Blog - Alcol e guida

 66 membri
Connesso: ( nessuno )

Colpo di mano delle lobby dell'alcool  -  da Redazione_AIFVS

-Colpo di mano delle lobby dell'alcool

Passa l’emendamento della Lega, cade il limite delle due. L’ira di Giovanardi: colpo di mano delle lobby del settore
ROMA —Il divieto di vendita di alcolici dopo le 2 di notte nelle discoteche e nei pub rischia di saltare come un tappo di birra anche se poi sarà interdetta la somministrazione di alcol dalle 24 alle 7 nei chioschi disseminati lungo le statali. Su questa modifica legislativa, però, si è già scatenata una polemica tra il ministro Giorgia Meloni e la Lega, che difendono la norma per fermare il «nomadismo etilico», e il sottosegretario Carlo Giovanardi che parla di «colpo di mano» del Carroccio sollecitato dalle «solite lobby del settore». Grazie a un emendamento presentato dal leghista di Forlì Gianluca Pini alla legge comunitaria, gli esercenti che tengono aperti i locali tutta la notte potranno dunque aggirare il divieto introdotto nel 2007 per limitare i danni causati da chi guida imbottito di alcol.

Infatti, nella nuova formulazione dell’articolo 6 del decreto legge 117 è inserita una deroga per chi fa intrattenimento oltre le due: «...devono interrompere la somministrazione di bevande alcoliche dopo le ore due di notte..., ovvero, successivamente, almeno mezz’ora prima dell’orario di chiusura». Se la musica finisce alle 7, si beve fino alle 6.30. Il governo ha dato parere favorevole e i gruppi presenti in aula alla Camera, fatta eccezione per l’Idv, hanno votato a favore. L’unico a opporsi, ora, è il sottosegretario Giovanardi (delega al contrasto delle tossicodipendenze): «Difficilmente può immaginarsi una norma più sgangherata di quella introdotta dal leghista dell’Emilia Romagna onorevole Pini... La norma, richiamando la Comunicazione della commissione europea in materia di riduzione dei danni derivanti dal consumo di alcol, modifica la normativa vigente in senso contrario a tale finalità, così da rendere incomprensibile agli stessi parlamentari il vero scopo dell’emendamento».

In effetti, il primo comma dell’emendamento Pini fa pensare a un giro di vite perché introduce la possibilità di somministrare e consumare alcolici tra le 24 e le 7, esclusivamente presso gli esercizi muniti di licenza (bar, ristoranti, locande, pensioni) e introduce sanzioni maggiorate per chiunque venda e somministri di notte alcolici su «spazi o aree pubblici ». Spiega il ministro Meloni (Politiche per la gioventù): «È giusto limitare la vendita notturna di alcolici presso i baracchini in strada. Condivido inoltre la sollecitazione nei confronti dei gestori dei locali notturni, affinché smettano di servire gli alcolici mezz’ora prima della chiusura». Ma la sorpresa arriva leggendo il secondo comma laddove si scardina il limite delle 2 per discoteche e pub. Per Giovanardi, c’è «una manina guidata da interessi particolari che ha deciso di favorire qualcuno e danneggiare qualcun altro, senza invece prevedere un divieto di somministrazione in orari uguali per tutti. Sfido chiunque a negare che in realtà si tenta di aggirare il divieto di somministrare alcolici nelle discoteche dopo le 2 di notte, lasciando capire, invece, che se un locale chiude alle 7, potrà somministrare bevande alcoliche fino alle 6.30 del mattino». Pini ribatte piccato: «Ci siamo confrontati anche con il dipartimento della Pubblica sicurezza affinché il divieto di vendita sulla strada eviti il nomadismo etilico. Escono alle due dalle discoteche e se ne vanno in giro in cerca di alcol...». Pini è dunque convinto della bontà della sua proposta: «Le discoteche che chiudono alle 2 sono il 50%, mentre il 40% va avanti fino alle 4 e solo il 10% continua fino alle 5». Ora la legge comunitaria torna al Senato. E Giovanardi dà battaglia: «Bisogna cancellare l’emendamento».

Dino Martirano
22 maggio 2009

 

Postato su 22/05/2009 • 20:32   |


Commenti

Commento n °1 

 da Giorgio il 22/05/2009 • 20:47

Vergogna, qui la destra e sinistra vanno a braccetto vergognosamente, ci ricorderemo di loro in queste elezioni, alcune facce le conosciamo già altre basta cercarle qui compagni di merende, anche se si sono ripuliti la faccia col sorrisetto per i poster elettorali ma.. rimangono sporchi, con le mani sporche del sanque dei nostri congiunti uccisi sulla strada, complici di drogati e alcolisti e criminali della strada.

Non saprei come chiamarli chi arriva a tanto per soldi.

Grazie anche alla stampa per il risalto che ha dato alla notizia passata in sordina.

Che schifo! sono nauseato.

Giorgio Giunta

Commento n °2 

 da angeloantonio il 22/05/2009 • 23:16
bisogna strappare la cheda elettorale, anzi bruciarla

Commento n °3 

 da Paolo il 23/05/2009 • 00:22

Mi sono chiesto più volte se i quasi novecento parlamentari, o giù di lì, siano tutti celibi o nubili o forse qualcuno avrà la nomenclatura di padre o madre, ....se ce l'hanno, non sono degni di essere genitori. Sono solo ignobili portatori dei diritti umani, ma forse a loro non interessa perchè nelle loro case non hanno specchi. Personalmente, anche se vale poco, non ho votato alle precedenti elezioni, e penso che dopo questo non mi recherò ulteriormente. NON VOTO CHI E' DALLA PARTE DEI  MACELLATORI DI VITE UMANE.

Battistini Paolo

AIFVS Cona VE       d          

Commento n °4 

 da Sergio il 23/05/2009 • 10:24
Si fa tanto per sensibilizzre, per disincentivare al bere ed altro, ci si spende a far ragionare i ragazzi, a far vedere loro video, manifestazioni, fiori, giornate per i caduti vittime dell'abuso dell'alcol e poi....Poi proprio dall'alto, da chi dovrebbe dare il segnale più forte...viene data quasi pacca sulla spalla come a dire bevete ma non esagerate! Credo che a tanto si sia arrivato, cme dice qualcuno infatti, proprio per racimolare consensi elettorali da chi indispettito dai divieti...e non son pochi.Mi unisco a voi nello sdegno manifestasto, in quanto supponete ne sia la "forza motrice" della scelta dell'On. Pini e di tutti quanti hanno dato l'assenso.Come sempre scopriamo che conduciamo battaglia contro "mulini a vento" come il prode "Don" dell'epoca.Ma non ci fermiamo.Srei curioso sinceramente di vedere in atto un "referendum" serio, a livello nazionale, in cui si paventino molte delle nostre idee come soluzioni, senza estremizzazioni, al fine di comprendere in che percentuale la "gente", i cittadini tutti, giovani e vecchi e ...mezzani, abbiano coscienza di ciò che è sulle nostre strade e dei comportamenti.Di certo questo non avverrà mai, troppa paura pertaluni che "seggono" in alto e stringono "alleanze" ora con uno ed ora con l'altro...alla bisogna.Dovremo prepararci ad un'altra estate di vittime, ingrosseremo le nostre fila.Rammento di un film: "Un Giorno Di Ordinaria Follia", spero lo rammentiate anche voi, credo che in ognuno di noi abiti a tratti (e non molto discontinui) la "sana" follia che porti al riscatto delle innumerevoli "pedate" di cui siamo vittime.Ma ora torniamo alla realtà, alla assennatezza e speriamo che qualcuno abbia modo/voce per fermare questa assurdità. A cosa serve ingozzarsi di alcol e simili dopo una certa ora? E' forse questo il fine del "divertimento" per i nostri ragazzi e non solo "ragazzi"?Senza parole.

Commento n °5 

 da Giorgio il 23/05/2009 • 22:34

da link 

Fra tutte le lobby esistenti in Italia, quella dell’alcol è la più schifosa. Qualche tempo addietro, ha fatto fuori l’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia, che aveva intenzione di introdurre un obbligo ai produttori: far stampare sulle bottiglie la scritta “Nuoce gravemente alla salute”. La lobby parlamentare dell’alcol l’ha spazzato via. Adesso, il Disegno di legge della Finanziaria 2007 prevedeva la proibizione della vendita di alcolici ai minorenni: cosa che già avviene in gran parte d’Europa, dove sono più sviluppati di noi e i politici sono meno asserviti al potere occulto. Invece, quella norma è già stata eliminato dal Disegno di legge.

Il motivo ufficiale dato in pasto a noi sudditi ebeti è il seguente: l’abolizione della vendita di alcol ai minori era una disposizione “di carattere ordinamentale e organizzatorio che non comporta effetti finanziari né concorre in via strumentale ai fini della manovra di bilancio”. Che buffonata. Un miscuglio di frasi elaborate da un’accozaglia di azzeccagarbugli per darsi una parvenza di serietà. La verità è che la lobby trasversale dell’alcol si è battuta allo strenuo per eliminare una norma che avrebbe stroncato i mega profitti dell’industria dell’alcol.

Chi ci perde, in tutto questo?

1) I giovani, che continueranno a comprare alcol.

2) I ragazzi, quelli che fanno più incidenti in stato d’ebbrezza.

3) Le famiglie dei ragazzi, che continueranno a ricevere a casa la visita di un poliziotto, obbligato a dare una brutta notizia: vostro figlio è morto in un incidente stradale.

4) Lo Stato stesso, su cui grava il costo sanitario degli incidenti.

5) Gli automobilisti: più guidatori in stato d'ebbrezza significano meno sicurezza; inoltre, più sinistri vogliono dire più costo per le Assicurazioni, che si traduce in polizze Rc più care.

Invece, ora che l’alcol continua a esser venduto ai minorenni, chi ci guadagna?

1) L’industria dell’alcol, che fa soldi a palate.

2) I parlamentari che hanno spinto per la cancellazione del divieto dalla Finanziaria: al momento giusto, in tempo di elezioni, riceveranno qualche aiutino per finanziare la propria campagna elettorale...

Commento n °6 

 da Lorella il 25/05/2009 • 20:49
Ma è mai posssibile che in Italia si cominci sempre a far credere che finalmente si stiano per prendere provvedimenti seri e poi ci si debba sempre rendere conto che andrà tutto a finire in in altro modo???In ogni campo si sbandierano leggi severe, superrestrittive, finalmente una svolta....e poi? Ritorna tutto come prima...Gli interessi, i soldi, i voti elettorali, eccolì qua, saltano fuori tutti i veri interessi....Giovanardi continua la tua battaglia, ma i tuoi colleghi ti faranno fuori comunque.Non votate più PER NESSUNO, tanto sono quasi tutti d'accordo fra di loro solo per farsi i propri interessi e quei pochi onesti non ce la fanno contro gli altri.dn

Commento n °7 

 da Sergio il 26/05/2009 • 07:47
Solidarietà a Giovanardi.L'ennesima dimostrazione che gli interessi muovono le scelte.

Commento n °8 

 da cat il 26/05/2009 • 09:30

idem, con tutti VOI.

ma solo noi la pensiamo cosi'???

ma perche' non lo faccimo noi un partito???? e ci votiamo

sto ancora  sognando???

Commento n °9 

 da Giorgio il 28/05/2009 • 12:18

Invitiamo a scrivere per bloccare il tentativo di annullare l’articolo più significativo ed efficace della legge 160. Ricordiamo che la proposta deve ancora passare l’esame del Senato.
Qui di seguito gli indirizzi di posta elettronica dei capigruppo al Senato

Il Popolo della Libertà: Maurizio Gasparri -
gasparri@tin.it,
Partito Democratico: Anna Finocchiaro -
finocchiaro_a@posta.senato.it,
Lega Nord Padania: Federico Bricolo -
bricolo_f@posta.senato.it,
Italia dei Valori: Felice Belisario -
belisario_f@posta.senato.it,
UDC, SVP e Autonomie: Gianpiero D'Alia -
dalia_g@posta.senato.it,
Misto: Giovanni Pistorio -
pistorio_g@posta.senato.it
,
per conoscenza:
CARLO GIOVANARDI -
giovanardi_c@posta.senato.it,
PINI GIANLUCA -
pini_g@camera.it,

 

 

Commento n °10 

 da antonello80 il 30/05/2009 • 08:56
alcool,drogha  due condanne innevitabili, perche' continuare a fare gli snoob invece d'intervenire basta basta basta,forse perche' io ci sono dentro e' combatto con questi due casi speriamo che tutto cambia al piu' presto un saluto da una reale n

Commento n °11 

 da carla il 30/05/2009 • 23:30
Si,tra tutte le lobby esistenti in Italia, quella del settore degli alcolici è una delle peggiori.Giocano come a dama:- tolgono il divieto di somministrazione degli alcolici nelle discoteche e nei pub dopo le 2 ,e lo spostano nei chioschi lungo le strade. Le pedine sono i nostri ragazzi. Chi gli può credere? Informazione, sensibilizzazione prevenzione quella seria neanche a parlarne, non gli conviene. Scriviamogli ora ai senatori per la cancellazione di questo emendamento e continuiamo a scrivergli anche dopo, le cose da fare sono tante.  

Commento n °12 

 da alexsbar il 10/06/2009 • 23:37
Il Senato oggi ha rimediato, il vergognoso emendamento è finalmente scomparso.

Commento n °13 

 da Redazione_AIFVS il 11/06/2009 • 10:25
Cancellato l'emendamento che permetteva la vendi di alcolici dopo le 2 nelle discoteche. DROGA: GIOVANARDI, OK SENATO SU ALCOLICI NEI LOCALI NOTTURNI (AGI) - Roma, 10 giu - “Il Senato ha giustamente cancellato con voto bipartizan una norma strampalata e surreale, inserita surrettiziamente alla Camera nella legge Comunitaria 2008, che prevedeva il divieto di somministrare alcolici nelle discoteche e nei locali da ballo dopo le ore 2 della notte e, contemporaneamente, la possibilita’ di interrompere tale somministrazione, dopo le 2 di notte, mezz’ora prima della chiusura del locale, anche se questo avveniva all’alba. Sono grato al Senatore Luigi Compagna per aver presentato questo emendamento, nel momento in cui per la prima volta, dopo tanti anni, si registra un forte calo dei morti e dei feriti negli incidenti stradali particolarmente nella fascia oraria notturna delle cosiddette ’stragi del sabato sera’”. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.(AGI)

Commento n °14 

 da Lorella il 16/06/2009 • 20:44
Io lavoro in un bar, voglio proprio vedere se verrà rispettato tale divieto, vi farò sapere...comunque complimenti a Giovanardi e a chi ha appoggiato la sua propostal

Commento n °15 

 da alexsbar il 20/06/2009 • 00:20

Attenzione!!! Ci stanno riprovando! I nostri politici "sono molto impegnati" per togliere nuovamente il divieto. Il Ministro Michela Brambilla assicura che "farà di tutto" ! http://www.romagnaoggi.it/cesena/2009/6/19/127629/

Commento n °16 

 da erina il 20/06/2009 • 11:28

VERGOGNA....VERGOGNA.....E ANCORA VERGOGNA......mi vien da chiedere....chissà se questi cosiddetti signori hanno dei figli.....e penso che anche avendoli.... gli schifosi interessi economici avranno sicuramente la priorità....

erina panepucci  __L'AQUILA__________

Commento n °17 

 da Sergio il 20/06/2009 • 11:38
Buon giorno,in altri post ho sempre fatto notare che negli anni precedenti si è sempre consumato vino ai pasti, nei ristoranti o dove. Si è sempre bevuto un moderato bicchierino alla sera.Non sono dunque un "estremista" del no all'Alcool.Devo però concordare, oggi, con quanti qui si battono affinchè non passi la liberalizzazione della vendita nei locali o dove fosse, dopo l'orario stabilito.Oggi vi è un "Abuso" del bere, da parte dei giovani e non. Siamo all'eccesso.Dico questo consapevole che anche io dovrò privarmi dell'eventuale "sorso" qual'ora  mi trovassi in giro per ristoranti, non parlo dunque della sera e dei locali nella fattispecie. Non vorrei ritrovarmi senza patente.Questa limitazione val bene lo scopo che ci prefiggiamo noi tutti qui, e cioè di evitare nuovi drammi a seguito di sconsiderati.Sono fautore dei controlli alcolemici anche durante il giorno da parte di chi preposto, ad ogni ora e situazione. Non ho nulla da temere.Vorrà dire che dovendo pranzare o cenare e volendo accompagnare cibarie con del vino e poi dall'amaro, lo farò solo quando a casa, e non dovendo poi uscire, o solo qual'ora sapessi che a condurre mezzo per il ritorno via altro, sobrio, che lo faccia.Mi lasciano di stucco la Brambilla ed il suo collega, di certo non incontreranno i miei favori.Sono dunque accanto a chi si batterà per far sentire la nostra voce.Ho letto, nelle affermazioni del uomo PDL, che l'approvazione si blocca sempre perchè avvengono incidenti mortali a seguito di ubriachi in quel mentre. Vuol forse dire che dobbiamo aspettarci vengano taciuti i sinistri con queste cause finchè non venga approvato l'emendamento?E' vergognoso, non aggiungo altro.Sono accanto a chi farà di tutto per bloccare questa demenzialità nata dalla necessità di profitti di alcuni anche a fronte di perdite di vite umane.Un caro saluto a tutti,Sergio Toscano.
p.s.: mio fratello non è morto a causa di autista ubriaco, quindi non ho il "dente avvelenato". Mi guida l'assennatezza, cosa che manca a chi dovrebbe averla.

Commento n °18 

 da Lorella il 21/06/2009 • 09:08
Ed eccola la Brambilla alla carica...penavamo ci avessero rinunciato?No, non si arrendono mai, altrimenti i turisti e i giovani andrebbero ad ubriacarsi e fare vittime da un'altra parte????Ma non si vergogna.?Anch'io non ho "il dente avvelenato" perchè nemmeno mio figlio è morto a causa di un ubriaco, ma questo non basta a non farmi capire quanto sia pericoloso andare in giro ubriachi con una potenziale arma mortale.Non c'è niente da fare, appena tocchi interessi economici di qualcuno saltano fuori veramente "senza veli" gli intenti dei nostri vari politici.Che schifo.nd

Commento n °19 

 da Paolo il 21/06/2009 • 18:30

Ci risiamo, adesso entrano in campo anche i ministri, da prima Zaia e adesso la Brambila. E' evidente che l'industria dell'alcol, delle discoteche, degli esercenti dei bar, delle azenzie funebri, delle carrozzerie, quella dell'auto (in crisi), delle assicurazioni, e perchè no, anche quella degli avvocati, ecc. ecc., visto che le stragi del fine settimana sono in diminuzione, non ci stanno. Vedono affievolirsi i loro introiti, ed ecco che continuano a tirare per la giacca chi di dovere. Coloro che , invece di tutelare la vita e la salute dei loro cittadini e farsi promotori di iniziative a favore di ciò, si schierano dalla parte di chi ne trae profitto con ignobili dichiarazioni e azioni di governo. Il ministro Brambilla eletta parlamentare nel 2008 nella circoscrizione XI dell'Emilia Romagna, evidentemente deve ricambiare il favore, è palese che tiene molto di più alla sua fattoria di animali che alla sorte di migliaia di giovani a rischio alcol e a rischio incidente stradale. Poi alla sua affermazione "Dobbiamo mettere mano al provvedimento che vieta la vendita di alcolici dopo le due, altrimenti i giovani e turisti andranno da altre parti", viene istintivo chiedersi dove andranno se il divieto riguarda tutto il territorio nazionale??. E' chiaro che il guadagno nella vendita degli alcolici, venduti dopo mezzanotte rappresenta una grossa fetta del loro introito totale, altrimenti non si spiega questa agguerrita lotta. A tal proposito in una indagine del Gazzettino Nor-Est condotta nei bar e discoteche del veneto risulta che il fatturato per le bevande alcoliche è pari a 260 milioni di euro, circa un terzo del totale complessivo (900 milioni di euro), e l'80 % degli alcolici viene venduto dopo mezzanotte (centimetri.it). Staremo a vedere, ma non bisogna darsi per vinti e mettere in atto qualcosa di eclatante e non dare spazio ai mercenari della morte. d

Paolo

Commento n °20 

 da Redazione__AIFVS il 22/06/2009 • 20:31
MOVIDA NOTTURNA: ALEMANNO FIRMA PROTOCOLLO CON CONFESERCENTI
(AGI) - Roma, 22 giu. - Dal canto loro, gli esercenti, con la firma del protocollo, si impegnano a rispettare i limiti di inquinamento acustico, a non somministrare bevande alcoliche ai minori di 16 anni e a non impegnare nella somministrazione minori di 18 anni. Attenendosi a tali regole, i gestori dei locali otterranno a manterranno la certificazione di qualita’ e la possibilita’ di rimanere aperti fino alle 5 del mattino. I locali dovranno inoltre attivare servizi di accoglienza e instradamento al rientro sicuro dei clienti, sia all’interno che nelle vicinanze dell’esercizio, impiegando personale formato per tale mansione. Promuovere messaggi di sensibilizzazione contro l’abuso di alcol e contro lo sballo. Adottare tutte le iniziative utili a favorire il rientro sicuro dei clienti, che non siano in grado di guidare, attraverso l’utilizzo di mezzi pubblici, taxi e noleggi con conducente. A proposito di quest’ultimo punto, il delegato del sindaco al Centro storico, Dino Gasperini, ha annunciato che e’ allo studio l’ipotesi di utilizzare navette per il trasporto pubblico e di avvicinare alcuni capolinea di autobus alle aree del divertimento notturno. ‘La firma di questo protocollo - ha sostenuto Giammaria - serve a garantire un divertimento sicuro ai turisti che visitano Roma e ai nostri ragazzi. Speriamo che altre associazioni aderiranno all’accordo’. Flamini ha tenuto a precisare che ‘le discoteche e i locali notturni non devono essere visti come una minaccia ma una risorsa per chi vuole fare impresa e per chi vuole divertirsi, senza danneggiare chi vuole riposare o rientrare a casa in sicurezza. Il divertimento, inoltre, puo’ essere un valore aggiunto per il turismo nella nostra citta’. ‘Siamo arrivati alla firma di questo protocollo - ha spiegato Alemanno - perche’ vogliamo una Roma aprte 24 ore su 24 ma trovando una terza via tra il coprofuoco e il divertimento selvaggio. Questa terza via - ha sottolineato - sono le regole partecipate, come quelle di questo accordo sottoscritte da due associazioni ma che varranno per tutte le categorie di esercenti della vita notturna. La movida sicura e’ un obiettivo strategico vista la forte vocazione turistica e terziaria di Roma. Con l’impegno di tutti - ha concluso il sindaco - potremo dare alla citta’ una vita notturna adeguata e sostenibile per tutti’. (AGI)

Commento n °21 

 da admin il 22/06/2009 • 20:42

Proprio non ci stanno a vietare la vendita dell'alcol nei locali notturni , la linea politica della maggioranza scopre le sue carte e ci fa capire da che parte sta.

Non vendere alcolici ai minerenni era il minimo per tutelare la loro salute, ma.. non sono loro che uccidono e si uccidono sulle strade.

Controlli da parte dei gesteri dicono, si, hanno messo il lupo a guardare le pecore con i risultati che immaginiamo.

Infine dopo la Brambilla anche il serioso Alemanno si è arreso al potere economico cercando di giustificarsi nella sua scelta e ben presto potete contarci che prima o poi la vendita degli alcolici dopo le 2 sarà estesa in tutti i locali notturni.

Alemanno non ci hai convinto!

Che delusione.

Giorgio Giunta

Commento n °22 

 da alexsbar il 23/06/2009 • 00:29

Al seguente link trovate il mio commento a questa presa per i fondelli di Roma

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=63093&sez=HOME_ROMA

Commento n °23 

 da Sergio il 23/06/2009 • 07:14
Peccato, avevo sperato in Alemanno, ennesima delusione. Ormai, simil destra o simil sinistra non fanno differenza, resta sempre il profitto a governare. Ma si sapeva, la nostra era solo speranza...disattesa.
Amen.

Commento n °24 

 da Biby il 23/06/2009 • 14:36
Mi ASSOCIO pienamente con tutti i vostri commenti.Siamo nelle mani di NULLITA'.A volte,credo,sia di nostra netura poter dire.."Mi faccio giustizia da sola!"..tanto....il nostro mondo,le nostre realtà....fanno SCHIFO!!d..i nostri cari meritano un pò di dignità e rispetto...

Commento n °25 

 da alexsbar il 24/06/2009 • 17:10

La Camera ha approvato il testo modificato dal Senato, che mantiene il divieto di vendita nei locali dopo le 2 di notte, e impedisce la vendita di alcolici all'esterno dei locali dalle 24 alle 7 del mattino.

Ora manca solo ratifica definitiva del Senato. E' stata una battaglia dura, ma l'abbiamo quasi spuntata. Occhio però, che ci riproveranno. Magari nei mendri di qualche altra disposizione di legge...

24-06-2009

IL SOLE 24 ORE
Legge Comunitaria 2008. La Camera ha approvato definitivamente l’adeguamento alle regole Ue Serve la licenza La Comunitaria 2008 prevede che da mezzanotte alle 7 di mattina gli alcolici si possano somministrare solo nei locali in possesso della licenza prevista dalle leggi di pubblica sicurezza. Per chi vende alcolici senza licenza scatterà la sanzione da 2mila a 12mila euro (oltre alla confisca della merce e delle attrezzature) e, se il fatto è commesso di notte, anche attraverso distributori automatici, da 5mila a 30mila euro.
Stop alle due di notte... Cancellata la possibilità di consentire la somministrazione di alcolici fino a mezz’ora prima della chiusura del locale...

Commento n °26 

 da Paolo il 25/06/2009 • 06:59

Al link:


www2.gif

si troveranno gli interventi dell'on.Gianluca Pini promotore dell'emendamento e del rappresentante del governo Sandro Gozi. Dalle discussioni risulta palesemente chiaro da che parte stanno e per cui è evidente che ci riproveranno, ai morti su strada e alle famiglie distrutte non gli frega un bel niente.
Paolo  d

Commento n °27 

 da alexsbar il 09/07/2009 • 13:00

Eccoli di nuovo alla carica...

L’ARENA di Verona del 9 luglio 2009 SICUREZZA STRADALE. Misure severe nel testo in commissione alla Camera. Nodo della Lega «Alcol zero» per i neopatentati ROMA Quaranta articoli che riscrivono in gran parte il Codice della strada: il testo unificato sulla sicurezza stradale sta per incassare il via libera della Camera e punta a essere legge prima del grande esodo estivo. «Chi beve non guida e chi guida non beve»: questo il motto del pacchetto di norme, che prevede anche narco-test eseguiti direttamente dalle pattuglie della Polstrada, un certificato per i guidatori professionisti, l’esame di guida per i quattordicenni che vogliono prendere il motorino. Sulla strada per l’approvazione resta solo un ostacolo: la Lega è tornata a chiedere che il termine per la vendita di alcol nei locali non sia tassativamente fissato alle 2 di notte. Una misura che è stata già bocciata dal Senato e dunque per evitare che il provvedimento si incagli al Senato occorre trovare un compromesso. Tra i provvedimenti più importanti vi è la tolleranza zero per i più giovani e tutti i neopatentati che non potranno bere neanche un sorso di birra prima di mettersi alla guida. I nuovi paletti riguardano i conducenti che hanno meno di 21 anni, chi ha la patente da non più di tre anni e i conducenti professionali e di autoveicoli. Si prevede, infine, il carcere fino a 15 anni per chi si mette al volante con un tasso alcolemico superiore a 1,5 o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e si è responsabili di un incidente mortale che coinvolge più persone.

Commento n °28 

 da alexsbar il 14/07/2009 • 13:47

La solita presa in giro!

Eccola, la fanno passare come una nuova "stretta sulla sicurezza stradale".

E così liberalizzano i 150km/h nelle autostrade, e ripristinano l'alcol libero di notte in discoteca, a norma di legge!

 

IL SUSSIDIARIO.IT (Tratto da EMERGENZA ALCOLISMO)
SICUREZZA STRADALE
Vendita alcol in discoteca, verso un ODG alla Camera
Redazione lunedì 13 luglio 2009
Trasformare l'emendamento che ripristina la possibilità di vendere alcol nelle discoteche dopo le due di notte in un ordine del giorno: è questa la strada, a quanto si apprende, che dovrebbe permettere di superare l'ultimo scoglio in commissione Trasporti alla Camera per il via libera alle nuove norme sulla sicurezza stradale. La misura e' stata presentata dalla Lega ed è l'unico emendamento che resta da esaminare. I lavori della commissione Trasporti dovrebbero chiudersi al piu' tardi entro giovedi', dopodiche' il testo passera' all'esame del Senato dove e' molto probabile che si trovi l'intesa necessaria per un bis dell'esame in sede legislativa. Il che consentirebbe di dare l'ok alle norme sulla sicurezza stradale entro l'estate.

Commento n °29 

 da StefanoGalgani il 28/07/2009 • 22:19
Salve,Lo sapevate che da anni è presente un disegno di legge che dovrebbe imporre la scritta sulla bottiglia del tipo ATTENZIONE L'ALCOOL CREA DIPENDENZA,secondo voi chi credete che tenga a freno questo disegno di legge evitando che diventi LEGGE EFFETTIVA DELLO STATO ITALIANO? Provate ad immaginarlo? Saluti Stefano

Commento n °30 

 da Giorgio_Giunta il 28/07/2009 • 23:22

Non ci poniamo il problema, chi frena la legge, dx o sx che siano, tuttavia negli ultimi 4 anni hanno governato tutti e due gli schieramenti, quindi se disegno di legge c'è come dici tu per me tutti e due  possono andare a braccetto all'inferno poichè non hanno scusanti indipendentemente dal colore e dallo schieramento.

Giorgio Giunta AIFVS PAVIA  

Commento n °31 

 da diego il 18/08/2009 • 21:35
Salve a tutti, sono una persona della lobby dell'alcool, cosi come voi la definite.
Io ho 39 anni, ho due genitori, cosi come i miei soci.Con noi lavorano 40 persone che hanno famiglia.
Quello che scrivete è giustissimo e io sono il primo a dire che il sangue dei ragazzi morti va onorato e rispettato in ogni forma o situazione. Ma il problema non si risolve proibendo l'alcol.Si vede che vivete in un modo astratto, fuori dalla realtà.
I giovani, continueranno a sballarsi, in ogni caso, anche proibendo la vendita di alcolici. Dovreste parlarci coi giovani, specie coi vostri figli. Il problema non è di chi vende alcolici, e non si risolve certamente proibendolo. Anzi, si aggrava la situazione, perchè i locali notturni sono punti di ritrovo in cui è facilissimo per la polizia controllare, basta mettere posti di controllo fuori delle discoteche o club, ma ovviamente è molto piu facile e meno impegnativo proibire senza assumersi la responsabilità di educare e far capire (molto piu impegnativo e pieno di responsabilità).
Proibendo la vendita dentro i locali il problema diventerebbe ingestibile, perchè le bottiglie verranno comprate prima delle fatidiche due di notte, anche nei supermercati e poi consumate senza problemi, come se niente fosse successo, con il problema che i controlli diventerebbero difficilissimi, perchè i giovani, non avendo piu un punto di riferimento, andrebbero a berselo dove meglio gli capita ovviamente sempre alla guida di un veicolo, e quindi in una situazione comunque di pericolo.
Vi faccio anche notare che poi, un ragazzo, non ha cosi tanti soldi da spendere e che quindi, per assurdo, gli converrebbe comprarsi due bottiglie di Rhum alla coop piuttosto che pagare un cocktail salato in discoteca.E in ogni caso, il giovane lo sballo lo farebbe lo stesso (basta vedere i consumi di droga, che sono vietati sia con sanzioni che con la galera), nessuno può vendere gli spinelli o la cocaina o le pasticche, eppure i ragazzi ne fanno larghissimo uso.Quindi, il proibizionismo a chi serve?
Diciamo che serve solo ai politici che devono lavarsi le mani con un provvedimento che farebbe fallire i locali notturni, quindi, nel nostro caso mandare a casa 45 persone, di cui i proprietari hanno investito i risparmi della propria famiglia e di una vita per un sogno. Che non è quello, certo, di avvelenare i ragazzi nè di vederli morire. Voi pensate che noi facciamo soldi sulla pelle dei ragazzi, ma invece siamo noi ad essergli piu vicini quando sono ubriachi, smettendo di dargli da bere, facendoli aiutare dalla sicurezza, parlandogli, insomma cercando di stargli vicino e capirli, io stesso ho pagato innumerevoli volte i taxi a chi non ce la faceva a tornare a casa con i propri mezzi.
Magari, invece, un po piu di sana educazione e di controllo, sia da parte delle forze dell'ordine, sia da parte dei genitori, che spesso non sanno nemmeno dove va il proprio figlio, ne chi frequenta, aiuterebbe moltissimo la soluzione o comunque il contenimento di un problema generazionale, non certo legato solo all'alcol.
Grazie, per la cortese lettura, spero di non essere stato offenzivo, ma di avervi dato un motivo di riflessione diversa.

Commento n °32 

 da Lorella il 23/08/2009 • 21:57
sono d'accordo che il proibizionismo non è efficace, ma un freno bisogna metterlo, oltre che a parlare coi proprori ragazzi.Ma se poi noi parliamo e cerchiamo di educare i nostri figli, non è detto che tutti ci ascoltino, ne basta qualcuno che trascini un pò gli altri e quindi non è sufficiente.Dove finisce (e magari fallisce) l'educazione, deve intervenire la prevenzione e se neanche questa basta, infine la proibizione e la punizione.Cero, sarebbe bello che questa fosse l'ultima spiaggia, ma se purtroppo per molti saltano le prime due 2tappe resta solo la repressione.Capisco la preoccupazione dei gestori di molti locali, credo anche che qualcuno di loro in buona fede aiuti i ragazzi a prendere il taxi, ma viste le continue stragi sembra che ciò sia limitatto a pochi.

Commento n °33 

 da carla il 26/08/2009 • 07:36

mi associo a ciò che scrive Lorella.Il proibizionismo in sè e per sè non è efficace. Ma penso che questo non lo voglia nessuno, ci sono già state esperienze in tal senso e non hanno avuto risultati. Ma dare delle regole da rispettare, con orari, vendita e somministrazione in relazione all'età, non è proibizionismo e può aiutare non solo i giovani,  ma a  far riflettere il mondo degli adulti, un mondo sempre più distratto.

Commento n °34 

 da FabioPatrick il 26/08/2009 • 12:55
Concordo anche io sul fatto che non è da demonizzare l'alcool dato che è da sempre ad esistere, ma coloro i quali ne abusano.Vero anche che la famiglia deve occuparsi della sana crescita dei figli ed al bisogno saper scegliere anche le amicizie da frequentaare, quantomeno tenerle sotto controllo.Certo non è sempre semplice di questi tempi, tempi in cui si sta molto fuori per lavoro, in cui entrambi i genitori lavorano, in cui la Tv manda messaggi errati attraverso pubblicità e programmi poco sani.Certo dobbiamo dialogare di più con i nostri figli, coinvolgerli in attività e discussioni in cui non veniamo visti come "vecchi" fuori dall'epoca.E' difficile, non è detto che sempre e tutti ci riescano ad aver simile rapporto con i figli, motivo per il quale mi trovo ad appoggiare le eventuali "repressioni", con la speranza però che vengano sempre spiegati i gesti, il significato dei divieti.E' lecito che i ragazzi si divertano ma è pur vero che ultimamente i loro divertimenti stiano prendendo una piega superficiale, vuota, un semplice "perdersi" è ricercato per sentirsi delle varie "combriccole".I ristoratori, le trattorie, le enoteche, le "cantine", son sempre esistiti, hanno dato di che sopravvivere a molte famiglie ed è giusto sia mestiere che continui. E' però richiesto a costoro, esercenti, che si mettano una mano sulla coscienza e controllino anch'essi gli eccessi, diversamente è giusto chiudano o vengano sanzionati adeguatamente dato che diventerebbero "complici" negativamente.Purtroppo a farne le spese, delle repressioni, sono anche coloro i quali hanno sempre avuto testa sulle spalle ma ora non è possibile, credo, indugiare oltre. Mettiamoci un freno, antipatico ora, poi si vedrà.

Commento n °35 

 da Nuccio il 28/08/2009 • 19:43
Non è proibendo l'alcol che si risolve il problema, anzi procurarselo quando è vietato diventa figo, è da gente che la sa lunga, che ci sa fare; in Sicilia diciamo che è uno "spertu". E' come dire "vietiamo la vendita dei motorini perché è con essi che si fanno gli scippi", assurdo!
Ci si deve ficcare in testa che bere e guidare non vanno d'accordo! Tanto per fare un esmpio, chi è disposto a bere una limonata dopo aver preso un bicchiere di latte? Nessuno, perché si sa,  fa parte della cultura generale il latte e il limone non vanno bene insieme. Anzi se qualcuno lo fa e poi ha mal di stomaco è considerato stupido. Quindi chi beve alcol e poi guida è uno stupido/a!
saluti

Commento n °36 

 da admin il 02/09/2009 • 23:33

"Zaia: alcol e guida vanno d'accordo"

Zaia e i due bicchieri di vino: "Il 98% degli incidenti non è causato dall'alcol" 

 Dopo aver difeso strenuamente la vecchia abitudine di bere un paio di bicchieri a cena, Luca Zaia torna a sponsorizzare l'italica abitudine al brindisi. Naturalmente senza alzare troppo il gomito. Proprio così: perché gli incidenti stradali causati dall'alcol sono appena il 2 per cento, e per questo motivo il ministro delle Politiche agricole invita a riflettere su chi addossa al vino le cause delle stragi stradali, ponendo dieci domande che accendono i riflettori su tanti altri fattori che determinano l'altro 98% degli incidenti.
L'occasione di una visita a Pantelleria nella tenuta vitivinicola Donnafugata, produttrice di passito e moscato doc, è l'occasione per il ministro di abbracciare le sorti dell'agricoltura «eroica», quella cioè svolta in condizioni di territorio impervio e clima secco, come appunto nell'isola siciliana. Ma, soprattutto, è l'occasione per difendere le sorti del vino «da una demonizzazione che rischia di far sparire la viticoltura».
«Alcol e guida vanno d'accordo - commenta Zaia - e bere due bicchieri di vino a pasto rientra appunto nei limiti dello 0,5 milligrammi di alcol consentito dalla legge». Al ministro si contrappone la linea della tolleranza zero sollevata nei giorni scorsi da medici e scienziati e oggi abbracciata anche dagli autotrasportatori: «La tutela della vita umana deve essere collocata al primo posto di una scala dei valori, mentre le comprensibili lamentele dei ristoratori e, più in generale, di coloro che operano nel settore enogastronomico, devono essere collocate in una posizione di evidente subalternità», attacca Paolo Uggè, presidente nazionale della Federazione autotrasportatori italiani.
Le domande di Zaia partono dall'invito a denunciare gli effetti pericolosi alla guida di farmaci come antidepressivi, antistaminici, sedativi e tranquillanti il cui consumo continua a crescere. Ma anche le molte ore alla guida, l'uso del cellulare al volante, il mancato rispetto delle più elementari regole della strada, il cattivo stato di manutenzione dell'auto, l'uso di droghe, una segnaletica non sempre all'altezza, hanno il loro peso nel bilancio di morti e feriti sulla strada. E anche sul fumo alla guida il ministro chiede perché nessuno si interroghi sul fatto che in Italia manchi un divieto, come già avvenuto in Gran Bretagna, considerato che la sigaretta è fonte di distrazione.
L'appassionata difesa del vino intrapresa da Zaia, va ricordata, avviene in un momento critico per il comparto che risente della crisi internazionale. La crociata alla tolleranza zero sul tasso alcolemico, spiega il ministro senza tanti giri di parole come sua abitudine, «rischia di essere il colpo del ko». «Il vino da dessert, come il passito e il moscato, nonchè grappe e limoncelli già sono spariti dai ristoranti per via dei limiti al consumo di alcol - conclude il ministro -. Così si mette in ginocchio il settore. Io mi occupo di un milione e settecentomila aziende che hanno diritto a sopravvivere».

da: http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=379413

Commento n °37 

 da Paolo il 04/09/2009 • 00:27
Conegliano 6 Ottobre 2008 in occasione della manifestazione promozionale della Grappa, il Ministro Zaia affermava:”Chi guida un auto deve avere bevuto solo analcolici. Chi vuole ubriacarsi si siede al suo fianco o dietro. E’ inutile che continuiamo con lo 0,5 lo 0,2 o lo 0,4 lo ribadisco: tasso zero per chi guida, tutti gli altri facciano quello che vogliono”. Ora è chiaro il perché del suo cambiamento di opinione:… deve difendere il milione e settecentomila aziende vitivinicole che- ha affermato- hanno il diritto a sopravvivere. Certamente….ma anche le 3000 vittime causate da incidenti stradali dovuti all’abuso di alcol avevano lo stesso diritto, anzi invece di essere prioritario è stato sottovalutato o non preso proprio in considerazione. Si vedano i dati più veritieri dell’Istituto Superiore di Sanità che fissano in una percentuale del 30-35% l’abuso di alcol e stupefacenti nei conducenti che hanno provocato incidenti mortali o comunque gravi. In merito poi all’affermazione che solo il 2,09% degli incidenti e causato da guidatori in stato di ebbrezza (ISTAT 2007) una precisazione viene dall’ASAPS. In pratica la realtà è ben diversa poiché nei modelli istat in dotazione alle forze di polizia vengono indicate solo un numero limitato di voci da evidenziare quali cause determinanti il sinistro. Accade che se una persona in stato di ebbrezza nella sua condotta viola più norme di comportamento, come superamento dei limiti di velocità, passaggio col semaforo rosso, sorpassi in curva, guida contromano, mancanza di precedenza ecc.. saranno questi gli elementi ad essere indicati e ad emergere nelle statistiche ufficiali. L’ebbrezza alla guida diventerà principale solo quando verrà identificata come unico elemento causale, esempio quando una vettura sbanda uscendo di strada, magari finendo anche contro un albero o qualche manufatto. Solo in questi casi la causa viene fatta risalire ad una eventuale positività da alcol o stupefacenti. C’è da aggiungere inoltre che innumerevoli fonti scientifiche, tra cui l’OMS, evidenziano che ad un livello di 0,5 gr/l di alcolemia, il rischio di mortalità per un incidente stradale alco-correlato e tre volte superiore a chi non beve, e ancora che a valori di 0,2 gr/l vi è già una compromissione dell’abilità psico-fisica con comportamenti spavaldi che portano alla sottovalutazione dei pericoli ed a una sopravvalutazione delle proprie capacità, per cui non esistono livelli di alcolemia sicuri alla guida. Per gli scettici si vedano anche le “Linee guida per una sana alimentazione italiana” dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), recepite anche dal Ministero di cui il Ministro Zaia ne è titolare. E’ evidente che la coerenza non fa parte di un’ etica professionale. Paolo    d

Commento n °38 

 da Pierina_Guerra il 18/11/2009 • 00:16
Il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia, che una volta invocò il tasso zero per chi guida,  esordisce oggi dichiarando che l’alcol è falsa causa nelle morti per incidente stradale e cita l’Istat, dicendo che l’alcol è causa di non più del 2,09% degli incidenti e che l’etilometro è uno strumento di sola repressione.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, e l’Istituto Superiore di Sanità , attribuiscono all’alcol un’incidenza del 30% nella sinistrosità a dinamica maggiore ,cioè: 3 morti su 10 sono provocati da guida alcol-correlata.
Si informi Signor Ministro Zaia, l’Istat semplicemente non annota quella voce: infatti nei modelli in dotazione alle forze di polizia vengono indicate solo un numero limitato di voci da evidenziare quali cause determinanti il sinistro: dunque, se l’ubriaco alla guida ha violato più norme di comportamento (superamento dei limiti di velocità, attraversamento col semaforo rosso, sorpasso in curva, contromano, mancata precedenza ecc.) saranno questi gli elementi ad essere indicati e ad emergere nelle statistiche ufficiali. Ecco qua. È disarmante, lo sappiamo, ma è così.
L'Asaps sulla pirateria stradale, sul contromano e sulle aggressioni alle divise, conferma che l'alcol è sempre presente fra il 35 e 45% dei casi. Anche questo ci preme dirlo,l'Organizzazione Mondiale della sanità,  massima autorità nel campo, ha chiaramente affermato che l’alcol non solo fa male alla salute, ma è causa non solo di incidenti stradali ma anche di risse, stupri, uccisioni.
Allora Signor Ministro Zaia, viene spontaneo proprio oggi, nella Giornata Mondiale in Ricordo delle Vittime della Strada, chiederci: perchè si ostina e persiste con dichiarazioni non veritiere? Chiara la difesa della categoria e la classe economica, promuova invece la cultura del vino e del prosecco in questo momento di crisi mondiale invitando tutti a bere ed a apprezzare i vini locali degustandoli senza eccedere e raccomandando di non mettersi  alla guida, non abbiamo bisogno di ubriachi e irresponsabile e giovani future vittime, Lei continua a mandare un messaggio sbagliato e disorientativo. Ci aspettiamo dai  politici  consapevolezza e decisoonalità per incrementare il senso di responsabilità tra i cittadini.
Ringrazio per questo il Presidente della Regione Veneto On. Giancarlo Galan  che si è schierato in difesa della vita: “Ho pensato alle famiglie e alle vittime dell’alcol, chi guida deve essere sobrio”, IL GAZZETTINO Martedì 7 Aprile 2009.
I tanti genitori che hanno perso sulla strada ciò che di piu' caro avevano ritengono prioritario che il politico debba  salvaguardare la vita e la salute, come da costituzione, anteponendo interessi di categoria anche a costo di risultare impopolare agli occhi dell'intero indotto che guadagna e specula sulla vita dei giovani,.
Signor Ministro Luca Zaia, Lei sa cosa significa un incidente stradale in termine di dolore e sofferenza e sopratutto se succede per colpa di chi guida ubriaco? Dubito.
 
 - Coordinatrice per il Veneto dell'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e tutti i responsabili del Veneto
Pierina Guerra

Commento n °39 

 da mazer il 27/05/2010 • 10:18
No al medico spione ma si al certificato del medico di base di tutti i rinnovi patenti con le patologie che lui solo può sapere, non è giusto che un diabetico che usa insulina la possa far franca al rinnovo dichiarando di non aver nulla e così per altri casi di patologie invalidanti quindi perche no.