Opuscoli 8° volume 2007: Stefano Riboli

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Stefano Riboli   11 maggio 1982 - 19 ottobre 2003

Stefano_Riboli.jpg19 Ottobre 2003...un sabato notte come tanti...non per Stefano e non per noi...
Sulla strada del ritorno a casa, in un tratto rettilineo ed in assenza di condizioni meteo avverse, il conducente dell’auto sulla quale Stefano viaggia come passeggero anteriore perde il controllo del mezzo e finisce in un fosso laterale; per gli altri tre occupanti nessun problema serio e riescono ad uscire dall’auto capovolta ma Stefano no, resta immobile nell’abitacolo...la sua vita termina lì, in quel momento e con lui  si spegne una parte di noi.
A bordo di una delle prime auto che arrivano in prossimità dell’incidente si trova Nicolas, amico di Stefano e suo collega Vigile del Fuoco (insieme avevano frequentato il corso a Roma durante il servizio militare); una tragica fatalità ha voluto che fosse proprio lui a prestargli il primo soccorso, purtroppo vano..
Stefano già da alcuni anni lavorava come lattoniere (con Ennio, suo fratello) e nonostante fosse un lavoro impegnativo riusciva a svolgere anche servizio come Vigile del Fuoco discontinuo presso le caserme di Cremona e Crema;il suo grande sogno era  diventare Vigile del Fuoco permanente e poco alla volta stava percorrendo la sua strada, tenace e deciso come sempre.
Ci ha lasciato molto perché molto ha saputo trasmettere…il suo sorriso e la sua voglia di vivere vivranno con chi lo ha conosciuto e per sempre ogni cosa ci parlerà di lui.
I suoi colleghi Vigili del Fuoco lo hanno salutato con la loro preghiera; leggerla è un po’ come vedere Stefano con la sua divisa quando usciva di casa per iniziare il turno, pronto a tutto o quando ritornava e ci raccontava ciò che aveva fatto...

Iddio che illumini e cieli e colmi  gli abissi,arda nei  nostri  petti la fiamma  del sacrificio.   
Fa  più  ardente della  fiamma il sangue checi scorre nelle  vene, vermiglio come un canto  di Vittoria.   
Quando la sirena  urla per  le vie  della città
Ascolta il  palpito dei  nostri  cuori  votati allarinuncia.                                                                           
Quando  a   gara con  le  aquile  verso  di tesaliamo, ci sorregga  la  Tua   mano  piagata.
Quando  l’incendio   irresistibile  avvampa,bruci  il male  che s’annida  nelle  case degli uomini, non la ricchezza che accresce la potenza della Patria.
Signore, siamo  i portatori della  Tua croce e il rischio è il nostro pane quotidiano.
Un   giorno  senza   rischio  è  non   vissuto, poiché per noi credenti  la morte è vita, è luce:nel  terrore  dei  crolli, nel  furore  delle acque nell’inferno dei roghi.
La  nostra  vita  è il fuoco, la  nostra  fede è Dio. Per Santa Barbara martire.
Così sia.

Ti vogliamo dire arrivederci Stefano perché siamo sicuri che un giorno ci rivedremo!
Mamma  Rosanna  Ennio  Federica  Paola

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Data di creazione: 10/01/2007 • 19:21
Ultima modifica: 10/01/2007 • 19:34
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