Gent. Presidente di AIFVS, soci ed utenti della Strada tutti.
Nella qualità di delegato FEVR per l’Italia, oltre che come professionista da anni impegnato nella tutela dei diritti delle vittime della strada, sento il dovere di proporre una riflessione più ampia che travalichi la dimensione individuale del fatto. Credo infatti che il caso in questione rappresenti un’occasione utile per informare, prevenire e promuovere maggiore consapevolezza su un tema spesso sottovalutato: la reale efficacia delle coperture assicurative all’estero, soprattutto nei Paesi extraeuropei.
Troppe volte le polizze collegate al noleggio dei veicoli all’estero o le assicurazioni sanitarie da viaggio si rivelano gravemente inadeguate in caso di lesioni permanenti. Nei Paesi in cui i massimali assicurativi minimi sono molto inferiori a quelli previsti dal diritto europeo (come ad
esempio Kenya, Messico, Bangladesh o alcuni Stati USA), il rischio di restare senza una copertura effettiva e sufficiente è purtroppo concreto.
Per questo propongo di estendere il dibattito a tutta la nostra comunità e di valutare, come Associazione, eventuali forme di sensibilizzazione, supporto o divulgazione, che possano servire non solo alla Vittima che ci ha interpellati, ma anche a tutti coloro che si apprestano a viaggiare
senza la piena consapevolezza di questi rischi.
Esporrò in allegato il caso dell’incidente in Kenya, con i dovuti accorgimenti per la tutela della riservatezza, confidando che possa stimolare partecipazione, attenzione e spirito di servizio.
Un caro saluto,
Avv. Giuseppe Incardona
Delegato per l’Italia dall’AIFVS per la Fédération Européenne des Victimes de la Route (FEVR)

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