Opuscoli 7° volume 2006: Francesco Florio

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Francesco Florio 31 anni Licata (AG)  7 Maggio 1974 - 27  Maggio 2005

Basta un istante: lo squillo di un telefono, una voce concitata che, nonostante voglia rassicurarti, riesce soltanto a gettarti nel panico e….. tutto finisce. Tutto intorno a te si annulla, la vita della persona che fino a quell’ istante hai amato con tutta l’ anima la vedi sfuggire acquisendo sempre più velocemente la consapevolezza dell’ impotenza, della nullità dell’ essere umano  di fronte ad una tragedia che qualcuno o qualcosa ha deciso per te.

Francesco aveva due scopi nella vita: Luca e Alberta, i suoi nipoti e “compagni di gioco” e il suo lavoro.

Viaggiava da Licata per Acireale dove insegnava all’ Istituto Professionale. Aveva soltanto 31 anni e stava semplicemente rientrando a casa dal lavoro come aveva sempre fatto nei quattro anni precedenti. L’auto era nuova e sicura, la strada, la A19,  la conosceva molto bene, la sua mente era serena, il suo animo gioioso perché la primavera stava lasciando il posto all’ estate e tutti avremmo trascorso insieme serenamente, come ogni anno, le vacanze estive.

Quel temporale violentissimo sembrò arrivare proprio per portarselo via, i testimoni hanno riferito che non si riusciva a vedere a pochi metri a causa dell’ impeto della pioggia. Sembrava che il cielo volesse impedire a tutti di vedere l’ immane tragedia che si stava consumando.

Forse a causa del manto stradale, forse a causa delle condizioni meteorologiche, l’ auto di Francesco alle 14.50 del 27 Maggio 2005 è sbandata ed è andata a schiantarsi contro un guard-rail la cui cuspide l’ ha letteralmente tranciata in due. Dopo circa di un’ ora Francesco già non era più tra noi.

Se la cuspide del guard-rail fosse stata interrata, come in tutte le autostrade italiane, forse Francesco si sarebbe salvato. Ma dopo alcuni giorni l’ Anas ci ha inviato una raccomandata in cui chiedeva il risarcimento danni proprio per aver distrutto quella maledetta cuspide. L’ Anas è stata risarcita e la cuspide è stata rimessa al suo posto, mio fratello però al suo posto non è più tornato !

La sorella Feancesca

PERCHE’ ? Passerà il tempo, forse passeranno gli anni e con loro porteranno via chissà quante cose ma, il ricordo di te non andrà via, potrà cambiare forma, modificarsi, sfumare fino a rendersi irriconoscibile, ma, il mio dolore resterà perennemente inalterato fino a che non giunga l’ ora che anch’ io mi addentri nel tuo labirinto per chiedere a Dio di farmi conoscere tutti i perché incomprensibili della vita

Ciò che arriva senza essere chiamato è destino al quale nessuno può sfuggire, è un mare senza sponde che con improvvisa furia ci sommerge e ci annulla


Data di creazione: 16/02/2006 • 11:54
Ultima modifica: 08/06/2009 • 09:09
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