecnologico  che avverte il Guidatore, Conduttore e/o Controllore quando ha colpi di Sonno…..  “Vivamente spero”  di parlarne di persona affinché possiate vederlo, valutarne il contenuto Tecnico e tecnologico ( piccole dimensioni ) affinché possiate decidere di acquistarlo e anche  per non dover dire “che avremmo potuto fare qualcosa per evitare che determinate disgrazie possano accadere e non abbiamo quantomeno tentato “.  Siate affianco a chi della strada ne fa anche una ragione di vita, anche con un piccolo segno farete vedere che voi tenete a loro, apprezzeranno il vs gesto
Postato su11/10/2010 • 18:38  - 1 commento -
sottopassi assassini  -  da romano

E' di oggi 5 ottobre 2010 la notizia che stanotte tre donne (cinesi) sono morte annegate in un sottopasso a Prato. La natura e le pioggia non c'entrano, non si trovavano nella Liguria alluvionata. Gli assassini non sono i sottopassi, manufatti senz'anima, la colpa è della criminale incuria di chi non ha fatto le obbligatorie verifiche sulla efficienza delle pompe che dovevano togliere l'acqua da quel posto. E' già successo in altre parti d'Italia. Che ne dite di costituirvi parte civile contro i responsabili?  

Postato su05/10/2010 • 15:41  - 1 commento -
Il 60% dei motorini è truccato  -  da Sede_AIFVS_Modena

Il 60% dei motorini è truccato

MotoriniTruccati.jpg
  L'operazione dei carabinieri di Peschiera contro i motorini truccati

"18/09/2010  
Cinquantini" anche a 110 all'ora
I carabinieri di Peschiera sul Garda hanno fermato e controllato numerosi motorini, riscontrando che la maggior parte è stata modificata. Sanzioni amministrative a parte, l'operazione dei militari si è conclusa con il fermo amministrativo di una quarantina di ciclomotori. Un mezzo con la cilindrata di 50 cc non potrebbe per legge superare i 45 all'ora 

Da un controllo dei carabinieri di Peschiera sul Garda, nel Veronese, è emerso che quasi il 60 per cento dei motorini controllati risulta truccato per aumentarne la velocità. Alcuni «cinquantini», che per legge non devono superare i 45 chilometri all'ora, messi sul banco prova (uno strumento che serve per verificare la reale velocità dei ciclomotori) hanno invece superato i 110 all'ora.

Molti i modi per elaborare i motori: si va dal cambio della marmitta a quello del carburatore, dal cambio del variatore di velocità alle aggiunte di centraline elettroniche, oppure più semplicemente si tolgono i fermi che riducono l'afflusso di benzina ai cilindri.

L’operazione dei carabinieri si è conclusa con il fermo amministrativo di circa 40 motorini e sanzioni amministrative per oltre 16.000 euro.

Postato su26/09/2010 • 17:27  - 4 commentos -
Salve,
volevo segnalare un bellissimo articolo scritto su di un quotidiano locale  (www.sanremonews.it), nella sezione salute e benessere a cura di Pioppo roberto.
Lo trovo esaustivo e profondo, perchè scritto da un infermiere che lavora inrianimazione sul connubio alcol e stragi stradali... a mio avviso, come strenuo sostenitore del vostro duro compito divulgativo, è un articolo da far girare
tra i vostri lettori e non.
segnalo il link:
grazie
Francesco
Postato su15/09/2010 • 08:44  - 3 commentos -
Togliere la patente per sempre a chi guida e uccide ubriaco  -  da piodalcin
Da poco ho fondato questo gruppo su Facebook con un preciso scopo: Quello di arrivare ad avereuna legge che di fatto neghi il diritto A VITA alla patente di guida a chi guidando ubriaco, drogato, o per "bullismo stradale" ha già ucciso una volta. Colui che si mette alla guida in stato alterato e uccide, dev'essere considerato alla stregua di un terrorista urbano. So benissimo e non mi illudo che sconti una pena adeguata in prigione (sarebbe troppo bello quanto irreale) ma mi sto battendo perchè non gli sia più restituita la patente. MAI PIU'.
Il gruppo ha già 600 iscritti e i media pian piano si stanno interessando. Spero di potervi dare delle ulteriori notizie buone a riguardo: nel frattempo vi chiedo di iscrivervi per sostenere il gruppo con la forza dei numeri... grazie a tutti
http://www.facebook.com/home.php?#!/group.php?gid=112011118847994
Postato su27/08/2010 • 00:16  - 1 commento -
Spot patrocinato dall'AIFVS  -  da AIFVS_onlus
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 L'associazione italiana familiari e vittime della strada onlus ha patrocinato, chiesto ed ottenuto la messa in onda su tutte le reti mediaset (Canale 5, Italia 1, Rete 4  e premium) dello spot "La mia storia italiana" realizzato da Andrea Vavassori e Gabriella Formica.
Gabriella protagonista dello spot ha purtroppo perso la mamma su quelle maledette  strisce pedonali.
Postato su30/07/2010 • 23:35  - nessuno commento -
Progetto di prevenzione  -  da simone_ricchi
buongiorno approfitto di questo spazio per chiedervi un consiglio in merito ad un progetto interessante sulla prevenzione contro alcol e droghe che di riflesso può interessare anche la vs associazione. Si tratta di un gioco di società realizzato dalla Dott.ssa Marina Zaoli, psicoterapeuta e scrittrice di fiabe per bambini, per la LILT in collaborazione con Volontarimini e dedicato alla prevenzione contro l'alcol per bambini delle scuole elementari e medie. Chi potrei contattare della vs associazione per sapere di un vs coinvolgimento nella distribuzione del gioco presso le scuole o altri luoghi aggregativi?Graziee
Postato su29/07/2010 • 10:37  - nessuno commento -
CODICE DELLA STRADA: INCOMPLETO, INCONGRUENTE MA MEGLIO DI NIENTE  -  da AIFVS_onlus

COMUNICATO STAMPA
CODICE DELLA STRADA: C’E’ ANCORA DA FARE.
RISCHIO CHIUSURA DI ISORADIO

 

28 luglio 2010
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada si dichiara soddisfatta per l’approvazione del DDL sulla sicurezza stradale e di alcune norme inserite che aiuteranno a rendere meno pericolose le nostre strade, ma al tempo stesso nota l’incongruenza di alcune restrizioni.
Benissimo i test obbligatori antidroga e antialcol per i neopatentati e per gli autisti professionisti ma, ci si chiede perche’ gli utenti della strada esentati da questa prova possono conseguire e mantenere la licenza di guida anche se dediti all’alcol e alle droghe.
 
Il ritiro a vita della patente per chi abbia commesso per due volte un omicidio colposo causato dal mancato rispetto del codice della strada è considerato da noi un passo in avanti, anche se non del tutto adeguato, poiché l’AIFVS punta sull’incremento del senso di responsabilità del guidatore perché non ci siano vittime. Per questo riproponiamo la perdita definitiva dei punti della patente, la cui entità è da rapportare alla gravità della trasgressione delle norme: una misura adeguata a sollecitare il guidatore a cambiare comportamento se vuole mantenere la patente, e cioè ad osservare le norme e, perciò, a non provocare incidenti.
Sono necessari ulteriori passi per ottenere maggiori risultati di sicurezza: sulle auto la scatola nera deve diventare, da sperimentazione, misura di serie. Non solo, ma la tecnologia deve essere utilizzata per impedire che si superino i limiti di velocità sulle strade, e per permettere il controllo automatico della condotta di guida, visto che la maggiore responsabilità degli incidenti ricade sul comportamento del guidatore.
L’attenzione deve pertanto essere orientata a prevedere misure di aiuto al conducente, riferite alle auto, alle tecnologie, al miglioramento delle strutture, dei controlli e della formazione del guidatore, e perciò alla riqualificazione delle scuole guida, corresponsabilizzandole sulle conseguenze derivanti dall’inadeguata preparazione degli allievi patentati.
Da tempo l’Aifvs sostiene l’urgenza di destinare gli introiti delle multe per mettere in sicurezza le strade, per aumentare i controlli da parte delle forza di polizia e per effettuare campagne di sicurezza stradale sui principali mezzi di comunicazione dalla televisione alla carta stampata, dal cinema alla musica ecc. Al tempo stesso l’Aifvs ha sempre sostenuto, e continuera’ a farlo, che occorre premiare i gestori delle strade che ottengono risultati positivi in termini d’incidentalita’ e punire coloro che fanno registrare aumenti di morti e di feriti sulle strade di loro competenza. Le norme approvate oggi premiano tutti e destinano i proventi delle multe fatte con gli autovelox al 50 per cento agli enti da cui dipende l'organo che accerta l'infrazione e al 50 per cento all'ente proprietario della strada. Chi ci assicura che non andranno a colmare i buchi di bilancio dell’ente accertatore e del proprietario della strada?
 
Da una nostra indagine abbiamo scoperto che nei primi cinque mesi del 2010 sono diminuite le pattuglie sulle autostrade e contestualmente sono aumentate le vittime rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per noi e’ la prova che le norme senza i controlli perdono efficacia.
 
Infine esprimiamo molta preoccupazione per il mancato finanziamento del canale radiofonico Isoradio a cui in un primo momento erano stati destinati 15 milioni e ora rischia di non avere i fondi visto il non rinnovato contratto con Autostrade per l’Italia e l’assenza di una nuova convenzione con il Ministero delle Infrastrutture. Riteniamo indispensabile un canale di pubblico servizio che si occupi di fornire informazioni di viabilità in tempo reale allertando gli utenti della strada delle numerose insidie presenti sulle strade e faccia inchieste e campagne sulla sicurezza stradale.
 
  Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
  presidente AIFVS

Postato su28/07/2010 • 23:51  - 2 commentos -
Credo che l'unico modo per avere una qualche certezza che gli automobilisti circolanti siano effettivamente idonei alla guida sia quello di togliere l'attività certificativa ai medici di cui all'articolo 119 del Codice della Strada come libero professionale. Tali medici dovrebbero svolgere tale attività dentro le Amministrazioni di appartenenza con un pagamento, tipo tiket, che dovrebbe andare in un fondo unico da redistribuire a tutti i certificatori. Solo in questo modo il medico non avrebbe alcun interesse economico a rinnovare la patente ad un soggetto che non potrebbe guidare per svariati motivi di carattere sanitario.e
Postato su27/07/2010 • 11:45  - 3 commentos -
Italia sempre più assurda.  -  da E_Brunello
Nel nostro Bel Paese che si vanta di essere civile, ogni qualvolta una persona ubriaca investe e uccide dei passanti o provoca un incidente mortale, non riceve mai la pena più giusta che gli spetterebbe. Nelle regole del nuovo Codice Strdale, si parla addirittura di zero per mille di alcol a chi è neo patentato e di 0,5 per chi ha la patente da anni. Oltre a denotare questa regola una immensa ignoranza del legislatore che dimostra chiaramente di nonconoscere gli effetti dell'alcol anche con solo lo 0,3 per mille in corpo, dimostra soprattuto l'indulgenza e "bagatellizazione" di un atto gravissimo che dovrebbe essere punito invece non solo con l'Omicidio Colposo, ma anche con la Preterintenzionalità dell'azione in quanto Prima di mettersi ubriaco al volante, questa persona Sobria andando a bere SAPEVA PERFETTAMENTE ciò che si accingeva a fare e di conseguenza non si può parlare poi di una "ridotta capacità di intendere e volere", proprio perchè ormai tutti sanno quali siano gli effetti che l'alcol produce sulle persone, per cui uscire in compagnia e bere sino ad essere ubriachi è un gesto più che mai Intenzionale e Voluto, assumendosi inconsciamente in pieno le eventuali responsabilità delle sue azioni una volta che si siede al volante in stato di ubriachezza.
Semmai chi merita un'accusa di Ridotta Capacità di Intendere e Volere sono gli avvocati che difendono questi sporchi assassini e chi li giudica dimostrando indulgenza verso di loro con pene irrisorie, e forse perchè loro stessi sono tra i primi che bevono volentieri e dopo vanno a casa guidando la propria auto.
Una cosa deve essere chiara a tutti: un Paese Civile ha come regola stradale lo ZERO PER MILLE per chi guida, ovvero che al volante si deve essere lucidi e presenti senza influssi di alcol o droghe. Al di fuori di ciò, tutto ciò che viene causato da persone con alcol in corpo deve essere sanzionato con la precisa volontà di voler far del male, di ammazzare da parte di chi ha causato un incidente essendo ubriaco o drogato. Oggi non è più come 40 anni fa che non lo si sapeva. Oggi sappiamo tutti quali sono gli effetti dell'alcol e delle droghe e quindi farne uso o bere sono il frutto di scelte COSCIENTI E CONSAPEVOLI, da parte di chi le effettua.
Postato su23/07/2010 • 14:35  - nessuno commento -
Assolto per insufficienza di prove!!!!!  -  da Anna_Barbieri__AIFVS_Ferrata
Ferrara, lì 14/07/20010
 
SENTENZA   SCONCERTANTE E INGIUSTA
“Una sentenza sconcertante” , “Una sentenza ingiusta” questi i titoli dei commenti pubblicati sulla stampa locale dopo la sentenza emessa dal Tribunale di Ferrara il 23 giugno c.a. E’ stato assolto per insufficienza di prove il conducente di un furgone che in data 11 marzo 2009 alle h.6.40 del mattino ha investito, uccidendolo, lo studente camerunese Gilles Donald di 24 anni mentre stava percorrendo in bicicletta Via S.Giacomo a Ferrara diretto alla stazione.
Il processo si è svolto in rito abbreviato, condizionato dall’esecuzione di una perizia cinematica che ha ricostruito la dinamica del sinistro.
Il conducente del furgone , accusato di omicidio colposo, andava a più di 70 km/h in una via della città dove il limite sono i 50 km/h, quindi ad una “velocità non consona allo stato dei luoghi”, come è emerso dal processo, il ciclista sbucò all’improvviso.
Ma il perito ha spiegato che anche ad una velocità più contenuta non è detto che si sarebbe potuto evitare l’impatto e nemmeno escludere lesioni mortali causate dallo stesso. In altre parole, anche se la velocità del veicolo fosse stata inferiore, lo studente, che si era immesso sulla strada con la bici, non necessariamente si sarebbe salvato.
La collisione fu violentissima. Il furgone che procedeva nella stessa direzione, urtò il velocipede con lo spigolo anteriore. Il ragazzo fu prima catapultato sul parabrezza e dopo un volo tremendo finì sul selciato. Soccorso immediatamente dai sanitari del 118, non ci fu nulla da fare.
Gilles Donald viveva da anni a Ferrara, in condizioni di legalità, iscritto alla Facoltà di Ingegneria informatica dell’Università di Ferrara (il suo sogno era di migliorare le condizioni socio economiche del Camerun suo Paese natale) e la sera lavorava in una pizzeria per potersi mantenere agli studi. Nel 2008 era stato Presidente dell’ASCAF (Associazione Studenti del Continente Africano di Ferrara), una persona intelligente, carismatica.
Il 29 giugno viene pubblicata una lettera dell’Associazione Amici della Bicicletta: “Gilles, questa la motivazione del perito fatta propria dal GUP, probabilmente sarebbe morto anche se il furgone che lo investì, avesse proceduto nei limiti di velocità di 50 km/h……… Le sentenze dei tribunali dovrebbero essere emesse sulla base dei dati oggettivi e non delle supposizioni e i dati oggettivi, come è emerso dal processo, dicono che il furgone procedeva a 70 km/h, ad una velocità non consona allo stato dei luoghi………Vogliamo pur ammettere che vi fu un concorso di colpa per la condotta del ciclista, ma ciò non rende meno grave la colpa di chi, con un mezzo motorizzato,, procedeva in città oltre i limiti consentiti……”
La settimana scorsa è stata pubblicata un’altra lettera di una lettrice “……a dimostrare l’arbitrarietà della sentenza nella quale si è sostenuto che se anche l’automobilista avesse rispettato il limite di velocità avrebbe comunque investito quel povero ragazzo, mi basta opporre questa semplice considerazione basata sulla fisica elementare: se l’automobilista avesse rispettato i 50km/h, non si sarebbe trovato in quello stesso momento nel medesimo punto in cui si trovava quel povero ragazzo che ora sarebbe in vita”
La risposta del giornalista è stata che, seguendo il principio della perizia fatta propria dal GUP, “il conducente sarebbe stato assolto anche se avesse percorso Via S.Giacomo ai 130km/h con il suo furgone e il povero Donald fosse sbucato all’improvviso davanti a lui. La sentenza è destinata a fare giurisprudenza a livello nazionale e sarà quindi possibile replicarla in casi simili”
Proprio per evitare questo e al contrario dare rilevanza a questa vicenda in termini di ingiustizia subita dalla vittima, propongo tale sentenza all’attenzione della Presidente e dell’intera nostra Associazione, compresi gli Avvocati convenzionati, tramite pubblicazione sul nostro sito internet. Lascio a Voi tutti i commenti.
La mia personale opinione è compresa in poche righe scritte dal Dott. P.Marturano, Ingegnere Direttore del Ministero Infrastrutture e Trasporti, in uno dei suoi tanti articoli, con le quali concludo.
“La riduzione delle velocità medie è uno dei fattori principali per il contenimento di questi incidenti ( tra mobilità motorizzata e quella non motorizzata). Ricerche scientifiche di riconosciuta validità hanno dimostrato che per un pedone il rischio di morte (per impatto con un veicolo) è del 10% ad una velocità di 30 km/h, del 30% a 40km/h e sale all’80% a 50km/h. Ciò significa una riduzione del 50 % del rischio di morte se le velocità di punta in zona urbana si riducessero di soli 10 km/h. Ciò potrebbe essere ottenuto con un maggiore rispetto del limite di 50 km/h in zona urbana che potrebbe contribuire a salvare molte vite, ogni anno.”
 
Assolto per insufficienza di prove!!!!!
 
Anna Barbieri
Responsabile AIFVS Ferrara
Postato su15/07/2010 • 09:22  - 5 commentos -
Morti due ragazzi di Maddaloni  -  da Don_Nicola_Lombardi
Ieri, nel primo pomeriggio a Caivano si è verificato un terribile incidente stradale in cui hanno perso la vita due giovani che si trovavano in sella a una moto. Le due vittime sono Modestino Stefanelli, 21 anni, di Maddaloni (Caserta) ed Ornella Mandato, 21, anche lei di Maddaloni. I due viaggiavano a bordo di un' "Honda Sh 300".
Nei pressi del Parco Verde, sullo svincolo che immette sulla Statale 87, la moto si è scontrata frontalmente con un autocarro "Fiat 190" guidato da un uomo di 70 anni, P.A, di Napoli, che procedeva in direzione contraria. Nel violento impatto il giovane, che indossava il casco protettivo come la ragazza, è morto. La ragazza è stata trasportata in gravissime condizioni all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Frattamaggiore, dove è morta poche ore più tardi.
La Polizia Stradale di Napoli, diretta da Paolo Fassari, è intervenuta sul posto per compiere i rilievi è sta ricostruendo nei dettagli la dinamica dell'incidente.
 
Fonte: Napoli Today, 14 luglio 2010.
 
Postato su15/07/2010 • 09:14  - nessuno commento -
Colpo di mano delle lobby dell'alcool  -  da Redazione_AIFVS

-Colpo di mano delle lobby dell'alcool

Passa l’emendamento della Lega, cade il limite delle due. L’ira di Giovanardi: colpo di mano delle lobby del settore
ROMA —Il divieto di vendita di alcolici dopo le 2 di notte nelle discoteche e nei pub rischia di saltare come un tappo di birra anche se poi sarà interdetta la somministrazione di alcol dalle 24 alle 7 nei chioschi disseminati lungo le statali. Su questa modifica legislativa, però, si è già scatenata una polemica tra il ministro Giorgia Meloni e la Lega, che difendono la norma per fermare il «nomadismo etilico», e il sottosegretario Carlo Giovanardi che parla di «colpo di mano» del Carroccio sollecitato dalle «solite lobby del settore». Grazie a un emendamento presentato dal leghista di Forlì Gianluca Pini alla legge comunitaria, gli esercenti che tengono aperti i locali tutta la notte potranno dunque aggirare il divieto introdotto nel 2007 per limitare i danni causati da chi guida imbottito di alcol.

Infatti, nella nuova formulazione dell’articolo 6 del decreto legge 117 è inserita una deroga per chi fa intrattenimento oltre le due: «...devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore due di notte..., ovvero, successivamente, almeno mezz’ora prima dell’orario di chiusura». Se la musica finisce alle 7, si beve fino alle 6.30. Il governo ha dato parere favorevole e i gruppi presenti in aula alla Camera, fatta eccezione per l’Idv, hanno votato a favore. L’unico a opporsi, ora, è il sottosegretario Giovanardi (delega al contrasto delle tossicodipendenze): «Difficilmente può immaginarsi una norma più sgangherata di quella introdotta dal leghista dell’Emilia Romagna onorevole Pini... La norma, richiamando la Comunicazione della commissione europea in materia di riduzione dei danni derivanti dal consumo di alcol, modifica la normativa vigente in senso contrario a tale finalità, così da rendere incomprensibile agli stessi parlamentari il vero scopo dell’emendamento».

In effetti, il primo comma dell’emendamento Pini fa pensare a un giro di vite perché introduce la possibilità di somministrare e consumare alcolici tra le 24 e le 7, esclusivamente presso gli esercizi muniti di licenza (bar, ristoranti, locande, pensioni) e introduce sanzioni maggiorate per chiunque venda e somministri di notte alcolici su «spazi o aree pubblici ». Spiega il ministro Meloni (Politiche per la gioventù): «È giusto limitare la vendita notturna di alcolici presso i baracchini in strada. Condivido inoltre la sollecitazione nei confronti dei gestori dei locali notturni, affinché smettano di servire gli alcolici mezz’ora prima della chiusura». Ma la sorpresa arriva leggendo il secondo comma laddove si scardina il limite delle 2 per discoteche e pub. Per Giovanardi, c’è «una manina guidata da interessi particolari che ha deciso di favorire qualcuno e danneggiare qualcun altro, senza invece prevedere un divieto di somministrazione in orari uguali per tutti. Sfido chiunque a negare che in realtà si tenta di aggirare il divieto di somministrare alcolici nelle discoteche dopo le 2 di notte, lasciando capire, invece, che se un locale chiude alle 7, potrà somministrare bevande alcoliche fino alle 6.30 del mattino». Pini ribatte piccato: «Ci siamo confrontati anche con il dipartimento della Pubblica sicurezza affinché il divieto di vendita sulla strada eviti il nomadismo etilico. Escono alle due dalle discoteche e se ne vanno in giro in cerca di alcol...». Pini è dunque convinto della bontà della sua proposta: «Le discoteche che chiudono alle 2 sono il 50%, mentre il 40% va avanti fino alle 4 e solo il 10% continua fino alle 5». Ora la legge comunitaria torna al Senato. E Giovanardi dà battaglia: «Bisogna cancellare l’emendamento».

Dino Martirano
22 maggio 2009

 

Postato su22/05/2009 • 20:32  - 39 commentos -
Proposte e commenti  -  da AIFVS_onlus

Grandi novità in tema di sicurezza stradale, con l’annunciata riforma del Codice della Strada che apporta importanti variazioni da tenere in seria considerazione.

Chi beve non guida, chi guida non beve
 Recita così, più o meno, la prima vera novità cui dovremo prendere atto fra le modifiche al Codice della Strada, nei fatti, tolleranza zero per neopatentati con un’anzianità di guida entro i tre anni, giovani con meno di 21 anni d’età e guidatori di professione con patente di guida C,D ed E che non potranno bere nulla prima di mettersi alla guida, non essendo loro consentito di detenere alcuna quantità di alcol nel sangue. Per tutti questi conducenti varrà la regola secondo la quale, se trovati alla guida anche con una quantità di alcol irrisoria, senza che abbiano provocato alcun incidente stradale, la sanzione loro comminata sarà compresa fra 200 a 800 euro, nel caso in cui si sia provocato un incidente la sanzione raddoppia.

 
Carcerazione fino a 15 anni
 Nel caso di incidente stradale causato da un conducente trovato con un tasso alcolemico superiore a 1,5 mg/dl o che si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e se dal sinistro si siano avute conseguenze mortali per diverse persone, il conducente che ne abbia avuto la responsabilità rischia una pena detentiva che può giungere fino a 15 anni. Il ritiro della patente e relativa sospensione fino a cinque anni e la confisca del bene se a lui intestato, sono consequenziali.

 
Guida a 17 anni
 È possibile far guidare un giovane di 17 anni solo se titolare di patente A e in compagnia di un conducente che abbia la patente B da non meno di dieci anni.

 
Targa personale
 Arriva la targa personale che resterà acquisita dal proprietario dell’auto anche se dovesse essere sostituita.

 
Medico ” spione “ 
 Novità per i medici, qualora un medico sia a conoscenza di una patologia di un suo assistito che limita o rende più difficile la guida di un mezzo, dovrà darne comunicazione al competente Ministero delle Infrastrutture in forma riservata e per iscritto.

 
Aumenta l’importo delle multe, ma si risparmiano i punti
 Nel caso si superi la velocità massima consentita di 40 fino a 60 km/h si sarà soggetti ad una multa che va da 500 fino ad un massimo di 2.000 euro ma non si subirà più la decurtazione di dieci punti dalla patente di guida, ma solo di sei unità; ricordiamo che chi supera di 60 orari la velocità massima consentita sarà soggetto ad una sanzione che va dagli 800 fino a 3.200 euro.

 
Attenzione ai pedoni
 Giro di vite per chi non da spazio ad ambulanze e mezzi di soccorso in generale, che si vedrà decurtata la propria patente di guida di 5 punti, così come, chi non tiene nel giusto conto i pedoni subirà una sanzione e un decurtamento dei punti della patente fino a otto unità, prima erano 5, se il pedone si trova sulle strisce; qualora non vi sia presenza di strisce pedonali, i punti sottratti saranno 4 ma tornano a 8 se vi si trovano bambini o anziani.

 
Scatola nera
 Giunge la scatola nera sul modello aeronautico o di quello già previsto per i camion, così come fa la sua comparsa il casco elettronico.

 
Limiti per i neopatentati
 Il soggetto che abbia conseguito la patente di guida da meno di tre anni, in autostrada non potrà procedere ad oltre 90 orari, prima erano 100, mentre nelle strade extraurbane, ove non vi sia altra limitazione, la velocità massima che può essere tenuta scenderà da 90 a 70 orari.

 
Foglio rosa
 Novità anche in fatto di foglio rosa, nessuna concessione del documento se non si sia superato l’esame di teoria.

Educazione stradale 
Anche a scuola entra l’educazione stradale obbligatoria, a beneficiarne gli studenti dall’anno scolastico 2010/2011

Moto, multe scontate
 Vengono dimezzate le multe per i motociclisti esclusivamente per il divieto di sosta, in questo caso il trasgressore pagherà una sanzione che va da 78 fino a 155 euro, nei casi in cui il divieto di sosta sia più grave, esempio, in corrispondenza di segnali stradali, al punto da occultarli, stessa cosa per la sosta sui marciapiedi, o in prossimità dei semafori,o di attraversamenti pedonali. In tutti gli altri casi la sanzione andrà da un minimo di 23 fino ad un massimo di 92 euro. Entrambe le sanzioni saranno dimezzate rispetto a quanto avviene adesso.

 
Cessa di esistere la patente di carta
 Al rinnovo della patente di guida, o al suo conseguimento in sostituzione della patente cartacea ci sarà una credit card.

 
Tali novità attendono di essere approvate alla Camera; intanto si registra la soddisfazione di esponenti della Destra e della Sinistra che hanno lavorato di concerto per apportare tali modifiche al Codice della Strada, tant’è che Mario Calducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera afferma che: ” sono soddisfatto per il lavoro fatto e per l’ampia convergenza che si è registrata 

Proposte dell'AIFVS su patente e perdita dei punti 

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Le proposte dell' AIFVS

Testo modifiche codice della strada
(inviato da Franco Piacentini AIFVS Modena)

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Testo con modifiche C.D.S.

Commenti e proposte della sede di Ferrara

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Leggi il commento

Postato su03/05/2009 • 16:28  - 23 commentos -
UBRIACHI ALLA GUIDA: VALLE D'AOSTA PUNTA SU CAMPAGNA SHOCK  -  da Redazione_AIFVS

 Trenta secondi di spot per colpire i giovani e lanciare un messaggio contro l'abuso di alcol


"Se bevi e guidi muori. O forse no" è lo slogan volutamente graffiante dello spot. Andrà in onda a partire da questa sera sugli spazi della rai regionale.


"L'alcolismo è un problema che, per numero di soggetti e per rilevanza sociale, - ha spiegato Albert Lanièce, Assessore regionale della Valle d'Aosta alla Sanità, Salute e Politiche sociali  - sta superando la tossicodipendenza. E' risaputo, inoltre, come siano sempre più i giovani a fare un uso smodato delle bevande alcoliche e tra questi come siano in netto aumento le ragazze".

Da questa premessa è nata l'esigenza di sensibilizzare i giovani - attraverso un'apposita campagna di comunicazione - sulla pericolosità dell'abuso dell'alcol anche e soprattutto se legato alla guida. Lo slogan "Se bevi e guidi muori. O forse no", volutamente graffiante, si propone di colpire a livello emotivo i giovani. Ritrae un giovane su una carrozzina che, con alcuni fiori in mano, piange sulla tomba di un amico o di una ragazza che - lo si desume - sono morti nello stesso incidente che ha gravemente colpito anche il protagonista.

La campagna di sensibilizzazione prevede, inoltre, l'affissione di manifesti in tutti i comuni della Regione Valle d'Aosta.

Postato su27/03/2009 • 20:56  - nessuno commento -
Pazzo o idiota, è comunque un pericolo! Fermatelo!  -  da Redazione_AIFVS

Il pazzo o idiota che state per vedere deve essere fermato! Non può circolare nelle autostrade d’Europa mettendo a repentaglio la vita degli altri. Ci auguriamo che questo video sia visto dalla Polizia Stradale italiana o quella degli altri Paesi dell’Unione Europea. Un personaggio come questo non può guidare!

 

Postato su08/03/2009 • 12:42  - 6 commentos -
La tragedia della fam. Mantovani  -  da AIFVS_onlus

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Una sentenza che delegittima la giustizia, diffonde il messaggio che si può delinquere impunemente ed offende le vittime

Le vittime ed i familiari sono indignati ed offesi da sentenze come questa, perchè nel nome del popolo italiano di cui fanno parte vengono sottovalutati il reato, il danno ed il comportamento dell'imputato e tradite le esigenze sociali di giustizia.

Le vittime si chiedono se la superficialità nell'applicazione delle norme e nella valutazione dei fatti umani sia frutto di scarsa preparazione culturale e professionale dei magistrati o del loro delirio di onnipotenza per l'esercizio di un potere che sa di restare impunito.

Questa sentenza potrebbe essere pronunziata non in nome del popolo italiano, ma In nome della superficialità e della discriminazione e per dare alla società il chiaro segnale che si può delinquere impunemente.

Il giudice pensa veramente che una pena ridotta e mai espiata sia rieducativa? Piuttosto i giudici che minimizzano il reato non fanno sentire all'imputato la grave responsabilità del fatto commesso e quindi lo confermano nella volontà di poter compiere ulteriori trasgressioni, tanto gli assicurano che "l'entità delle conseguenze prescinde dalla sua condotta"! (pazzesco!)

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La sentenza
Postato su13/01/2009 • 20:27  - 5 commentos -
morti sulle strade  -  da ENRICO

Egregio direttore,
Le scrivo su un tema molto delicato: morti e feriti sulle strade. Tutti i morti sono degni di rispetto, quelli delle strade, tuttavia, raggiungono una quantità da lasciare esterefatti. Non è che non se ne parli, è che se ne parla come di qualcosa di normale, qualcosa di secondario, come se ci fossero cose più importanti. Non fanno notizia. Se uno buttasse ogni anno in Italia un piccola bomba atomica, piccola per fare lo stesso numero di vittime, allora sì che ne parlerebbero le prime pagine per mesi e mesi. Se, poi, lo facesse un azienda per profitto avremmo la gente in piazza ad urlare "GUERRA! GUERRA!". Proviamo ad immaginare un titolone del genere "PICCOLO ORDIGNO NUCLEARE A PARMA. 300 MORTI", sottotitolino "ANCHE QUEST'ANNO LA CASA AUTOMOBILISTICA Y PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI HA LANCIATO LA BOMBA H." Fa più notizia un bimbo soffocato da una caramella, che cinquanta massacrati in uno scuolabus. E' che poi, siccome la TV fa perdere il senso della realtà, la mamma si preoccupa quando suo figlio mangia la caramella, mentre gli dice tranquillamente: "vai con papà in macchina". La macchina, decine di volte più pericolosa, se guardiamo la mostruosa cifra di morti e feriti, è poco "reclamizzata". Magari si fa una legge per scrivere i numeri su tutti i cavalcavia, si parla di pedofili, di madri che uccidono i figli, di figli che uccidono i genitori, di tutto ciò che è strano, che attira l'attenzione. Cosa importa poi se c'è solo un caso su dieci milioni: fa spettacolo, fa audience. Si crea un mondo virtuale di pericoli che non esistono, si perde il contatto con la realtà, il mondo mediatico diventa più reale della propria esperienza. Ormai la gente si stampa al semaforo pensando a Saddam Hussein, al caso di Cogne, al sasso del cavalcavia. Eppure se guardiamo alla nostra esperienza non so quante persone conoscano un pedofilo, una madre assassina, un terrorista di Al-Qaeda. Di persone che hanno fatto incidenti invece se ne conoscono molte, qualcuno si è fatto male, qualcuno addirittura è morto. Puntando i riflettori su problemi che non esistono, che non esistono perché è molto più probabile essere colpiti da un fulmine che cadere vittima delle disgrazie proposte dalle prime pagine dei giornali, si sciupano soldi, tanti soldi che potrebbero salvare centinaia di vite spezzate in modo non spettacolare, ma spezzate. La TV ci comunica problemi che non abbiamo e non ci fa vedere problemi che abbiamo. Si creano paure per asteroidi che potrebbero colpire la terra e si attraversa tranquillamente la strada dove ci potrebbe veramente colpire un bolide fuoriserie e che non viene da un altro pianeta. Siamo, anzi, sottoposti a modelli sorridenti e modelle fascinose che guidano auto sempre più potenti con l'airbag anche nel bagagliaio, per il cane. E che, tuttavia, non evitano i 30 morti del week-end. Neanche le utilitarie riescono a stare sotto i limiti di velocità. Probabilmente tutti portano ogni settimana la macchina in una pista per poter superare i 130 km/h. Se uno lasciasse un kalashnikov in mano al proprio figlio, non so se il giudice accetterebbe una giustificazione del tipo "non pensavo tirasse il grilletto". E' un po' come se una casa automobilistica dicesse: "non pensavo sarebbe andato veramente a 250 km/h". Il colpevole preferito dai mass media è l'ubriaco, il camionista sbronzo, il giovane senza criterio. E' ragionevole pensare che le persone non si ubriacheranno più, che un ragazzo non sia più un ragazzo? Se un ubriaco ha in mano un bastone, un po' di nitro glicerina, i bottoni di comando di una centrale missilistica USA fa danni diversi. Speriamo ci abbia pensato l'intelligence americana che anche chi comanda un bottone nucleare, forse, una volta nella vita, per un caso stranissimo, potrebbe bere un po' troppo. Chi costruisce certi oggetti diabolicamente distruttivi non è responsabile? Chi li lascia costruire, neanche? Meglio prendersela con l'ultima ruota del carro, con l'anello debole, con chi ha fatto un ragazzata. Chi ci governa è molto preoccupato della nostra salute: ci impone il casco, la cintura di sicurezza, i limiti di velocità. Ma non si possono, certo, mettere sulle strade auto che superano i 200 km/h! I 300 km/h!! i 400 km/h!!! Non c'è limite? Vuol dire che fra qualche anno potremmo vedere sulla tangenziale un razzo con ottanta air/bag che sfreccia a 500 km/h con 2 milioni di cavalli. Eh no! C'è il limite, se poi uno non ha testa, saranno cavoli suoi. E gli altri? Quelli senza gli ottanta air/bag? Genitori con berline che superano abbondantemente i 200 km/h lamentano figli giovani che vanno troppo forte con utilitarie, o qualcosina di più, che comunque forse riescono a non superare i 200 km/h. Ricordo che il limite di velocità in Italia è di 130 km/h, qualcuno non lo sa, qualcuno pensa sia un consiglio, qualcuno proprio se ne frega. Limite probabilmente non è la parola giusta dato che non limita neanche il modello più piccolo di auto. In un

Postato su08/01/2009 • 11:49  - 8 commentos -
Rolex e velocità  -  da AIFVS__onlus

pubblicitaRolex.jpg Pubblicità pericolosa 

Vado al cinema e devo sorbirmi la pubblicità del Rolex che inneggia al superamento sbruffone dei limiti di velocità nei centri urbani.
Al damerino di turno è finito il gas dell’accendino proprio stasera che deve accendere tutte le candele dei suoi mille metri quadri di casa.
Che sciagura!
E allora via, a centossessanta all’ora fino al distributore più vicino dove una sexy benzinaia, dovutamente pettoruta, lo rifornisce ammiccando.
A che pro la sentenza di omicidio volontario per Stefano Lucidi, mi chiedo, se un comportamento irresponsabile al volante è presentato, appena fuori dal Tribunale, come vincente e fascinoso? 
 
C.A.

Postato su16/12/2008 • 17:05  - 3 commentos -
Ancora un giudice donna dimostra attenzione ai diritti delle vittime  -  da AIFVS_onlus

Ancora un giudice donna dimostra attenzione ai diritti delle vittime

Due volte omicida stradale: condannato a 6 anni e 6 mesi

Carlo Riefoli, 43 anni, di Vigevano, già colpevole in passato per l’investimento e l’uccisione di un pedone, è stato condannato oggi, dal Giudice Maria Carla Rossi del Tribunale Penale di Vigevano, Sezione distaccata di Abbiategrasso, alla pena giusta e significativa richiesta dall’AIFVS, insieme ai parenti superstiti di Giovanni Rampinelli, ciclista travolto e abbandonato a morire sul ciglio della strada il 23 agosto 2005.
Nel decidere, il Giudice - dimostrandosi sensibile alle istanze delle parti civili costituite e al generale bisogno di maggiore severità nei confronti dei “pirati” recidivi – ha ritenuto di andare addirittura oltre la richiesta di 3 anni e 9 mesi, formulata in udienza dal Pm Rosa Muscio.


Per l’AIFVS la condanna a 6 anni e 6 mesi (di cui 5 anni, pari al massimo edittale, per omicidio colposo) comminata a Carlo Riefoli è davvero un importante passo avanti verso una maggiore giustizia e civiltà nell’ambito della quotidiana, doverosa lotta contro la pirateria stradale.


Con serenità e rigore, il Giudice - all’esito di una lunga e animata discussione tra il Pm e i difensori delle parti civili e dell’AIFVS, da un lato, e quelli dell’imputato, dall’altro – ha emanato un provvedimento significativo, che ha tenuto nel dovuto conto la specificità del caso, caratterizzato sia dal fatto che il Riefoli, dopo aver travolto il povero ciclista, ha deliberatamente deciso di andarsene senza prestare alcun soccorso, dandosi alla fuga e tentando in ogni modo di cancellare le tracce dell’accaduto, sia dal fatto che a nulla è valsa, in termini di “rieducazione”, la precedente condanna ad 1 anno di reclusione (poi, in appello, ridotta a 4 mesi) riportata dallo stesso omicida nell’anno 2002 per fatti analoghi, connessi all’investimento e all’uccisione di un pedone.
Soddisfatta e rasserenata la Signora Maddalena Cotali, vedova del Sig. Giovanni Rampinelli, presente in aula insieme alle sorelle del defunto, Signore Maria e Teresa Rampinelli.


Parimenti soddisfatti gli avvocati Francesco Fiocchi ed Enrico Zaccone, legali delle stesse
parti civili e fiduciari di zona dell’AIFVS, nonché l’Avv. Gianmarco Cesari,  portavoce e difensore dell’associazione, a sua volta costituitasi direttamente parte civile, alla quale è stato riconosciuto un proprio diritto al risarcimento danni.


L’AIFVS esprime pertanto un pubblico elogio al Giudice Maria Carla Rossi che, nell’esercizio del suo potere discrezionale, ha saputo tener conto del diritto alla giustizia delle vittime e dei familiari.

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

Postato su09/12/2008 • 19:07  - 2 commentos -
10 anni per omicidio stradale  -  da AIFVS_onlus

Lucidi: 10 anni, omicidio volontario

AIFVS: una sentenza di monito sociale
26/11/2008
Si è concluso oggi il processo per rito abbreviato a carico di Stefano Lucidi, che il 22 maggio ha investito ed ucciso a Roma sulla via Nomentana i due giovani Flaminia ed Alessio.
 
La sentenza della giudice Marina Finiti, che ha inflitto a Lucidi 10 anni di carcere riconoscendo l’omicidio volontario, è stata di conforto per i familiari delle vittime e per tutta l’AIFVS, che si batte strenuamente perché abbia fine la sottovalutazione del reato e del danno.
 
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada si è costituita parte civile nel processo con l’avv. Gianmarco Cesari per sostenere la richiesta di giustizia per le vittime e per dare la propria solidarietà ai familiari. Nel contempo esprime un pubblico elogio alla giudice Finiti, una donna capace di decisioni innovative e coraggiose, che promuovono nella società maggiore rispetto per la vita. 
 
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

AIFVS: GIUSTA LA DECISIONE DEL NO AI DOMICILIARI

Lucidi resta in carcere

 
La Aifvs condivide pienamente la decisione del Giudice Marina Finiti di far restare Lucidi in carcere senza concedergli gli arresti domiciliari, data la manifesta pericolosità sociale; non dobbiamo dimenticare che solo grazie alla solidarietà di chi ha trovato la mercedes nel parcheggio di una carrozzeria dando l'allarme siamo giunti alla condanna del pirata della strada senza patente, che altrimenti sarebbe rimasto ignoto e non condannato; il carcere effettivo simboleggerà la certezza della pena irrogata e la possibilità di rieducazione e di riconciliazione con le vittime e lo Stato.

 

L’Aifvs potrà rendersi disponibile per un percorso di mediazione sociale, tra i familiari del reo e quello delle vittime.

 

Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS

Postato su27/11/2008 • 21:07  - 6 commentos -
Mi sono imbattuto per caso su questo sito e vorrei dire la mia opinione sugli incidenti stradali. Credo che di fronte a questa  guerra occorrano soluzioni strutturali che chiamino in causa le case automobilistiche e le politiche spesso a loro asservite.
Mi riferisco al fatto che anzichè tante propagandate e male concepite norme repressive contro alcool, locali notturni etc...due provvedimenti più strutturali avrebbero sicuramente il loro risultato. Per esempio:
1.Che auto di grossa cilindrata non possano essere guidate da patentati con meno di 10 anni di guida
2.Mezzi pubblici potenziatie circolanti anche di notte; o come in Europa servizi di trasporto semigratuiti fuori dai locali
Certo questi provvedimenti non sono facili da far attuare anche perchè prevedono lo scontro con le lobbies dell'auto, ma garantirebbero una reale diminuzione delle morti su strada....chiaramente di pari passo con la promozione di una cultura stardale più prudente.
Io poi personalmente tarerei i motori delleauto con un massimo di velocità ma questa mi pare una cosa un pò impossibile visto il culto dei motori in Italia.
cordiali saluti, cristian
Postato su18/11/2008 • 13:34  - 4 commentos -
Adesso basta  -  da Paulista

Buon Giorno a tutti

mi chiamo Paolo Tornari

e sono il fratello una VITTIMA DELLA STRADA

mio fratello si chiamava Alessandro Tornari e 7 mesi fà (colpa di un autista ubriaco) a soli 27 anni è morto. adesso lui non c'è piu ma il suo ricordo è sempre vivo in me, nei mei genitori e in tutta la familia.

Da quel giorno mio fratello non vive piu e insieme a lui non vivono piu nemmeno i miei genitori, però ho saputo che quel ragazzo che gli ha strappato la vita è libero di girare e crearsi una vita, cosa che ale non può più fare.

adesso faccio una domanda....

ma la giustizia dov'è? perchè non fa niente per evitare queste cose?

adesso basta!!!!!!!!!!!!!! Adesso voglio giustizia per mio fratello e per tutti quelli che non ci sono piu causa di ubriachi........

Paolo Tornari

Postato su12/11/2008 • 11:57  - 21 commentos -
L'ITALIA SI RIPOPOLI DI GIOVANI!!!  -  da angeloantonio

Finiamo sui quotidiani stranieri per la fama negativa che possediamo!Quindici morti al giorno sulle strade italiane. E oltre 800 feriti.Le nostre autostrade le chiamano "autostrade selvagge","autostrade killer""cimiteri d'asfalto"dove non c'é controllo, dove non ci sono regole.
La chiamano "guerra invisibile" più morti in Italia con le automobili che in Iraq!!!
L'alcool la fà da padrone e i controlli sono rispetto all'Europa inesistenti, vi assicuro che in Francia e Inghilterra sono frequentissimi e severi fino alla ferocia!
Si tratta soprattutto di giovani che perdono la vita durante il week-end: i giorni più neri sulle strade sono infatti venerdì, sabato e domenica. . Il bilancio sugli incidenti stradali in Italia nel 2005, parla di 5.426 vittime in un anno.
E tra le principali cause di incidenti (oltre il 50%), ci sono il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata.
MUOIONO SOPRATTUTTO I GIOVANI, A RISCHIO IL WEEK-END: il venerdì è il giorno con il maggior numero di incidenti, il sabato quello con più feriti e la domenica quello con più vittime. L'orario più a rischio è tra le 17 e le 19, anche se la notte (dalle 22 alle 6 del mattino) é il periodo con il più alto tasso di mortalità (doppio rispetto al giorno). I giovani continuano ad essere i più colpiti: tra i 25 e i 29 anni si registrano 637 morti e 41.230 feriti, se consideriamo, poi, la classe d'età 16-29, allora, si contano 1.636 morti (il 30% del totale) e 109.361 feriti (pari al 35% del totale).
Allora possiamo dire che l'Iraq e l'Afghanistan sono anche qui da noi, visto il numero di vittime ogni anno, se ce l'avete fatta ad arrivare a leggere fino a qui, potete facilmente capire perché l'Italia é il paese con più anziani al mondo e con meno giovani al mondo.
Questo é uno dei motivi!
I ragazzi continuano a morire durante i fine settimana anche perché non c'é polizia che funge da deterrente.
Ma dipende anche da voi ragazzi!!!
Quando salite su una automobile in 5 o 6 delle volte, qualche ragazza anche sulle gambe di un ragazzo dietro in piena notte, stanchi morti(?)per aver ballato, bevuto e fumato diverse canne o altro di solito non pensate che chi guida sta come voi o anche peggio?Metti il fatto che a quell'ora di notte o del primo mattino per strada non c'é quasi nessuno per cui si corre fisiologicamente di più non si fanno le tamponatine come al solito ma le frittate!!!
Per alcuni anni a Napoli lavoravo in piena notte, per  lavori ma quello che vedevo le notti del venerdì e del sabato notte, domenica mattina era allucinante, macchine accartocciate una all'altra fumanti con ragazzi morti dentro e l'assurdo che rimanevano così senza soccorsi per ore perché a quell'ora dormono tutti o quasi tranne i disgraziati che come me giravano per guadagnare qualche soldo!!!
Vi dovete divertire, siete giovani, chi non si é fatto qualche boccale di birra, qualche spinello(tanti volete dire)cocktail ecc...però quando salite su un automobile il discorso cambia del tutto.
Prendetemi per un rompipalle ma alle case automobilistiche se sfasciate una automobile fate un favore, ne vendono un altra, se potessero porterebbero la patente a 16 anni, per vendere di più!!!
Se continua così gli italiani spariscono, i giovani già pochi rispetto alle natalità in Europa, si estinguono!
Non fate il gioco sporco di questa società ipocrita, pubblica dati sconvolgenti ma se ne frega se vi ammazzate il fine settimana, dovete farcela a sopravvivere e avere figli anche voi un domani, non morite ca…, non morite così stupidamente per colpa in definitiva di uno Stato assente da decenni!!!
Siamo PRIMI NEL MONDO per incidenti stradali!!!
PRIMI NEL MONDO PER MORTI GIOVANILI SULLE STRADE!!!
Poi metteteci che abbiamo natalità ZERO, ultimi al mondo per nascite, i più longevi al mondo grazie alla dieta mediterranea, quindi io per non saper nè leggere nè scrivere deduco che se vi guardate intorno questo é il PAESE PIU'VECCHIO AL MONDO!!!
Perché le metropolitane chiudono alle 22, 00 e in Europa ALL'UNA DI notte!!!
Occorre divulgare queste cose, che finalmente le TV e i QUOTIDIANI parlino di questi FENOMENI SOCIALI che ogni WEEK-END ci raccontano di stragi, no di stronzate futili come fumo negli occhi.
Lo sappiamo tutti che non esistono controlli in Italia, ti fermano solo perché gli stop non funzionano per multarti.
Giugno scorso da Napoli a Rimini (più di 600 KM)non ho incontrato una pattuglia di forze dell'ordine e un camion che doveva andare a 60 km all'ora in autostrada mi suonava il clacson per farmi spostare, solo che io andavo a 110 km all'ora e lui di più!!!
SIAMO TROPPO RASSEGNATI, UN POPOLO CHE NON PROTESTA MAI SU NESSUNA COSA, COMPRESA QUESTA ECATOMBE DI FINE SETTIMANA SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!
PARLATENE, NELLE SCUOLE, NELLE UNIVERSITA',SCRIVETE AI GIORNALI, ALLE ISTITUZIONI, QUESTE STRAGI DEVONO FINIRE!!!
Non lasciatemi solo a lottare per questo, perché questo io continuerò a fare, PERCHE’ L'ITALIA SI RIPOPOLI DI GIOVANI!!!
Perdonatemi lo sfogo.
Antonio

Postato su07/11/2008 • 11:48  - 11 commentos -
Sentenza umiliante  -  da AIFVS
Ubriaco uccise quattro ragazzi

Cremona Lo schianto nel 2007, albanese patteggia la pena Al volante ubriaco uccise quattro ragazzi Tre anni di carcere Il padre di una delle vittime: «Una vergogna»

Dopo una serata in discoteca partì a tutta velocità. La difesa: «Ha ribadito il suo dolore e chiesto perdono»

CREMONA - Tre anni per quattro morti. Se non fosse un accostamento così scandaloso, sarebbe comunque incomprensibile: nemmeno un anno per ogni morto. Ashim Tola, l' albanese che, ubriaco fradicio, il 28 giugno 2007 investì e uccise 4 ragazzi cremonesi tra i 16 e i 24 anni, ha patteggiato ieri una condanna a tre anni. Omicidio colposo plurimo con guida in stato di ubriachezza. Il giudice Pio Massa ha ritenuto la pena «congrua e severa» e ha accettato il patteggiamento chiesto dall' avvocato Fabio Leggi, il legale dell' albanese. In più, Tola dovrà pagare 1.180 euro di ammenda. Tre anni di carcere? Difficile, perché verrà chiesto l' affidamento ai servizi sociali e, per una pena di questo tipo ed essendo incensurato, dovrebbe venire concesso. Quella tragica notte del 28 giugno durò solo una manciata di minuti, quelli che separarono una scazzottata da una strage: l' albanese, assieme a due connazionali, venne cacciato da un locale alle porte di Castelvetro Piacentino, perché completamente ubriaco. Appena uscito, scatenò una rissa. Quindi, si mise alla guida della sua auto. Partì a razzo, a 140 all' ora sulla strada che da Castelvetro passa per Monticelli d' Ongina. Invase la corsia opposta. In quel momento, sopraggiungeva la vettura dei quattro amici cremonesi, di ritorno da Codogno, dopo una serata in gelateria. Lo schianto. La morte di tutti e quattro. Per l' albanese, dopo le cure in ospedale, il ritorno a casa, a Piacenza. Ieri mattina, proprio a Piacenza, l' iter giudiziario di Tola è finito. Per i genitori dei quattro ragazzi il dolore si aggiunge al dolore. Non ci stanno. Cesare Chiodelli, padre di Davide, una delle quattro vittime, accusa: «Provate a chiedere alla gente se questa pena è congrua e giusta. Servizi sociali per uno che ha ucciso 4 persone... mi viene il voltastomaco, mi vergogno. Nessuno può fare qualcosa? Questo è omicidio volontario. E il responsabile non ha fatto nemmeno un giorno di galera, come se avesse ucciso 4 cani. In aula si è parlato solo di soldi del risarcimento, ma come è possibile? Cosa deve fare uno per andare in galera? Mi chiedo che cosa avrebbero deciso se fosse stato ucciso un figlio loro». Per l' avvocato Leggi «il fatto accaduto è molto grave e purtroppo non riporterà in vita i ragazzi. Tola ha ribadito il suo dolore, ha chiesto scusa ai familiari. Ha detto che da quel 28 giugno la sua vita non è più la stessa». Nella sentenza, un' ultima incongruenza. Quella sera, l' albanese era ubriaco fradicio. Ma l' aggravante di guida in stato di ebrezza per chi provoca un omicidio colposo non c' era ancora. Verrà aggiunta solo qualche mese dopo. Troppo tardi per quello che accadde il 28 giugno del 2007. a.s. La tragedia Il 28 giugno 2007, Ashim Tola, albanese di 34 anni, con la sua auto finisce nella corsia opposta e travolge un' altra vettura. Yunior Eyafe Harryman, 16 anni, Adam Fassali, 20, Davide Chiodelli, 21, e Adenilson Grisi, 24, di ritorno da una tranquilla serata a Codogno (Lodi), muoiono sul colpo. Il tasso alcolico di Tola è 1.80 contro un limite a 0,5

(fonte corriere della sera)

Postato su24/10/2008 • 23:55  - 5 commentos -
fatta la Ue, trovato l'inganno  -  da carla
Da il SOLE 24  ore  STRADE SICURE   del 20-10-08                                  
   

Fatta la Ue, trovato l'inganno
 

di maurizio caprino

L'altro giorno vi scrivevo trionfante che i giudici finalmente stanno cominciando a stangare chi causa incidenti mentre guida ubriaco. Ora mi segnalano che uno degli stangati ha già trovato una scappatoia: andare a prendere la patente spagnola. E noi non possiamo farci nulla: la Ue ci impone di considerare le patenti emesse da altri Stati membri come sacre e indiscutibili. Evidentemente lo sa bene l'avvocato di questo automobilista cui il giudice - per una delle prime volte in Italia - aveva applicato l'articolo 130-bis del Codice della strada, che da tre anni consente di considerare come un malato chi uccide qualcuno mentre guida ubriaco: consente di applicare la revoca permanente della patente prevista dall'articolo 130 fino a quando l'interessato non dimostra di essere guarito. Prima l'articolo 130 era applicabile solo in caso di malattia incompatibile con la guida, dal 2005 il 130-bis lo rende utilizzabile anche contro gli investitori gravemente ubriachi. Quando non viene utilizzato, l'omicida subisce la revoca "normale", che a distanza di un solo anno gli consente di ricandidarsi alla patente come un qualsiasi diciottenne; col 130, invece, la revoca rimane finché un medico non attesta che l'interessato non beve più. Un meccanismo apparentemente perfetto. Ma che non tiene conto della possibilità di riprendere la patente in un altro Stato Ue: basta spostarvi la residenza (cosa facilissima, visto che in ambito comunitario non occorrono permessi di aoggiorno), studiare un po' e sottoporsi agli esami per la patente. Dopodiché il gioco è fatto: la licenza di guida presa in questo modo è pienamente valida anche in Italia, perchè da quando esiste la Ue è caduto l'obbligo di convertire le patenti comunitarie quando il loro titolare risiede in Italia da oltre un anno. Al limite, l'interessato può optare per il semplice "riconoscimento" della sua patente estera: la mostra a un ufficio della Motorizzazione, che la inserisce nella banca dati italiana e stampa un'etichetta adesiva da attaccare sul documento. Da quel momento, la patente si gestisce come se fosse italiana e quindi - per esempio - c'è il vantaggio di poter fare la visita medica di rinnovo direttamente in Italia, senza tornare nel Paese di provenienza. Certo, col riconoscimento l'omicida condannato alla revoca in Italia rischia di essere scoperto e di vedersi negare la pratica: se il giudice "si ricorda" di comunicare la condanna a un corpo di polizia o alla Motorizzazione, la cosa viene annotata sulla banca dati, che può segnalare il tutto in fase di riconoscimento. Ma il riconoscimento non è obbligatorio, per cui l'omicida in pratica non lo farà mai, potendo continuare a guidare indisturbato con la sua patente spagnola. Il caso insegna che la libertà di movimento in ambito europeo è bella e preziosa, ma va accompagnata dalla costituzione di un archivio unico da cui risulti il curriculum di ciascun guidatore. Così si eliminerebbe anche lo scandalo degli autisti dell'Est che subiscono la sospensione o la revoca della patente in Italia per infrazioni gravi e non fanno una piega perché l'indomani tornano in patria a denunciare di aver smarrito il documento e a farselo ristampare: le autorità locali, mancando l'archivio, non sanno che quel loro cittadino ne ha combinata una grossa qui in Italia. E difficilmente le forze di polizia italiane si accorgeranno del problema in un normale controllo su strada: di fronte a una patente regolare, difficilmente chiamano la centrale per sapere se il titolare ha "conti in sospeso" nel nostro Paese. Ovviamente l'archivio unico rimarrà un'utopia ancora per molto. Non solo perché occorre trovare un accordo politico tra tutti gli Stati Ue. Ma anche perché aggiornarlo sarebbe difficile: non è detto nemmeno che in quello italiano vengano annotati i provvedimenti dei giudici italiani ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ ma è possibile che ci siano sempre le scappatoie ! che lo facciano questo archivio unico! d
Postato su23/10/2008 • 08:12  - nessuno commento -
Revocata patente  -  da AIFVS_onlus

COMUNICATO STAMPA
 15/10/2008        

Tribunale di Ferrara: revoca della patente e rito ordinario per  Calura, al volante ubriaco uccise l’irlandese Cormac. 

L’Associazione dei Familiari e delle Vittime della Strada plaude alla decisione del giudice dottoressa Silvia Migliori che ha accolto le richieste del PM Ombretta Volta e dell’avvocato dell’Aifvs Domenico Musicco di rifiutare il patteggiamento. E’ stata disposta la revoca della patente all’imprenditore ferrarese Marco Calura che il 4 marzo 2007 ha ucciso, tamponandolo a folle velocita’, l’irlandese Page Cormac. Marco Calura era risultato positivo al test alcolemico con un tasso di 380 mg/dl, cioe’ oltre sei volte il limite fissato dalla legge.

L’Aifvs, costituitasi parte civile con l’avvocato Domenico Musicco, con soddisfazione registra come i tribunali stiano finalmente cominciando a considerare la gravita’ del comportamento di chi uccide mettendosi alla guida in stato di ubriachezza, o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Il rito ordinario consentirà di accertare fino in fondo le responsabilità ed eviterà che l’omicida possa usufruire delle riduzioni di pena previste dal rito abbreviato o dal patteggiamento. La revoca  della patente consentira’ di evitare che possano essere commessi altri inconcepibili omicidi.

La prossima udienza e’ stata fissata per il 16 dicembre prossimo.

Dite la vostra nel blog dell'AIFVS      blog.gif

Postato su16/10/2008 • 01:00  - 6 commentos -
Salerno: Sentenza storica  -  da AIFVS_onlus
Nove anni senza patente e otto di carcere

Una sentenza storica, giusta ed esemplare

Omicidio stradale Salvatore Alfano

10 ottobre 2008
 Bodac, che con la propria auto ha ucciso Salvatore Alfano a Salerno sulla via dei Principati, rimane in carcere.
La sentenza del giudice Gaetano Sgroia è stata giusta ed esemplare: nonostante la diminuzione di un terzo della pena per il rito abbreviato, a Bodac sono stati inflitti otto anni di carcere, nove anni di sospensione della patente e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
È la condanna più alta fino ad ora irrogata per l’omicidio stradale colposo, e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada che si è costituita parte civile nel processo manifesta soddisfazione per questa sentenza che ha un valore storico: d’ora in poi nessun giudice potrà dire che si deve modificare la legge per riconoscere la gravità del reato ed applicare una pena congrua, che tenga conto della gravità del danno, del grado della colpa e del comportamento del reo, come stabilisce l’articolo 133 del codice penale!

Tutte le 109 sedi dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada esprimono un pubblico elogio al p.m. Vincenzo Senatore ed al Giudice Gaetano Sgroia della Procura della Repubblica di Salerno.

dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente nazionale AIFVS

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Il servizio del TG5
Postato su11/10/2008 • 23:18  - 4 commentos -
L'alcol test non è una prova  -  da AIFVS__sede_Venezia

Giudice di Firenze: L'alcol test non è una prova.

FATTA LA LEGGE, TROVATO L'INGANNO,

 

40 morti e 781 feriti anche nell'ultimo fine settimana, nelle strade si continua a morire, protagonista principale di queste tragedie alcool e stupefacenti e troppo spesso a morire sono innocenti che si trovano casualmente di fronte al loro assassino.  Si invocano leggi più dure e pene più severe, ma quando ti ritrovi davanti ad un GIP - vedi Tribunale di Firenze - , che proscioglie gli imputati perchè considera l'esito dell'etilometro portatile usato su strada una prova non penalmente valida, le perplessità non sono poche, resta sola una certezza: si vanifica l'operato di tutti coloro che quotidianamente spendono la vita al servizio dei cittadini mettendo a repentaglio la loro, è un prendere in giro vergognosamente il loro lavoro.

Questo è un Paese nel quale ormai non c'è più da stupirsi di niente, noi dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ci chiediamo a questo punto quale valore ha il Parlamento nel fare le leggi e quanto potere abbiano giudici e magistrati nel contestare e  capovolgere le cose.

Mai vorremmo chiederci cosa proverebbero questi signori della legge se toccasse a loro, ai propri cari, ai loro affetti: che metro userebbero? Sarebbero poi in grado di quantificare quanto vale la vita della persona uccisa? Per combattere la strage stradale e dare giustizia ai superstiti siamo tutti chiamati ad un  senso di responsabilità e collaborazione, c'è  bisogno della sinergia di tutte le forze in campo: polizie, agenzie educative, gestori dei locali, giudici, mondo della comunicazione, sembra però non prevalere più il buon senso e il riconoscimento dei veri valori della vita.

 

Pierina Guerra e tutti i responsabili del Veneto dell'A.I.F.V.S.

Postato su07/10/2008 • 16:01  - 1 commento -
Scatola nera per auto  -  da AIFVS_onlus
Scatola nera per Auto dite la vostra nel blog

MATTEOLI: PROPORRO' SCATOLA NERA SU AUTO NELL'UNIONE EUROPEA

ScatolaNera.jpg TORINO - "Proporrò in Europa l'introduzione della scatola nera sulle auto. Lo farò al consiglio dei ministri in programma il 9 ottobre, anche se in via informale, perché il punto non è all'ordine del giorno". Lo ha annunciato a Torino il ministro Altero Matteoli, parlando con i giornalisti a margine di un convegno patrocinato dalla Regione Piemonte sulla navigazione satellitare.

"In Italia - ha ricordato Matteoli nel suo intervento - circolano circa 34 milioni di auto: in rapporto al territorio e agli abitanti non esiste un altro paese con un numero di auto tanto elevato. Questo provoca un grave problema di sicurezza, con costi sociali elevatissimi, come si è visto con i tanti gravi incidenti stradali fatti registrare durante l'estate".

 "Quando ho lanciato questa proposta - ha sottolineato - si é scatenato un vespaio. Invece l'idea dovrebbe far riflettere, perché sapere che tutti i comportamenti al volante rimangono registrati nella scatola nera è grande deterrente nei confronti della trasgressione. Ma farlo solo in Italia non avrebbe senso, ecco perché lo proporrò ai ministri dei Trasporti europei, affinché si faccia questa scelta tutti insieme".

"Sull'arco alpino - ha ricordato Matteoli nel suo intervento - si è passati dai 19 milioni di tonnellate di merce circolanti nel 1967 agli oltre 150 milioni del 2007, senza avere costruito nessun nuovo valico". L'autostrada Roma-Milano, progettata per un traffico di 10 mila auto al giorno, sopporta oggi il passaggio di 90 mila auto. Le linee ferroviarie Milano-Venezia e Roma-Napoli sono sature, e sul mare le merci trasportate sono quasi raddoppiate e i container sono più che triplicati in otto anni

. Tutto questo, ha sottolineato il ministro "provoca gravi problemi di sicurezza, con un costo sociale stimato in 53 miliardi di euro, e rischia di portare al blocco della mobilità". Secondo Matteoli però "sarebbe un errore programmare nuove infrastrutture senza mettere in cantiere anche investimenti mirati a una maggiore sicurezza dei trasporti". In questo settore può entrare in campo l'aiuto in arrivo dalle nuove tecnologie. "Oggi - ha osservato Matteoli - il satellitare viene usato per farci trovare subito una strada o la stessa auto, in caso di furto. Ma le potenzialità sono molto maggiori, ed è necessario attivarsi per sfruttarle pienamente".

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Postato su02/10/2008 • 10:16  - 7 commentos -
Video striscia la notizia  -  da Redazione_AIFVS

Striscia la notizia 25 settembre e 8 ottobre 2008
Ragazzi e ragazze,
strepitoso, quanto ho visto stasera (25/09) su striscia la notizia.
Il cronotachigrafo digitale dei camion viene manomesso dalle stesse imprese logistiche. Su richiesta manomettono il camion prima ancora di circolare. Il camionista, uno straniero chiede alle forze dell'ordine di intervenire, fermare i camion e cercare il tasto mascherato sulla plancia dello stesso che blocca le funzioni del cronotachigrafo. L'autista fa notare come anche di notte il contachilometri rimane fermo sullo zero nonostante il mezzo sia in movimento. Scrivo subito al ministero

Salutoni
da Karen
Rimaniamo in campana

Il video di striscia la notizia

 

 

Video n. 2 del 8 ottobre 2008

A Striscia Moreno Morello ci ha parlato di altri trucchi che i camionisti usano per modificare i cronotachigrafi. L'inviato vestito di bianco si è occupato del caso in un servizio andato in onda lo scorso 25 settembre, nel quale ha mostrato alcune immagini shock sulla sicurezza stradale degli autotrasportatori

 

 

Postato su25/09/2008 • 23:37  - 10 commentos -
16 novembre 2008  -  da AIFVS_onlus

16 novembre 2008 giornata mondiale del ricordo  per le vittime della strada

AI RESPONSABILI DI SEDE E A TUTTI GLI ISCRITTI A.I.F.V.S.

Carissimi,
sono appena ritornata da un pellegrinaggio a Lourdes. Come sapete, quest’anno si festeggia il Giubileo, i 150 anni delle Apparizioni della Madonna a Bernardette (1858-2008). E’ stata un’esperienza che mi ha riempito il cuore di gioia e di pace.
In quel luogo di sofferenza ma anche di grande fede e speranza, ho ricordato nelle mie preghiere tutti Voi e tutti i nostri Cari che ci hanno preceduto in cielo.
Non solo, ho pensato di fare a tutti Voi un regalo che spero sia gradito.
Ho chiesto e ottenuto la celebrazione di una Santa Messa per la nostra Associazione il giorno 16 novembre c.a., giornata mondiale del ricordo. Non è stato facile dal momento che eravamo circa 30.000 pellegrini ed esaudire le richieste di tutti fissando una data precisa sarebbe stato impossibile. Ho spiegato però l’importanza di quella data per la nostra Associazione che conta sedi disseminate in tutta Italia e tantissimi iscritti, l’elevata incidentalità nel nostro Paese, causa di migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti ogni anno. Così, con l’aiuto della Vergine Maria, sono stata esaudita.
La Santa Messa sarà celebrata da Padre Yvon Preschet, dell’Ordine dei Carmelitani, nella Cappella che si trova proprio di fronte alla Grotta delle Apparizioni.
Con la presente voglio portare tutti a conoscenza che quel giorno ci sarà anche quel luogo speciale in cui saremo ricordati, nella speranza che ciò possa essere di conforto e aiuto a tutti noi.
Vi abbraccio con grande affetto,
Anna Barbieri
Sede A.I.F.V.S. Ferrara

Postato su22/09/2008 • 22:57  - 7 commentos -
Lettere di bambini morti  -  da AIFVS_onlus

Per essere forte è forte. Però il messaggio non rimarrà certo inascoltato: in Russia la polizia stradale di Novosibirskm nella Siberia centrale spedisce lettere strappacuore agli automobilisti più indisciplinati. Lettere che sono firmate da bambini rimasti vittime di incidenti stradali. E, come se non bastasse, queste cartoline contengono poesie d’amore per i genitori e raccontano la vita del bambino prima di venire ucciso da un pirata della strada.

Anche la forma è toccante perché il racconto è tutto scritto in prima persona, come se il piccolo affidasse alla carta e all’inchiostro un ultimo messaggio.

La polizia ha insomma deciso di usare la mano pesante e non a caso: in questa regione si verificano molti incidenti stradali dovuti a pirati della strada. E proprio ora, in concomitanza con il nuovo inizio dell’anno scolastico, molti automobilisti si vedono recapitare queste terrificanti lettere. Potrebbe funzionare una cosa del genere anche in Italia? Dite la vostra.

Postato su06/09/2008 • 17:22  - 9 commentos -
A4 video shock  -  da AIFVS_onlus

10/08/2008

È strage sull’A4 – 7 persone uccise

Tir salta la carreggiata

Di fronte al perdurare  della strage stradale, con vite distrutte e vacanze trasformate in tragedia, noi dell’AIFVS, sgomenti per la gravità dell’accaduto, sollecitiamo le istituzioni ad essere sempre più esigenti e responsabili nella gestione del territorio, non solo per garantire la sicurezza delle infrastrutture ma anche il necessario controllo.

E per il controllo, sosteniamo che su tutti i veicoli debbano essere inseriti mezzi tecnologici, che permettano il controllo automatico del comportamento del conducente, l’utilizzo sul territorio dei rilevatori delle infrazioni a distanza, la presenza massiccia delle forze di controllo sul territorio, e poi nel verificarsi dell’incidente la ricerca di tutte le cause possibili che abbiano concorso a determinarlo: non solo alcol, droghe, mancanza di riposo ed eccesso di velocità.

Abbiamo infatti il sospetto, tenendo conto di ricerche effettuate fuori dal nostro Paese, che l’uso del cellulare contribuisca in maniera elevata al determinarsi degli incidenti. A tal fine chiediamo che per ogni incidente ci sia il controllo dei tabulati telefonici, per evidenziare l’accettato rischio del guidatore o per escluderlo dalle possibili cause.

L’AIFVS ha già intrapreso in questo campo un lavoro di ricerca.


dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente nazionale AIFVS





Il filmato della strage sulla A4

Postato su11/08/2008 • 14:37  - 2 commentos -
Giustizia per le Vittime della strada  -  da AIFVS_onlus
Al Tribunale di Lecce pena patteggiata e sospesa per l'uccisione di Marco Presicce.
Il dott. Valerio Fracassi, presidente sez. distrettuale di Lecce dell'Associazione Nazionale Magistrati, ritiene ingiuste le considerazioni espresse dall'avv. Cesari e riportate dal Quotidiano di Lecce del 10 luglio 2008.
L'AIFVS replica rilevando l'inadeguata amministrazione della legge da parte dei magistrati nei casi che ci riguardano e chiede giustizia per le vittime.
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Articoli stampa del 9 e 10 luglio 2008
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Lacongruità della pena
 

 

11/07/08
Al Presidente del Consiglio dei Ministri                                                       
Al Ministro della Giustizia
Al Presidente del Tribunale di Lecce
Al Presidente del CSM
Al Presidente della sez. distrett. ANM dott. Valerio Fracassi
Alla Stampa

Oggetto: giustizia per le Vittime

Con vero sconcerto leggo sul Quotidiano di Puglia del 10/07/2008 la replica del presidente della sezione distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati, Valerio Fracassi, alle affermazioni dell’avv. Gianmarco Cesari, che nell’udienza per l’uccisione di Marco Presicce parlava non solo a nome della famiglia Presicce ma anche a nome dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada: un’Associazione diffusa con 106 sedi sul territorio nazionale e dal 2003 unica associazione di vittime della strada iscritta con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel Registro Nazionale delle Associazioni di promozione sociale, e perciò legittimata alla tutela degli interessi sociali e collettivi concernenti le finalità generali perseguite dall’Associazione – “fermare la strage stradale e dare giustizia ai superstiti” –.
Il presidente Valerio Fracassi avrebbe, pertanto, dovuto prestare seria attenzione a quanto detto dal legale dell’AIFVS, anziché affermare che si è lasciato andare a considerazioni inadeguate.
Ciò che è inadeguato, invece, è proprio il modo con cui i magistrati amministrano la legge, permettendosi di sovvertire la stessa volontà del legislatore.
Infatti il potere discrezionale affidato ai giudici dalla legge (art. 132 c.p.) deve essere esercitato entro i parametri indicati dall’art. 133 del c.p. che li obbliga a valutare la gravità del danno, il grado della colpa ed il comportamento del reo prima, durante e dopo, al fine di applicare una “pena congrua”, (art. 444 c.p.p.), e che sia anche rieducativa (art. 27 Cost.), cioè finalizzata ad incrementare il senso di responsabilità in chi ha compiuto un reato. Ci chiediamo come possa essere rieducativa una pena non solo non espiata ma irrogata in modo “burocratico” e discriminante, cioè sbrigativo e di palese favore verso l’imputato, non tenendo conto né della finalità del processo, che è ricerca della verità e riaffermazione dello stato di diritto, nè dei parametri indicati dall’art. 133 c.p., il cui riferimento alla gravità del danno obbliga il giudice a tener conto della vita e della salute distrutte o danneggiate delle vittime e dei familiari.  Ma, nei casi che ci riguardano, l’inadeguata amministrazione della giustizia ad opera dei magistrati non si ferma all’applicazione dell’art. 133 del c.p., bensì continua con l’applicazione dell’art. 589 del c.p. In tale articolo il legislatore ha previsto un minimo ed un massimo di pena per permettere certamente al magistrato di adeguarla alla gravità del reato, comprensiva – lo ripetiamo – del grado della colpa, della gravità del danno e del comportamento del reo. Tali elementi debbono essere valutati anche nel patteggiamento, per stabilire se esso possa essere concesso e se possa essere sospesa la pena e a quali condizioni. Ma i magistrati, nonostante il dettato della legge, hanno sempre preferito partire dal minimo edittale nell’applicazione della pena, con ciò annullando la possibilità di differenziare il grado della colpa, che in tal modo viene sempre considerata lieve, e sostituendosi così anche alla volontà del legislatore. Vorremmo sapere se il legislatore ha sbagliato nello stabilire un minimo ed un massimo di pena, o se ci sono delle disposizioni che obbligano i giudici ad utilizzare solo il minimo della pena ed a sospenderla sempre!
Al dott. Fracassi ed a tutte le autorità in indirizzo chiediamo, pertanto, che si ponga fine, per quanto ci riguarda, ad un’amministrazione della giustizia che, sottovalutando il reato ed il danno, delegittima se stessa, offende le vittime ed i familiari, diffonde nella società il messaggio che si può continuare a delinquere impunemente. Era questa la sollecitazione che il dott. Fracassi doveva cogliere nelle parole dell’avv. dell’AIFVS, anziché ergersi a difensore d’ufficio: una sollecitazione che obbliga ad un approfondimento culturale ed etico, a superare la supponenza di un sistema chiuso che, esercitato nel nome del popolo, non ne ascolta le ragioni. E qui siamo tutte le vittime ed i familiari, un esercito, che chiediamo di non trasformare la discrezionalità in arbitrio, di avere pari dignità processuale rispetto all’imputato, per non continuare a violare non solo i diritti delle vittime ma anche lo stesso articolo 3 della Costituzione, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge. Smettiamola con la discriminazione e con la sottovalutazione del reato e del danno! È il punto di vista delle vittime, dal quale bisogna partire per migliorare la giustizia e la civiltà.

dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni*

*presidente nazionale AIFVS
 

 

Postato su11/07/2008 • 20:45  - 14 commentos -
Motociclisti è strage  -  da AIFVS_PAVIA
Pavia ormai è strage: altri tre motociclisti morti in due giorni e un'altro rischia l'amputazione a una gamba.
Vigevano (PV) 27 giugno 2008
Michele Di Francesco 48 anni è morto ieri in uno schianto a Vigevano;
Diego Pairotti 33 anni di Tromello (PV) ha perso la vita tra Vermezzo e Abbiategrasso.
Un terzo incidente mortale si è invece verificato a Codevilla (PV) dove ha perso la vita Nicola Di Giovanni 61 anni di Gaggiano (MI)
Una vera strage ma non basta! ad Alagna (PV) a pochi chilometri da Garlasco hanno perso la vita in uno scontro fra due auto due tunisini di 36 e 37 anni residendi a Vigevano e Sannazzaro, nello stesso incidente sono rimaste ferite altre tre persone di cui una donna in gravi condizioni.

In un'atro incidente e rimasto ferito in maniera molto grave anche il sindaco di Sannazzaro Michele Debattista giudicato fuori pericolo dopo un intervento di chirurgico durato oltre 10 ore.

A codevilla un giovane centauro Eugenio Nascimbene 44 anni è rimasto ferito graevemente in uno scontro con un'alfa 156. Rischia l'aputazione di una gamba.

Questo bollettino da vera guerra ed è la continuazione di una strage che colpisce sopratutto i centauri che sono sei quelli morti in meno di due mesi.

Michele Di Francesco 48 anni
Diego Pairotti 33 anni
Nicola di Giovanni 61 anni
Carlo Guzzardi 37 anni
Tiziano Saltarelli 52 anni
Giampiero Biscaldi 41 anni di Vigevano, per quest'ultimo c'è anche l'ombra di un pirata della strada e i familiari sono assistiti dai legali convenzionati dell'AIFVS di Pavia.
Giorgio Giunta sede AIFVS Pavia
Postato su28/06/2008 • 15:50  - 14 commentos -
Alcol 6000 morti l'anno  -  da AIFVS_onlus

Nel mondo ogni anno circa 5 milioni di persone perdono la vita per traumi. Di questi, circa uno su quattro muore in seguito ad incidente stradale. In Italia, uno su tre. Per ogni morto in incidente stradale ci sono poi 2-3 invalidi molto gravi, 20 ricoverati, più di 250 accessi al Pronto Soccorso. Attualmente, in Italia, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Traumi (ONAT) dell’ISS, queste cifre annuali si traducono in:

-  6.000 morti;
- 15.000 invalidi (molto gravi);
- 120.000 ricoveri;
- più di un milione di accessi al Pronto Soccorso.

Il problema degli incidenti stradali è particolarmente cruciale per i giovani:

- Più di un decesso su tre riguarda soggetti con meno di 30 anni;
- In certe classi di età si muore prevalentemente per incidente stradale (più della metà di coloro che muoiono a 18 anni, muoiono in seguito ad incidente stradale); - l’incidente stradale è la prima causa di morte per i maschi sotto i 40 anni;
- L’incidente stradale è la prima causa di invalidità grave dei giovani.

A fronte di questa situazione, è naturale chiedersi quali siano le cause, e se tali cause possano essere controllate al fine di ridurre questo drammatico quadro di perdite di vita e di salute che, in base a stime diverse, costa al nostro paese in termini sanitari e sociali più di 35 miliardi di euro l’anno.

 

Postato su22/06/2008 • 12:02  - 16 commentos -
Bandire transito moto  -  da AIFVS_onlus

Dieci motociclisti sono morti dall’inizio dell’anno per incidenti stradali nei pressi di Cuneo e il presidente della provincia, Raffaele Costa roporrà il divieto di transito su talune arterie per certe categorie di moto.

Una notizia clamorosa perché il primo passo verso una vera e propria demonizzazione delle due ruote. Una demonizzazione che non ha nulla di negativo, intendiamoci perché visto la continua escalation di vittime sulle due ruote (a fronte di morti e feriti in continua diminuzione in incidenti stradali) è inevitabile che si vada a finire verso un incredibile divieto assoluto di guidare le sportive.

Tutto ciò può sembrare una forzatura, ma non lo è, come spiega bene lo stesso Costa: “Dall’inizio dell’anno - dichiara il presidente della provincia di Cuneo - sono morti nella nostra giurisdizione ben 10 motociclisti vittime di incidenti stradali provocati quasi tutti dall’alta velocità in relazione al tormentato percorso delle strade (quasi sempre le stesse). Mi chiedo se dobbiamo accettare in maniera passiva un dramma destinato probabilmente a ripetersi nella stagione estiva”.

“Le Forze dell’Ordine - prosegue la nota di Costa - compiono attivamente il loro dovere di controllori ma non possono essere presenti dovunque. Gli uffici tecnici della Provincia, i cantonieri, e non solo, svolgono un lavoro attento di adeguata manutenzione, nei limiti delle loro possibilita. Occorre quantomeno una tregua che consenta di riflettere sulla opportunità o meno che il transito motociclistico avvenga, molto spesso a velocità elevatissime, su determinate strade”.

(da Repubblica.it)

Postato su22/06/2008 • 11:34  - 22 commentos -
Proposte per fermare la strage stradale  -  da AIFVS_onlus

DECRETO SICUREZZA STRADALE E CONFISCA AUTO
Alcuni se ne invischiano del decreto di legge che prevede la confisca dell'auto, infatti tanti si fanno pizzicare e poi piangono "non è giusto che lo stato si prenda anni di sacrifici per rinpinguire le proprie casse"

Per i pochi che non lo sanno il decreto prevede:

La confisca dell'auto nel caso che si superi il tasso alcolemico nel sangue di 1.5 g.per  litro. Qindi parecchio ubriaco e non un paio di bicchieri ma molto di più.

Quello che pochi invece sanno  è che in caso di sequestro e confisca dell'auto i costi del deposito  sono sempre a carico del trasgressore, quindi se l'auto rimane in deposito per tre anni prima di essere venduta all'asta e opotizzando 4 € al giorno di deposito il trasgressore si troverà a pagare oltre alla salatissima multa, la perdita dell'auto e la sospensione della patente, anche alcune migliaia di €uro di  deposito che lo stato si prenderà in ogni caso oltre al ricavato della vendita all'auto.

Per quelli che invece si credono furbi e che  stanno architettanto di fare guidare l'amico buona scelta, se non è ubriaco  ma nel caso che lo fosse si eviterebbe la confisca ma non il fermo amministrativo di almeno 90 giorni, la multa salatissima oltre la denuncia e il ritiro di patente.

Le stesse sanzioni si appilcano per chi si rifiuta di sottoporsi al test o peggio chi viene beccato alla guida dopo avere assunto stupefacenti.

Il buon senso ci dice chi guida non beve e chi beve non guida

Postato su08/06/2008 • 18:22  - 59 commentos -