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Ho guidato x 40 anni mezzi pesanti e devo dire che, almeno negli ultimi 20 anni, cioè dall'arrivo dlle ultime tecnologie gli enti gestori delle strade si preccupano solo di fare cassa con le multe ( io ne ho presa una) ma di rendere le strade più sicure non se ne preoccupano. Mi piacerebbe prlare di questo con uno di quegli"esperti" che vanno in tv a fare bei discorsi. Alcuni suggerimenti: guard-rail montato dove non serve è pericoloso specialmente con i montanti taglienti. Strade a 4 corsie senza corsia d'emergenza e così via ne avrei tanti di suggerimenti Mi potete aiutare a incontrare qualche "ESPERTO"?
Carlo aveva 11 anni quando la sua vita è stata spezzata. È successo nel ’72, un camion lo ha travolto mentre giocava con la sua bicicletta, il regalo della promozione a scuola. Può un genitore dimenticare nonostante il trascorrere degli anni? No, non può. E non si tratta certo di una storia a sé quella di Carlo. Carlo che voleva vivere, che stava assaporando il gusto del mondo, che lo divorava con gli occhi vivaci di un bambino che sta diventando adolescente.
Cosa resta oggi di Carlo? Una foto al cimitero e un’ingiustizia rimasta impunita perché, allora, negli anni ’70, la colpa era quasi sempre dei bambini che indisciplinati scorrazzavano nelle strade, non certo di un camionista, un padre di famiglia, che rientrava a casa dopo una lunga giornata di lavoro e che, forse, si era distratto un attimo e aveva pigiato troppo l’acceleratore in una strada urbana.
Oggi per queste tristi vicende si va in tribunale, anche se ancora siamo ben lontani dall’ottenere quella giustizia che da anni si auspica per le vittime della strada. Ma allora no, allora i genitori di Carlo non poterono fare altro che raccogliere il corpicino straziato del bimbo e portarlo al più vicino ospedale, quando ormai non c’era più nulla da fare.
Sono trascorsi più di 40 anni, ma ancora oggi, le pratiche che si trovano nel gestionale studio legale di qualsiasi avvocato sono troppe. Numeri che fanno paura, che lasciano senza un perché, e che, forse, un perché davvero non c’è per tutto questo.
Carlo oggi sarebbe un uomo, forse un padre, un marito ma, soprattutto, sarebbe vivo.
Chiunque per distrazione, che in questo caso è un vero e proprio atto criminogeno, uccide una persona, deve essere considerato dalla società come un omicida, un assassino/a a tutti gli effetti.
Altrochè 'poveretto/a non lo ha fatto apposta'...'in fondo in fondo è stato distratto/a poverino/a, non poteva rendersene conto..' e tutte questi 'buonismi' da quattro
soldi !
Chi provoca la morte di una persona a causa della propria distrazione incosciente e irresponsabile, deve essere chiamato dalla societa' assassino/a.
Personalmente l'ho sempre pensata cosi, a maggior ragione ora ancora di piu'. Ora che una persona a me molto cara ha perso suo fratello a causa di una neopatentata
che nel guidare lo ha travolto senza nemmeno vederlo.
Non ci sono parole per definire quello che si prova.
Questa societa' deve solo vergognarsi se ancora non ha trovato la giusta e attenta considerazione per chi perde un proprio caro in questa maniera intollerabile.
Chi commette un reato di questa proporzione non dovrebbe mai più lavorare in vita sua, dovrebbe essere radiato dai pubblici uffici, gli/le dovebbe essere tolta la patente per sempre, oltre a farsi anche un bel po' di anni in galera.
Invece spesso questi assassini se la cavano con poco, e ritornano alla vita normale come se nulla fosse....!
MA NON DIMENTICHIAMOLO MAI...QUESTI SONO ASSASSINI/E, a maggior ragione, ripeto, se la causa di cio'che hanno commesso è stata la superficialita' e la distrazione omicida.
Mi auguro che questo mio post venga letto e commentato da chi è stato coinvolto in situazioni dolorose come queste. E' ora davvero di finirla con la superficialità con cui si etichettano questi omicidi. La giustizia, cosi facendo, si rende complice di questi reati.
La strada deve smettere di essere un territorio di guerra a causa di irresponsabili al volante.
Elena
Manelli Angelo
Il video ufficiale della FEVR (Federazione Europea delle Vittime della Strada) per la giornata mondiale delle vittime della strada del 17 novembre 2013 |
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E' smodatamente frustrante e poi le istituzioni che dovrebbero proteggerti permettono che i tempi si allunghino e che ci siano situazioni in cui una persona che è stata daneggiata debba accontentarsi magari di quel poco che gli viene dato. Se poi si crede in certi valori e si vuole giustizia allora bisogna prepararsi a passare tante altre umiliazioni e tempi lunghissimi di attesa...è come lottare contro i mulini a vento. C'è poco da essere positivi...e magari nel frattempo qualche politico ci mette del suo e per far felice qualche amico assicuratore capace che ci mette dentro qualche legge che favorisce tali lobby che se sono così potenti e ricche ci sarà pure un motivo.
Mentre chi ha subito un danno permanente e irrisarcibile deve tirare a campare e accontentarsi delle briciole che lasciano cadere a terra...e di dovrebbe considerare tale paese civile?!?
In memoria di un amico :: Andrea Longo ::
Ingresso 2€ che verranno devoluti in beneficienza ad "Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada"
Non occorre tessera Arci.
... :: ore 15.00 ::
- Apertura cancelli
:: ore 15.00-18.00 ::
- Campo da Basket, Ping Pong, Calcetto Balilla aperti a tutti
- Minirampa da skateboard 8 x 4 m
- Slackline a disposizione di chiunque voglia provare
- Vasta area verde per tutti i Giocolieri che vorranno giocolare
- Nurant si esibirà in una performance di live painting e sarà presente un'esposizione di alcuni lavori realizzati.
:: ore 18.00-20.00 ::
Dj set: Ganja Cookies
- Aperitivo
:: ore 19.00 ::
- Apertura pizzeria
:: ore 20.00-22.00 ::
- Spettacolo di Giocoleria con "La Follia di Circolya"
:: ore 22.00-01.00 ::
Inizio live:
- Nice
- Los Lopez
- Mexican Chili Funeral Party
:: ore 02.00 ::
- Fine serata
Capita che in un giorno uguale a tutti gli altri, durante un altro noioso giorno di lavoro, dopo una pausa pranzo troppo corta, succeda qualcosa di tragicamente inaspettato.
Ricevi una chiamata alla quale non vuoi, non riesci a credere.
Smetti di ascoltare, non riesci a parlare, per un lunghissimo momento rimani completamente assente. Intorno a te tutto è fermo, dentro di te continui solo a ripetere che non è possibile.
Non ci credi ancora.
Continuerai a non crederci ancora per molto tempo.
Probabilmente non riuscirai realmente mai a credere che non vedrai mai più il suo sorriso.
Finalmente il tuo cervello ricomincia a funzionare e cominci a pensare.
Cerchi tutti i ricordi dei momenti passati insieme. Chi non si ricorda al Dada di Privato? Io non ho mai sentito nessun tacchino nel mondo fare il verso così come lo sapeva imitare lui. Non riesco a non abbozzare un sorriso pensando a quante cazzate abbiamo passato insieme. E così ti aggrappi all’unica cosa che ti rimane, che ti avvicina ancora una volta.
Inizi a renderti conto di tutto ciò che quella persona ti ha dato, ti dava e ti avrebbe potuto ancora dare.
Ti trovi a pensare a tutto ciò che quella persona ha avuto, aveva e a tutto quello che avrebbe potuto ancora avere.
Tutte le ambizioni, i progetti e i sogni di un ragazzo come me, spazzate via in pochi fottuti secondi. Colpevole di trovarsi in sella ad una delle sue passioni, sulla strada di casa, dopo aver lavorato, come ogni santo giorno.
In un attimo ti crolla tutto quanto addosso. Ti rendi conto di quanto siano minuscole certe minchiate per le quali, ogni giorno, sbatti la testa contro il muro pensando che la tua vita sia una merda.
Lui se ne è andato.
Se nel frattempo non è cambiato, son sicuro che se potesse farlo, si incazzerebbe vedendomi così, direbbe qualcosa su mia madre, riderebbe come un pazzo, mi tirerebbe un calcio nel culo e mi direbbe di smettere di piangere, di rimboccarmi le maniche e di provare a fare tutto quello che a lui non è stato concesso di fare.
Questa giornata è per ricordare Andrea e assieme a lui tutti i vostri amici strappati all’improvviso dalle vostre vite, dai loro sogni. Vogliamo cercare di farlo facendo festa. Credo che a chiunque piacerebbe vedere i propri amici divertirsi in proprio onore piuttosto che versare lacrime senza poter nemmeno essere abbracciati. Per un giorno saranno anche loro lì con noi a divertirsi.
Abbiamo cercato di radunare più robe fighe possibili per rendere la giornata interessante e spensierata.
Avrete la possibilità di rimanere sospesi a mezz’aria con le slackline, potrete viaggiare in altri mondi con le illustrazioni dei ragazzi di Nurant, resterete a bocca aperta con le evoluzioni e i fuochi dei giocolieri, al tramonto potrete ricaricare le energie perse gustandovi lo sfizioso aperitivo oppure un’ottima pizza cucinata con il forno a legna, e ne avrete bisogno per cantare e ballare con la musica dei Ganja Cookies, dei NiCE, dei Los Lopez e dei Mexican Chilly Funeral Party.
Insomma vogliamo che vi divertiate ma vi invitiamo a sole due occasioni obbligate per riflettere:
la prima sarà all’entrata quando vi chiederemo 2 € di ingresso da devolvere, insieme a tutti i proventi della giornata, all’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada che saranno presenti alla manifestazione;
la seconda invece sarà quando uscirete, prima di sedervi al posto di guida delle vostre auto o moto. Se ne avrete bisogno troverete un banchetto per fare l’alcool test grazie ai ragazzi di Subway.
Non fate gli stronzi, fate di tutto per poter continuare a sognare.
- Links:
http://www.slacklin
Copio la mail spedita al Ministero della Salute:
"Con la seguente per segnalarvi la vendita di un prodotto "farmaceutico" credo illegale.La vendita del sopracitato prodotto avviene sui canali del digitale terrestre tramite una televendita che segnale un sito internet in allestimento e il seguente numero "verde" 800.913.100 (mai provato).
Quello che sconcerta è che il prodotto pseudo medico abbasserebbe e in altri casi azzererebbe il valore etilico nelle rilevazioni tramite alccol-test.
I casi sono due o si torna nelle condizioni ideali per tornare alla guida o nasconde il reale valore etilico, senza spiegare tra l'altro conseguenze per la salute in caso di assunzione saltuaria o abbitudinale. La cosa ha posto in me diversi quesiti e non sapendo dove segnalere il problema il ministero della salute fà parte degli enti al quale ho scelto di segnalare il fatto."
Segnalo anche a voi questa cosa confidando in un maggior zelo, poco fiducioso nelle istituzioni.
Ho visto l'audizione dell'associazione presso la commissione trasporti alla camera del 10 maggio. E' stata giustamente messa in particolare evidenza l'importanza della prevenzione quale principale strumento per combattere gli incidenti stradali. Vorrei fare una proposta che a parer mio potrebbe essere utile per combattere gli incidenti stradali e che potrebbe essere presentata alle prossime udienze presso la camera. A tutti coloro che sono schedati dalle forze dell'ordine come tossico dipendenti deve essere tolta la patente.Verrebbero evitati migliaia di incidenti e di morti. E' una richiesta che va fatta,che deve essere realizzata anche se i signori che costruiscono le auto ne venderranno di meno ma vi saranno molte più vite umane che continueranno a sooridere.Non ha nessun senso fare il test dopo che la tragedia è avvenuta, preveniamo evitando che chi si si metta al volante abbia fatto uso di stupefacenti e giochi con la vita degli altri.Possono andare benissimo con i mezzi pubblici. E' giusto istituire l'omicidio stradale ma preveniamo che l'omicidio avvenga. Non permettiamo che un tossico dipendente al volante di un auto possa sconvolgere le nostre vite.
Cordiali saluti
Milano, 20 mar. (Adnkronos) - La Nuova Guida - primo network di autoscuole in Italia, nato tre anni fa da un'idea del gruppo Sermetra - ha messo a punto un nuovo Metodo di formazione teorico e pratico nelle autoscuole, che ha aggiornato e adeguato la didattica alle moderne abitudini di vita, ai nuovi rischi sulle strade e ai nuovi tipi di vetture in commercio.L'obiettivo è quello di dare a chi si accinge a prendere la patente, una preparazione completa per una guida responsabile, e non solo finalizzata al superamento dell'esame. Il nuovo Metodo è stato messo a punto da un team di professionisti storici del settore, che hanno iniziato più di un anno fa un lavoro di ricerca e sviluppo, dedicandosi a studi, confronti e test sul campo, riferendosi anche alle migliori esperienze internazionali.E' stata coinvolta la softwarehouse interna al Gruppo, che ha sviluppato un programma per la formazione in aula e i quiz a casa.La didattica è stata rinnovata su tre fronti: metodologia di insegnamento, strumenti e contenuti. Pilastri del nostro nuovo Metodo sono l'interattività in aula, l'apprendimento progressivo, l'uso delle tecnologie informatiche, le verifiche costanti sulla preparazione degli allievi grazie a delle schede personali, e programmi didattici mirati a dare una formazione completa agli alunni lavorando sulle lacune specifiche di ognuno.Luca Andreoli, amministratore delegato de La Nuova Guida, spiega: "Educare e abilitare sono due attività differenti, a volte coincidono. Educare i principianti significa non solo insegnare loro a saper controllare il veicolo o imparare articoli del Codice della Strada, ma metterli in grado di valutare i rischi della circolazione stradale e renderli consapevoli delle proprie abilità e dei propri limiti. L'incidentalità stradale è in larghissima parte legata al comportamento dell'automobilista. Per questi motivi siamo convinti che le autoscuole siano un pilastro fondamentale dell'educazione stradale".
Travolta sulle strisce: bambina di 8 anni
muore sotto gli occhi del fratelloEra sull'attraversamento pedonale quando è stata investita da
un furgone. Una testimone: «Non so se fosse verde o rosso»
ciao a tutti vi posto questo corto dal titolo Indelebile realizzato dai ragazzi dell' I.I.S. C. Colombo di Sanremo spero faccia riflettere tutti.grazie http://www.youtube.com/watch?v=LhkG9YjRjyE
marco di gerlando
A quasi otto anni da quel maledetto 07.07.2004 nel quale mi madre veniva travolta da un tir ad un incrocio è arrivata la tremenda sentenza. Il giudice, senza neanche tenere conto di un testimone che affermava che mia mamma era ferma al semaforo rosso insieme al tir ed avvalorando solo la testimonianza di un altro camionista (!) che in prima sede dichiarava che mia mamma era arrivata a tir già in fase di curva cambiandola poi in "non mi ricordo, forse era già lì" in altre udienze, ha sentenziato:
LA DOMANDA E' INFONDATA E NON MERITA ACCOGLIMENTO. DAGLI ATTI E' PACIFICAMENTE EMERSA LA COLPA SPECIFICA DELLA CONDUCENTE DEL VELOCIPEDE.
Siamo sconcertati.
www.mariellapersempre.blogspot.com
http://www.motori24.ilsole24ore.com/Tecnologia/2012/01/auto-scatola-nera-check-box.php
ho avuto un incidente nel 2002. Salva per miracolo e con l'uso delle gambe per miracolo. Ad oggi nessun risarcimento. La procura di Siracusa non aveva la rel. tecnica dei carabinieri circa la dinamica dell'incidente ma nessuno se ne accorge.Il tribunale civile di Catania dove intento causa per risarcimento danni richiede documentazione a quello penale di SR che glielo invia, ma nessuno si accorge che la perizia tecnica dei carabinieri manca. Dopo 8 anni tale documento si ritrova ed il giudice chiede finalmente la CTU x la valutazione del mio danno ( per l'inail ho il 50% di invaliditaà permanente). I CTU (gatto e volpe) ignorano ad arte documentazione medica che mi prescrive ulteriore intervento chirurgico alla colonna vertebrale e scrivono che ho un 40% di invalidità permanente e non dovro quasi certamente subire ulteriori interventi chirurgici. sottovalutano la mia situazione psicologica (diagnosi: disturbo post traumatico da stress di grado maggiore) e la mia capacità lavorativa residua. Sono diventata ulteriormente vittima.... stavolta dei lestofanti che per fare piaceri alle assicurazioni vengono meno alla propria deontologia professionale e danneggiano ulteriormente le vittime della strada.
Cosa fare? come reagire a questa ulteriore lesione alla mia persona??
Nessuno mi potrà tornare indietro la mia vita di prima e soprattutto la mia salute di prima, ma la mia vita sconvolta non ha alcun valore? la mia salute che non c'è più non ha valore? la serenita dei miei familiari che non c'è più non ha valore? tutto il dolore che ho vissuto non mi sara' risarcito? Vorrei un consglio su come agire per far valere i miei diritti.........
Ne approfitto per fare gli auguri a tutti!!! Che sia un anno di vittoria per la giustizia stradale... finalmente?!
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=173874
(aggiungerei... per ora!)
Il giorno 20 Novembre 2011 tutti i cari amici ricordano le vittime della strada: è mio dovere, ma soprattutto dovere di tutti quanti, unirsi al ricordo di queste persone, giovani e meno giovani che sono morti sulla strada INGIUSTAMENTE perchè è dovere di tutti fare in modo che non succeda più!
Come genitore di tre bambini mi sento in obbligo di partecipare a questa giornata e portare il mio contributo alla causa di GIUSTIZIA e PENA CERTA per chi commette reato.
Ma nello stesso tempo mi sento in dovere di fare qualcosa per prevenire gli incidenti stradali e con la mia associazione portiamo avanti progetti di questo tipo affinchè non succeda più.
Grazie a Voi!
Marco Mazzucconi - Presidente Campania's Got Talent
un anno fa precisamente il 30 luglio 2010 sulla tangenziale di ROMA via PRENESTINA (DIREZIONE VIALE CASTRENSE) INTORNO ALLE 12:30 -13.00 MIO MARITO SU UNO SCOOTER NERO TMAX ha avuto un incidente di cui non so niente data l assenza di testimoni , ed è morto sul colpo lo stesso giorno .MI ERA STATO DETTO DAI VIGILI e messo a verbale da loro che probabilmente mio marito aveva perso da solo il controllo della moto ed è poi andato a sbattere contro il guardarail, che non gli ha lasciato scampo. ho pensato subito che fosse altamente improbabile date le capacità di guida di mio marito e la sua abitudine a non correre, ma ho dovuto prendere atto del verbale e rimanere col dubbio dato che non c erano testimoni che potevano contrastare la tesi fatta dai vigili urbani accorsi sul posto . dopo 6 mesi dell accaduto ho potuto finalmente vedere la moto che dopo 6 mesi è stata dissequestrata dalla procura e mi sono resa conto che qualcuno è in effetti andato addosso a mio marito facendolo sbalzare dalla moto . se qualcuno ha visto qualcosa o si ricorda un qualche particolare vi prego di chiamarmi al n. 347 83 70 552 BARBARA
Repubblica presso il Tribunale di Velletri
Al preg.mo Ministro di Grazia e Giustizia
On.le Angelino Alfano
All’Illustrissimo Signor
Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano
&nbs p; &nbs p;
Oggetto: Esposto denuncia per lesioni colpose, falsa testimonianza, istigazione alla falsa testimonianza.
Pregiatissimo Procuratore della Repubblica
Le scrivo perchè mi trovo in grande pericolo ed ho bisogno di aiuto e di giustizia poiché per un caso assurdo mi trovo nella tremenda situazione di colui che dalla parte della ragione è passato al torto, con il rischio di essere condannato ingiustamente .
Questi i fatti:
Il giorno 07/07/2004 tra le ore 07:30 e 07:45 mi stavo recando in Caserma presso il IX Centro di Mobilitazione del Corpo Militare della Croce Rossa sito in Via Ramazzini, poiché richiamato in servizio, senza assegni, in qualità di Ufficiale Tenente Commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Ausiliario, per esigenze del IX Centro e per aggiornare l’archivio informatico.
Pur senza alcuna retribuzione effettiva il richiamo in servizio implicava la presentazione in caserma obbligatoria, comportando infatti una mia assenza l’accusa di diserzione.
In tale data avevo da poco imboccato la rampa che immette nell’autostrada (Monte Porzio Catone)in direzione Roma Sud uscita G.R.A, quando ad un certo punto dalla curva vedo arretrare la vettura Lancia Y targata .....intestata a ...... e condotta dal sig. ..., nato a ......, e residente a Zagarolo località Valle Martella, in Via ........, che mi veniva addosso con la retromarcia inserita.
Questo incosciente individuo, che si presume dovesse rientrare a casa, avrebbe dovuto percorrere l’autostrada nella direzione San Cesareo, ma accortosi dell’errore, compiva intempestivamente e pericolosamente retromarcia sulla curva della rampa d’accesso dell’autostrada direzione Roma Sud.
Al manifestarsi di tale pericolo inaspettato e nel tentativo di evitare lo scontro con la vettura, ho frenato bruscamente: la moto si è impuntata sulla ruota anteriore e poiché non procedevo a velocità elevata essa mi è caduta addosso sul lato sinistro, bloccandomi il ginocchio, la spalla ed il braccio sinistro.
L’atteggiamento del sig. ..... ha da subito manifestato qualcosa di inconsueto, che non mi convinceva: egli infatti si muoveva nervosamente in modo curioso e non mostrava alcun interesse per l’accadimento grave ed il danno da esso provocato.
Inoltre il contrassegno esposto della vettura, dell’ assicurazione Toro, era scaduto da tre giorni.(successivamente e inspiegabilmente,la vettura risultò assicurata con la Cattolica).
Poiché il suddetto non era in possesso del cellulare, ho dovuto compiere un notevole sforzo, per prendere il mio telefonino, poiché avevo il gomito sinistro, ginocchio sx, spalla sx, molto doloranti .
Allora io stesso ho telefonato alla Sala Operativa della Polizia Stradale, numero telefonico del quale sono in possesso perché per cinque anni ho collaborato con la Polizia di Stato, come istruttore d’Arti Marziali.
Così mi sono qualificato, descrivendo il sinistro e chiedendo un loro pronto intervento, oltre ad un’ambulanza.
Dopo pochi minuti è sopraggiunta la macchina della Polizia Stradale ed anche un’ambulanza che prontamente mi trasportava al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Frascati.
Mi veniva diagnosticata una frattura scomposta del capitello radiale che è appunto quell’osso che permette la prono supinazione e flesso estensione del braccio insomma la completa articolazione del braccio oltre ad un grosso ematoma al ginocchio sinistro . Il gomito era rotto in quattro parti e necessitava di un intervento chirurgico urgente per ricostruire il capitello.
Purtroppo l’intervento chirurgico non poteva essere effettuato al Pronto Soccorso di Frascati poiché in quel periodo risultava sprovvisto di reparto ortopedico e cosi mi sono fatto accompagnare all’istituto I.N.I. di Grotta Ferrata per essere sottoposto ad intervento chirurgico.
Premetto che la responsabilità del sopradetto..... è stata accertata in fase di perizia richiesta dal Giudice, solo il 29/01/2008, sia da parte del perito nominato dal giudice, del perito di parte e del perito della controparte. Tutti e tre gli esperti hanno confermato la resp
Art.191. Comportamento dei conducenti nei confronti dei pedoni.
1. Quando il traffico non è regolato da agenti o da semafori, i conducenti
devono fermarsi quando i pedoni transitano sugli attraversamenti pedonali.
Devono altresì dare la precedenza, rallentando e all’occorrenza fermandosi, ai
pedoni che si accingono ad attraversare sui medesimi attraversamenti pedonali.
Nell'edizione del settimanale sopra citato è apparso un articolo con il seguente titolo "Sobrio dopo sei bicchieri" che racconta di un pranzo organizzato con lo scopo di verificare il tasso alcolemico (certificato da test eseguiti dai Vigili Urbani di un comune del Trentino) dopo una buona mangiata e bevuta.
Cito alcuni risultati di questi test
Viticoltore 7 bicchieri di vino da 125 ml Tasso Alcolemico 0.15
Giornalista 6 Bicchieri di vino da 125 ml Tasso Alolemico 0.13
Cuoca 6 Bicchieri di vino da 125 ml Tasso Alcolemico 0.23
A me sembrano dati contestabili, sarebbe interessante fare leggere l'articolo a degli esperti, non vorrei che nascondesse una pericolosa pubblicità occulta.
Se la cosa interessa posso inviare l'intero articolo in PDF via Email
Distinti saluti
E. Risso
Buon giorno,
volevo chiedere alla vostra organizzazione se potete intervenire presso gli organismi competenti per far cessare un abuso incredibile. Vi sno delle Assicurazioni ( DAS gruppo Generali, ARAG, UCA ) che vendono delle polizze che prevedono una diaria molte volte anche alta ( 200 euro) nel caso in cui ad una persona venga totlta la patente di guida perchè trovato alla guida ubriaco o drogato. Le polizze vengono vendute anche ai padroncini e quindi chi beve ti può amazzare un familiare e viene difeso e anche riceve decine di miliaia di euro di indennizzo.
Non posso firmarmi perchè lavoro in una agenzia e verrei licenziato subito, ma fate fare dei controlli e poi vediamo quante polizze sono corrette e non invece vendute alle persone che commettono il reato e comunque ritenete giusto che una persona che si mette alla guida possa riceve una diaria per se o altri?
Approfondite il tema! Grazie.
Pressanti richieste fermare gli spot di Valentino Rossi, Non è facile ci abbiamo provato quando faceva pubblicità alla birra peroni,(immaginate MOTO + VELOCITA + ALCOL) un bel COCKTAIL di morte.
Un tentativo era stato fatto quando pubblicizzava Peroni che a suo dire lo aveva cullato sin dagli inizi di carriera, quando della faccenda si è interessato l'amico Giuseppe Raduano "tutto archiviato". A questo punto si ci chiede quando impopolare sarebbe mettersi contro il dottore (..) noi non temiamo impopolarità!.
Non è certo lui il modello da seguire, nell'estate del 2007 si è scoperto che il dottore aveva evaso il fisco per 112 milioni di €uro. Non so come è finita. Però so come è finita a me vittima della strada dopo aver perso la moglie e rimasto senza poter lavorare per 4 anni dovute alle lesioni subite (lavoro autonomo) Attività ferma niente soldi per pagare le tasse.
Poi il fisco mi ha presentato il conto dei 25/30 mila uro di non pagati nel frattenpo sono diventati €.120.000. Sappiamo quanto è vorace il fisco in questi casi a me non mi hanno fatto dottore. A lui immaginiamo il trattamento gli hanno riservato.
Questa è l'Italia
G. G.
Le leghe di Pallavolo e di Pallacanestro si uniscono a noi per ricordare le Vittime della Strada, a differenza della Lega Calcio che ha risposto negativamente alla nostra richiesta di collaborazione. Elenco degli incontri sportivi Messaggio fonico dello speaker con richiesta di un minuto di silenzio Pubblicazione del materiale preparato per i campi sportivi, striscioni, magliette, volantino
21 novembre 2010 giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada
Giornata del ricordo e della luce
Commemorare per cambiare
Una Giornata dedicata al coinvolgimento sociale, sia per ricordare le Vittime, onorandole con la partecipazione religiosa, sia per diffondere una cultura diversa a sostegno del cambiamento, per fermare la strage di vita e di salute sulle strade . A questo obiettivo sono finalizzate:
1) la partecipazione alla S. Messa in ricordo delle vittime, con invito rivolto alle autorità civili ed alle Forze dell’Ordine, per sentirci tutti uniti nell’impegno di fermare la strage stradale;
2) la diffusione pubblica nei comuni con sedi dell’AIFVS del manifesto Ha spezzato una vita, ha commesso un crimine, un messaggio che chiede di chiamare le cose con il loro giusto nome: il sinistro stradale
non è un incidente, che sa di fortuito, ma è un crimine orrendo, che arreca danni irreversibili alle persone, frutto di trasgressione delle norme, di comportamenti di inciviltà di cui vergognarsi;
3) il coinvolgimento dei campi sportivi di Pallavolo e di Pallacanestro per onorare le Vittime con un minuto di silenzio, per diffondere il messaggio Fermiamo insieme la strage stradale e per puntare l’attenzione sulla distrazione come causa grave di sinistro stradale, espressa con il messaggio: La distrazione nel gioco può farti perdere la partita, sulla strada può trasformarti in un criminale. Pensaci!
4) le molte manifestazioni realizzate dalle sedi diffuse sul territorio a ricordo delle Vittime;
5) la richiesta al Governo perché faccia propria la Giornata e preveda per essa iniziative specifiche;
6) la richiesta alle alte autorità religiose e civili di sostenere il significato della Giornata con un messaggio da diffondere;
7) la richiesta all’ANCI di illuminazione di un Monumento in ogni Comune e di intitolazione di una Piazza con successiva posizione di un Monumento dedicato alle Vittime della Strada, da considerare come i caduti di una guerra silenziosa, colpevolmente accettata e sottovalutata dalla nostra società che usa chiamarsi civile.
Perché la strage non sia sottovalutata diamole luce, accendiamo su di essa i riflettori, impegniamoci a cambiare, a trarre dal sacrificio la luce della responsabilità nella coscienza, nelle istituzioni, nelle aziende, per scrollarci di dosso i comportamenti prepotenti, omissivi, di trasgressione delle norme. Vai alla pagina
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/06/news/buche_storie-3851092/index.html?ref=search
Questo è l'articolo che racconta la nostra esperienza; stiamo cercando volontari anche nel mondo dei motociclisti che possano aiutarci nella terapia di riabilitazione che Filipo sta facendo gia da marzo 2010. Stiamo applicando il metodo Doman degli Istituti del Potenziale Umano di Philadelphia e il prossimo dicembre partiremo per la seconda volta per rimodulare il programma di nostro figlio.
Recapiti: 06/6273313 - 06/39724241 - 333/3588009 - 339/7160961
E' di oggi 5 ottobre 2010 la notizia che stanotte tre donne (cinesi) sono morte annegate in un sottopasso a Prato. La natura e le pioggia non c'entrano, non si trovavano nella Liguria alluvionata. Gli assassini non sono i sottopassi, manufatti senz'anima, la colpa è della criminale incuria di chi non ha fatto le obbligatorie verifiche sulla efficienza delle pompe che dovevano togliere l'acqua da quel posto. E' già successo in altre parti d'Italia. Che ne dite di costituirvi parte civile contro i responsabili?
Il 60% dei motorini è truccato
L'operazione dei carabinieri di Peschiera contro i motorini truccati
"18/09/2010
Cinquantini" anche a 110 all'ora
I carabinieri di Peschiera sul Garda hanno fermato e controllato numerosi motorini, riscontrando che la maggior parte è stata modificata. Sanzioni amministrative a parte, l'operazione dei militari si è conclusa con il fermo amministrativo di una quarantina di ciclomotori. Un mezzo con la cilindrata di 50 cc non potrebbe per legge superare i 45 all'ora
Da un controllo dei carabinieri di Peschiera sul Garda, nel Veronese, è emerso che quasi il 60 per cento dei motorini controllati risulta truccato per aumentarne la velocità. Alcuni «cinquantini», che per legge non devono superare i 45 chilometri all'ora, messi sul banco prova (uno strumento che serve per verificare la reale velocità dei ciclomotori) hanno invece superato i 110 all'ora.
Molti i modi per elaborare i motori: si va dal cambio della marmitta a quello del carburatore, dal cambio del variatore di velocità alle aggiunte di centraline elettroniche, oppure più semplicemente si tolgono i fermi che riducono l'afflusso di benzina ai cilindri.
L’operazione dei carabinieri si è conclusa con il fermo amministrativo di circa 40 motorini e sanzioni amministrative per oltre 16.000 euro.
Il gruppo ha già 600 iscritti e i media pian piano si stanno interessando. Spero di potervi dare delle ulteriori notizie buone a riguardo: nel frattempo vi chiedo di iscrivervi per sostenere il gruppo con la forza dei numeri... grazie a tutti
http://www.facebook.com/home.php?#!/group.php?gid=112011118847994
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L'associazione italiana familiari e vittime della strada onlus ha patrocinato, chiesto ed ottenuto la messa in onda su tutte le reti mediaset (Canale 5, Italia 1, Rete 4 e premium) dello spot "La mia storia italiana" realizzato da Andrea Vavassori e Gabriella Formica.
Gabriella protagonista dello spot ha purtroppo perso la mamma su quelle maledette strisce pedonali. |
COMUNICATO STAMPA
CODICE DELLA STRADA: C’E’ ANCORA DA FARE.
RISCHIO CHIUSURA DI ISORADIO
28 luglio 2010
L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada si dichiara soddisfatta per l’approvazione del DDL sulla sicurezza stradale e di alcune norme inserite che aiuteranno a rendere meno pericolose le nostre strade, ma al tempo stesso nota l’incongruenza di alcune restrizioni.
Benissimo i test obbligatori antidroga e antialcol per i neopatentati e per gli autisti professionisti ma, ci si chiede perche’ gli utenti della strada esentati da questa prova possono conseguire e mantenere la licenza di guida anche se dediti all’alcol e alle droghe.
Il ritiro a vita della patente per chi abbia commesso per due volte un omicidio colposo causato dal mancato rispetto del codice della strada è considerato da noi un passo in avanti, anche se non del tutto adeguato, poiché l’AIFVS punta sull’incremento del senso di responsabilità del guidatore perché non ci siano vittime. Per questo riproponiamo la perdita definitiva dei punti della patente, la cui entità è da rapportare alla gravità della trasgressione delle norme: una misura adeguata a sollecitare il guidatore a cambiare comportamento se vuole mantenere la patente, e cioè ad osservare le norme e, perciò, a non provocare incidenti.
Sono necessari ulteriori passi per ottenere maggiori risultati di sicurezza: sulle auto la scatola nera deve diventare, da sperimentazione, misura di serie. Non solo, ma la tecnologia deve essere utilizzata per impedire che si superino i limiti di velocità sulle strade, e per permettere il controllo automatico della condotta di guida, visto che la maggiore responsabilità degli incidenti ricade sul comportamento del guidatore.
L’attenzione deve pertanto essere orientata a prevedere misure di aiuto al conducente, riferite alle auto, alle tecnologie, al miglioramento delle strutture, dei controlli e della formazione del guidatore, e perciò alla riqualificazione delle scuole guida, corresponsabilizzandole sulle conseguenze derivanti dall’inadeguata preparazione degli allievi patentati.
Da tempo l’Aifvs sostiene l’urgenza di destinare gli introiti delle multe per mettere in sicurezza le strade, per aumentare i controlli da parte delle forza di polizia e per effettuare campagne di sicurezza stradale sui principali mezzi di comunicazione dalla televisione alla carta stampata, dal cinema alla musica ecc. Al tempo stesso l’Aifvs ha sempre sostenuto, e continuera’ a farlo, che occorre premiare i gestori delle strade che ottengono risultati positivi in termini d’incidentalita’ e punire coloro che fanno registrare aumenti di morti e di feriti sulle strade di loro competenza. Le norme approvate oggi premiano tutti e destinano i proventi delle multe fatte con gli autovelox al 50 per cento agli enti da cui dipende l'organo che accerta l'infrazione e al 50 per cento all'ente proprietario della strada. Chi ci assicura che non andranno a colmare i buchi di bilancio dell’ente accertatore e del proprietario della strada?
Da una nostra indagine abbiamo scoperto che nei primi cinque mesi del 2010 sono diminuite le pattuglie sulle autostrade e contestualmente sono aumentate le vittime rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Per noi e’ la prova che le norme senza i controlli perdono efficacia.
Infine esprimiamo molta preoccupazione per il mancato finanziamento del canale radiofonico Isoradio a cui in un primo momento erano stati destinati 15 milioni e ora rischia di non avere i fondi visto il non rinnovato contratto con Autostrade per l’Italia e l’assenza di una nuova convenzione con il Ministero delle Infrastrutture. Riteniamo indispensabile un canale di pubblico servizio che si occupi di fornire informazioni di viabilità in tempo reale allertando gli utenti della strada delle numerose insidie presenti sulle strade e faccia inchieste e campagne sulla sicurezza stradale.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente AIFVS
Semmai chi merita un'accusa di Ridotta Capacità di Intendere e Volere sono gli avvocati che difendono questi sporchi assassini e chi li giudica dimostrando indulgenza verso di loro con pene irrisorie, e forse perchè loro stessi sono tra i primi che bevono volentieri e dopo vanno a casa guidando la propria auto.
Una cosa deve essere chiara a tutti: un Paese Civile ha come regola stradale lo ZERO PER MILLE per chi guida, ovvero che al volante si deve essere lucidi e presenti senza influssi di alcol o droghe. Al di fuori di ciò, tutto ciò che viene causato da persone con alcol in corpo deve essere sanzionato con la precisa volontà di voler far del male, di ammazzare da parte di chi ha causato un incidente essendo ubriaco o drogato. Oggi non è più come 40 anni fa che non lo si sapeva. Oggi sappiamo tutti quali sono gli effetti dell'alcol e delle droghe e quindi farne uso o bere sono il frutto di scelte COSCIENTI E CONSAPEVOLI, da parte di chi le effettua.
Nei pressi del Parco Verde, sullo svincolo che immette sulla Statale 87, la moto si è scontrata frontalmente con un autocarro "Fiat 190" guidato da un uomo di 70 anni, P.A, di Napoli, che procedeva in direzione contraria. Nel violento impatto il giovane, che indossava il casco protettivo come la ragazza, è morto. La ragazza è stata trasportata in gravissime condizioni all'ospedale "San Giovanni di Dio" di Frattamaggiore, dove è morta poche ore più tardi.
La Polizia Stradale di Napoli, diretta da Paolo Fassari, è intervenuta sul posto per compiere i rilievi è sta ricostruendo nei dettagli la dinamica dell'incidente.
-Colpo di mano delle lobby dell'alcool
Passa l’emendamento della Lega, cade il limite delle due. L’ira di Giovanardi: colpo di mano delle lobby del settore
ROMA —Il divieto di vendita di alcolici dopo le 2 di notte nelle discoteche e nei pub rischia di saltare come un tappo di birra anche se poi sarà interdetta la somministrazione di alcol dalle 24 alle 7 nei chioschi disseminati lungo le statali. Su questa modifica legislativa, però, si è già scatenata una polemica tra il ministro Giorgia Meloni e la Lega, che difendono la norma per fermare il «nomadismo etilico», e il sottosegretario Carlo Giovanardi che parla di «colpo di mano» del Carroccio sollecitato dalle «solite lobby del settore». Grazie a un emendamento presentato dal leghista di Forlì Gianluca Pini alla legge comunitaria, gli esercenti che tengono aperti i locali tutta la notte potranno dunque aggirare il divieto introdotto nel 2007 per limitare i danni causati da chi guida imbottito di alcol.
Infatti, nella nuova formulazione dell’articolo 6 del decreto legge 117 è inserita una deroga per chi fa intrattenimento oltre le due: «...devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore due di notte..., ovvero, successivamente, almeno mezz’ora prima dell’orario di chiusura». Se la musica finisce alle 7, si beve fino alle 6.30. Il governo ha dato parere favorevole e i gruppi presenti in aula alla Camera, fatta eccezione per l’Idv, hanno votato a favore. L’unico a opporsi, ora, è il sottosegretario Giovanardi (delega al contrasto delle tossicodipendenze): «Difficilmente può immaginarsi una norma più sgangherata di quella introdotta dal leghista dell’Emilia Romagna onorevole Pini... La norma, richiamando la Comunicazione della commissione europea in materia di riduzione dei danni derivanti dal consumo di alcol, modifica la normativa vigente in senso contrario a tale finalità, così da rendere incomprensibile agli stessi parlamentari il vero scopo dell’emendamento».
In effetti, il primo comma dell’emendamento Pini fa pensare a un giro di vite perché introduce la possibilità di somministrare e consumare alcolici tra le 24 e le 7, esclusivamente presso gli esercizi muniti di licenza (bar, ristoranti, locande, pensioni) e introduce sanzioni maggiorate per chiunque venda e somministri di notte alcolici su «spazi o aree pubblici ». Spiega il ministro Meloni (Politiche per la gioventù): «È giusto limitare la vendita notturna di alcolici presso i baracchini in strada. Condivido inoltre la sollecitazione nei confronti dei gestori dei locali notturni, affinché smettano di servire gli alcolici mezz’ora prima della chiusura». Ma la sorpresa arriva leggendo il secondo comma laddove si scardina il limite delle 2 per discoteche e pub. Per Giovanardi, c’è «una manina guidata da interessi particolari che ha deciso di favorire qualcuno e danneggiare qualcun altro, senza invece prevedere un divieto di somministrazione in orari uguali per tutti. Sfido chiunque a negare che in realtà si tenta di aggirare il divieto di somministrare alcolici nelle discoteche dopo le 2 di notte, lasciando capire, invece, che se un locale chiude alle 7, potrà somministrare bevande alcoliche fino alle 6.30 del mattino». Pini ribatte piccato: «Ci siamo confrontati anche con il dipartimento della Pubblica sicurezza affinché il divieto di vendita sulla strada eviti il nomadismo etilico. Escono alle due dalle discoteche e se ne vanno in giro in cerca di alcol...». Pini è dunque convinto della bontà della sua proposta: «Le discoteche che chiudono alle 2 sono il 50%, mentre il 40% va avanti fino alle 4 e solo il 10% continua fino alle 5». Ora la legge comunitaria torna al Senato. E Giovanardi dà battaglia: «Bisogna cancellare l’emendamento».
Dino Martirano
22 maggio 2009
Grandi novità in tema di sicurezza stradale, con l’annunciata riforma del Codice della Strada che apporta importanti variazioni da tenere in seria considerazione.
Chi beve non guida, chi guida non beve
Recita così, più o meno, la prima vera novità cui dovremo prendere atto fra le modifiche al Codice della Strada, nei fatti, tolleranza zero per neopatentati con un’anzianità di guida entro i tre anni, giovani con meno di 21 anni d’età e guidatori di professione con patente di guida C,D ed E che non potranno bere nulla prima di mettersi alla guida, non essendo loro consentito di detenere alcuna quantità di alcol nel sangue. Per tutti questi conducenti varrà la regola secondo la quale, se trovati alla guida anche con una quantità di alcol irrisoria, senza che abbiano provocato alcun incidente stradale, la sanzione loro comminata sarà compresa fra 200 a 800 euro, nel caso in cui si sia provocato un incidente la sanzione raddoppia.
Carcerazione fino a 15 anni
Nel caso di incidente stradale causato da un conducente trovato con un tasso alcolemico superiore a 1,5 mg/dl o che si trovi sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e se dal sinistro si siano avute conseguenze mortali per diverse persone, il conducente che ne abbia avuto la responsabilità rischia una pena detentiva che può giungere fino a 15 anni. Il ritiro della patente e relativa sospensione fino a cinque anni e la confisca del bene se a lui intestato, sono consequenziali.
Guida a 17 anni
È possibile far guidare un giovane di 17 anni solo se titolare di patente A e in compagnia di un conducente che abbia la patente B da non meno di dieci anni.
Targa personale
Arriva la targa personale che resterà acquisita dal proprietario dell’auto anche se dovesse essere sostituita.
Medico ” spione “
Novità per i medici, qualora un medico sia a conoscenza di una patologia di un suo assistito che limita o rende più difficile la guida di un mezzo, dovrà darne comunicazione al competente Ministero delle Infrastrutture in forma riservata e per iscritto.
Aumenta l’importo delle multe, ma si risparmiano i punti
Nel caso si superi la velocità massima consentita di 40 fino a 60 km/h si sarà soggetti ad una multa che va da 500 fino ad un massimo di 2.000 euro ma non si subirà più la decurtazione di dieci punti dalla patente di guida, ma solo di sei unità; ricordiamo che chi supera di 60 orari la velocità massima consentita sarà soggetto ad una sanzione che va dagli 800 fino a 3.200 euro.
Attenzione ai pedoni
Giro di vite per chi non da spazio ad ambulanze e mezzi di soccorso in generale, che si vedrà decurtata la propria patente di guida di 5 punti, così come, chi non tiene nel giusto conto i pedoni subirà una sanzione e un decurtamento dei punti della patente fino a otto unità, prima erano 5, se il pedone si trova sulle strisce; qualora non vi sia presenza di strisce pedonali, i punti sottratti saranno 4 ma tornano a 8 se vi si trovano bambini o anziani.
Scatola nera
Giunge la scatola nera sul modello aeronautico o di quello già previsto per i camion, così come fa la sua comparsa il casco elettronico.
Limiti per i neopatentati
Il soggetto che abbia conseguito la patente di guida da meno di tre anni, in autostrada non potrà procedere ad oltre 90 orari, prima erano 100, mentre nelle strade extraurbane, ove non vi sia altra limitazione, la velocità massima che può essere tenuta scenderà da 90 a 70 orari.
Foglio rosa
Novità anche in fatto di foglio rosa, nessuna concessione del documento se non si sia superato l’esame di teoria.
Educazione stradale
Anche a scuola entra l’educazione stradale obbligatoria, a beneficiarne gli studenti dall’anno scolastico 2010/2011
Moto, multe scontate
Vengono dimezzate le multe per i motociclisti esclusivamente per il divieto di sosta, in questo caso il trasgressore pagherà una sanzione che va da 78 fino a 155 euro, nei casi in cui il divieto di sosta sia più grave, esempio, in corrispondenza di segnali stradali, al punto da occultarli, stessa cosa per la sosta sui marciapiedi, o in prossimità dei semafori,o di attraversamenti pedonali. In tutti gli altri casi la sanzione andrà da un minimo di 23 fino ad un massimo di 92 euro. Entrambe le sanzioni saranno dimezzate rispetto a quanto avviene adesso.
Cessa di esistere la patente di carta
Al rinnovo della patente di guida, o al suo conseguimento in sostituzione della patente cartacea ci sarà una credit card.
Tali novità attendono di essere approvate alla Camera; intanto si registra la soddisfazione di esponenti della Destra e della Sinistra che hanno lavorato di concerto per apportare tali modifiche al Codice della Strada, tant’è che Mario Calducci, presidente della Commissione Trasporti della Camera afferma che: ” sono soddisfatto per il lavoro fatto e per l’ampia convergenza che si è registrata
Proposte dell'AIFVS su patente e perdita dei punti |
Testo modifiche codice della strada |
Commenti e proposte della sede di Ferrara Leggi il commento |
Trenta secondi di spot per colpire i giovani e lanciare un messaggio contro l'abuso di alcol
"L'alcolismo è un problema che, per numero di soggetti e per rilevanza sociale, - ha spiegato Albert Lanièce, Assessore regionale della Valle d'Aosta alla Sanità, Salute e Politiche sociali - sta superando la tossicodipendenza. E' risaputo, inoltre, come siano sempre più i giovani a fare un uso smodato delle bevande alcoliche e tra questi come siano in netto aumento le ragazze".
Da questa premessa è nata l'esigenza di sensibilizzare i giovani - attraverso un'apposita campagna di comunicazione - sulla pericolosità dell'abuso dell'alcol anche e soprattutto se legato alla guida. Lo slogan "Se bevi e guidi muori. O forse no", volutamente graffiante, si propone di colpire a livello emotivo i giovani. Ritrae un giovane su una carrozzina che, con alcuni fiori in mano, piange sulla tomba di un amico o di una ragazza che - lo si desume - sono morti nello stesso incidente che ha gravemente colpito anche il protagonista.
La campagna di sensibilizzazione prevede, inoltre, l'affissione di manifesti in tutti i comuni della Regione Valle d'Aosta.
Il pazzo o idiota che state per vedere deve essere fermato! Non può circolare nelle autostrade d’Europa mettendo a repentaglio la vita degli altri. Ci auguriamo che questo video sia visto dalla Polizia Stradale italiana o quella degli altri Paesi dell’Unione Europea. Un personaggio come questo non può guidare!
Egregio direttore,
Le scrivo su un tema molto delicato: morti e feriti sulle strade. Tutti i morti sono degni di rispetto, quelli delle strade, tuttavia, raggiungono una quantità da lasciare esterefatti. Non è che non se ne parli, è che se ne parla come di qualcosa di normale, qualcosa di secondario, come se ci fossero cose più importanti. Non fanno notizia. Se uno buttasse ogni anno in Italia un piccola bomba atomica, piccola per fare lo stesso numero di vittime, allora sì che ne parlerebbero le prime pagine per mesi e mesi. Se, poi, lo facesse un azienda per profitto avremmo la gente in piazza ad urlare "GUERRA! GUERRA!". Proviamo ad immaginare un titolone del genere "PICCOLO ORDIGNO NUCLEARE A PARMA. 300 MORTI", sottotitolino "ANCHE QUEST'ANNO LA CASA AUTOMOBILISTICA Y PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI HA LANCIATO LA BOMBA H." Fa più notizia un bimbo soffocato da una caramella, che cinquanta massacrati in uno scuolabus. E' che poi, siccome la TV fa perdere il senso della realtà, la mamma si preoccupa quando suo figlio mangia la caramella, mentre gli dice tranquillamente: "vai con papà in macchina". La macchina, decine di volte più pericolosa, se guardiamo la mostruosa cifra di morti e feriti, è poco "reclamizzata". Magari si fa una legge per scrivere i numeri su tutti i cavalcavia, si parla di pedofili, di madri che uccidono i figli, di figli che uccidono i genitori, di tutto ciò che è strano, che attira l'attenzione. Cosa importa poi se c'è solo un caso su dieci milioni: fa spettacolo, fa audience. Si crea un mondo virtuale di pericoli che non esistono, si perde il contatto con la realtà, il mondo mediatico diventa più reale della propria esperienza. Ormai la gente si stampa al semaforo pensando a Saddam Hussein, al caso di Cogne, al sasso del cavalcavia. Eppure se guardiamo alla nostra esperienza non so quante persone conoscano un pedofilo, una madre assassina, un terrorista di Al-Qaeda. Di persone che hanno fatto incidenti invece se ne conoscono molte, qualcuno si è fatto male, qualcuno addirittura è morto. Puntando i riflettori su problemi che non esistono, che non esistono perché è molto più probabile essere colpiti da un fulmine che cadere vittima delle disgrazie proposte dalle prime pagine dei giornali, si sciupano soldi, tanti soldi che potrebbero salvare centinaia di vite spezzate in modo non spettacolare, ma spezzate. La TV ci comunica problemi che non abbiamo e non ci fa vedere problemi che abbiamo. Si creano paure per asteroidi che potrebbero colpire la terra e si attraversa tranquillamente la strada dove ci potrebbe veramente colpire un bolide fuoriserie e che non viene da un altro pianeta. Siamo, anzi, sottoposti a modelli sorridenti e modelle fascinose che guidano auto sempre più potenti con l'airbag anche nel bagagliaio, per il cane. E che, tuttavia, non evitano i 30 morti del week-end. Neanche le utilitarie riescono a stare sotto i limiti di velocità. Probabilmente tutti portano ogni settimana la macchina in una pista per poter superare i 130 km/h. Se uno lasciasse un kalashnikov in mano al proprio figlio, non so se il giudice accetterebbe una giustificazione del tipo "non pensavo tirasse il grilletto". E' un po' come se una casa automobilistica dicesse: "non pensavo sarebbe andato veramente a 250 km/h". Il colpevole preferito dai mass media è l'ubriaco, il camionista sbronzo, il giovane senza criterio. E' ragionevole pensare che le persone non si ubriacheranno più, che un ragazzo non sia più un ragazzo? Se un ubriaco ha in mano un bastone, un po' di nitro glicerina, i bottoni di comando di una centrale missilistica USA fa danni diversi. Speriamo ci abbia pensato l'intelligence americana che anche chi comanda un bottone nucleare, forse, una volta nella vita, per un caso stranissimo, potrebbe bere un po' troppo. Chi costruisce certi oggetti diabolicamente distruttivi non è responsabile? Chi li lascia costruire, neanche? Meglio prendersela con l'ultima ruota del carro, con l'anello debole, con chi ha fatto un ragazzata. Chi ci governa è molto preoccupato della nostra salute: ci impone il casco, la cintura di sicurezza, i limiti di velocità. Ma non si possono, certo, mettere sulle strade auto che superano i 200 km/h! I 300 km/h!! i 400 km/h!!! Non c'è limite? Vuol dire che fra qualche anno potremmo vedere sulla tangenziale un razzo con ottanta air/bag che sfreccia a 500 km/h con 2 milioni di cavalli. Eh no! C'è il limite, se poi uno non ha testa, saranno cavoli suoi. E gli altri? Quelli senza gli ottanta air/bag? Genitori con berline che superano abbondantemente i 200 km/h lamentano figli giovani che vanno troppo forte con utilitarie, o qualcosina di più, che comunque forse riescono a non superare i 200 km/h. Ricordo che il limite di velocità in Italia è di 130 km/h, qualcuno non lo sa, qualcuno pensa sia un consiglio, qualcuno proprio se ne frega. Limite probabilmente non è la parola giusta dato che non limita neanche il modello più piccolo di auto. In un
Pubblicità pericolosa
Vado al cinema e devo sorbirmi la pubblicità del Rolex che inneggia al superamento sbruffone dei limiti di velocità nei centri urbani.
Al damerino di turno è finito il gas dell’accendino proprio stasera che deve accendere tutte le candele dei suoi mille metri quadri di casa.
Che sciagura!
E allora via, a centossessanta all’ora fino al distributore più vicino dove una sexy benzinaia, dovutamente pettoruta, lo rifornisce ammiccando.
A che pro la sentenza di omicidio volontario per Stefano Lucidi, mi chiedo, se un comportamento irresponsabile al volante è presentato, appena fuori dal Tribunale, come vincente e fascinoso?
C.A.
Ancora un giudice donna dimostra attenzione ai diritti delle vittime |
Due volte omicida stradale: condannato a 6 anni e 6 mesiCarlo Riefoli, 43 anni, di Vigevano, già colpevole in passato per l’investimento e l’uccisione di un pedone, è stato condannato oggi, dal Giudice Maria Carla Rossi del Tribunale Penale di Vigevano, Sezione distaccata di Abbiategrasso, alla pena giusta e significativa richiesta dall’AIFVS, insieme ai parenti superstiti di Giovanni Rampinelli, ciclista travolto e abbandonato a morire sul ciglio della strada il 23 agosto 2005.
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni |
Mi riferisco al fatto che anzichè tante propagandate e male concepite norme repressive contro alcool, locali notturni etc...due provvedimenti più strutturali avrebbero sicuramente il loro risultato. Per esempio:
1.Che auto di grossa cilindrata non possano essere guidate da patentati con meno di 10 anni di guida
2.Mezzi pubblici potenziatie circolanti anche di notte; o come in Europa servizi di trasporto semigratuiti fuori dai locali
Certo questi provvedimenti non sono facili da far attuare anche perchè prevedono lo scontro con le lobbies dell'auto, ma garantirebbero una reale diminuzione delle morti su strada....chiaramente di pari passo con la promozione di una cultura stardale più prudente.
Io poi personalmente tarerei i motori delleauto con un massimo di velocità ma questa mi pare una cosa un pò impossibile visto il culto dei motori in Italia.
cordiali saluti, cristian
Buon Giorno a tutti
mi chiamo Paolo Tornari
e sono il fratello una VITTIMA DELLA STRADA
mio fratello si chiamava Alessandro Tornari e 7 mesi fà (colpa di un autista ubriaco) a soli 27 anni è morto. adesso lui non c'è piu ma il suo ricordo è sempre vivo in me, nei mei genitori e in tutta la familia.
Da quel giorno mio fratello non vive piu e insieme a lui non vivono piu nemmeno i miei genitori, però ho saputo che quel ragazzo che gli ha strappato la vita è libero di girare e crearsi una vita, cosa che ale non può più fare.
adesso faccio una domanda....
ma la giustizia dov'è? perchè non fa niente per evitare queste cose?
adesso basta!!!!!!!!!!!!!! Adesso voglio giustizia per mio fratello e per tutti quelli che non ci sono piu causa di ubriachi........
Paolo Tornari
Finiamo sui quotidiani stranieri per la fama negativa che possediamo!Quindici morti al giorno sulle strade italiane. E oltre 800 feriti.Le nostre autostrade le chiamano "autostrade selvagge","autostrade killer""cimiteri d'asfalto"dove non c'é controllo, dove non ci sono regole.
La chiamano "guerra invisibile" più morti in Italia con le automobili che in Iraq!!!
L'alcool la fà da padrone e i controlli sono rispetto all'Europa inesistenti, vi assicuro che in Francia e Inghilterra sono frequentissimi e severi fino alla ferocia!
Si tratta soprattutto di giovani che perdono la vita durante il week-end: i giorni più neri sulle strade sono infatti venerdì, sabato e domenica. . Il bilancio sugli incidenti stradali in Italia nel 2005, parla di 5.426 vittime in un anno.
E tra le principali cause di incidenti (oltre il 50%), ci sono il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata.
MUOIONO SOPRATTUTTO I GIOVANI, A RISCHIO IL WEEK-END: il venerdì è il giorno con il maggior numero di incidenti, il sabato quello con più feriti e la domenica quello con più vittime. L'orario più a rischio è tra le 17 e le 19, anche se la notte (dalle 22 alle 6 del mattino) é il periodo con il più alto tasso di mortalità (doppio rispetto al giorno). I giovani continuano ad essere i più colpiti: tra i 25 e i 29 anni si registrano 637 morti e 41.230 feriti, se consideriamo, poi, la classe d'età 16-29, allora, si contano 1.636 morti (il 30% del totale) e 109.361 feriti (pari al 35% del totale).
Allora possiamo dire che l'Iraq e l'Afghanistan sono anche qui da noi, visto il numero di vittime ogni anno, se ce l'avete fatta ad arrivare a leggere fino a qui, potete facilmente capire perché l'Italia é il paese con più anziani al mondo e con meno giovani al mondo.
Questo é uno dei motivi!
I ragazzi continuano a morire durante i fine settimana anche perché non c'é polizia che funge da deterrente.
Ma dipende anche da voi ragazzi!!!
Quando salite su una automobile in 5 o 6 delle volte, qualche ragazza anche sulle gambe di un ragazzo dietro in piena notte, stanchi morti(?)per aver ballato, bevuto e fumato diverse canne o altro di solito non pensate che chi guida sta come voi o anche peggio?Metti il fatto che a quell'ora di notte o del primo mattino per strada non c'é quasi nessuno per cui si corre fisiologicamente di più non si fanno le tamponatine come al solito ma le frittate!!!
Per alcuni anni a Napoli lavoravo in piena notte, per lavori ma quello che vedevo le notti del venerdì e del sabato notte, domenica mattina era allucinante, macchine accartocciate una all'altra fumanti con ragazzi morti dentro e l'assurdo che rimanevano così senza soccorsi per ore perché a quell'ora dormono tutti o quasi tranne i disgraziati che come me giravano per guadagnare qualche soldo!!!
Vi dovete divertire, siete giovani, chi non si é fatto qualche boccale di birra, qualche spinello(tanti volete dire)cocktail ecc...però quando salite su un automobile il discorso cambia del tutto.
Prendetemi per un rompipalle ma alle case automobilistiche se sfasciate una automobile fate un favore, ne vendono un altra, se potessero porterebbero la patente a 16 anni, per vendere di più!!!
Se continua così gli italiani spariscono, i giovani già pochi rispetto alle natalità in Europa, si estinguono!
Non fate il gioco sporco di questa società ipocrita, pubblica dati sconvolgenti ma se ne frega se vi ammazzate il fine settimana, dovete farcela a sopravvivere e avere figli anche voi un domani, non morite ca…, non morite così stupidamente per colpa in definitiva di uno Stato assente da decenni!!!
Siamo PRIMI NEL MONDO per incidenti stradali!!!
PRIMI NEL MONDO PER MORTI GIOVANILI SULLE STRADE!!!
Poi metteteci che abbiamo natalità ZERO, ultimi al mondo per nascite, i più longevi al mondo grazie alla dieta mediterranea, quindi io per non saper nè leggere nè scrivere deduco che se vi guardate intorno questo é il PAESE PIU'VECCHIO AL MONDO!!!
Perché le metropolitane chiudono alle 22, 00 e in Europa ALL'UNA DI notte!!!
Occorre divulgare queste cose, che finalmente le TV e i QUOTIDIANI parlino di questi FENOMENI SOCIALI che ogni WEEK-END ci raccontano di stragi, no di stronzate futili come fumo negli occhi.
Lo sappiamo tutti che non esistono controlli in Italia, ti fermano solo perché gli stop non funzionano per multarti.
Giugno scorso da Napoli a Rimini (più di 600 KM)non ho incontrato una pattuglia di forze dell'ordine e un camion che doveva andare a 60 km all'ora in autostrada mi suonava il clacson per farmi spostare, solo che io andavo a 110 km all'ora e lui di più!!!
SIAMO TROPPO RASSEGNATI, UN POPOLO CHE NON PROTESTA MAI SU NESSUNA COSA, COMPRESA QUESTA ECATOMBE DI FINE SETTIMANA SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI!
PARLATENE, NELLE SCUOLE, NELLE UNIVERSITA',SCRIVETE AI GIORNALI, ALLE ISTITUZIONI, QUESTE STRAGI DEVONO FINIRE!!!
Non lasciatemi solo a lottare per questo, perché questo io continuerò a fare, PERCHE’ L'ITALIA SI RIPOPOLI DI GIOVANI!!!
Perdonatemi lo sfogo.
Antonio
Cremona Lo schianto nel 2007, albanese patteggia la pena Al volante ubriaco uccise quattro ragazzi Tre anni di carcere Il padre di una delle vittime: «Una vergogna»
CREMONA - Tre anni per quattro morti. Se non fosse un accostamento così scandaloso, sarebbe comunque incomprensibile: nemmeno un anno per ogni morto. Ashim Tola, l' albanese che, ubriaco fradicio, il 28 giugno 2007 investì e uccise 4 ragazzi cremonesi tra i 16 e i 24 anni, ha patteggiato ieri una condanna a tre anni. Omicidio colposo plurimo con guida in stato di ubriachezza. Il giudice Pio Massa ha ritenuto la pena «congrua e severa» e ha accettato il patteggiamento chiesto dall' avvocato Fabio Leggi, il legale dell' albanese. In più, Tola dovrà pagare 1.180 euro di ammenda. Tre anni di carcere? Difficile, perché verrà chiesto l' affidamento ai servizi sociali e, per una pena di questo tipo ed essendo incensurato, dovrebbe venire concesso. Quella tragica notte del 28 giugno durò solo una manciata di minuti, quelli che separarono una scazzottata da una strage: l' albanese, assieme a due connazionali, venne cacciato da un locale alle porte di Castelvetro Piacentino, perché completamente ubriaco. Appena uscito, scatenò una rissa. Quindi, si mise alla guida della sua auto. Partì a razzo, a 140 all' ora sulla strada che da Castelvetro passa per Monticelli d' Ongina. Invase la corsia opposta. In quel momento, sopraggiungeva la vettura dei quattro amici cremonesi, di ritorno da Codogno, dopo una serata in gelateria. Lo schianto. La morte di tutti e quattro. Per l' albanese, dopo le cure in ospedale, il ritorno a casa, a Piacenza. Ieri mattina, proprio a Piacenza, l' iter giudiziario di Tola è finito. Per i genitori dei quattro ragazzi il dolore si aggiunge al dolore. Non ci stanno. Cesare Chiodelli, padre di Davide, una delle quattro vittime, accusa: «Provate a chiedere alla gente se questa pena è congrua e giusta. Servizi sociali per uno che ha ucciso 4 persone... mi viene il voltastomaco, mi vergogno. Nessuno può fare qualcosa? Questo è omicidio volontario. E il responsabile non ha fatto nemmeno un giorno di galera, come se avesse ucciso 4 cani. In aula si è parlato solo di soldi del risarcimento, ma come è possibile? Cosa deve fare uno per andare in galera? Mi chiedo che cosa avrebbero deciso se fosse stato ucciso un figlio loro». Per l' avvocato Leggi «il fatto accaduto è molto grave e purtroppo non riporterà in vita i ragazzi. Tola ha ribadito il suo dolore, ha chiesto scusa ai familiari. Ha detto che da quel 28 giugno la sua vita non è più la stessa». Nella sentenza, un' ultima incongruenza. Quella sera, l' albanese era ubriaco fradicio. Ma l' aggravante di guida in stato di ebrezza per chi provoca un omicidio colposo non c' era ancora. Verrà aggiunta solo qualche mese dopo. Troppo tardi per quello che accadde il 28 giugno del 2007. a.s. La tragedia Il 28 giugno 2007, Ashim Tola, albanese di 34 anni, con la sua auto finisce nella corsia opposta e travolge un' altra vettura. Yunior Eyafe Harryman, 16 anni, Adam Fassali, 20, Davide Chiodelli, 21, e Adenilson Grisi, 24, di ritorno da una tranquilla serata a Codogno (Lodi), muoiono sul colpo. Il tasso alcolico di Tola è 1.80 contro un limite a 0,5
(fonte corriere della sera)
Fatta la Ue, trovato l'inganno
di maurizio caprino
COMUNICATO STAMPA
15/10/2008
Tribunale di Ferrara: revoca della patente e rito ordinario per Calura, al volante ubriaco uccise l’irlandese Cormac.
L’Associazione dei Familiari e delle Vittime della Strada plaude alla decisione del giudice dottoressa Silvia Migliori che ha accolto le richieste del PM Ombretta Volta e dell’avvocato dell’Aifvs Domenico Musicco di rifiutare il patteggiamento. E’ stata disposta la revoca della patente all’imprenditore ferrarese Marco Calura che il 4 marzo 2007 ha ucciso, tamponandolo a folle velocita’, l’irlandese Page Cormac. Marco Calura era risultato positivo al test alcolemico con un tasso di 380 mg/dl, cioe’ oltre sei volte il limite fissato dalla legge.
L’Aifvs, costituitasi parte civile con l’avvocato Domenico Musicco, con soddisfazione registra come i tribunali stiano finalmente cominciando a considerare la gravita’ del comportamento di chi uccide mettendosi alla guida in stato di ubriachezza, o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Il rito ordinario consentirà di accertare fino in fondo le responsabilità ed eviterà che l’omicida possa usufruire delle riduzioni di pena previste dal rito abbreviato o dal patteggiamento. La revoca della patente consentira’ di evitare che possano essere commessi altri inconcepibili omicidi.
La prossima udienza e’ stata fissata per il 16 dicembre prossimo.
Una sentenza storica, giusta ed esemplareOmicidio stradale Salvatore Alfano |
10 ottobre 2008 Tutte le 109 sedi dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada esprimono un pubblico elogio al p.m. Vincenzo Senatore ed al Giudice Gaetano Sgroia della Procura della Repubblica di Salerno. dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni |
Il servizio del TG5 |
Giudice di Firenze: L'alcol test non è una prova.
FATTA LA LEGGE, TROVATO L'INGANNO,
40 morti e 781 feriti anche nell'ultimo fine settimana, nelle strade si continua a morire, protagonista principale di queste tragedie alcool e stupefacenti e troppo spesso a morire sono innocenti che si trovano casualmente di fronte al loro assassino. Si invocano leggi più dure e pene più severe, ma quando ti ritrovi davanti ad un GIP - vedi Tribunale di Firenze - , che proscioglie gli imputati perchè considera l'esito dell'etilometro portatile usato su strada una prova non penalmente valida, le perplessità non sono poche, resta sola una certezza: si vanifica l'operato di tutti coloro che quotidianamente spendono la vita al servizio dei cittadini mettendo a repentaglio la loro, è un prendere in giro vergognosamente il loro lavoro.
Questo è un Paese nel quale ormai non c'è più da stupirsi di niente, noi dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ci chiediamo a questo punto quale valore ha il Parlamento nel fare le leggi e quanto potere abbiano giudici e magistrati nel contestare e capovolgere le cose.
Mai vorremmo chiederci cosa proverebbero questi signori della legge se toccasse a loro, ai propri cari, ai loro affetti: che metro userebbero? Sarebbero poi in grado di quantificare quanto vale la vita della persona uccisa? Per combattere la strage stradale e dare giustizia ai superstiti siamo tutti chiamati ad un senso di responsabilità e collaborazione, c'è bisogno della sinergia di tutte le forze in campo: polizie, agenzie educative, gestori dei locali, giudici, mondo della comunicazione, sembra però non prevalere più il buon senso e il riconoscimento dei veri valori della vita.
Pierina Guerra e tutti i responsabili del Veneto dell'A.I.F.V.S.
Striscia la notizia 25 settembre e 8 ottobre 2008
Ragazzi e ragazze,
strepitoso, quanto ho visto stasera (25/09) su striscia la notizia.
Il cronotachigrafo digitale dei camion viene manomesso dalle stesse imprese logistiche. Su richiesta manomettono il camion prima ancora di circolare. Il camionista, uno straniero chiede alle forze dell'ordine di intervenire, fermare i camion e cercare il tasto mascherato sulla plancia dello stesso che blocca le funzioni del cronotachigrafo. L'autista fa notare come anche di notte il contachilometri rimane fermo sullo zero nonostante il mezzo sia in movimento. Scrivo subito al ministero
Salutoni
da Karen
Rimaniamo in campana
Il video di striscia la notizia
Video n. 2 del 8 ottobre 2008
A Striscia Moreno Morello ci ha parlato di altri trucchi che i camionisti usano per modificare i cronotachigrafi. L'inviato vestito di bianco si è occupato del caso in un servizio andato in onda lo scorso 25 settembre, nel quale ha mostrato alcune immagini shock sulla sicurezza stradale degli autotrasportatori
16 novembre 2008 giornata mondiale del ricordo per le vittime della strada
AI RESPONSABILI DI SEDE E A TUTTI GLI ISCRITTI A.I.F.V.S.
Carissimi,
sono appena ritornata da un pellegrinaggio a Lourdes. Come sapete, quest’anno si festeggia il Giubileo, i 150 anni delle Apparizioni della Madonna a Bernardette (1858-2008). E’ stata un’esperienza che mi ha riempito il cuore di gioia e di pace.
In quel luogo di sofferenza ma anche di grande fede e speranza, ho ricordato nelle mie preghiere tutti Voi e tutti i nostri Cari che ci hanno preceduto in cielo.
Non solo, ho pensato di fare a tutti Voi un regalo che spero sia gradito.
Ho chiesto e ottenuto la celebrazione di una Santa Messa per la nostra Associazione il giorno 16 novembre c.a., giornata mondiale del ricordo. Non è stato facile dal momento che eravamo circa 30.000 pellegrini ed esaudire le richieste di tutti fissando una data precisa sarebbe stato impossibile. Ho spiegato però l’importanza di quella data per la nostra Associazione che conta sedi disseminate in tutta Italia e tantissimi iscritti, l’elevata incidentalità nel nostro Paese, causa di migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti ogni anno. Così, con l’aiuto della Vergine Maria, sono stata esaudita.
La Santa Messa sarà celebrata da Padre Yvon Preschet, dell’Ordine dei Carmelitani, nella Cappella che si trova proprio di fronte alla Grotta delle Apparizioni.
Con la presente voglio portare tutti a conoscenza che quel giorno ci sarà anche quel luogo speciale in cui saremo ricordati, nella speranza che ciò possa essere di conforto e aiuto a tutti noi.
Vi abbraccio con grande affetto,
Anna Barbieri
Sede A.I.F.V.S. Ferrara
Per essere forte è forte. Però il messaggio non rimarrà certo inascoltato: in Russia la polizia stradale di Novosibirskm nella Siberia centrale spedisce lettere strappacuore agli automobilisti più indisciplinati. Lettere che sono firmate da bambini rimasti vittime di incidenti stradali. E, come se non bastasse, queste cartoline contengono poesie d’amore per i genitori e raccontano la vita del bambino prima di venire ucciso da un pirata della strada.
Anche la forma è toccante perché il racconto è tutto scritto in prima persona, come se il piccolo affidasse alla carta e all’inchiostro un ultimo messaggio.
La polizia ha insomma deciso di usare la mano pesante e non a caso: in questa regione si verificano molti incidenti stradali dovuti a pirati della strada. E proprio ora, in concomitanza con il nuovo inizio dell’anno scolastico, molti automobilisti si vedono recapitare queste terrificanti lettere. Potrebbe funzionare una cosa del genere anche in Italia? Dite la vostra.
10/08/2008
È strage sull’A4 7 persone uccise
Tir salta la carreggiata
Di fronte al perdurare della strage stradale, con vite distrutte e vacanze trasformate in tragedia, noi dell’AIFVS, sgomenti per la gravità dell’accaduto, sollecitiamo le istituzioni ad essere sempre più esigenti e responsabili nella gestione del territorio, non solo per garantire la sicurezza delle infrastrutture ma anche il necessario controllo.
E per il controllo, sosteniamo che su tutti i veicoli debbano essere inseriti mezzi tecnologici, che permettano il controllo automatico del comportamento del conducente, l’utilizzo sul territorio dei rilevatori delle infrazioni a distanza, la presenza massiccia delle forze di controllo sul territorio, e poi nel verificarsi dell’incidente la ricerca di tutte le cause possibili che abbiano concorso a determinarlo: non solo alcol, droghe, mancanza di riposo ed eccesso di velocità.
Abbiamo infatti il sospetto, tenendo conto di ricerche effettuate fuori dal nostro Paese, che l’uso del cellulare contribuisca in maniera elevata al determinarsi degli incidenti. A tal fine chiediamo che per ogni incidente ci sia il controllo dei tabulati telefonici, per evidenziare l’accettato rischio del guidatore o per escluderlo dalle possibili cause.
L’AIFVS ha già intrapreso in questo campo un lavoro di ricerca.
dott.ssa Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
presidente nazionale AIFVS
Il filmato della strage sulla A4
Vigevano (PV) 27 giugno 2008
Michele Di Francesco 48 anni è morto ieri in uno schianto a Vigevano;
Diego Pairotti 33 anni di Tromello (PV) ha perso la vita tra Vermezzo e Abbiategrasso.
Un terzo incidente mortale si è invece verificato a Codevilla (PV) dove ha perso la vita Nicola Di Giovanni 61 anni di Gaggiano (MI)
Una vera strage ma non basta! ad Alagna (PV) a pochi chilometri da Garlasco hanno perso la vita in uno scontro fra due auto due tunisini di 36 e 37 anni residendi a Vigevano e Sannazzaro, nello stesso incidente sono rimaste ferite altre tre persone di cui una donna in gravi condizioni.
In un'atro incidente e rimasto ferito in maniera molto grave anche il sindaco di Sannazzaro Michele Debattista giudicato fuori pericolo dopo un intervento di chirurgico durato oltre 10 ore.
A codevilla un giovane centauro Eugenio Nascimbene 44 anni è rimasto ferito graevemente in uno scontro con un'alfa 156. Rischia l'aputazione di una gamba.
Questo bollettino da vera guerra ed è la continuazione di una strage che colpisce sopratutto i centauri che sono sei quelli morti in meno di due mesi.
Michele Di Francesco 48 anni
Diego Pairotti 33 anni
Nicola di Giovanni 61 anni
Carlo Guzzardi 37 anni
Tiziano Saltarelli 52 anni
Giampiero Biscaldi 41 anni di Vigevano, per quest'ultimo c'è anche l'ombra di un pirata della strada e i familiari sono assistiti dai legali convenzionati dell'AIFVS di Pavia.
Giorgio Giunta sede AIFVS Pavia
Nel mondo ogni anno circa 5 milioni di persone perdono la vita per traumi. Di questi, circa uno su quattro muore in seguito ad incidente stradale. In Italia, uno su tre. Per ogni morto in incidente stradale ci sono poi 2-3 invalidi molto gravi, 20 ricoverati, più di 250 accessi al Pronto Soccorso. Attualmente, in Italia, secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Ambiente e Traumi (ONAT) dell’ISS, queste cifre annuali si traducono in:
- 6.000 morti;
- 15.000 invalidi (molto gravi);
- 120.000 ricoveri;
- più di un milione di accessi al Pronto Soccorso.
Il problema degli incidenti stradali è particolarmente cruciale per i giovani:
- Più di un decesso su tre riguarda soggetti con meno di 30 anni;
- In certe classi di età si muore prevalentemente per incidente stradale (più della metà di coloro che muoiono a 18 anni, muoiono in seguito ad incidente stradale); - l’incidente stradale è la prima causa di morte per i maschi sotto i 40 anni;
- L’incidente stradale è la prima causa di invalidità grave dei giovani.
A fronte di questa situazione, è naturale chiedersi quali siano le cause, e se tali cause possano essere controllate al fine di ridurre questo drammatico quadro di perdite di vita e di salute che, in base a stime diverse, costa al nostro paese in termini sanitari e sociali più di 35 miliardi di euro l’anno.
Dieci motociclisti sono morti dall’inizio dell’anno per incidenti stradali nei pressi di Cuneo e il presidente della provincia, Raffaele Costa roporrà il divieto di transito su talune arterie per certe categorie di moto.
Una notizia clamorosa perché il primo passo verso una vera e propria demonizzazione delle due ruote. Una demonizzazione che non ha nulla di negativo, intendiamoci perché visto la continua escalation di vittime sulle due ruote (a fronte di morti e feriti in continua diminuzione in incidenti stradali) è inevitabile che si vada a finire verso un incredibile divieto assoluto di guidare le sportive.
Tutto ciò può sembrare una forzatura, ma non lo è, come spiega bene lo stesso Costa: “Dall’inizio dell’anno - dichiara il presidente della provincia di Cuneo - sono morti nella nostra giurisdizione ben 10 motociclisti vittime di incidenti stradali provocati quasi tutti dall’alta velocità in relazione al tormentato percorso delle strade (quasi sempre le stesse). Mi chiedo se dobbiamo accettare in maniera passiva un dramma destinato probabilmente a ripetersi nella stagione estiva”.
“Le Forze dell’Ordine - prosegue la nota di Costa - compiono attivamente il loro dovere di controllori ma non possono essere presenti dovunque. Gli uffici tecnici della Provincia, i cantonieri, e non solo, svolgono un lavoro attento di adeguata manutenzione, nei limiti delle loro possibilita. Occorre quantomeno una tregua che consenta di riflettere sulla opportunità o meno che il transito motociclistico avvenga, molto spesso a velocità elevatissime, su determinate strade”.
(da Repubblica.it)
DECRETO SICUREZZA STRADALE E CONFISCA AUTO
Alcuni se ne invischiano del decreto di legge che prevede la confisca dell'auto, infatti tanti si fanno pizzicare e poi piangono "non è giusto che lo stato si prenda anni di sacrifici per rinpinguire le proprie casse"
Per i pochi che non lo sanno il decreto prevede:
La confisca dell'auto nel caso che si superi il tasso alcolemico nel sangue di 1.5 g.per litro. Qindi parecchio ubriaco e non un paio di bicchieri ma molto di più.
Quello che pochi invece sanno è che in caso di sequestro e confisca dell'auto i costi del deposito sono sempre a carico del trasgressore, quindi se l'auto rimane in deposito per tre anni prima di essere venduta all'asta e opotizzando 4 € al giorno di deposito il trasgressore si troverà a pagare oltre alla salatissima multa, la perdita dell'auto e la sospensione della patente, anche alcune migliaia di €uro di deposito che lo stato si prenderà in ogni caso oltre al ricavato della vendita all'auto.
Per quelli che invece si credono furbi e che stanno architettanto di fare guidare l'amico buona scelta, se non è ubriaco ma nel caso che lo fosse si eviterebbe la confisca ma non il fermo amministrativo di almeno 90 giorni, la multa salatissima oltre la denuncia e il ritiro di patente.
Le stesse sanzioni si appilcano per chi si rifiuta di sottoporsi al test o peggio chi viene beccato alla guida dopo avere assunto stupefacenti.
Il buon senso ci dice chi guida non beve e chi beve non guida