Opuscoli 7° volume 2006: Paola Scognamiglio

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Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus

Paola Scognamiglio 15 anni - Napoli 6 novembre 1980 –  27 giugno 1996

Paola ScognamiglioIl 27 giugno 1996,era un giorno come un altro (giovedì), eppure un giorno che ha segnato la nostra vita. Non solo ha stroncato la vita di mia figlia Paola di appena 15 anni e mezzo,ma anche la mia,del padre e dei fratelli. Verso le 19.00 Paola era andata con amici a casa di Maria ,per stare insieme e divertirsi visto che la scuola era terminata da poco ed erano in attesa dei risultati scolastici. Paola amava stare con i suoi amici,ne aveva tanti,ma quel giorno erano solo in 4. erano andati da Maria con la cumana,una sola fermata,sarebbero tornati verso le 21.30.,ma quella sera le cose si misero male,la cumana saltò la corsa e per poter tornare ,si misero in contatto con i genitori di alcuni amici ma purtroppo ognuno aveva qualche problema, alle auto, mio marito,papà di Paola,sarebbe tornato solo verso le 22.20 e cosi alla fine andò il papà di Bruno,io intanto non sapevo niente di tutto questo,aspettavo a casa, verso le 22.00 iniziai a preoccuparmi e chiamai alcuni amici ,seppi che stava tornando con l'auto....mi sentivo più tranquilla,nel frattempo tornò mio marito,mi chiese di Paola,ma io lo tranquillizzai raccontandogli quello che era accaduto. Ma nemmeno pochi minuti dopo squillò il telefono,chiamavano dall'ospedale per dirci che Paola aveva avuto un incidente ma niente di grave., io e mio marito immediatamente uscimmo, illudendoci che non poteva essere niente di grave., appena usciti dal parco di casa nostra,proprio li sulla strada,vedemmo due auto distrutte coinvolte in un incidente terribile,un disastro…tantissime persone che stavano a guardare ed io dissi :- Chi sa quale mamma stasera piangerà-… … poi ho saputo che quello era l'incidente della mia piccola Paola. Arrivati in ospedale c'era tanta gente,nostri amici,vicini di casa,amici di Paola,i miei figli Gaetano e Fulvio con i loro amici,in quel momento non realizzai niente,non capivo quello che stava accadendo. Ci dicevano che nostra figlia era in rianimazione e che aveva avuto due infarti ed io ancora mi illudevo pensando che oggi operano a cuore aperto e si sta bene,  quindi Paola avrebbe potuto farcela. Poi dicevano che era gravissima ,che se un camion le fosse passato sopra non sarebbe conciata cosi. ed  ancora non capivo… …aspettavo che la porta si aprisse e che mia figlia uscisse,ma non sentivo altro che “è gravissima…è gravissima” poi mi dissero “SUA FIGLIA è MORTA” e cosi quella mamma che doveva piangere ero io. In quel momento piangevo,stavo malissimo,ma ricordo anche che quelle parole erano vuote,senza senso,nessun significato,era tutto assurdo,surreale. E cosi è andata via mia figlia Paola,una ragazza semplice. Frequentava il I superiore della ragioneria,era alta 1.75, era bella… bellissima (è bellissima),stava sbocciando un fiore………stava diventando grande non solo fisicamente anche spiritualmente. Ricordo che il giorno 28 aprile di domenica,verso le 12 era uscita, ma subito tornata piangeva disperata dicendo che non era giusto morire a 15 anni,poi mi spiegò che aveva visto i funerali di Elisabetta,tanti fiori bianchi. Io le dissi :-Paola stai attenta figlia mia che la morte non guarda in faccia a nessuno… e cosi è stato! Sono trascorsi 10 lunghi anni,ma sembra ieri,fisicamente mi manca terribilmente,ma dentro di me la sento cosi forte che prevale la sua presenza in tutto e per tutto! Io sono divisa a metà : una parte di me,quella fisica,sa che Paola è andata via,ma l'altra metà,quella spirituale la sente vicina. Quante volte ho pensato che sia lei a vivere al posto mio. Una volta,in quei momenti terribili quando la nostalgia di Paola  mi fa toccare il fondo,. ho udito la sua voce che mi diceva:- Sai mamma quante volte mi dici “ti voglio bene”, tante sono le volte in cui io ti abbraccio e ti bacio, c se tu te ne accorgessi saresti già stanca di me. Ancora mi dice:il Signore vi ha fatto percepire solo l'odore dei vostri figli. Li avete avuti per troppo poco tempo per poter essere sazi,li avete avuti per troppo tempo per poterli dimenticare. Sono ormai 10 anni (il 27/06/06) di amore puro per Paola,perché ho imparato ad amarla per quella che è adesso e non per quello che sarebbe potuto essere. L'ho amata per quello che è stata,come creatura terrena ora posso dire di amarla veramente. Ciò che Dio mi dà attraverso Paola è proprio  la capacità di amare ciò che non si può toccare con mano,ma semplicemente ascoltando i pensieri del mio cuore,i pensieri che il Signore mi suggerisce,che mi riscaldano,mi riempiono fino a superare il livello del dolore che ti annienta ,ti lascia senza forza,cancella a volte il senso di tutto. Il senso della vita non si può raccontare quando cominci a percepirlo perché con le parole metti quei paletti che a volte tante persone ci sbattono contro pensando di andare verso la verità. L'unica verità è questa per quanto mi riguarda:”Ho perso”. Paola perché è andata via? Ma dove è andata? Come sta? Se io mi reputo una credente sulla strada dell'amore,sulla strada che porta al Signore,unico,buono,onnipotente,glorioso e soprattutto misericordioso,come faccio a non essere tranquilla se penso a Paola? Se Dio è misericordioso non temo per mia figlia. A volte sento dentro di me la voce di Paola che mi parla,mi insegna tante cose,l'umiltà,la verità,le tengo dentro di me,pur sapendo che non si è pronti,non si può vivere ciò che ha insegnato il Signore all'uomo,se non si svuota il cuore,non si stacca dal mondo anche facendo parte del mondo,allora io ascolto e lo scrivo. Ciò che segue è una delle tante lettere suggeritemi da Paola:10/07/04Ci sono dolori che vivono nello spazio di un secondo senza lasciarti segni senza che ti possano cambiare. Il dolore di una madre,nel perdere il proprio figlio non trova né spazio né tempo nel cuore di una mamma. Eppure si racconta che nel cuore dell'uomo trova spazio l'universo tutto,nel cuore di una mamma c'è amore infinito,eppure nello stesso cuore il dolore per il figlio è incontenibile,è dolorosamente insopportabile. Eppure proprio questo dolore,cosi grande,cosi bruciante,cosi distruttivo,ti trasforma,ti rende pura nel tuo dolore,trasparente,ti rende te stessa. Scavando dentro al tuo cuore facendoti risorgere dalla morte del mondo fino a farti toccare la gioia pura rendendoti libera e viva. E sempre più innamorata del Signore………perché sai che il Signore è da amare anche se non hai risposte al tuo dolore. Sai che il Signore è da amare anche se la vita ti ha regalato una fetta della sofferenza della vita stessa. Sai che il signore è da amare anche se tutto quello che succede,specialmente al cuore di una mamma sembra agli occhi degli uomini che avvenga senza criterio,senza senso.
mamma


Data di creazione: 05/10/2006 • 00:20
Ultima modifica: 05/10/2006 • 00:27
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