Flavio nasce a Ravenna il 20 gennaio 1962; si diploma come perito elettronico; presta il servizio militare come paracadutista congedandosi il 21.2.84 col grado di caporal maggiore - rendimento nell'incarico: ottimo. Donatore volontario all'Ospedale di Ravenna, dipendente dell'AGIP mineraria e sposato da dieci mesi, aveva molti amici anche tra i colleghi di lavoro e una gran voglia di vivere. La sua vita viene spezzata in quel triste mattino del 29 agosto 92, compiuti da poco i trent'anni, con la caduta dalla moto e lo schianto contro l'auto che procedeva in senso contrario. Al dolore per la perdita è difficile sopravvivere, tanto più quando vi si aggiunge la beffa: il Giudice delle indagini preliminari respinge per due volte la richiesta di archiviazione in quanto il conducente dell'auto non ha rispettato il limite dei 50 km/h, ma dopo il rinvio a giudizio il responsabile della segnaletica del Comune di Ravenna esclude che vi fosse quel limite e il Primario che aveva attestato in Ospedale la morte di Flavio si presenta come teste a favore dell'imputato, che alla fine viene assolto con sentenza che passa in giudicato. E c'è ancora che questi apparteneva alla Polizia di Stato, che le indagini sono state svolte dalla stessa Polizia: non sarebbe stato opportuno, dopo i primi accertamenti, passarle ai Carabinieri? Non riesco ad arrendermi, chiedo l'intervento del Difensore civico; i vigili urbani ammettono di avere contestato nel 1992, su quel tratto di strada, 190 contravvenzioni per eccesso di velocità: dunque il limite c'era, e finalmente il nuovo responsabile comunale della segnaletica lo ammette; il processo non si potrà rifare ma a Flavio comincia a essere data giustizia. |