Testimonianze 2009 -n. 23

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Testmonianza n°23

Ciao, mi chiamo Loredana e sono una ragazza di 26 anni che nell'arco di 6 mesi è stata coinvolta in due incidenti stradali. Vorrei URLARE a chi guida CHE LA DISTRAZIONE DI UN ATTIMO PUO' ESSERE FATALE e vorrei che ci fossero movimenti o gruppi che si occupino di sicurezza su una strada - come l'autostrada - dove le macchine camminano a velocità elevate, vorrei che si prendessero dei provvedimenti. Non voglio che a nessuno succeda più quello che è accaduto a me e alla mia migliore amica. Vi prego, aiutatemi!Vi spiego brevemente.
Il primo incidente è accaduto il 20 novembre 2008: ero alla guida in città su una strada a scorrimento veloce (a due corsie) per recarmi al lavoro. Quando le corsie diventano da due a una, si crea una fila che blocca il traffico (cosa insolita per quel punto), forse perché essendo le 5.30 del pomeriggio le persone escono dagli uffici: mi fermo e non c'è frenata, non c'è preavviso, c'è solo un urto violentissimo che mi fa andare in avanti con il sedile e mi sbatte contro l'auto ferma davanti a me - premesso che tengo sempre le distanze di sicurezza -; alzando gli occhi vedo il muso di un tir!!! C'è un altro urto fortissimo, vetri che volano, un rumore che non dimenticherò mai, il sedile che ricade all'indietro. E tutto si ferma, finalmente, e io mi ritrovo con il sedile completamente sdraiato, terrorizzata, vetri ovunque, i fanali posteriori ai piedi del sedile del passeggero e un mal di testa incredibile: la mia auto distrutta, il lavoro perso, due mesi di infortunio con terapie, dolori che ancora mi porto avanti. Avevo una Matiz, il cognato della mia migliore amica era passato non sapendo fossi io e le ha detto: sai che un camion ha tamponato una smart?!!!!! I sedili dietro accavvalati e il sedile accatto al guidatore incastrato sotto i sedili dietro che se ci fosse stato qualcuno o un seggiolino per i bambini...non oso immaginare.

E tutto questo perché??? SOLO PERCHE' L'AUTISTA DI UN TIR SI ERA DISTRATTO E STAVA GUARDANDO UN CARTELLO PERCHE' ORMAI PENSAVA DI ESSERE ARRIVATO AL RACCORDO PER L'AUTOSTRADA, tanto che non ha nemmeno frenato. SI E' TRATTATO DI UN ATTIMO DI DISATTENZIONE CHE MI E' COSTATO CARO, SOTTO TANTI ASPETTI. NON SI DEVE MAI ABBASSARE IL LIVELLO DI ATTENZIONE. 

Ma il secondo incidente in cui sono stata coinvolta è quello che mi causa più rabbia e dolore, dal quale non mi sono tuttora ripresa e continuo ad avere incubi la notte. Io e la mia migliore amica, Elisa, abbiamo intentato causa alla società autostrade ma abbiamo le mani legate, non se ne ricava mai un ragno dal buco. Per questo chiedo ancora una volta aiuto, perché quando sento parlare di incidenti mortali in autostrada, mi chiedo quanti siano accaduti con le stesse nostre dinamiche.

La notte di Pasqua, il 13 aprile 2009, io e le mie amiche stavamo tornando ad Ancona dopo una serata in un locale a Cattolica. La mia migliore amica, Elisa, è quasi astemia e soprattutto se sa che deve guidare non beve nemmeno una birra. Siamo in auto io e lei, con la sua auto, una Lancia Ypsilon. Con la musica, a cantare, a ridere, a scherzare: a vivere. Davanti e dietro a noi non c'è nessuno, solo il buio della strada. Su un tratto di rettilineo all'altezza di Marotta alza gli abbaglianti e vediamo qualcosa muoversi in mezzo alla corsia: è tutto questione di pochi attimi, considerato che massimo che andava era i 110km/h. Frena e tenta di evitare un ISTRICE grosso quanto un cane di taglia media (se non di più), ma con la ruota sinistra gli passa sopra. L'auto sbanda verso destra, lei cerca di controsterzare, andiamo a sinistra, di nuovo a destra e ci giriamo su noi stesse come un proiettile impazzito per strada. L'auto si dirige veloce dal mio lato contro il muro spartitraffico: in quel momento ho urlato perché sapevo che eravamo impotenti, che era tutto fuori dal nostro controllo, abbiamo pensato entrambe in quell'attimo che era finita, che stavamo morendo e ci è venuto un senso di rassegnazione. C'è stato l'urto contro il muro e ci siamo ribaltate due volte, fermandoci in piedi di traverso la corsia: ci siamo guardate incredule che fossimo vive: dei fari ci illuminavano e temevamo che le auto dietro non si fermassero e ci colpissero. Fortunatemente non è stato così.

L'auto della mia amica ci ha salvate, lo sfasciacarrozze le ha detto che era un piccolo carro armato e ci ha salvato la vita: se fossimo state con la mia o con un altra, non ero qui a scrivere.

Ce la siamo cavata con un colpo della frusta, dolori vari, e un trauma psicologico non da poco. Io anche con una cicattrice alla mano e delle schegge che ancora ho e mi fanno male, e mi ricordano quelle immagini che ancora prepotentemente mi tornano davanti agli occhi. A distanza di mesi, in autostrada sto in tensione se non guido io la notte, e guardo ai bordi della strada perché ho paura che passi qualcosa e non è raro vedere ai bordi carcasse di animali grandi; il trauma che abbiamo è stato grande, quella sensazione di impotenza e sentire che si è spacciati, lascia un segno indelebile. Ci sentiamo due miracolate, anche perché le conseguenze fisiche potevano essere peggiori: penso che il fatto che avessimo la cinta ci ha salvato, altrimenti eravamo in mezzo alla corsia con i vetri e le borse.

Abbiamo anche tanta RABBIA, PERCHE' LE AUTOSTRADE LE PAGHIAMO CARE E SONO SONO COSTRUITE IN MEZZO ALLA CAMPAGNA E LA NOTTE NON HANNO ILLUMINAZIONE E NON C'E'NEMMENO UNA PROTEZIONE E DOVE C'E', come nel punto in cui é successo a noi, I BUCHI SONO COSì GRANDI CHE CI PASSA UNA PERSONA: la beffa è stata che l'istrice è morto, compare tutto nei verbali della polizia e della Croce Rossa e ci hanno chiesto lo stesso di portare delle prove che non c'erano recinzioni: dubito che un istrice arrivi in autostrada perché abbandonato insieme al cane di famiglia!!

NON VOGLIO CHE LE PERSONE MUIOIANO PERCHE' UN ANIMALE STA IN MEZZO ALLA STRADA, PERCHE' IL NUMERO DI VITTIME PER QUESTO IN AUTOSTRADA E' ELEVATO, PIU' DI QUELLO CHE DICONO.

Vi chiedo aiuto per questo. Grazie tante per avermi dato spazio, spero possa essere utile a qualcuno.

L. C.


Data di creazione: 11/09/2009 • 23:41
Ultima modifica: 11/09/2009 • 23:42
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