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Vista l’ulteriore proroga dei termini per l’adeguamento degli statuti al codice del terzo settore, il direttivo ha annullato l’assemblea del 31 marzo 2021
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS onlus
La sicurezza e la micro mobilità elettrica mezzi pericolosi ed usati male
La sicurezza e la micro mobilità elettrica
mezzi pericolosi ed usati male
Siamo favorevoli alla mobilità sostenibile: riduce la congestione del traffico urbano, l'inquinamento atmosferico ed acustico, l'emissione di CO2, tutela, pertanto, la salute e la sicurezza pubblica.
Tuttavia, la micromobilità elettrica, con regole di dinamica particolari, non ci sembra una scelta felice. Per la mobilità in città riteniamo che basti utilizzare la bicicletta, andare a piedi, usare il mezzo pubblico, da incentivare e migliorare i servizi.
Il monopattino, usato in molte città e lanciato con facilitazioni dalle aziende, conserva le prerogative di un "giocattolo", che ha bisogno di un ambiente protetto e non esposto alla congestione di un traffico disomogeneo.
Per salvaguardare la vita deve essere usato con buon senso, osservando le regole del codice della strada, indossando il casco – non previsto dai 18 anni in poi e non si capisce perché – e non percorrendo strade piene di insidie come sono le nostre.
Il Piano europeo della sicurezza stradale ci chiede di tutelare gli utenti vulnerabili, e noi invece seguiamo la scelta di incrementare sulla strada la presenza di utenti più vulnerabili di tutti, capaci anche di provocare incidenti gravi per sé e per gli altri e privi di assicurazione: i guidatori dei monopattini.
Nel 2020, riporta l'Osservatorio dell'ASAPS, i monopattini hanno causato 125 incidenti gravi in città, di cui 56 in Lombardia, con un morto e 11 feriti in prognosi riservata. Le cause: inesperienza del guidatore, distrazione, buche, avvallamenti, binari del tram, ostacoli fissi, scontri frontali, laterali e agli incroci, condizioni psicofisiche alterate alla guida.
Avevamo proprio bisogno, per incrementare la sicurezza, di inserire in città il monopattino?
23/3/2021
Giuseppa Cassaniti Mastrojeni
Presidente AIFVS
Assemblea Nazionale AIFVS onlus 31 marzo 2021
Assemblea Nazionale – 31 marzo 2021
Convocazione
Tenuto conto dell’attuale situazione sociosanitaria ed economica, l’assemblea ordinaria dell’AIFVS avrà luogo il 31 marzo 2021 su piattaforma informatica alle ore 16,30 in prima convocazione, ed alle ore 18 in seconda convocazione.
Al fine di permettere il funzionamento dell’impianto organizzativo, le operazioni di verifica del diritto di partecipazione e delle deleghe e del numero dei partecipanti per la validità dell’assemblea sono affidate al vicepresidente Ezio Bressan e dovranno essere necessariamente effettuate entro lunedì 29 marzo.
Assemblea
18 – 19,00 Adeguamento Statuto AIFVS al Codice del Terzo Settore (D. lgs 117/2017)
19,00 – 19,30 interventi dei partecipanti, mozioni e proposte
Note organizzative
1) Partecipazione e diritto di voto
Come da Statuto, art. 7 c. 4, possono partecipare all’assemblea e votare solo coloro che non siano stati esclusi dall’AIFVS ed hanno pagato la quota entro il 31 marzo 2021. La verifica del diritto di partecipazione e di voto, sia in presenza e sia per delega, avviene attraverso l’elenco dei soci che hanno comunicato al vicepresidente Bressan e al tesoriere Paolo Battistini il versamento del contributo annuale. Si ricorda che è possibile una sola delega. Le verifiche saranno a cura del vicepresidente Ezio Bressan, da contattare per email ezio.bressan@gmail.com al quale dovrà pervenire entro il 29 marzo anche la delega firmata dal delegante con l’indicazione del socio delegato.
2) Misure per uno svolgimento ordinato dell’assemblea
Condurrà la piattaforma informatica, regolando tempi ed interventi, il consigliere Filippo Randi, che prima del 31 marzo invierà le indicazioni necessarie ai soci dei quali è stato verificato il diritto a partecipare.
Eventuali mozioni e proposte debbono essere inviate a presidente@vittimestrada.org entro il 29 marzo.
20/03/2021
f.to Giuseppa Cassaniti presidente
Ultima notizia. |
Assemblea Nazionale AIFVS onlus – 13 dicembre 2020
Convocazione
Tenuto conto dell’attuale situazione sociosanitaria ed economica, l’assemblea ordinaria dell’AIFVS avrà luogo il 13 dicembre su piattaforma informatica alle ore 9,30 in prima convocazione, ed alle ore 10,30 in seconda convocazione.
Al fine di permettere il funzionamento dell’impianto organizzativo, le operazioni di verifica del diritto di partecipazione e delle deleghe e del numero dei partecipanti per la validità dell’assemblea sono affidate al vicepresidente Ezio Bressan e dovranno essere necessariamente effettuate entro mercoledì 9 dicembre.
Assemblea
10,30 – 11,00 Relazione su attività e impegni da assumere
11,00 – 11,20 Situazione economica e delibera spese
11,20 – 12,00 interventi dei partecipanti, mozioni e proposte
Note organizzative
1) Partecipazione e diritto di voto
Come da Statuto, art. 7 c. 4, possono partecipare all’assemblea e votare solo coloro che non siano stati esclusi dall’AIFVS ed hanno pagato la quota entro il 31 marzo 2020, termine esteso dal direttivo per il corrente anno al 30 aprile a causa delle attuali difficoltà sociali. La verifica del diritto di partecipazione e di voto, sia in presenza e sia per delega, avviene attraverso l’elenco dei soci che hanno comunicato in segreteria o al tesoriere Paolo Battistini il versamento del contributo annuale. Si ricorda che è possibile una sola delega. Le verifiche saranno a cura del vicepresidente Ezio Bressan, da contattare per email ezio.bressan@gmail.com al quale dovrà pervenire entro il 9 dicembre anche la delega firmata dal delegante con l’indicazione del socio delegato.
2) Misure per uno svolgimento ordinato dell’assemblea
Condurrà la piattaforma informatica, regolando tempi ed interventi, il consigliere Filippo Randi, che prima del 13 dicembre invierà le indicazioni necessarie ai soci dei quali è stato verificato il diritto a partecipare.
Eventuali mozioni e proposte debbono essere inviate a presidente@vittimestrada.org entro il 9 dicembre.
5/11/2020
f.to Giuseppa Cassaniti presidente
f.to Ezio Bressan vicepresidente
per il Consiglio Direttivo nazionale
Giornata Mondiale del ricordo delle vittime della Strada |
“Le strade raccontano storie. Perché siano a lieto fine, miglioriamo la sicurezza stradale” | Ricorda Sostieni Agisci |
Con la legge 227/2017 è stata istituita anche in Italia la Giornata Nazionale in memoria delle Vittime della Strada (terza domenica di novembre).
Un riconoscimento che non può esaurirsi nel ricordo di un giorno, ma impegna le Istituzioni a “promuovere ogni iniziativa utile a migliorare la sicurezza stradale”.
E invece, nel nostro Paese:
1) In nove anni (2011-2019) il numero delle vittime è diminuito solo del – 22,9% (dati Aci-Istat);
2) l’obiettivo europeo di ridurre la strage del 50% entro il 2020 rispetto al 2010 è irraggiungibile;
3) l’Italia perde posizioni nella graduatoria europea della sicurezza stradale (dal 14° al 16° posto);
4) nel 2019 le vittime sono 3.173 (9 morti al giorno) di cui 2566 uomini e 607 donne, i feriti 241.384 (661 al giorno compresi gli invalidi permanenti)
5) i morti nel 2019: 534 pedoni, 253 ciclisti, 88 ciclomotoristi, 698 motociclisti, 137 autotrasportatori, 1.441 automobilisti, aumentano le vittime da 20 a 29 anni e da 45 a 54 anni
6) I feriti nel 2019: 21.430 pedoni, 16.371 ciclisti, 9.667 ciclomotoristi, 43.433 motociclisti, 139.023 automobilisti, 6.891 autotrasportatori.
Sono dati che chiamano in causa la responsabilità delle istituzioni, e dimostrano che la prevenzione non è reale priorità dello Stato: le istituzioni non si sono poste in tempo il problema dell’obiettivo da raggiungere e non hanno definito adeguate strategie.
Chiediamo serie politiche di prevenzione per rendere realistico l’obiettivo europeo della “Visione Zero” a partire dai nostri contesti territoriali: ulteriore dimezzamento dei morti entro il 2030 ed azzeramento entro il 2050.
Sulle nostre strade urbane si verificano il 73,8% di incidenti con 1.331 morti e 168.794 feriti; sulle strade extraurbane il 21% di incidenti con 1.532 morti e 57.581 feriti.
Occorre, pertanto, porre attenzione non solo alla formazione del conducente ma anche al sistema organizzativo e alle caratteristiche della mobilità e delle infrastrutture nei nostri territori.
Tenuto conto che la prevenzione è una responsabilità condivisa e ciascuno deve fare la propria parte, le Vittime della Strada, nella Giornata della Memoria ricordano alle istituzioni che i responsabili della strage non sono soltanto gli utenti della strada che non rispettano le norme, ma sono anche quegli Enti che non perseguono gli obiettivi per i quali esistono e per i quali noi contribuenti paghiamo le tasse.
“Il ricordo sia monito per tutti
Istituzioni e Utenti della strada”
Causa COVID alcune manifestazioni potrebbero subire variazioni e annullamenti
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Giornata del Ricordo delle vittime della strada 2020
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Giornata del Ricordo delle vittime della strada 2020 Comune di Lagosanto (FE) Il comune di Lagosanto (Fe), ricorda le Vittime della Strada nella giornata mondiale a loro dedicata, una strage silenziosa, che ogni minuto, ogni ora, ogni giorno, ogni anno, ci priva degli affetti più cari, nelle foto in allegato, troverete lo striscione esposto al balcone della Torre dell'orologio, e la chiesetta del Camposanto allestita per la giornata. Un pensiero a tutti i nostri cari che hanno lasciato la loro vita sulla strada e un abbraccio a voi. Barbara Bigoni sorella di Alice. |
Giornata del Ricordo delle vittime della strada 2020
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Giornata del Ricordo delle vittime della strada 2020 L’emergenza sanitaria non ferma le iniziative di sensibilizzazione in occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, in programma domenica 15 novembre. Per le regole anti contagio non è stato possibile organizzare appuntamenti pubblici come avvenuto negli anni scorsi, ma l’Amministrazione comunale ha risposto alla sollecitazione dell’Associazione Italiana familiari e vittime della strada Nazionale e delle altre associazioni attive sul tema predisponendo l’illuminazione di tre porte cittadine. La sera di domenica Porta Romana, Porta San Niccolò e Porta San Gallo saranno illuminate di rosso a ricordo delle vittime della strada. |
5 Agosto 2010 - 5 Agosto 2020
10 anni senza di te
5 Agosto 2010 - 5 Agosto 2020
10 anni senza di te
Ciao piccola stella,
questo decimo anniversario, il primo con te che oramai saresti stata una splendida diciottenne, se possibile sembra anche più assurdo dei precedenti:
questi dieci anni li abbiamo trascorsi all'interno di una vita che continua a non sembrarci nostra, ma che nostra lo è.
Guardiamo ogni giorno i sorrisi che ci hai regalato, continuano a donarci la forza e vogliamo pensare che in qualche modo continuano anche ad accompagnarci.
Ciao nostra piccola grande Mati,
i tuoi fratellini ti mandano i soliti tanti bacini e noi ti amiamo sempre tantissimo.
Mamma e papà.
www.ioeromatilde.it
https://www.vittimestrada.org/articles.php?lng=it&pg=17708
PONTE MORANDI.
Vogliamo ricordarlo così, eravamo ai funerali quel giorno circondati da bare e dolore.
C’eravamo anche noi alla cerimonia funebre del 18 agosto 2018 per dare l’ultimo saluto alle Vittime del disastro del Ponte Morandi, ed abbiamo potuto constatare l’immensa partecipazione di cittadini e di autorità politiche.
Avevamo sperato che la nutrita presenza del politici alla constatazione di un disastro umano evitabile – frutto della gestione irresponsabile delle infrastrutture pubbliche, sulle quali i cittadini svolgono la loro normale esistenza – li avrebbe fortemente motivati al cambiamento: porre fine al modo superficiale e irresponsabile di risolvere a parole i problemi, secondo lo stile di un potere arrogante e beffardo, fine a se stesso, abituato così a tradire il senso dello Stato.
I loro discorsi e comportamenti erano stati incoraggianti: recarsi sul posto, constatare direttamente il peso umano della strage, decidere misure economiche di aiuto, richiamare le responsabilità di chi aveva il compito di manutenere e controllare, dare il forte segnale di revocare la concessione all’Autostrada, chiarendo che lo Stato svolgerà con serietà l’impegno.
Ci aspettavamo un cambiamento di rotta sul piano dei valori e delle scelte, e invece assistiamo ad una disastrosa crisi politica e sociale e alla recrudescenza della strage stradale: il 1° semestre del 2019 segna un preoccupante +7% rispetto allo stesso periodo del 2018.
E tuttavia vogliamo ancora sperare nel cambiamento: ci auguriamo che il 14 agosto sia per i politici “la resa dei conti con il passato e la sfida con il futuro”, e ci sia consapevolezza che ogni giorno sulle nostre strade vengono uccise 9 persone e circa 36 restano invalidi gravi (stime ISS) oltre ai numerosissimi feriti.
Di conseguenza, ogni 5 giorni è come se crollasse un ponte che provoca più vittime del Morandi: circa 45 morti e 180 invalidi gravi, con enormi costi sociali e sanitari.
La gravità del disastro del Morandi ha evidenziato che qualcuno doveva intervenire in tempo e non l’ha fatto, doveva controllare e non ha controllato. In definitiva, ha sottovalutato il problema, attendendo che fosse il ponte a dimostrare la propria gravità con atroci conseguenze, e non coloro che sono pagati per decidere.
Sono le stesse situazioni che sostengono la strage sulle strade, per fermare la quale ci aspettiamo che crolli la superficialità nell’affrontare i problemi e la prevenzione diventi reale priorità di Governo, perché non ci siano più né vittime e né imputati.
Giuseppa Cassaniti
Presidente AIFVS
Alle Istituzioni Politiche
Alla Stampa
Report Aci-Istat incidenti stradali: obiettivo europeo irraggiungibile
Inghiottita dall’oblio delle istituzioni, la pandemia strage stradale continua
Nel 2018 – rispetto al 2010, anno di confronto – in Italia il numero delle vittime in 8 anni (2011-2018) è diminuito solo del 19,2%.
Nel 2019 la riduzione si attesta al – 22,9%. È impensabile che l’ulteriore diminuzione di vittime del
27,1%, necessaria per raggiungere l’obiettivo europeo del – 50% entro il 2020, si possa conseguire
nello spazio dell’attuale anno, anche se per circa 4 mesi la circolazione stradale è stata notevolmente limitata.
La stessa considerazione emerge dal report Aci-Istat: “… non si prevede che la riduzione sia tale da consentire di raggiungere l’obiettivo”.
I dati 2019, ancora provvisori, registrano in Italia: 3.173 vittime (circa 9 morti al giorno) e 241.384 feriti (661 al giorno).
Le vittime sono: 534 pedoni, 253 ciclisti, 698 motociclisti, 88 ciclomotoristi, 137 autotrasportatori,
1.411 automobilisti. A perdere la vita sono in maggioranza gli uomini, infatti delle 3.173 vittime 2566 sono uomini e 607 donne, inoltre tra le vittime aumentano i giovani di 20-29 anni.
Per quanto riguarda i feriti, non troviamo specificazioni neanche in ordine all’entità dei feriti gravi, come pure tra le cause degli incidenti non ci sono indicazioni specifiche per quanto riguarda lo stato psicofisico del conducente.
Inoltre, il costo sociale degli incidenti stradali del 2019 è di 16,9 miliardi di euro (pari all’1% del Pil nazionale).
Infine, l’Italia è passata dal 14° al 16° posto nella graduatoria europea della sicurezza stradale.
A fronte di tali dati contestiamo l’incoerenza e il silenzio dei nostri governanti: si sono mobilitati assieme alla comunità scientifica per fronteggiare la pandemia del covid-19, al fine di salvaguardare la vita umana, e ciò è giusto, ma continuano a trascurare l’altra grave pandemia che miete vittime e si chiama strage stradale continua, come se la strage stradale fosse un fatto privato, scollegato da responsabilità sociali e istituzionali.
Riteniamo che la responsabilità della strage sia da imputare non solo agli utenti che non rispettano le norme, ma anche alle istituzioni che non perseguono gli obiettivi per i quali esistono e continuano a mantenere in condizioni deficitarie i diversi settori della prevenzione.
Chiediamo che la prevenzione della strage stradale diventi priorità per lo Stato, scelta imprescindibile in una società civile fondata sulla difesa del bene comune e dei valori.
Giuseppa Cassaniti presidente AIFVS