Opuscoli 6° volume: Massimiliano Giovannoni

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Massimiliano Giovannoni 18 anni Arezzo 19 agosto 1982 – 15 agosto 2001

Massimiliano_GiovannoniMassimiliano è nato a Roma il 19 agosto 1982. Al suo diciannovesimo compleanno non è mai arrivato, perché la sua breve vita è finita in un attimo, sbalzato fuori dall’auto su cui viaggiava insieme ad altri tre amici il 15 agosto 2001.
Ricordo ancora la sua gioia quando mi disse:” Mamma raggiungo i miei amici al mare, torno fra quattro giorni”. Ma non è più tornato da me.
Il conducente dell’auto (deceduto anche lui) ha sbandato finendo contro il new jersey; Massimiliano, seduto dietro all’autista, nell’impatto è sbalzato dal finestrino laterale ed è stato ritrovato a trenta metri dall’auto.
L’incidente è accaduto alle 14,40. Noi genitori siamo stati avvertiti alle 19,00. Quando siamo arrivati a Fano alle 21 ,30 non c’è stato permesso di vedere nostro figlio, ma ciò è stato possibile solo dopo due giorni.
Le umiliazioni sono state molte da parte di tutti. In ospedale per come c’è stato detto. Dal medico legale che ha effettuato l’autopsia (ha mandato la notifica delle spese sostenute a noi). Dalla polizia e nella camera mortuaria.
Inoltre qui siamo stati contattati da un avvocato (mai conosciuto prima), il quale ha fatto notare che come legale che esercita nel luogo dell’incidente avrebbe seguito meglio di altri ogni pratica necessaria; data la confusione mentale di quei momenti ci siamo fatti coinvolgere dandogli il mandato.
Queste premesse non hanno avuto seguito e noi siamo rimasti in gran parte all’oscuro di tutto anche nei rapporti con l’assicurazione, così le nostre umiliazioni sono aumentate.
A distanza di due anni e cinque mesi combatto ancora per i molti “perché” irrisolti e per sapere “quanto vale” il sorriso di mio figlio.

La mamma Stella Maria Fiori

Che cos’è una lacrima
È un ricordo sciupato dal tempo
La malinconia di un giorno passato
Rabbia per una gioia finita e non vissuta
Odio per chi non riesco ad odiare
È un attimo d’amore e d’illusione
È un dolore profondo nel petto
È una ferita che sanguina
È una parte della mia vita che non c’è più
È un sogno infranto
Per te figlio mio che ho tanto amato.
mamma


Data di creazione: 20/02/2006 • 00:37
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