Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada aps

Andrea Liverani


Fermare la strage stradale e tutelare i diritti delle vittime: Il messaggio di Andrea Liverani campione paralimpico di tiro a segno 

UNA FIRMA PER I DIRITTI DELLE VITTIME E LA SICUREZZA STRADALE
A quasi sette anni dal 16 novembre 2015, data di entrata in vigore degli effetti della direttiva UE 2012/29 sulla tutela dei diritti delle vittime, il nostro Paese è ancora gravemente inadempiente. Lo stesso possiamo affermare per quanto riguarda la prevenzione: l’Italia nel 2019 non ha ridotto la strage del 50% ma solo del 22,9%. La Strage Stradale continua, con 9 morti al giorno e 661 feriti al giorno (dati Istat 2019, il 2020 non fa testo per il lockdown, i dati 2021 non ancora verificati dall’Istat, ma la strage continua) – è pandemia, è un problema di sanità pubblica non trattato con lo stesso rigore del covid 19, come se fosse un fatto privato.
Non ci rassegniamo e Promuoviamo una raccolta firme per modificare tale situazione stagnante  

1) I DIRITTI DELLE VITTIME:
a) Diritto alla giustizia. Chiediamo la modifica dell’art. 111 Cost. per garantire parità processuale tra vittima ed imputato, nonché pienezza dei diritti delle vittime, superando quelle norme che espropriano diritti (es., impossibilità di opporsi al patteggiamento, di fare appello contro le testimonianze false). Chiediamo anche un rito giurisdizionale speciale, come quello del lavoro, per assicurare celerità di trattazione, omogeneità delle decisioni e pienezza della tutela;
b) Tutela della salute. Garantire le cure necessarie per riabilitazione a lungo termine per i disabili permanenti ed il sostegno economico continuativo per i progetti di vita indipendente c) Diritti civili. Chiediamo percorsi specifici di accesso al pubblico impiego per gli orfani o le vedove di vittime della strada.
 
2) LA SICUREZZA STRADALE:
a) Coordinamento. Istituire, sul modello del Dipartimento della Protezione civile, un’Autorità unica interministeriale responsabile della gestione del complesso problema della sicurezza stradale e munita di poteri e di mezzi. Prevedere un sistema di sanzioni per le istituzioni che non raggiungono gli obiettivi;
b) Infrastrutture e veicoli. Prevedere il collaudatore della sicurezza stradale per redigere un “fascicolo delle infrastrutture” come avviene per i fabbricati ed indicare le criticità da rimuovere, rilevate anche a seguito di un sinistro. Promuovere la mobilità sostenibile e garantire sicurezza a tutti gli utenti della
strada. Richiedere che i mezzi di trasporto abbiano standard di prevenzione elevati, introducendo di serie tutte le misure di sicurezza, compresi i dispositivi tecnologici;
c) Controlli. Potenziare i controlli, coprire le carenze di organico, finalizzare l’organizzazione agli obiettivi da raggiungere; diminuire la perdita di punti della patente ma renderli non recuperabili, riconoscendo che al diritto ad avere la patente deve corrispondere il dovere di osservare le norme;abolire il preavviso postazioni autovelox;
d) Informazione e formazione. Istituire una rubrica fissa televisiva sui temi dell’incidentalità e per comunicare ai cittadini il Piano Nazionale della sicurezza stradale. Nelle scuole di ogni ordine e grado,assicurare l’educazione stradale e la formazione etico-sociale. Nelle autoscuole, assicurare la formazione responsabile del conducente e introdurre misure per prevenire il rilascio di patenti facili.

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Spotlight La strage continua.

Le inchieste di RaiNews24

SpotlightLa strage continua. Viaggio sulle strade più pericolose d'Italia

St 2023/2423 min
Una strage, con un costo sociale stimato 18 miliardi di euro. È quella che si consuma sulle strade italiane. Colpa della distrazione al volante, dell'eccesso di velocità. Ma quanto incidono le cosiddette 'carenze infrastrutturali', come barriere di sicurezza mancanti o inadeguate, segnaletica non visibile o non aggiornata, pavimento stradale dissestato? La stima approssimativa è intorno al 20-30 per cento. Spotlight è andato a vedere le strade dove si concentrano più sinistri. Un viaggio da Nord a Sud per capire e documentare il legame tra condizioni stradali e incidenti. "Fino al 2000 nessuno pensava che le strade andassero valutate con la sicurezza. Oggi - spiega a Spotlight Lorenzo Domenichini, professore emerito all'università di Firenze ed esperto di sicurezza stradale – le norme sono di ostacolo" perché ferme a trent'anni fa. Di Giorgio Iacoboni

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Forum in diretta

16/01/2024 • 12:22
(da Avvocatonesci)
16/01/2024 • 12:09
(da Avvocatonesci)
 Ciao. Fine anno 2011, senza alcuna percentuale di responsabilità, io in moto ho fatto un frontale veicolo che affrontava quella semicurva in contromano. Oltre cinque mesi di ricoveri in 3 ospedali di diverse città, giunto e sempre trasferito in elicottero (da tanto ero a pezzi e mezzo bruciato nell'incendio). In un mio stato di (cito la CTU psichiatrica disposta in un procedimento penale del 2015): "totalmente incapace di intendere e di volere, privo da intervalli liberi, patologia cronica ed irreversibile, presente dalla data del sinistro nonchè a tutt'oggi", a Luglio 2013 (QUINDI OLTRE 2 ANNI PRIMA  QUELLA CTU) mio marito aveva firmato una prima transazione. Di quella compagnia di assicurazioni, abbiamo poi ricevuto OLTRE TRE ANNI DOPO la Tabella di calcolo a quella transazione e, tralasciando il fatto che il numero delle pagine indica chiaramente che sono state occultate ben 6 pagine (fra queste, anche la Perizia assicurativa dei danni e responsabilità), tutte le cifre che il danneggiante ha inserito nel foglio di calcolo della Tabella Nazionale di Milano, oltre essere tutte in difetto, ED ANCORA oltre a non includere una marea di costi, danni, spese etc. etc., a mio marito assegnano anche una percentuale di responsabilità del 30%. Ma anche per cosa giudicata, mio marito NON HA alcuna responsabilità! SARO' BREVE: A seguito nostra querela, quella compagnia è anche stata riconosciuta in dolo al reato penale perseguibile di TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DI UN ENTE DELLO STATO; ossia, la pensione sociale di Invalidità Civile e Lavoro che è seguita a questo sinistro stradale, e che mio marito percepiva da 8 anni, erano ancora tutte a carico delLo Stato!!! La procura ha riconosciuto questo illecito nel 2019, e l'INPS è così stata risarcita. Ma il precedente Amministratore di sostegno di mio marito, lui che ha promosso una causa civile per ottenere l'annullamento di 2 transazioni da mio marito sottoscritte, nonchè l'ingente saldo di tutti i danni, ha perso la causa SOPRATUTTO PERCHE' quel Giudice monocratico ha commesso BEN 5 ERRORI, di cui 4 di fatto ed un di diritto. Ed è proprio usando questa sua "privata" interpretazione dell'art. 428 (quindi errore di diritto) che respinge il molto ingente saldo a risarcimento; anche se questa ennesima CTU psichiatrica disposta in quest'altro procedimento, pure questa ha confermato che, all'atto di sua firma, parte attrice (mio marito) era totalmente incapace di intendere e di volere, quindi PRIVO DEI SUOI DIRITTI ALLA FIRMA. Niente, ha ugualmente respinto sebbene gli stessi atti di causa DIMOSTRANO  S E M P R E  L'OPPOSTO a ciscuna di tutte quelle circostanze che sono a mio marito contestate. Senza contare un SUO evidente contraddittorio nell'pesposizione dei fatti. Questo sinistro si è già portato via 1/5° della vita di mio marito; aveva  46 anni alla data del sinistro, ora quasi 59. Quì a Brescia e intorni non sono riuscita a trovare un legale competente, uno di questi ci ha addirittura detto che non possiamo fare ricorso perchè quella sentenza in primo grado è definitiva e inappellabile. STRONZATE. E' pacifico che tutti gli Avvocati hanno capito che quella compagnia si è comprata quel Giudice e tutti quelli che gli stanno intorno, INFATTI, prima di entrare in aula, la stretta di mano che abbiamo visto fare fra il legale di quella compagnia e quella GiudiCESSA, è una proiva inconfutabiule. Per la revocazione straordinaria di quel giudizio pilotato, cerco un Legale Cassazionista disposto ad assisterci con patrocinio gratuito, perchè purtroppo abbiamo speso tutto quello che avevamo in quel procedimento,e vivere in quattro con la pensione socile di 950€ di mio marito, non riusciamo piu'. ...
20/12/2023 • 22:51
(da Franco_sono)
30/08/2023 • 16:20
(da Manuelb77_)
28/03/2023 • 22:15
(da Avvocatocesari)

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 Comunicato Stampa AIFVS APS - il 17/04/2024 • 00:37 da Amministratore

Comunicato stampa 

Bologna Città 30, l’Associazione Italiana Familiari e Vittime  della Strada APS e la Fondazione Scarponi si costituiscono al TAR sostenendo il Comune per la salvaguardia dei 30 km/h 

    L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada (AIFVS - https://www.vittimestrada.org/) - la più importante associazione di rappresentanza e difesa dei diritti dei parenti delle vittime sulla strada in Italia aderente alla Federazione Europea delle Vittime della Strada (FEVR - www.fevr.org) che fin dall’inizio ha sostenuto quest’iniziativa - e la Fondazione Michele Scarponi (https://www.fondazionemichelescarponi.com)- nata in memoria del grande campione sportivo all’insegna del motto “la strada è di tutti, a partire dal più fragile” - hanno deciso di costituirsi formalmente nel giudizio davanti al TAR Emilia-Romagna su Bologna Città 30 e questa mattina hanno partecipato all’udienza rappresentati dall’avv. Tommaso Rossi del foro di Ancona. 

    Le due organizzazioni hanno depositato nei giorni scorsi un “intervento ad opponendum”, cioè per domandare al giudice il rigetto del ricorso proposto da alcuni tassisti e sostenuto in giudizio dal Ministero dei Trasporti: chiedono il mantenimento di delibera e ordinanze della Città 30 a Bologna, ritenendole di fondamentale importanza per la tutela della sicurezza stradale e della vita umana di tutti gli utenti, come stanno tra l’altro già dimostrando i numeri dei primi mesi di applicazione con meno incidenti, morti e feriti sulle strade bolognesi, in analogia ad analoghe misure assunte da anni nel resto d’Europa. 

    Mentre la costituzione di parte civile nei processi penali a seguito di incidenti stradali avviene usualmente, l’intervento delle associazioni in un processo amministrativo a difesa di un provvedimento di un Comune per la sicurezza stradale è una scelta inedita, impegnativa e ponderata con grande attenzione, affidandosi al legale anconetano, esperto in materia di sicurezza stradale. Le associazioni hanno appreso nelle scorse settimane con preoccupazione e sconcerto la presentazione del ricorso e la costituzione anche del Ministero dei Trasporti contro una misura che salva vite sulle strade e hanno perciò deciso di intervenire per portare nel processo la voce dei familiari delle vittime sulla strada e chiedere con grande forza che non ci siano passi indietro: la sospensione o l’annullamento dei 30 km/h a Bologna, infatti, ridurrebbe in modo inaccettabile la protezione della vita umana sulle strade, quando al contrario questo progetto andrebbe esteso in tante altre città italiane. 

    La Fondazione e l’Associazione prendono atto con soddisfazione che, nella camera di consiglio che si è svolta stamattina al TAR Bologna, i ricorrenti hanno ritirato la richiesta di sospensiva. E’ un’importante conferma da un lato che il provvedimento non sta producendo alcun effettivo danno alla mobilità e all’economia, come sostenevano i ricorrenti, a fronte invece di un comprovato miglioramento della sicurezza stradale, e dall’altro lato che la tutela della vita umana è comunque prioritaria rispetto ad altri interessi, come evidenziato analiticamente nell’atto delle due associazioni. 

16 aprile 2024 

Ezio Bressan, vicepresidente della Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada APS

Marco Scarponi, segretario generale della Fondazione Michele Scarponi


Buona pasqua 2024 - il 30/03/2024 • 10:32 da Amministratore

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Diffondo a tutti gli auguri di Buona Pasqua con l’immagine inviataci da Piero Bonarini, sede di Porto Potenza Picena, che riporta un significativo pensiero di Sant’Agostino.

È un pensiero che, in questo misterioso evento della Pasqua, invita tutti noi a riflettere, a riprendere in mano la nostra vita e a chiederci come l’abbiamo usata, se per distruggerla o per farla risorgere. Che il mistero della Santa Pasqua,  fatto di sofferenza e resurrezione, ci aiuti ad essere costruttori di pace, volgendo in alto lo sguardo, per superare le gravi disarmonie del mondo.

Giuseppa Cassaniti

Presidente AIFVS


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