PREFAZIONE A VOCI DALLA COLLINA VOCI DALLA COLLINA, romanzo, dalla trama ben strutturata e accattivante, nel quale non mancano rivelazioni e colpi di scena quasi puntualmente anticipati dall’autore, ma solo al momento giusto resi chiari al lettore. Ambientato in un piccolo paese ad una ventina di chilometri dalla città di Spoleto e a fare da sfondo le verdeggianti e bucoliche colline umbre, là dove il profumo della natura e il silenzio, interrotto soltanto a tratti dal sibilare del vento o dal chiacchierio di qualche animale, è tale da avvolgerti in tutta la sua essenza. In questo turbinio d’emozioni, inesorabilmente, il corpo e la mente cedono al suo travolgente volere e, come per incanto, eccoci proiettati in una sfera simile ad un sogno. Realtà e fantasia, presente e passato, insieme scandiscono le fasi di questa storia: due dimensioni equidistanti l’una dall’altra, ma allo stesso tempo così vicine tra loro. Come facciamo ad individuare, conoscere e a collocare la linea di confine che separa queste due entità? Impossibile. L’autore, infatti, gioca e punta tutto su questa dicotomia. Ogni fantasia, in poche parole, il mondo dell’illusione, è dettata dagli stati d’animo che la realtà ci offre, nella felicità o nel dolore, così come il presente esiste nel modo e nei termini in cui è stato vissuto il passato. LA TRAMA Mr. Lansing, giornalista londinese che ha sposato un’italiana originaria di Spoleto, e qui in vacanza, s’imbatte durante una delle sue innumerevoli e lunghe passeggiate, in una coppia di giovani e freschi sposi impegnati nella ristrutturazione di un vecchio casolare. Da questo momento prende inizio la nostra storia. Giuliano e Valentina, racconteranno di un fatto accaduto intorno ai primi anni del 1500, ma ancora molto vivo tra gli abitanti del luogo che si dimostrano piuttosto omertosi nell’affrontare tale argomento e sarà proprio questa reticenza, oltre all’aria avvolta dal mistero che si respira, a stimolare la curiosità (già geneticamente e sufficientemente spiccata) del giornalista. Narreranno, solo in un primo momento, di due acerbi amanti di differente classe sociale che provano a sfidare i pregiudizi e le angherie dei più forti pur che realizzare il loro sogno d’amore. Ambientato in un periodo e in un luogo dove lo Stato Pontificio e le sue dure e ingiuste leggi fanno da padrone e si pongono al di sopra di tutto e di tutti, in nome delle quali torture e condanne a morte sono state all’ordine del giorno. Una delle accuse più frequenti che all’epoca veniva perpetrata era quella di stregoneria
possiamo facilmente immaginare perché
chiaramente era la meno probatoria. Fu questa la condanna infierita alla nostra delicata e innocente protagonista: Caterina. Come potremo vedere sarà un libro nel libro, e il filo conduttore è comunque l’Amore che, il nostro autore, con grande abilità e maestria, ha evidenziato in modo discreto e soffuso quasi di sfuggita, ma conferendogli una naturalezza che è propria delle cose insite in se stesse, innate. Un magico, puro e travolgente sentimento tra Elia e Caterina, tenero paterno e solidissimo tra Mr Lansing e sua moglie Floriana e infine e il più importante e ricco di significato, quello tra Giuliano e Valentina. Loro rappresentano il principio e la fine, l’Amore Sommo che rende impotenti i potenti annullando qualsiasi forma di sopruso, che ci riscatta da tutte le insidie e le pene della vita, che ci restituisce quella dignità che è propria d’ogni individuo e che molto spesso, anche oggi, ci è negata
insomma
sono loro, questa coppia, l’apoteosi della nostra interiorità. |